È davanti a un cantiere, tra gli operai che lavorano, il rumore delle ruspe e la polvere, che Nicolò De Mari, architetto e allora professore a contratto di storia dell’architettura, incontra Gian Battista D’Aste – per tutti Titta – noto avvocato genovese, che gli propone: “Perché non mettiamo su una casa editrice?”.

È così che nei primi anni 2000 nasce l’idea de Il Canneto, che diviene società ufficialmente nel 2008.

Insieme anche a Giorgio Mosci, commercialista che opera con importanti società, De Mari e D’Aste iniziano la loro avventura. Tre amici di vecchia data con interessi diversi fondono le loro conoscenze e le proprie passioni in una visione che guarda oltre la città.

I tre soci della casa editrice Il Canneto: da sinistra, Nicolò De Mari, Giorgio Mosci e Titta D'Aste

I tre soci della casa editrice “Il Canneto”: da sinistra, Nicolò De Mari, Giorgio Mosci e Titta D’Aste.

“Una realtà difficile per il mercato del libro: nonostante le grandi forze intellettuali a Genova non esistono grandi case editrici di respiro almeno nazionale”, confida De Mari. Nell’antica città portuale soltanto piccole perle brillano nel firmamento della carta stampata.

Con l’intento di espandersi oltre i confini del proprio territorio, Il Canneto si fa spazio tra i vari generi. I tre neo-editori si spingono coraggiosamente oltre una nicchia protettiva, arrivando a contare ben dieci collane.

“Lo scopo di una casa editrice è quello di creare connessioni, essere promotore di incontri, di opinioni e fusioni culturali”, dice De Mari.

Poi mi racconta la sua storia: si dedica all’architettura spronato dalla madre, ma nel suo cuore di ragazzo batte l’amore per la letteratura e i romanzi. Gli stessi che ancora conserva in fondo a un cassetto.

Già da ragazzo sognava di avere una casa editrice tutta sua, mentre tra un progetto e un disegno buttava giù storie e poesie che verranno anche pubblicate nella rivista quadrimestrale Niebo, col grande contributo di Milo De Angelis che la dirige negli anni ’70, e in alcune antologie.

Il giovane De Mari, oggi direttore del Canneto, non è l’unico ad avere l’animo del poeta, anche D’Aste ha pubblicato un libretto di poesie giovanili.

Il Canneto - Libri

La passione è la forza motrice di questa casa editrice creata da non-professionisti del libro, che sentono però il bisogno di dare il proprio contributo alla cultura.

È con un’opera da detective quasi certosina, ad esempio, che De Mari, sotto segnalazione del saggista Massimo Bacigalupo, ottiene dalla sorella Carla l’opera di Pietro Carlini, che viene pubblicata postuma. Il Canneto raccoglie i manoscritti originali battuti a macchina riportandoli in digitale e dando alle stampe ben cinque romanzi tra cui L’ideal. La casa editrice si propone di mettere in risalto un autore magnifico passato in sordina al grande pubblico.

Noto a una ristretta schiera di intellettuali e lettori Pietro Carlini, procuratore e avvocato di Varzi, si toglierà la vita a 50 anni; in odore di essere pubblicato nel 1966 da Rizzoli con Senza spirito Santo (poi uscito per la genovese Graphos), arriva a essere elogiato addirittura da un raffinato intenditore come Michel David.

In questa impresa emerge tutto il valore delle case editrici indipendenti, custodi della nostra cultura, intente in un’opera, ma sarebbe meglio dire missione, di ricostruttori della storia della nostra Italia e di chi l’ha caratterizzata con le proprie opere.

Se da una parte Nicolò De Mari ha contribuito a portare la propria esperienza accademica e la collaborazione di Stefano Verdino, Bianca Montale e lo stesso Bacigalupo, Giorgio Mosci aprirà la porta a tematiche legate alla denuncia sociale e alla dimensione politica e religiosa.

D’Aste, dal canto suo, è appassionato d’arte e apporta un notevole contributo con le sue conoscenze: Il Canneto pubblica cataloghi e si interessa di fotografia, come nel caso del volume Il Porto di Mario Dondero, curato da Uliano Lucas e Tatiana Tagliani, le cui immagini sono opere d’arte e di denuncia.

I tre fondatori danno vita alle dieci collane dai nomi curiosi e ricercati: istorie (narrativa italiana e straniera), documenta (saggistica d’inchiesta, storia, filosofia, storia dell’arte), evoè (poesia), imagina (libri d’arte, illustrati e per l’infanzia), aptamì (collana di piccolo formato attenta ai nuovi lettori), i manuali (saggistica divulgativa e manualistica), galleria (cataloghi ed eventi), adastra (riservata a narratori esordienti).

Molta attenzione è rivolta ai nuovi talenti; presto andrà alle stampe l’opera di Alberto Grillo segnalato dal premio Calvino 2020, un genovese che vende acciaio, “per aver saputo, a partire dal ponte Morandi, operare destramente la mutazione di una materia strettamente tecnica – gli acciai speciali – in accattivante materia narrativa”.

“A oggi come casa editrice”, dice De Mari, “non abbiamo nessun rimpianto. Siamo molto attenti ai manoscritti, sempre numerosissimi, che ci vengono inviati”.

In un momento critico come quello del mercato del libro, colpito, come tutti, dalla crisi causata dal nuovo coronavirus, il Canneto ha dovuto reinventarsi gettando l’àncora nei mari della rete, diversa e molto distante dalla logica della carta stampata.

Un ottimo riscontro è quello ottenuto sul canale YouTube, vetrina delle nuove presentazioni.

Il Canneto - Youtube

Tra i protagonisti di questo esperimento di promozione culturale è ad esempio il nuovo libro di Gianni Ansaldi Noncestoria, romanzo scritto dal poliedrico attore – scrittore – fotografo, nell’occasione in dialogo con Enrico Vanzina.

Con questo spirito pionieristico Nicolò De Mari s’avvia a concludere la nostra interessante chiacchierata. L’intento è di lasciare un segno, l’impronta del proprio lavoro, oltre la bella Genova, mirando lidi di respiro internazionale. Il sogno di far crescere il marchio, quello del Canneto, oltre la provincia, spiegare le ali per volare in alto, oltre l’orizzonte. Ci congediamo terminando l’intervista, squarciando, con convinzione e ottimismo, il velo oscuro del futuro.

L’editore rilancia anche una proposta innovativa, un’idea intelligente: creare una libreria dedicata ai piccoli editori. Uno spazio in cui la linea e il potenziale editoriale di ciascuna realtà possa essere espresso. Una sorta di fiera permanente in cui le varie collane e opere siano esposte in maniera il più possibile completa.

Una vetrina, quella che manca ai piccoli editori (dalla stessa esigenza nasce la rubrica W la biblio-diversità di questo blog), a quelli che pubblicano, alcune volte a loro spese, opere di grande qualità e valore che spesso rimangono sconosciute ai molti.

Chissà che qualcuno non colga il suo invito o che non riesca nell’impresa il Canneto stesso, in un clima di rinnovamento che tenga conto di ciò che di buono e prezioso offre la nostra cultura mettendolo in risalto, in vetrina, per una volta.

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Info e contatti

 

SUL COMODINO DI… Andrea Plebe²

Adriano Sansa, l’esule felice

che il Tempo coglie sempre vivo

Adriano Sansa

Adriano Sansa, magistrato da poco in pensione, è stato presidente del Tribunale dei Minori, sindaco di Genova nella stagione di Mani pulite e giovane pretore d’assalto negli anni Settanta.

Nato a Pola nel 1940, esule dall’Istria insieme alla famiglia, Adriano Sansa ha trascorso l’infanzia tra Polcenigo, Aviano, Grado, Agordo, giungendo infine in Liguria. Dopo la laurea in giurisprudenza a Genova, è stato magistrato e sindaco della città dal 1993 al 1997 (Giannella Channel se n’era occupato qui, Ndr).

La sua prima raccolta di poesie risale al 1967, Vigilia (Sabatelli editore), a cui hanno fatto seguito La casa a Sant’Ilario (Resine, 1977), Affetti e indignazione (Scheiwiller,1995), La speranza del testimone (Il melangolo, 2010).

Arriva in libreria il suo nuovo libro, L’esule felice (il Canneto, 150 pagine, 15 euro), che raccoglie le composizioni degli ultimi dieci anni, dal 2010 a oggi.

Il Canneto - "L'esule felice" - Adriano Sansa

Come scrive nella prefazione Stefano Verdino, questa raccolta è contraddistinta da “un basso continuo inesorabile e ravvisabile diffusamente”, ovvero l’ineluttabilità del destino legata alla malattia e poi alla scomparsa della moglie, Carla Petrone.

Questo sbucare ovunque di Sorella Morte”, sottolinea Verdino, “non fa che riverberare di struggimento la tenerezza da sempre ben attiva nella poesia di Sansa e produce un effetto di chiaroscuro, che anima di continuo tutto il libro, rivendicando – nell’imminenza della conclusione – non solo il bello, ma la grande dignità di un’esistenza condannata all’estinzione”.

Da qui anche l’ingresso di altri temi che si collegano alla fine dell’esistenza terrena, quelli “dell’oltre, di Dio e di una fede, che ha anche connotato la vita, ma che ora si ha difficoltà a proiettare in un altrove: «Non credo di risorgere, non penso / che ve ne sia bisogno»”.

E la motivazione, prosegue Verdino, rimanda a un fotogramma amoroso:

per me quel tuo vestito che pulsava

lievemente al di sotto della gola

mentre ridevi e talvolta nel pianto

è la paga al soldato che cammina.

Dettagli, piccoli gesti, frammenti di una vita trascorsa l’uno accanto all’altra, che diventa alla fine anche dichiarazione della propria identità:

Abbiamo avuto

un nome sulla terra un corpo un volto

che vive negli spazi siderali

certamente per sempre, tu di nuovo

mi spingi per amore alla rivolta.

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Andrea Plebe (Genova, 1960) è responsabile delle pagine di cultura, spettacoli e società del quotidiano della Liguria Il Secolo XIX, dalle quali è tratto questo testo. Lavora al Decimonono dal 1986, dopo precedenti esperienze a Il Lavoro e a La Stampa.

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L’albero dei gioielli

targato Il Canneto

Sette titoli forti della casa editrice genovese

  • L’ideal di Pietro Carlini. Romanzo inedito pubblicato postumo alla scomparsa dell’autore; ambientato nella Genova dei primi anni’70, tratta di un immigrato con l’ambizione di fare lo scrittore. Opera brillante e originale dell’autore nato a Varzi e vissuto nel capoluogo ligure per vent’anni. 240 pagine; edito nel 2019, 16 euro.

    Il Canneto - L'Ideal - Pietro Carlini

  • Il romanzo di Gregorio: testi e materiali preparatori verso “L’angelo di Avrigue”, di Francesco Biamonti. Il volume propone, in edizione critica a cura di Simona Morando, il romanzo e i testi da cui è nato L’angelo di Avrigue (1983). 303 pagine; edito nel 2015, 18 euro.

    Il Canneto - Il romanzo di Gregorio. Testi e materiali preparatori verso "L'angelo di Avrigue" - Francesco Biamonti

  • Eugenia. Storia di un uomo, di Suzanne Falkiner. Ricostruzione storica basata su documenti d’archivio, articoli e lettere, fotografie e resoconti giudiziari di Eugenia Falleni. La storia di una donna che veste i panni di un uomo svolgendo mestieri maschili negli anni a cavallo tra ‘800 e 900. 201 pagine, edito nel 2019, 20 euro.

    Il Canneto - Eugenia. Storia di un uomo - Suzanne Falkiner

  • Angloliguria da Byron a Hemingway, di Massimo Bacigalupo. Personaggi, libri, episodi legati alla Liguria. Da Shelley a Hemingway, da Ezra Pound ad Anna Maria Ortese: colti in un momento dl loro viaggio. 283 pagine; edito nel 2017, 24 euro.

    Il Canneto - Angloliguria da Byron a Hemingway - Massimo Bacigalupo

  • Verdi alla Scala. Le recensioni (1955-66) e altri scritti di Eugenio Montale. Omaggio alla figura di Montale critico musicale. 183 pagine; edito nel 2020, 18 euro.

    Il Canneto - Verdi alla Scala. Le recensioni (1955-66) e altri scritti - Eugenio Montale

  • L’amo, la lettura di Ferruccio Giromini e Sergio Fedriani. Un omaggio al mondo del libro. Immagini realizzate da Sergio Fedriani. Pagine 150; edito nel settembre 2020, 22 euro.

    Il Canneto - L’amo, la lettura - Ferruccio Giromini e Sergio Fedriani

  • Anne Brontë. La gemella minore di Beatrice Solinas Donghi. Biografia di Anne Brontë dall’infanzia alla poesia. 160 pagine; edito nel 2020, 15 euro.

    Il Canneto - Anne Brontë. La gemella minore - Beatrice Solinas Donghi

  • Il libro più venduto: Genova ch’è tutto dire: immagini per “Litania” di Giorgio Caproni di Patrizia Traverso e Luigi Surdich, 226 pagine, 18 euro; edito nel 2012. 3.338 copie vendute (dato gennaio 2021).

    Genova ch'è tutto dire. Immagini per “Litania” di Giorgio Caproni

* Aurora Adorno (Firenze, 1978) si laurea in Scienze della Comunicazione con tesi sul processo creativo, corso di specializzazione in Marketing; più tardi frequenta il corso per sceneggiatori della scuola Immagina di Firenze. Autrice di Francesco Adorno, un filosofo a Firenze (Diogene Multimedia), tema al quale ha dedicato anche la sceneggiatura di un docu-film su cui spera che si posino occhi curiosi di un produttore. Opere precedenti: Solo per ragazze (Zella Editore), la commedia Bubble (Herald Editore), autrice del racconto La donna che non si accontentava nella raccolta Amarsi (Rudis). Scrive per la rivista online Myrrha i doni del Sud. Ha firmato vari cortometraggi.

Leggi anche:

Le puntate:

  1. V come Il Vicolo di Cesena: se lo stampatore degli artisti si siede a tavola
  2. F come Felici Editore di Pisa: libri preziosi che raccolgono l’ingegno delle università
  3. A come Armando Editore di Roma: con i nostri libri insegniamo ai maestri che insegnano
  4. P come Progedit di Bari. Un calamaio che ha messo radici e germoglia, questo è un Dato
  5. K come Kurumuny. Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità
  6. A come AdArte: la bussola per entrare nelle città più intime e segrete, navigando nel mare delle arti
  7. C come CB Edizioni. Dalla Toscana educare nel segno di Leonardo e Michelangelo
  8. D come Edizioni Dedalo. La carica dei mille titoli: più qualità per vincere (non solo) nelle università
  9. DR come Di Renzo Editore. La signora delle stelle, Margherita Hack, fece da passaparola e fu subito un successo
  10. G come Guida Editori. In principio fu Benedetto Croce… e Napoli si fregiò di un altro vulcano, questo editoriale
  11. AE come Artistica Editrice: alla scoperta del Piemonte (e non solo)
  12. C come Cavinato Editore: nel nome del padre e di Ippocrate
  13. E come EMI, Editrice Missionaria Italiana: da Bologna libri che cambiano la Chiesa e il mondo
  14. L come Lupo Editore: dal Salento libri caldi per ragazzi ed esordienti
  15. E come Este Edition: a Ferrara una storia lunga 500 libri
  16. V come Venexia Editrice: libertà, positività, spiritualità
  17. O come Edizioni Dell’Orso: dal Piemonte libri candidati a “rimanere”
  18. G come Gattomerlino Edizioni: una bussola a colori tra poesia e scienza
  19. Editrice Rotas vivrai! A Barletta c’è una nuova Disfida
  20. E nel padiglione della Puglia da leggere si materializzarono giganti di ogni tempo
  21. P come Polistampa: la casa editrice sbocciata nel fango dell’Arno
  22. M come Minerva: nelle campagne bolognesi una bottega per libri d’autore e giovani talenti
  23. G come Girasole, la più antica casa editrice di Ravenna, che guarda al futuro volgendo lo sguardo al passato
  24. C come Canneto: eravamo tre amici al bar che volevano raccontare il mondo (oltre Genova)
  25. GA come Grafiche Antiga: 8.000 lettere per conservare la storia dell’arte tipografica italiana
  26. MyM come Marcos y Marcos: la casa editrice alla ricerca di inaspettati punti di vista sul mondo, che presentò all’Italia John Fante