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Categoria: Storia del giornalismo

Così Oriana Fallaci mi raccontò Oriana

Nel suo ultimo viaggio da New York a Roma, sull’aereo con il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, Oriana Fallaci (avendo percepito l’avvicinarsi della morte che pochi giorni dopo, il 15 settembre 2006, se la sarebbe portata via, a 77 anni) aveva espresso un suo timore all’uomo politico: “Mi dispiace non poter leggere i “coccodrilli”, gli articoli sulla mia scomparsa. Descriveranno come io non ero…”. Com’era veramente Oriana? Sono stato collega della Fallaci al settimanale «L’Europeo» tra gli anni Settanta e Ottanta e un giorno lo chiesi proprio a lei. Arrivavano in redazione numerose lettere di ragazzi, scuole, famiglie che chiedevano informazioni sulla giornalista e scrittrice italiana più letta e discussa al mondo. Li accontentavamo con una serie di ritagli, ma sarebbe stato bello, dissi a Oriana, una sera che mi accolse come ospite nella sua casa di Greve in Chianti, se lei stessa avesse potuto raccontare in breve la sua vita a quei lettori esigenti. E Oriana accettò. Nel giro di qualche settimana mandò da New York (dall’ufficio della Rizzoli Corporation al 712 della Fifth Avenue in cui mi capitò più volte di incontrarla nei miei viaggi oltreoceano) le sei cartelle fitte fitte, battute con la sua Olivetti 32, scritte con la consueta passione e minuzia, le imprecisioni corrette con il bianchetto, riga dopo riga, ricche di particolari e di dettagli curiosi.

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Milano al tempo di Rizzoli: era la stampa, bellezza!

I giornali e chi li fa sono sempre stati in cima alle curiosità studiose e rigorose di Pier Luigi Vercesi scrittore di libri, nei rari momenti di pausa concessi dal Vercesi giornalista preparato e innovatore (ha fondato e diretto Il Nuovo, primo giornale telematico italiano nato direttamente su Internet). Adesso Sellerio manda nelle librerie un intrigante saggio di storia del giornalismo (dopo Storia del giornalismo americano e Dal nostro inviato speciale). Il titolo promette tutto quello che le pagine mantengono: Ne ammazza più la penna. Storie d’Italia vissute nelle redazioni dei giornali, una storia d’Italia nelle sue tappe principali, dalla caduta di Napoleone fino agli anni Sessanta del Novecento, attraverso i giornalisti italiani, da Ugo Foscolo (messo a libro paga dagli austriaci) alla rivoluzione editoriale partita dalla Milano del dopoguerra.

Giornalisti avventurieri, giornalisti scandalosi, giornalisti venduti e comprati, giornalisti eroici, svelatori di luminose verità oppure occultatori di vergogne nazionali. Pagina dopo pagina, la storia d’Italia e quella dei giornalisti si dipana con un cura minuziosa, ricca di fatti e aneddoti fino all’ultimo capitolo (che vede dominante la figura di Angelo Rizzoli senior, 1889-1970) che qui di seguito ho condensato. C’è chi ha scritto: “Questo libro riesce a riflettere, come uno specchio, il carattere nazionale nella minuta vicenda di ascese e cadute personali, con la concertazione vera e piacevole di una commedia di costume”. Ben detto. (s. g.).

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CHI SONO

Salvatore Giannella

Storie e idee, modelli e valori nel blog, volontario e gratuito, di giornalismo partecipativo ideato e curato da Salvatore Giannella: da L’Europeo a Genius, da Airone a Oggi all’intelligenza collettiva nello spazio infinito del web

IN LIBRERIA

Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore, di Salvatore Giannella (Salani, 2023). La prima biografia del geniale imprenditore che inventò la Nutella

Michele Ferrero. Condividere valori per creare valore, di Salvatore Giannella (Salani, 2023). La prima biografia del geniale imprenditore che inventò la Nutella

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