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Categoria: Il mio eroe

Che ci fanno insieme sul palco Fabio Capello e Brunello Cucinelli? Questione di stile, vi dico io che li ho incontrati. (E il primo viaggia sulle orme di Hemingway)

Trento, sabato 24 settembre 2022: il Festival dello Sport presenta nel Teatro Sociale un’accoppiata a sorpresa, due grandi firme del made in Italy nel mondo della moda e del calcio e della moda: Brunello Cucinelli e Fabio Capello. Ha scritto la “Gazzetta dello Sport”: «Che ci fanno, assieme sul palco, Fabio Capello e Brunello Cucinelli? Che cosa li accomuna? Il primo è un allenatore di calcio, il secondo uno stilista e imprenditore che con la creatività ha conquistato il mondo…». Una risposta personale posso indicarla: i due, figli di quella cultura italiana del fare che sa produrre, innovare e creare ricchezza in qualsiasi campo, sia da gioco che in mille showroom in tutto il pianeta, li avevo incontrati separatamente per la serie delle interviste che condussi per cinque anni per “Sette”, lo storico magazine del “Corriere della Sera”.

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Un anno fa l’addio a Raffaella Carrà: “Felicità è aver avuto una nonna come Andreina mia maestra in una Romagna che era piena di note e di libertà”

Un anno fa ci lasciava Raffaella Carrà e io mi associo a quanti, sui giornali come “Oggi” e in Rai (con un servizio sul Tg3 in cui hanno mostrato una foto storica di lei con nonna Andreina) hanno ricordato quella talentuosa regina della musica e dello spettacolo. Per l’occasione mi è riaffiorato il ricordo dell’amica che mi aveva invitato negli studi televisivi (dicendomi una cosa molto importante: “Io credo che la tv debba offrire modelli positivi che facciano venire voglia di essere copiati”) e ripropongo il dialogo che ebbi con lei, confluito a febbraio 2017 nella rubrica su “Sette”, lo storico magazine del “Corriere della Sera”, e poi nel libro “In viaggio con i maestri” (Minerva, 2018).

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Un anno senza Raoul Casadei, che fece ballare l’Italia al ritmo della Romagna e mi svelò a sorpresa il suo idolo nel cuore: Enrico Berlinguer

Un anno fa, causa Covid, si fermava il cuore generoso di Raoul Casadei, 83 anni, il “re del liscio” che ha fatto ballare l’Italia e ha esportato il genere musicale (e con esso, i valori della propria terra romagnola: la famiglia, l’amore, l’amicizia). Un anno senza il re del liscio vissuto dalla moglie Pina, dal figlio e successore Mirko (50 anni ad agosto, è in arrivo in libreria il suo volume “Il figlio del re”) e dalla famiglia tutta nel Recinto a Villamarina di Cesenatico.

Mi piace intercettare l’anniversario di questa icona musicale italiana (ma anche simbolo della Romagna del “regionalismo estroverso”) con un video e un ricordo: il primo, “Romagna capitale”, è nato da un’idea del vulcanico Tiziano Corbelli di Santarcangelo di Romagna, regia di Davide Legni. Il ricordo mi si presenta sotto forma di una cena avuta con Raoul nel corso di una serata festosa a Rimini, in coincidenza con l’interessante congresso nazionale di otorinolaringoiatria organizzato a Rimini prima dell’emergenza sanitaria dal primario del Morgagni-Pierantoni di Forlì, Claudio Vicini. E affido ai lettori le sorprendenti parole che Raoul mi consegnò in un’intervista del settembre 2016 per la rubrica che ho curato per cinque anni su “Sette”, lo storico magazine del “Corriere della Sera”.

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Il mio uomo dell’anno? Alex Zanardi, campione sportivo e di umanità, che si cura in Romagna con il coraggio di sempre (e mi ricordò la competizione cooperativa di Coppi e Bartali)

Una lettrice commenta l’esperienza del settimanale “Time” che annualmente indica la persona dell’anno trascorso (per il 2021 Elon Musk, geniale fondatore di Tesla e Space X) e si dice curiosa di conoscere il mio, personale uomo (o donna) dell’anno. Mi aiuta a rispondere una notizia appena rivelata dai giornali: Alex Zanardi, campione sportivo e di umanità, che – tornato nella sua casa nella campagna padovana – sta completando con il coraggio di sempre il ciclo delle cure in una struttura sanitaria d’eccellenza della Romagna dopo il terribile incidente di Siena, in handbike, nel giugno 2020, il secondo dopo quello del 2001 in Germania che gli costò la perdita delle gambe.

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E Paola Perego mi indicò la sua eroina: Teresa Vio, mamma-coraggio di Bebe, medaglia d’oro anche a Tokyo

Nel giorno in cui la popolare schermitrice italiana vince la medaglia d’oro alle Paralimpiadi, bissando il trionfo di Rio 2016, il mio ricordo va a quando la nota conduttrice televisiva, con l’annuncio della sconfitta del “mostro” che la tormentava (gli attacchi di panico), mi evocò la sua eroina: la madre di Bebe.

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Addio Michael! Era nato in Italia il gregario spaziale rimasto a orbitare intorno alla Luna. Ecco chi me lo raccontò

Una curiosa classifica delle persone più famose al mondo regala qualche sorpresa, come quella di Michael Collins, pioniere dello spazio morto ieri, 28 aprile 2021, a 90 anni. Di questo astronauta che guidò l’Apollo 11 ma non mise mai piede sulla Luna mi parlò, stupendomi, Filippo Solibello, conduttore radiofonico, in un’intervista per “Sette”

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Maria Rita Parsi ricostruisce come in un film la storia di Stjepan detto Jesus, figlio della violenza, e il potere salvifico dei bambini

Giustizia, solidarietà, famiglia, perdono, amore, salvezza, guerra, violenza… C’è tutto nel quinto romanzo della psicoterapeuta e scrittrice di successo Maria Rita Parsi, da sempre dalla parte dei bambini e di chi è più degno della nostra umanità.

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Quando il grande giornalista Enzo Bettiza mi indicò il suo eroe vivente: Mario Draghi, italiano europeo che punta su competenza e controllo

Sono tra gli orfani di Mario Draghi, un premier che aveva restituito dignità e fiducia agli italiani e a quanti nel mondo guardano all’Italia con ammirazione (mista a preoccupazione per le derive che possono procurare incompetenze e sovranismi di vario genere). Un premier che ha guidato la barca dell’Italia in un mare tempestoso per la “tempesta perfetta” di varie emergenze (sanitaria, sociale, energetica, di guerra). E l’ha guidata a stipendio zero, particolare misconosciuto, in quanto il presidente del Consiglio fin dal suo insediamento ha rinunciato allo stipendio. Non ha preso gli 88.354 euro lordi annui che riceveva il suo predecessore, Giuseppe Conte dopo esserselo decurtato del 20%. E in me, innescato dalle parole di Corrado Formigli, conduttore di “Piazza Pulita” («è stato un premier che ha saputo tenere lontano da sé i riflettori») è affiorato il ricordo di quando incontrai un grande giornalista, Enzo Bettiza, che mi indicò proprio in Draghi, allora a Francoforte come presidente della Banca centrale europea, il suo eroe vivente. E, rileggendo quelle parole nell’intervista a Bettiza (caro e acuto commensale nelle serate del Cenacolo organizzato periodicamente e generosamente dallo stilista Ottavio Missoni) si capisce perché il poco poco appariscente premier ha calamitato simpatie e ringraziamenti quasi unanimi. Riecco quel colloquio.

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Salvatore Giannella

Storie e idee, modelli e valori nel blog, volontario e gratuito, di giornalismo partecipativo ideato e curato da Salvatore Giannella: da L’Europeo a Genius, da Airone a Oggi all’intelligenza collettiva nello spazio infinito del web

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Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore, di Salvatore Giannella (Salani, 2023). La prima biografia del geniale imprenditore che inventò la Nutella

Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore, di Salvatore Giannella (Salani, 2023). La prima biografia del geniale imprenditore che inventò la Nutella

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