Giacomo Lorenzato, Editore de L'Artistica Editrice

Giacomo Lorenzato, Editore de L’Artistica Editrice

L’Artistica Editrice nasce nel 2000 come divisione editoriale de L’Artistica Savigliano, tipografia con consolidata tradizione nella stampa di qualità.

Figura di riferimento è l’editore Giacomo Lorenzato, che assieme ai soci Martino Daniele e Luciano Leardo ha da sempre fatto del libro una grande passione, prima ancora che una professione.
Attuale responsabile della casa editrice è Francesco Bonino.

La qualità, la cura per la realizzazione tipografica, l’accuratezza nella composizione sono da sempre i “marchi di fabbrica” de L’Artistica Editrice, specializzata nella pubblicazione di libri d’arte, ristampe anastatiche, monografie storiche e cataloghi di mostre. L’altro aspetto che connota le pubblicazioni è il legame con il Piemonte. Molti titoli sono realizzati in collaborazione con importanti realtà culturali del territorio, come il Centro Studi Piemontesi, Fondazione Cosso, Fondazione de Fornaris, Fondazione Ferrero, Palazzo Madama e Politecnico di Torino. L’obiettivo è proprio quello di valorizzare la cultura e la conoscenza del territorio, recuperando capolavori dimenticati in prestigiose riproduzioni, o promuovendo iniziative culturali locali, con l’intento di contribuire concretamente alla conservazione del patrimonio culturale. Non mancano, tuttavia, alcune iniziative editoriali che ambiscono ad andare ben oltre i confini del territorio piemontese e dell’Italia, proponendosi all’attenzione internazionale. Andiamo a scoprire alcuni titoli prendendo in mano il catalogo de L’Artistica Editrice.

Il bookshop della casa editrice, in cui sono esposti i 150 titoli a catalogo

Il bookshop della casa editrice, in cui sono esposti i 150 titoli a catalogo

Nelle collane Fragmenta si trovano cataloghi di mostre e libri d’arte. Tra questi, particolarmente degni di nota sono Arte nella Diocesi del territorio di Saluzzo; Tesori d’Arte in Bra e Pollenzo – Una città romana per una “real villeggiatura” romantica, monografie che prendono in esame in maniera organica gli aspetti artistici e architettonici di località di assoluto rilievo culturale e artistico della provincia di Cuneo. Il vero è proprio fiore all’occhiello del catalogo è la collana «Excelsa»: qui si trovano prestigiose riproduzioni di capolavori della cultura italiana, realizzati con grande maestria tipografica. Tra queste, ricordiamo la ristampa anastatica della celebre Divina Commedia illustrata da Gustavo Dorè; I Promessi Sposi illustrati da Francesco Gonin; L’Oratio Dominica di Giovan Battista Bodoni, opera in cui il celebra stampatore tradusse il Padre Nostro in 155 lingue, impiegando 155 diversi tipi da carattere tipografico; Le Senili di Francesco Petrarca, riprodotta da una prestigiosa edizione del 1581. L’opera sulla quale L’Artistica Editrice ha maggiormente creduto in questi ultimi anni è l’Ampelografia Universale Storica Illustrata (si veda più in basso la recensione di Ernesto Ferrero) che, in tre volumi in edizione limitata, raccoglie le più tavole illustrate che raffigurano vitigni di tutto il mondo, corredati da schede descritte in italiano e inglese, a riprova di un’iniziativa editoriale di respiro internazionale.

La tavola del Trebbiano tratta dall'Ampelografia Universale Storica Illustrata

La tavola del Trebbiano tratta dall’Ampelografia Universale Storica Illustrata

Di particolare rilievo anche la collana Antropos nella quale sono pubblicati prevalentemente volumi sulla storia piemontese, con trattazioni monografiche affidate a importanti studiosi e relative ad alcune importanti città della provincia di Cuneo, tra cui Storia di Bra, Storia di Cuneo e Storia di Savigliano.

Completano il catalogo volumi fotografici con suggestivi scorci del Piemonte, ma anche di alcuni paesi lontani, senza dimenticare quello che è stato probabilmente il maggior successo editoriale del 2012, Il giardino dei frutti perduti che, sulla linea della già citata Ampelografia Universale, contiene la riproduzione di tavole ottocentesche che raffigurano circa 170 frutti, all’interno di un volume dal taglio divulgativo, con a corredo alcune appetitose ricette.

L'Ampelografia Universale Storica Illustrata. L'opera si è aggiudicata il 1° premio nella categoria “Professionals” alla Paris Cookbook Fair 2012

L’Ampelografia Universale Storica Illustrata. L’opera si è aggiudicata il 1° premio nella categoria “Professionals” alla Paris Cookbook Fair 2012

L’Artistica Editrice proseguirà nei prossimi anni la propria linea editoriale, concentrandosi su progetti che valorizzino la cultura del territorio, con la consueta cura e attenzione tipografica. Obiettivo non facile: realizzare opere di questa natura – come ad esempio l’Ampelografia Universale – o volendosi cimentare nuovamente i riproduzioni anastatiche di pietre miliari del nostro patrimonio culturale richiede, oltre a competenze tecnica e sensibilità culturale, ingenti risorse economiche. Ma non mancherà mai l’entusiasmo che fin dalla fondazione ha animato l’Editore e tutti i collaboratori de L’Artistica Editrice, chiamati per la futuro a cimentarsi in nuove sfide, all’insegna dell’aforisma michelangiolesco del “sempre desiderare più di quanto riesca a realizzare”.

Info e contatti

EDITRICE LOGO rossoL’Artistica Editrice

Via Torino, 197 12038 Savigliano (Cuneo)

Tel: 0172.22361 Fax: 0172.21601

Email: editrice@lartisavi.it Web: www.lartisavi.it

Responsabile: Francesco Boninobonino@lartisavi.it

SUL COMODINO DI ERNESTO FERRERO

Mele con l’anima

“Fare tutto nel modo migliore, anche se questo richiedeva notevole fatica”. E’ stato il precetto, molto piemontese, che ha sempre ispirato il lavoro dei fratelli Roda, Giuseppe e Marcellino. Partiti come semplici giardinieri al parco di Racconigi, presto apprezzati da re Carlo Alberto, mandati in giro per l’Europa (Francia, Olanda, Inghilterra) a perfezionarsi in viaggi d’istruzione (bell’esempio di meritocrazia sabauda) e addirittura all’Accademia di Brera perché imparassero a disegnare. Non c’era altro modo di documentare scientificamente le specie vegetali.

I Roda crescono professionalmente, diventano “disegnatori e costruttori di parchi, giardini, squares e frutteti”, imprenditori ortofrutticoli lungo la strada per Orbassano, direttore di parchi, docenti universitari.

Tra il 1881 e il 1883 dedicano 169 tavole ad altrettanto cultivar di mele, pere, pesche, susine, fragole. Giuseppe lavora a punta sottile, acquerello e tempera. Marcellino redige informazioni, descrizioni dettagliate, osservazioni scientifiche. Ne esce un meraviglioso Pomario italiano che Loescher dovrebbe pubblicare nel 1882. Il frontespizio è già pronto: “Descrizione, coltivazione e cenni storici di cento delle principali piante fruttifere coltivate in Italia. Opera illustrata con tavole e figure intercalate nel testo disegnate dal vero dagli autori”.

Poi qualcosa va storto, tavole e testi rimangono nei cassetti, arrivano fino a un discendente colto e sensibile, il professor Ermanno Vercellotti Dall’Aglio, che a sua volta nel 1999 affida il tesoretto all’Archivio di Stato, alle accorte mani di Guido Gentile. E finalmente, 130 anni dopo, il Pomario arriva a pubblicazione per le cure competenti e appassionate di Elena Accati, con la collaborazione di Agnese Fornaris.

E’ il nuovo capitolo di un lavoro di riscoperta e valorizzazione di un patrimonio culturale di cui fiori, piante e giardini sono parte integrante. Il titolo è per forza cambiato: Il giardino dei frutti perduti, perché nel frattempo le cultivar disegnate e descritte dai fratelli di Racconigi sono quasi tutte scomparse, a pro di varietà più redditizie (L’Artistica Editrice di Savigliano, pp. 404, euro 40).

Ad apertura di pagina, l’incanto è garantito: si è come investiti da un aroma che il tempo ha reso indelebile.

Delicatamente appoggiate su un cartoncino beige, talora sezionate, le mele, le pere, le pesche, le susine ritratte da Giuseppe sembrano i ritratti di altrettante persone sorprese nelle piccole imperfezioni che le rendono più vere e più care. L’effetto è tale che ci sembra di percepire la setosità della buccia, la consistenza della polpa, il suo profumo. Qualcosa di molto più profondo della fotografia. L’amore, il rispetto, la tenerezza pittorica producono una trasfigurazione poetica, lirica e fiabesca; l’esattezza scientifica diventa incantamento reverenziale, stupore religioso. Penso alla gioia che questo album avrebbe dato a tanti scrittori. Italo Calvino, ghiotto d’ogni tipo di variazione combinatoria, ne avrebbe fatto dono ai genitori, insigni agronomi e botanici. Carlo Emilio Gadda, che ha chiamato Pirobutirro il protagonista della Cognizione del dolore, ne avrebbe ricavato un elzeviro pirotecnico dei suoi. Primo Levi vi avrebbe riconosciuto la perfetta fusione tra arte e scienza che gli era cara, lui che raccontava i piaceri del lavoro manuale e si estasiava davanti alle meraviglie dell’uovo, condensato di sapienza biologica racchiusa nella perfezione del suo design. Eugenio Montale (“Godi se il vento ch’entra nel pomario…”), e prima di lui Guido Gozzano avrebbero distillato versi divertiti con i semplici nomi di questi frutti: Mela Calvilla Bianca d’Inghilterra, Bella del Bosco, Rosa Gentile, Rosmarino Bianca, Coquette de Visée, Court-Pendu di Savoia, Cassinetta Rossa d’Inverno, Renetta di Cambridge, Gelata di Napoli, Grand Alexandre, Morosina di Piacenza, Mostruosa di Nikita, Madama Trama, Appiola Nera, Borda…

Ognuna ha la sua storia, la sua anima. Della Mela Carla, originaria di Finalmarina, i Roda scrivono: “Quantunque sia eccellente in istato naturale, dessa è parò anche assai buona per cuocere. Nel Genovesato, secondo il Gallesio, se ne fa grande uso per gli ammalati cuocendola lentamente colla brace, e i confettieri ne fanno dei gelati all’Ananasso, rialzandone il sapore con l’aggiunta di un po’ di scorze di limone”.

Nella nostra folle corsa all’omologazione (coltivazione estensive di poche specie e varietà particolarmente produttive), abbiamo buttato a mare la biodiversità (la conversione a uso agricolo di habitat naturali mette a rischio una pianta su tre, secondo Stephen Hooper, direttore del Royal Botanic Gardens Kew presso Londra). Le forme viventi note e classificate, tra vegetali e animali, sono poco più di un milione, ma si stima che quelle da scoprire siano dieci volte più numerose. Intanto le deforestazioni e l’inquinamento minacciano il 70% del patrimonio verde. Chissà che il Pomario del Roda, da mettere accanto ai non meno strepitosi frutti del Garnier Valletti in resina e polvere d’alabastro, ci possa rendere un po’ più avvertiti, un po’ più orgogliosi di certi nostri grandi antenati.

CUNEO 11/2005 NELLA FOTO ERNESTO FERRERO  PH. CATALANI / EMMEVIPHOTO *Ernesto Ferrero (Torino, 1938) è uno scrittore e critico letterario, dal 1998 direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ha collaborato con intellettuali come Elio Vittorini, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Norberto Bobbio, Massimo Mila, Franco Venturi, Giulio Bollati. La recensione è apparsa sul quotidiano La Stampa, 11.5.2012

alberonatalelibriL’ALBERO DEI GIOIELLI DE L’ARTISTICA EDITRICE

I magnifici sette volumi della Casa editrice piemontese per un viaggio privato e misterioso

  • Divina_commediaLa Divina Commedia illustrata da Gustavo Dorè
    di Dante Alighieri, pp. 680, € 100,00

    Ristampa anastatica del sommo capolavoro della letteratura italiana, con a corredo iconografico le litografie di Gustavo Dorè.

  • Libro_oreLe miniature di un libro d’ore
    a cura di Ada Quazza e Maria Gattullo, pp. 130, € 60,00

    Riproduzione anastatica del Livre de laudes et dévotion, pregevole libro devozionale diffuso tra XIII e XVI secolo. Impiego della lamina d’oro per il completamento delle tavole.

  • Suggestioni_medioevaliSuggestioni medioevali in Piemonte
    a cura di Nadia Lovera, Federico Bona, Adriana Costamagna, pp. 418, € 80,00

    Le stupende tavole di Enrico Gonin magistralmente acquerellate, con a corredo le schede descrittive dei castelli e gli stemmi delle casate nobiliari.

  • Gran Dizionario Piemontese Italiano
    di Vittorio di Sant’Albano, pp. XVI-1238, € 80,00

    Riproduzione anastatica dell’edizione del 1859 che, negli intenti dell’autore, doveva “concorrere a insegnare a coloro che usavano abitualmente il dialetto subalpino a conoscere la lingua nazionale per esprimersi correttamente in essa”.

  • Frutti_perdutiIl giardino dei frutti perduti
    a cura di Elena Accati e Agnese Fornaris, pp. 408, € 40,00

    Il libro presente l’inedita “Pomologia” dei fratelli Roda, maestri giardinieri della corte di Carlo Alberto. Sono riprodotti in tutto 170 frutti, con schede descrittive e ricette.

  • Il tempo del vigneto
    a cura di Enzo Massa, pp. 224, € 45,00

    Un racconto fotografico il cui protagonista è il vigneto, alla scoperta delle atmosfere e dei paesaggi collinari di Langhe, Roero e Monferrato.

  • Terre dell’uomo
    a cura di Marco Aime e Cristina Natali, 3 volumi in cofanetto, pp. 640 (cadauno), € 55,00

    I tre volumi fotografici conducono alla scoperta di Africa, India e Sud-Est Asiatico, cogliendo gli aspetti più profondi e sinceri dei diversi popoli.