Quest’anno, 2015, ricorre il trentacinquesimo anno di vita e di attività delle Edizioni dell’Orso: un anniversario che è pur sempre un traguardo ragguardevole di questi tempi per qualsiasi impresa, soprattutto se si tiene conto delle enormi difficoltà incontrate, ad appena quattordici anni dalla sua fondazione, in occasione del triste evento alluvionale che nel novembre 1994 ha colpito così drammaticamente il Piemonte e, in particolare, la provincia di Alessandria.

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Il direttore editoriale, professor Lorenzo Massobrio

Sottoposte, in quella circostanza, a durissima prova, le Edizioni dell’Orso hanno cambiato sede e hanno, con l’occasione, rinnovato assetto societario, persone e strutture, per rispondere più adeguatamente alle sempre nuove esigenze imposte dal mercato editoriale e, al tempo stesso, per soddisfare più compiutamente le proprie finalità. Non hanno però mutato la propria linea editoriale, fedeli alla vocazione di fondo originaria, di fare cioè cultura soprattutto attraverso la valorizzazione dei saperi specialistici in stretta sinergia con gli attori e protagonisti del mondo della ricerca e della cultura, e hanno seguitato a pubblicare libri candidati a “rimanere”. Libri che i lettori apprezzano perché nelle singole infinite diramazioni delle scienze umanistiche sono sempre frutto di addetti ai lavori impegnati sul campo, di collaborazioni professionali e aggiornate, vagliate da insigni studiosi. E l’apprezzamento dei lettori continua a essere motivo di stimolo a proseguire, con impegno e con tenacia, nella direzione sin dagli inizi scelta.

A testimoniare il percorso compiuto in tutti questi anni dalla Casa editrice alessandrina sono i Cataloghi stampati annualmente, integrati dai bollettini semestrali di aggiornamento e dalle pagine Web, i quali danno regolarmente conto sia delle pubblicazioni che di anno in anno arricchiscono riviste e collane esistenti, sia delle nuove collane nel frattempo attivate a occupare spazi e percorsi di ricerca ancora ignoti o poco noti alla maggioranza dei lettori e spesso scarsamente trattati anche dall’editoria specializzata.

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Parte della squadra delle Edizioni dell’Orso nello stand al Salone del Libro di Torino 2015.

Una produzione editoriale, quella delle Edizioni dell’Orso, che al momento conta su oltre 1.700 titoli complessivi compresi in 140 collane e su una ventina di riviste, alcune di respiro internazionale, di ambito prettamente umanistico e di carattere scientifico e accademico, destinate a un pubblico ristretto di studiosi, ricercatori e studenti; ma nella quale figurano pure opere fruibili dal grande pubblico dei lettori e, in particolare, da quello della scuola attinenti alla promozione della conoscenza, della tutela e della valorizzazione di quell’immenso e ricco patrimonio culturale locale, che ancora dev’essere indagato nei suoi molteplici aspetti (storico, artistico, linguistico, folclorico, ecc.), allo scopo e nella speranza di far conoscere e apprezzare – accanto alla cultura maggiore tradizionalmente intesa – anche quella minore e popolare nella quale molti di noi affondano ancora le radici.

La recente ristrutturazione del sito offre agli utenti, in una grafica completamente rinnovata, un nuovo catalogo-database in grado di rispondere alle costanti esigenze di aggiornamento e, al tempo stesso, di soddisfare le richieste dei lettori di una consultazione più efficiente e rapida dei testi, abbattendo le barriere locali e temporali e garantendo quella cura e professionalità che da sempre contraddistinguono le Edizioni dell’Orso.

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Info e contatti

  • Indirizzo: Via Urbano Rattazzi, 47 – 15121 Alessandria
  • Tel. 0131.252349 – Fax 0131.257567
  • Email: info@ediorso.it
  • Sito internet: ediorso.it

 

SUL COMODINO DI… Mario Chiodetti

Vené jr., lettera d’amore a un padre ormai lontano

Il “Marciapiede lungo” racconta il rapporto di Metello con il padre Gian, il “Grande Giornalista”

Il “marciapiede lungo” è quello di via Cagliero a Milano, che il piccolo Metello percorreva con la mano in quella del papà per metri all’apparenza infiniti, perché da bambini ogni cosa sembra più grande e anche una striscia d’asfalto può somigliare a una vita intera.

Quel bimbo è figlio di un grande giornalista, Gian Franco Venè, inviato dell’Europeo, poi caporedattore di Panorama, autore di reportage memorabili e libri sulla nostra storia recente, e ora ha voluto raccontare gli anni trascorsi con lui in una famiglia allargata e un po’ pazza, tenuta assieme dall’instancabile vivacità di un uomo complicato e generoso, morto a 57 anni consumato da un tumore al cervello.

È crudo il racconto di Metello, chiamato così dal romanzo di Pratolini, amico di famiglia, c’è in ballo un delicato rapporto padre figlio, con il primo sempre via per lavoro, eterno bambino che si fa regali costosi e comanda in casa come un imperatore, e il secondo sotto l’ombra lunga della sua personalità ma capace di scelte autonome e coraggiose pur nella timidezza d’adolescente.

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Il giornalista e saggista Gian Franco Venè (1935-1992), con il piccolo Metello: è il 1963, Metello ha due anni. Mille lire al mese, Coprifuoco, Vola colomba: in quattro anni, dal 1988 al 1992, una trilogia di best sellers. Questa è l’impresa editoriale che impedirà alla memoria di Gian Franco Venè – l’inviato speciale dell’Europeo e poi capo redattore di Panorama – di dileguarsi in fretta come capita, tranne casi rari e illustri, a chi lavora nei giornali.Sulla sua scomparsa, leggere l’articolo che gli dedicò il quotidiano la Repubblica

Il marciapiede lungo (Edizioni dell’Orso, pag. 212, euro 16) non risparmia niente della storia di una famiglia, con gli eterni problemi del conflitto di coppia, la separazione e la nuova compagna del padre che va a vivere nella stessa casa della moglie abbandonata, l’educazione sentimentale di Metello, imbranato e schiacciato dal carattere della quattordicenne Diana, “sanbabilina” nella Milano dei fasci e dei “ciaina”, delle follie da miliardario del “Grande Giornalista” che cambia le automobile come i calzini.

Metello Venè, 54 anni, già inviato di Airone, e oggi in forza al settimanale Dipiù dove segue cronaca e costume, ritrovò l’umanità del padre quando ormai la sua malattia si era manifestata, e le ultime pagine del libro ne raccontano lo strazio, in un mirabile equilibrio tra scrittura e memoria, dolore e pietas per una figura d’improvviso scoperta più vicina e simile di quanto si pensasse.

Così il marciapiede si accorcia come per magia, i passi per percorrerlo non sono più i mille immaginati dal Metello quattrenne, bensì 253, ma non c’è tempo di dirlo a papà, perché questa volta la sua mano si è allontanata per sempre e le sue dita non battono più sui tasti della macchina per scrivere “al ritmo forsennato della mitragliatrice”.

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Mario Chiodetti (nato nel 1959 a Varese, dove vive), giornalista e fotografo professionista, autore e interprete di spettacoli musicali e teatrali, ha scritto libri, testi per cataloghi d’artista e curato mostre d’arte. È responsabile delle pagine culturali de La Provincia di Varese e collabora con La Provincia di Como. Appassionato bibliofilo, raccoglie libri, dischi e spartiti d’epoca. Ama i gatti.

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L’albero dei gioielli

delle Edizioni Dell’Orso

Alcuni titoli forti della casa editrice alessandrina

  • Collane Edizione Nazionale delle opere di Torquato Tasso + Commissione Nazionale per l’Edizione delle opere del Tasso. Studi e testi. Sono usciti n. 5 volumi dell’editio maior (Gerusalemme conquistata, 2010; Rime d’amore, 2004; Rime, 2006; Il Mondo creato, 2006; Postille. Tomo II, 2009) e n. 9 volumi della minor.

     

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  • Collana Alfieriana del Centro di Studi Alfieriani – Vittorio Alfieri, Rime, a cura di Chiara Cedrati, 2015.

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  • Collana di testi e strumenti di letteratura greca antica, medievale, umanistica Hellenica, diretta da Enrico V. Maltese.
  • Angelo Poliziano, Appunti per un corso sull’«Odissea». Editio princeps dal Par. gr. 3069, a cura di Luigi Silvano, 2010.

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  • Collana di studi, edizioni e commenti Minima Philologica, fondata da Lucio Bertelli e Gian Franco Gianotti e diretta da Tommaso Braccini, Giuseppina Magnaldi, Enrico V. Maltese.
  • Giuseppina Magnaldi, Le “Filippiche” di Cicerone. Edizione critica, 2008.

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  • Collana di studi linguistici In forma di parola, diretta da Gian Luigi Beccaria.
  • Franco Fanciullo, Dialetti e non solo, 2004.

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  • Collana Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale (ALEPO), diretta da Tullio Telmon e Sabina Canobbio. III, Il mondo animale. I – la Fauna; II – Caccia e pesca; , 2013, pp. 256, in allegato CD-Rom e cartella con 47 carte geolinguistiche a colori.

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  • Filologia: Collana Gli Orsatti. Testi per un Altro Medioevo, diretta da Massimo Bonafin, Nicolò Pasero, Richard Trachsler.
  • Chrétien de Troyes, Godefroi de Leigni, Il cavaliere della carretta (Lancillotto), a cura di Pietro G. Beltrami, 2004.

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  • Guillaume de Lorris, Jean de Meun, Il Romanzo della Rosa, a cura di Roberta Manetti e Silvio Melani, 2015, 2 volumi indivisibili.

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  • Religione: Collana del Centro di Scienze religiose, diretta da Adele Monaci
  • Andrea Nicolotti, Dal Mandylion di Edessa alla Sindone di Torino. Metamorfosi di una leggenda, 2011; seconda edizione rivista e accresciuta, 2015.

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  • Narrativa: Collana La linea d’ombra. Nuova Serie. Sezione seconda. Narrativa, diretta da Loris Maria Marchetti
  • Metello Venè, Il marciapiede lungo, 2015.

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Leggi anche:

Le puntate:

  1. V come Il Vicolo di Cesena: se lo stampatore degli artisti si siede a tavola
  2. F come Felici Editore di Pisa: libri preziosi che raccolgono l’ingegno delle università
  3. A come Armando Editore di Roma: con i nostri libri insegniamo ai maestri che insegnano
  4. P come Progedit di Bari. Un calamaio che ha messo radici e germoglia, questo è un Dato
  5. K come Kurumuny. Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità
  6. A come AdArte: la bussola per entrare nelle città più intime e segrete, navigando nel mare delle arti
  7. C come CB Edizioni. Dalla Toscana educare nel segno di Leonardo e Michelangelo
  8. D come Edizioni Dedalo. La carica dei mille titoli: più qualità per vincere (non solo) nelle università
  9. DR come Di Renzo Editore. La signora delle stelle, Margherita Hack, fece da passaparola e fu subito un successo
  10. G come Guida Editori. In principio fu Benedetto Croce… e Napoli si fregiò di un altro vulcano, questo editoriale
  11. AE come Artistica Editrice: alla scoperta del Piemonte (e non solo)
  12. C come Cavinato Editore: nel nome del padre e di Ippocrate
  13. E come EMI, Editrice Missionaria Italiana: da Bologna libri che cambiano la Chiesa e il mondo
  14. L come Lupo Editore: dal Salento libri caldi per ragazzi ed esordienti
  15. E come Este Edition: a Ferrara una storia lunga 500 libri
  16. V come Venexia Editrice: libertà, positività, spiritualità
  17. O come Edizioni Dell’Orso: dal Piemonte libri candidati a “rimanere”
  18. G come Gattomerlino Edizioni: una bussola a colori tra poesia e scienza
  19. Editrice Rotas vivrai! A Barletta c’è una nuova Disfida
  20. P come Polistampa: la casa editrice sbocciata nel fango dell’Arno
  21. M come Minerva: nelle campagne bolognesi una bottega per libri d’autore e giovani talenti
  22. G come Girasole, la più antica casa editrice di Ravenna, che guarda al futuro volgendo lo sguardo al passato
  23. C come Canneto: eravamo tre amici al bar che volevano raccontare il mondo (oltre Genova)
  24. GA come Grafiche Antiga: 8.000 lettere per conservare la storia dell’arte tipografica italiana
  25. MyM come Marcos y Marcos: la casa editrice alla ricerca di inaspettati punti di vista sul mondo, che presentò all’Italia John Fante