Addio all’amico Pio d’Emilia, coraggioso giornalista della tragedia nucleare di Fukushima
Addio all’amico Pio d’Emilia, coraggioso giornalista della tragedia nucleare di...
Per saperne di piùInserito da redazione | Feb 24, 2023 | In evidenza, Scienze & Ambiente
Addio all’amico Pio d’Emilia, coraggioso giornalista della tragedia nucleare di...
Per saperne di piùInserito da redazione | Giu 28, 2022 | Storia, Storia del giornalismo |
Esaurita l’ondata di emozioni per la scomparsa di un gigante del giornalismo italiano, provo ad aggiungere un tassello al mosaico dei ricordi di un maestro professionale che un giorno capitò di incontrare. Era il 1984, avevo 35 anni e lavoravo a Milano come vicedirettore nel settimanale “L’Europeo” quando mi arrivò la convocazione a Roma da parte di Eugenio Scalfari e di Carlo Caracciolo. I due protagonisti dell’editoria di qualità (“Repubblica” e “L’Espresso”) mi avevano scelto, su indicazione del caro Giovanni Valentini destinato a dirigere il settimanale di via Po, per curare il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso, quello che avremmo chiamato “Genius” (va letto così, alla latina, e non all’inglese: prendeva il nome dall’angelo custode laico evocato anticamente da Orazio: era favorevole agli ottimisti e sereni, contrario ai tetri e agli avari).
Per saperne di piùInserito da redazione | Dic 27, 2021 | Arti & Culture |
Seguendo le istruzioni, il lettore del nostro blog riceverà gratis per un mese la rassegna stampa del rigoroso e creativo giornalista che così veniva presentata dal grande scrittore Sandro Veronesi. A SEGUIRE: sul comodino di Giorgio Dell’Arti, c’è “Storie meridiane”, il nuovo libro con cui Lauretta Colonnelli avvince raccontando miti leggende e favole del Sud dalla Magna Grecia ai tempi nostri.
Per saperne di piùInserito da redazione | Ott 8, 2021 | Storia, Storie di Donne non comuni |
9 ottobre 1963 – 9 ottobre 2013. Sono passati 58 anni dalla tragedia del Vajont, con la distruzione di Longarone, Erto e Casso e la morte di 2018 persone, tra cui 487 bambini). E tra i tanti modi possibili per illuminare l’attualità di questa ricorrenza, abbiamo privilegiato il ricordo di una giornalista italiana vera, una professionista che sapeva svolgere il suo lavoro, una donna coraggiosa che ascoltava le persone e raccontava i fatti così com’erano: Tina Merlin. In America avrebbe vinto il Pulitzer per le sue denunce preventive e gli allarmi dati sull’”Unità”, e per aver saputo indicare dopo la tragedia, contrariamente a molti giornalisti famosi, nelle responsabilità degli uomini e non nella natura arcigna le cause di quell’immane distruzione. “Tutti sapevano, nessuno si mosse”, scrisse subito dopo la tragedia. Invece fu denunciata, processata, snobbata. Quella donna, quella cronista resta un esempio per molti, un esempio da non dimenticare.
Per saperne di piùInserito da redazione | Mar 25, 2021 | Arti & Culture, Il bello della memoria, Storia, Storia del giornalismo |
In tempi difficili per il giornalismo comprensibile vale la pena di illuminare figure esemplari che hanno contribuito a dare lustro alla nostra professione, “ossatura della società: dà uno sguardo al mondo e ne offre agli altri la lettura. Un compito affascinante” (Sergio Mattarella, presidente della Repubblica)
Per saperne di piùStorie e idee, modelli e valori nel blog, volontario e gratuito, di giornalismo partecipativo ideato e curato da Salvatore Giannella: da L’Europeo a Genius, da Airone a Oggi all’intelligenza collettiva nello spazio infinito del web
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