Con Margherita Hack alla presentazione del libro "Il mio zoo sotto le stelle" durante la Fiera dell’Editoria Scientifica di Trieste (2008). Nella foto con Margherita Hack compare anche la coautrice del libro, la signora Bianca Pauluzzi, animalista.

Con Margherita Hack alla presentazione del libro “Il mio zoo sotto le stelle” durante la Fiera dell’Editoria Scientifica di Trieste (2008). Sulla destra la coautrice del libro, Bianca Pauluzzi, animalista.

La casa editrice Di Renzo Editore è nata nel 1985 a Roma, quando il chimico e psicologo Sante Di Renzo, dopo aver tentato senza successo di far ripubblicare un libro del matematico italiano Luigi Fantappié, ormai introvabile, decise di ristamparlo in proprio. L’impresa fu appoggiata e stimolata da Giuseppe Arcidiacono, matematico e fisico, allievo di Fantappié a cui fu affidata l’edizione delle opere del suo maestro.

La maggior collana di rilievo attualmente pubblicata è la collana I Dialoghi. Questa è costituita da una serie di interviste rielaborate con noti personaggi, legati al mondo scientifico e non.
Nata nel 1995, ha iniziato con l’astrofisica Margherita Hack e il suo libro “Una vita tra le stelle”. La professoressa ha poi presentato il progetto dell’editore ad altri suoi colleghi e così, con il passaparola il progetto della casa editrice ha raccolto oltre 100 titoli. L’obiettivo della collana non si ferma soltanto alla scienza, ma affronta anche altri aspetti della cultura generale, come l’economia, la storia, la genetica. Ormai affermata, la collana include anche i vincitori di prestigiosi riconoscimenti internazionali:

Premi Nobel per la fisica:

  • Ilya Prigogine
  • Frank Wilczek
  • David Gross
  • Martin Perl
  • Arno Penzias

Premi Nobel per la chimica:

  • Max Perutz
  • Harold Kroto
  • George A. Olah

Premio Nobel per l’economia:

  • Clive Granger

Premio Abel per la matematica:

  • Michael Atiyah

Premi Wolf:

  • Benoit Mandelbrot
  • Carl Djerassi (con il libro Operazione Bourbaki ha vinto il 3° Premio letterario Merck Serono, foto in basso)

Non sono meno prestigiosi il neurobiologo Semir Zeki; lo stravagante Richard Zare, chimico a Stanford; e la famosa antropologa e ambientalista Jane Goodall.

La premiazione di Carl Djerassi alla 3° edizione del Premio Serono.

La premiazione di Carl Djerassi alla 3° edizione del Premio Serono.

Oltre alla collana I Dialoghi, grande successo hanno avuto i libri della collana Psiche, in particolar modo quelli di Anne A. Schützenberger “La sindrome degli antenati”, “Una malattia chiamata genitori”, “Uscire dal Lutto”, “Il piacere di vivere” e “Psicogenealogia”.

Info e contatti

di_renzo_logoDi Renzo Editore
Viale Manzoni 59 – 00185 Roma

Tel: +39 06.77209020
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Email: newsletter@direnzo.it
Sito web: www.direnzo.it

SUL COMODINO DI PIERA LOMBARDI*

Scovate negli armadi di casa l’origine dei vostri mali: parola dell’autrice di Psicogenealogia e della Sindrome degli Antenati

Poiché i padri hanno mangiato l’uva, i denti dei figli si guasteranno e non si conteranno le sedute dal dentista. Scherzi a parte, le colpe dei padri ricadranno sui figli: è la Bibbia a informarci. E non si smaltiranno in breve tempo. Secondo il testo sacro, saranno vessate almeno 7 generazioni; l’induismo ne conta 9; gli antichi testi cinesi, addirittura 11. Già solo il pensiero ci tramortisce, almeno da che l’Antico Testamento ha fissato il principio in un verso del libro di Geremia e lo ha trasmesso alla vulgata comune. Nel libro di Ezechiele, invece, si cambia drasticamente musica: ciascuno sarà giudicato in base alle proprie azioni. Ma insomma, siamo liberi o condizionati? Il prodotto di una lunga catena di eventi o delle nostre scelte individuali? Non si sta qui a tentare l’esegesi biblica, solo a dire che il dilemma tra destino e libero arbitrio, predestinazione e libertà, è antico, attanaglia da sempre il pensiero filosofico e religioso, le culture umane.

Anne Ancelin Schützenberger (Mosca, 1919)

Anne Ancelin Schützenberger(Mosca, 1919)

Con Anne Anceline Schutzenberger (psicologa francese nata a Mosca, professore emerito all’Università di Nizza dove ha diretto per un quarto di secolo il laboratorio di psicologia sociale e clinica, ‘inventrice’ della psicologia transgenerazionale, oggi 92 enne, la psicologia dà ragione a Geremia (da lei citato nei suoi studi) e scarta Ezechiele: i morti condizionano i vivi, i vissuti familiari si trasmettono, li ereditiamo come e più dei tratti fisici e somatici, ci costringono alla ripetizione finché non ne prendiamo coscienza, li assimiliamo e ce ne liberiamo. È stato da poco pubblicato in Italia Psicogenealogia, seguito e completato de La sindrome degli antenati (entrambi per opera dell’editore Di Renzo), frutto di una vita di ricerca, studio, ma soprattutto esperienza clinica diretta della Schutzenberger con centinaia di migliaia di pazienti . Da entrambi i libri affiora un concetto fondamentale: un qualche equilibrio interiore e il senso della propria vita non si raggiungono solo e soltanto, ammesso che ci si riesca, dirimendo i conflitti tra Es e Super Io, l’io in mezzo a fare da mediatore, secondo l’impostazione psicoanalitica classica.

Anceline invita a scovare altrove, negli armadi di casa, l’origine dei propri mali: naftalina (se ancora è in uso) e antitarme a parte, si potranno scoprire scheletri o fantasmi di famiglia ben custoditi o nascosti ma attivi in noi; segreti, tabù, polveri non sottili di tante cose rimosse, non dette, mai confessate eppure mai decadute, anzi rimaste sempre in circolo, che si riattivano nel vissuto di ogni generazione in forma di coincidenze, malattie gravi, morti premature, ma anche solo episodi analoghi che si ripetono nella scala della discendenza. Segno che l’albero, il nostro albero genealogico, sovraccarico, intasato, inquinato, va ‘ripulito’. Agostino d’Ippona, citato da Anne, scrisse che ‘i morti non sono assenti, sono esseri invisibili’. Ecco, nel ripostiglio di casa si agita l’inconscio familiare che ci costringe, secondo questa linea di pensiero, a prendere atto di un universo parallelo dove le dimensioni di tempo e di spazio non sono solo quelle della realtà apparente.

Il funzionamento dell’inconscio e della memoria sembrano sfuggire alle convenzioni e mostrarci legami longitudinali nel tempo e nello spazio che sfuggono a qualsiasi spiegazione razionale. Conoscere la propria storia familiare e coltivarne la memoria, diventa parte fondamentale di ogni processo terapeutico o percorso esplorativo di chi è alla ricerca di sé. Del vero sé. Questo approccio contestuale e integrato permette “una nuova ricognizione della psicoterapia, psicoanalisi, della medicina olistica e della medicina tout court, nonché della psicosomatica” e obbliga a un’integrazione dei saperi. “La sola psicoanalisi, o la psicoterapia individuale che non si colleghi al passato simbolico dell’individuo e ai suoi traumi, non è sufficiente”. Anne collega la disciplina anche alla teoria del caos e dei frattali e alla ricerca di un senso in ciò che sembrerebbe non averne, perché potrebbero “aiutarci a comprendere come un piccolo avvenimento sia in grado di far cambiare tutto”. In Psicogenealogia si dice che è troppo presto per tirare le somme ma che i paradigmi scientifici stanno cambiando rapidamente: molte certezze dei secoli passati sono superate; viceversa, idee ritenute infondate trovano nuovi riscontri. Il futuro della ricerca non può che essere transdisciplinare, per riuscire a spiegare le modalità di trasmissione di questa eredità e allargare la comprensione di come funzionino la memoria e l’inconscio.

Solo accettando consapevolmente il proprio guazzabuglio familiare, si può trovare un ramo confortevole per sé dove cinguettare. Come diceva il filosofo Paul Ricoeur, bisogna acconsentire a ‘l’involontario della vita’. “Non ci si sceglie la propria famiglia ma si può acconsentire a esservi nati e riappropriarsene”, conclude Anne. Forse tutto sta a rinsaldare i legami scissi tra vita conscia e inconscia da questa civiltà, a dare ascolto agli avi quando hanno qualcosa da dirci, a coltivare la memoria e raccontare ai figli il proprio romanzo familiare invece di occultarlo. A riconoscere le eredità per poi fare storia a sé. Recita un famoso sonetto del poeta francese del XVI secolo, Joachim du Bellay: “Felice chi, come Ulisse, ha fatto un lungo viaggio nello spazio e nel tempo, finisce per ritrovare il suo cuore e la sua ragione, e realizza finalmente la sua vera vita per sé stesso”.

alberonatalelibriL’ALBERO DEI GIOIELLI

DI RENZO EDITORE

I magnifici sette volumi della Casa editrice romana
per un viaggio privato e misterioso

 

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  • Il tunnel
    romanzo del giornalista Gianni Perrelli (nella foto), firma storica dei settimanali L’Europeo e L’Espresso, che con Di Renzo ha già pubblicato Professione reporter e Habana Libre. Una movimentata spy story. Uno scenario drammaticamente attuale. Pagine: 264. Prezzo: 14.00 €

 

 

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  • Esercizi pratici di psicogenealogia
    di Anne Anceline Schutzenberger. Per scoprire i propri segreti di famiglia, e, senza tuttavia rinnegare i vostri antenati, scegliere la vostra vita. Pagine: 78. Prezzo: 12.00 €

 

 

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  • Psicogenealogia
    di Anne Anceline Schutzenberger. Riappropriarsi della propria storia personale e familiare, inserirsi meglio in una discendenza e mettere ordine nel “cantiere” lasciato dai nostri avi. Pagine 208. Prezzo: 13.50 €

 

 

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  • La sindrome degli antenati
    di Anne Anceline Schutzenberger. Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell’albero genealogico. Il destino è scritto? Pagine 232. Prezzo: 13.50 €

 

 

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  • La seduzione delle bugie
    Gli studi delle espressioni facciali e i movimenti del corpo umano condotti da Paul Ekman hanno ispirato la serie TV “Lie to me”. Pagine 83 – Prezzo: 12.50 €

 

 

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  • Io dirò la verità!
    di Guido del Giudice. Con le parole del titolo esordisce Giordano Bruno nel primo degli interrogatori cui fu sottoposto nel corso del processo veneto. Intervista immaginaria al nolano. Pagine 128 – Prezzo: 12.00 €

 

 

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  • Che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio?
    di Carlo Rovelli. Un viaggio molto interessante dentro le categorie fisico-filosofiche dello spazio e del tempo. Pagine 64. Prezzo: 10.00 €.