Salvatore Giannella

CHI SONO

Salvatore Giannella

CHI SONO

Salvatore Giannella, giornalista professionista dal 1974, è nato a Trinitapoli, nel Tavoliere pugliese, nel 1949. Vive e lavora a Milano dal 1975. Studi classici, laurea in lettere moderne. È sposato con Manuela Cuoghi, grafica e poi docente di educazione artistica, ha due figli: Valentina (giornalista professionista con base a Hong Kong, dove ha co-fondato l’agenzia di stampa Mind The Gap per poi dedicarsi a scrivere libri e a una carriera  nella sostenibilità dei grandi gruppi internazionali); Giacomo (artista digitale creatore con Giuliana Geronimo di Streamcolors Srl, Milano) e quattro nipoti.

Diventa pubblicista collaborando con il settimanale Oggi. Dopo aver partecipato a Genova all’esperimento di un giornale in cooperativa, Il lunedì, nel 1975 è chiamato a L’Europeo da Tommaso Giglio, e diventa direttore di quello storico settimanale dieci anni dopo, dopo la pausa di un anno (1984) nella direzione di Genius, il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso.

Nel 1986 viene scelto da Giorgio Mondadori per dirigere Airone, il primo e più diffuso mensile di natura e civiltà. Lascia Airone nel 1994 e crea l’Editoriale Delfi, struttura specializzata in progetti ed eventi, servizi e realizzazioni per l’editoria e per l’economia dei turismi.

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La copertina n°1 di Airone, 1981.

Nel 1999 scrive il libro L’Arca dell’Arte, in collaborazione con lo storico pesarese Pier Damiano Mandelli, per raccontare la storia di Pasquale Rotondi, soprintendente delle Marche che nel corso della seconda guerra mondiale diede rifugio e salvezza nel Montefeltro marchigiano a oltre seimila opere d’arte. Al nome di Rotondi lega il Premio internazionale ai salvatori dell’arte, che si assegna ogni anno a Sassocorvaro (tra Pesaro e Urbino). Allo stesso salvataggio dedica la sceneggiatura del film-documentario per Rai Educational “La lista di Pasquale Rotondi” che vince il premio della Presidenza della Repubblica all’Art Doc Film Festival di Roma 2005, come «miglior film dedicato all’arte italiana». Per la stessa Rai Educational scrive la sceneggiatura del film “Odissea negli abissi” dedicato a Vassilj Arkhipov, il capitano della marina sovietica che durante la crisi dei missili a Cuba con il suo NO al lancio di un missile atomico dal sottomarino assediato evitò lo scoppio della terza guerra mondiale. Dal 1997 è tra le principali firme di Oggi (Gruppo Rizzoli – Corriere della Sera) per i temi della cultura e delle scienze e del mensile L’Europeo.

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La copertina del numero speciale del mensile L’Europeo (n. 4/2007)
dedicato a Oriana Fallaci

Tra i riconoscimenti ricevuti, il premio Zanotti Bianco (1978) e, dieci anni dopo, il premio dei Club Unesco. Nel 2007 ha ricevuto a Rimini la medaglia d’oro del comitato scientifico internazionale del Centro Pio Manzù, presieduto da Mikhail Gorbaciov,

Per aver alimentato la mente degli italiani chiarendo preoccupazioni, scovando personaggi e scavando nella storia e nelle storie, creando sostegni con racconti carichi di realtà e di favola.

Paulo Coelho lo ha salutato come «cronista della luce». Ama Italo Calvino dal quale ha raccolto l’invito a illuminare «personaggi e mondi che tenebre non sono e a dar loro forza». Nel 2008 esce da Chiarelettere il libro Voglia di cambiare, diario di viaggio nell’Europa eccellente che ha risolto problemi che i nostri politici non risolvono da decenni.

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Tonino Guerra (1920-2012), poeta e sceneggiatore.

Nel 2009 ha pubblicato, per Allemandi editore, I Nicola, storie straordinarie di restauri d’arte nella storia di una famiglia che, oltre a dare lavoro a metà del paese in cui opera (Aramengo, tra Torino e Asti) ha il merito di aver cancellato la triste fama di quel borgo dove i severi giudici sabaudi spedivano al confino i falliti (da qui la dizione popolare “andare a ramengo”, cioè fallire, andare in malora). Oggi ad Aramengo vanno i capolavori dell’arte, da Giotto a Picasso, per ritrovare colori e salute. Nella primavera 2010 sono usciti due libri da lui curati: La valle del Kamasutra, di Tonino Guerra (foto), Bompiani, un volume antologico per festeggiare i 90 anni di quel grande poeta e sceneggiatore; e Consigli per un Paese normale, di Enzo Biagi, Rizzoli (foto in basso), raccolta dei dialoghi tenuti da Giannella con quel maestro di giornalismo. Nel 2012 ha curato l’ultimo libro di Tonino Guerra, Polvere di sole (Bompiani).

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Le principali intervista fatte da Salvatore Giannella con Enzo Biagi: Consigli per un Paese normale, Rizzoli, 2010.

Alla stessa filosofia editoriale del suo libro Voglia di cambiare, la meglio Europa per un’Italia al meglio, è dedicato il nuovo sito Giannella Channel, varato nella primavera del 2012 in seguito all’esperienza di giannellachannel.blogspot.it, inaugurato due anni prima come il blog delle favole nella realtà: con le storie che fanno bene al cuore. Le parole riaffiorate dal pozzo della memoria. I giganti sulle cui spalle salire. I libri sommersi che è un vanto aver fatto conoscere. Insomma, “tutto ciò che inferno non è per dargli spazio e forza” (Italo Calvino). Al nuovo sito ha chiamato a collaborare il fratello Vittorio, affermato fotografo di natura e di viaggi (cura la rubrica Le parole e gli occhi – dove presenta posti dell’Europa che hanno ispirato le parole più belle di scrittori, poeti e artisti).

Nel 2014 arriva nelle librerie Operazione Salvataggio, con le storie degli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre in Italia e nel mondo (Chiarelettere: link) e, per i tipi di Booktime, la Guida ai paesi dipinti in Lombardia, scritto con la storica dell’arte Benedetta Rutigliano e illustrato dalle immagini di Vittorio Giannella (link alla rubrica su Giannella Channel). Su sua idea nasce a Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano, il MAIO, Museo dell’arte in ostaggio (link), dedicato ai tesori culturali trafugati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale e mai più tornati in Italia.

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“Guida ai paesi dipinti di Lombardia. Con i cento turismi di cultura e in natura”. Invito al viaggio di Flavio Caroli. Fotografie di Vittorio Giannella. Testo anche in inglese, BookTime.

Nell’estate 2018 vede la luce il suo nuovo libro: “In viaggio con i maestri”, sottotitolo: “Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo” (Edizioni Minerva). Un libro-bussola che illumina il mosaico di un’Italia vera e di italiani eccezionali. Protagonisti italiani nei vari campi (attori e imprenditori, artisti e scienziati anche premiati con il Nobel, cantanti e stilisti, giornalisti e magistrati, campioni dello sport e della società civile), dalla A di Alberto Angela e Renzo Arbore alla Z di Alex Zanardi e Sergio Zavoli, svelano esperienze e curiosità dei loro personaggi guida. Il lettore farà così scoperte belle e utili, in tempi confusi, in cui c’è voglia di personaggi-faro, di vitamine per la mente, di ritrovare un futuro amico. Si riscopre il ritratto dell’Italia vera e di italiani eccezionali dai quali ripartire. Il volume è impreziosito dalla prefazione del giornalista Pier Luigi Vercesi, direttore dal 2012 al 2017 di “Sette”, lo storico magazine del Corriere della Sera.

Nel 2019, a quattro mani con la nota psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi, esce con Chiarelettere “Manifesto contro il potere distruttivo”, libro che vuole identificare le radici del potere distruttivo e dare consigli utili per combatterlo e alimentare il potere costruttivo.

Maria Rita Parsi e Salvatore Giannella - Manifesto contro il potere distruttivo

Maria Rita Parsi e Salvatore Giannella, “Manifesto contro il potere distruttivo”.

Nel gennaio 2020 festeggia i primi otto anni di attività del blog da lui ideato e curato, Giannella Channel (testata nata dalla scherzosa fusione tra il termine portoghese janela, “finestra” e dall’inglese channel, “canale”, a indicare la sua seconda casa che s’affaccia sul porto canale leonardesco di Cesenatico, a pochi metri dal nido creativo di Marino Moretti, dove nascono molti suoi testi).

Tra i più recenti libri da lui curati per la veneta ‘Associazione Mazzotti, “Terra ultima chiamata“, “Acqua ultima chiamata” e “Ville Venete, per una nuova primavera” , e con lo stesso editore (Antiga) “Le vie delle donne“, con Gaetano Gramaglia, dedicato a grandi italiane che, dalle Alpi ai nuraghi, meritano di essere ricordate e di avere intitolata una strada. E, per la casa editrice romagnola GeGraf, “San Mercuriale, il vagabondo di Dio: ecco il suo volto 1800 anni dopo“, sorprendente profilo biologico del primo vescovo di Forlì realizzato con un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna. (In quell’ateneo più antico del mondo è stato chiamato nel 2022 e 2023  come tutor di dottorandi in materia scientifica per il progetto Storytelling, in collaborazione con l’UGIS, Unione giornaisti scientifici italiani),

Nel 2022 esce, per Affinità Elettive di Ancona, “Gianni, il civismo è il profumo della vita“, con Valentina Galli, dedicato a Gianni Giannini, braccio destro operativo, a Pennabilli e nella Valmarecchia, del grande poeta del cinema Tonino Guerra. Il libro vince il premio nazionale Frontino Montefeltro.

Nella primavera del 2023 arriva in libreria e subito si afferma tra i bestseller nazionali la sua biografia “Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore” (Salani editore) , dedicato all’uomo simbolo dell’eccellenza italiana: l’inventore della Nutella, che in vita non amava rilasciare interviste.  Il libro esce anche in edizione spagnola a cura della Duomo di Madrid.

Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore, di Salvatore Giannella (Salani, 2023). La prima biografia del geniale imprenditore che inventò la Nutella.

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PARLANO DI NOI

Una finestra sul mondo:

Giannella Channel

intervista di Antonio Capitano

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Salvatore Giannella a Cervia per “La spiaggia ama il libro”.

Un Salvatore dell’Arte, un Salvatore della Cultura, un Salvatore della Bellezza. L’incontro con Salvatore Giannella lo ricordo come una delle più belle esperienze della mia vita. Giannella riesce a leggere dentro e oltre. Esamina l’animo umano con grande capacità di ascolto. Conserva tutto e sublima le piccole cose. In una ruga riesce a vedere il trascorso di un uomo e quella ruga è l’espressione di un luogo, del suo calore, del suo colore. Di un intero territorio. Salvatore è capace di farti sentire lo scoppiettio della legna in un camino, il rumore del mare e il grido del vento. Ma è anche capace di portarti in un paese lontano e raccontarti tradizioni e costumi. E magari riuscire a sentire l’odore del pane appena sfornato. Anche in una strada qualsiasi, riesce a trasmettere il momento mentre lo stesso accade. Leggere Salvatore è sempre una emozione sensoriale.

Dopo le sue varie esperienze lavorative di notevole prestigio (ha diretto settimanali come L’Europeo e mensili come Airone, curato le pagine di cultura e scienze di Oggi, scritto libri e curato sceneggiature per la Rai / La Storia siamo noi) vive una seconda giovinezza attraverso il suo sito Giannella Channel che è un cantiere di ricordi e di racconti. Di parole e di sostanza. Con un pensiero a chi, navigante, cerca una bussola utile e civile per chi è in cerca di nuovi orizzonti per il futuro dell’Italia, dell’Europa e del mondo. Un Agorà di consigli e di indicazioni. Lo spazio per chi ha costruito e costruisce il futuro. Immagini che diventano immediatamente di ciascuno. Con i grandi che hanno saputo esserlo perché qualcosa di speciale vi era nel loro animo. È la ricerca del bello, delle buone pratiche questo sguardo sul mondo per portarci premendo solo un tasto dove qualcuno ha lasciato qualcosa; una traccia, un pensiero, un sorriso.

Caro Salvatore, il tuo sito Giannella Channel è una delle tue tante creature. Come sono cambiate oggi le parole e che valore ha oggi la parola?

Le parole stanno attraversando un periodo di crisi rispetto all’immagine fissa e in movimento. Mangiamo pasta e immagini e intanto la voce che esce dai televisori riempie i silenzi tra uomo e donna, tra genitori e figli, tra amici. Così bisogna tornare dove la parola è ridata alle nostre bocche e le immagini germogliano nella nostra fantasia.
Questo vale soprattutto per i nostri politici. Nel mio giro nell’Europa efficiente (il diario è nel libro “Voglia di cambiare”, Chiarelettere) ho visto politici che parlano chiaro, senza parole «notabili per la mancanza di contenuti» (linguaggio deprecato già da uno dei padri della nostra Repubblica, Luigi Einaudi), né messaggi in codice destinati a collegare politico a politico passando sulla testa dei cittadini.
A loro, tecnici della perversa strategia degli annunci, ricorderei quelle quattro parole con cui Alcide De Gasperi, altro padre della nostra Repubblica da riscoprire per la sua attualità, sintetizzava il suo pensiero sulla politica: «Politica vuol dire realizzare». E non seminare parole spesso contraddistinte dalla doppiezza. Io sono dalla parte di Zavattini che diceva: “Con buongiorno intendo buongiorno e basta”. E liberale vuol dire veramente liberale e basta. Auspico un Galateo della Comunicazione.

Il tuo sito è una finestra sul mondo e permette di prendere parte a ciò che ci accade attorno con uno sguardo particolare all’Europa.

Un amico brasiliano mi ha rivelato che Giannella in portoghese significa “finestra” e quindi mi viene facile dire che il mio Giannella Channel vuole essere una finestra sul mondo, con un’ottica particolare: quella di familiarizzare con la meglio Europa, continente che purtroppo ha fallito nella sua strategia della comunicazione in quanto oggi è prevalente l’attenzione più sugli aspetti finanziari e sulle sorti dell’euro e meno sui tanti aspetti positivi della nostra convivenza pacifica nell’Unione europea. L’unione europea, il lavoro, i giovani e tutto ciò che di nuovo e utile si muove in questo scenario (basti pensare alla sfida dei fondi comunitari, da noi sempre perduti in gran parte, o ai posti di lavoro presenti nella banca dati della Ue) vuole essere il mosaico principale della mia attenzione.

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Salvatore Giannella con Tonino Guerra per la presentazione de La Valle del Kamasutra (26 ottobre 2010).

Tu hai da sempre la capacità di raccontare con attenzione il dettaglio di persone e fatti. In una società complessa senza più dialogo che cosa resta delle piccole cose?

Le piccole cose, se ben approfondite, possono dare forti emozioni. Ti faccio un solo esempio: un giorno sono capitato nella Rocca di Sassocorvaro, nel Montefeltro marchigiano. In una sala di quel capolavoro dell’architettura militare attribuito a Francesco di Giorgio Martini c’era un piccolo rettangolino di legno, grande quanto un pacchetto di sigarette, caduto a terra e avvolto in una ragnatela da un febbrile ragnetto. Raccogliendo quel pezzetto di legno, ho visto che c’era scritto a macchina, in lettere maiuscole:

In queste stanze durante la seconda guerra mondiale ebbero ospitalità e salvezza i principali capolavori dell’arte italiana.

Da quel piccolo segnale ho tratto un libro (L’Arca dell’arte) e un pluripremiato film per la Rai, nel programma la Storia siamo noi, titolo “La lista di Pasquale Rotondi”. La morale è facile da ricavare: occhio alle piccole cose, possono dare grandi soddisfazioni.

Che cosa è per te Giannella Channel e che cosa ti dà ogni giorno?

È scrutare l’orizzonte e condividere le storie scoperte con i miei (pochi) lettori e amici. L’orizzonte è costituito dai giornali che sfoglio ogni giorno e dalla navigazione nel web. Ma anche (forte del monito che mi indicò il mio maestro culturale Tonino Guerra: “Spesso l’orizzonte è alle nostre spalle”) dal mio viaggio in Retropolis, come scherzosamente lo chiama mio figlio Giacomo, artista digitale dalla fervida fantasia. Retropolis è il mio archivio costruito in decine d’anni di lavoro giornalistico in ogni parte del mondo e, adesso che da poco ho raggiunto la pensione, mi è possibile metter mano a quelle carte come se fosse il campo nel Tavoliere pugliese che coltivava mio padre Giacomo. Qui ci sono le mandorle. Laggiù, le olive. Le foglie devono essere tagliate in modo che i frutti possano crescere. A un certo momento devi sfoltire. Lavoro all’archivio come fossi il giardiniere evocato da Joan Mirò. E vedo affiorare da questo orto della memoria parole e storie che ancora oggi conservano la loro attualità e mi emozionano. Mi sorregge una frase di Baricco:

Non avrai completamente chiuso con il mestiere di giornalista finché avrai una storia da raccontare e due orecchie pronte ad ascoltarti
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