L’esercito del bene ci salverà: riparte in Rai, dal 29 settembre 2019, il programma condotto dalla giornalista Paola Severini Melograni, che lavora da anni al servizio delle minoranze, facendo emergere temi e personaggi, “scomodi”, dalle Onlus alle sconosciute colonne del terzo settore. L’anticipazione data dal Corriere della Sera del 23 luglio scorso mi fa riaffiorare alla mente un colloquio avuto con Paola ai tempi della mia collaborazione con Sette, lo storico magazine del Corriere della Sera. Che mi fece conoscere la storia di un santo laico, l’emiliano Mario Tommasini, che merita di essere conosciuto anche da voi naviganti in Giannella Channel.

Paola SeveriniPaola Severini Melograni (Roma, 1956), ha sposato in seconde nozze lo storico Piero Melograni, scomparso nel 2012. Ritiene le nonne la vera forza nascosta dell’Italia. Dal 2000 dirige angelipress.com, agenzia di comunicazione sociale. È segretario generale del Comitato Internazionale Viva Toscanini e presidente dell’Archivio Storico Piero Melograni.

(CREDIT Giacomo Giannella / Streamcolors)

 

Cara Paola, in una tua conferenza sul libro dedicato al tema da te preferito come giornalista e conduttrice radiofonica (“Manuale dei diritti fondamentali e desiderabili”) hai concluso con un appello: “Ragazzi, siate padroni del vostro destino”. A quei giovani quale figura di maestro ideale vuoi indicare?

“Sarebbe d’aiuto la storia di mia nonna Giuseppina che, da adolescente, lasciò le Marche per andare a piedi a Roma a trovare lavoro e di mio marito, lo storico Piero, che mi ha trasmesso l’arte della mediazione. Ma, uscendo dal mio Olimpo domestico, racconterei loro di profeti, di uomini con il cuore in fiamme, di passioni vere. Figure rare tra i politici d’oggi. Persone come il Mario Tommasini di Parma, maestro di vita che ha cambiato la vita mia e di tanti altri. Mario, terza elementare, era stato valoroso partigiano, operaio, sempre povero. Come comunista era finito in carcere nel dopoguerra e lì aveva trovato uomini che avevano rubato per fame. Fu la scintilla del suo furore solidale a favore dei più fragili: handicappati, carcerati, emarginati… A lui si ispirerà poi Franco Basaglia, ispiratore della legge che portò alla chiusura dei manicomi”.

Mario TommasiniMario Tommasini (Parma 1928 – 2006). La sua biografia è scritta da Bruno Rossi per Diabasis.
Una fondazione porta avanti le sue idee: mariotommasini.it

(CREDIT Giacomo Giannella / Streamcolors)

 

Quando l’hai conosciuto?

“Avevo 17 anni, ero appena sposata, il mio primo marito era uno psichiatra basagliano, per questo siamo andati a trovarlo. Così ho potuto apprezzare il suo impegno da santo laico, coronato da successi di amministratore locale ma mai onorato da una elezione in Parlamento: dall’esperienza della chiusura del manicomio di Colorno alla Fattoria di Vigheffio, dalle lotte per cancellare il brefotrofio alle Case di Tiedoli per gli anziani. Aveva un difficile rapporto con i vertici del ‘suo’ Pci. Quando Berlinguer arrivò a Parma, non andò in sezione ma a Vigheffio, per conoscerlo da vicino. C’ero anch’io quando arrivò il leader sardo e gli disse: ‘Le tue iniziative prefigurano alcuni tratti del socialismo che vogliamo’. E lui: ‘Il Pci politicamente è la mia mamma ideologica. La mamma non si sceglie. Ma io, da sempre, vivo fuori casa’”.

Snobbato per incarichi parlamentari, ma premiato all’estero.

“Viene chiamato a Bruxelles, dove contribuisce a definire nuove norme europee. A Parigi, dopo la conferenza alla Sorbona, viene preso a braccetto da Sartre. A Ginevra la giuria del Premio Schweitzer conferisce a lui il riconoscimento. Enzo Biagi lo va a trovare e scrive:

Tommasini è un giusto. Non serve nelle amministrazioni italiane? Non c’è bisogno di buoni esempi? Se a chi salva un’anima spetta il paradiso, al compagno Tommasini compete l’amore e la gratitudine che si deve a chi ha incoraggiato la speranza sulla terra.

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Salvatore Giannella, giornalista che ha ideato e cura con passione questo blog che vuole essere una bussola verso nuovi orizzonti per il futuro, ha diretto il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso Genius, il settimanale L’Europeo, il primo mensile di natura e civiltà Airone (1986-1994), BBC History Italia e ha curato le pagine di cultura e scienza del settimanale Oggi (2000-2007). Ha scritto libri (“Un’Italia da salvare”, “L’Arca dell’arte”, “I Nicola”, “Voglia di cambiare”, “Operazione Salvataggio: gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”, “Guida ai paesi dipinti di Lombardia”, “In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo” e, a quattro mani con Maria Rita Parsi, “Manifesto contro il potere distruttivo”, Chiarelettere, 2019), curato volumi di Tonino Guerra ed Enzo Biagi e sceneggiato docu-film per il programma Rai “La storia siamo noi” (clicca qui per approfondire).
* Fonte: Sette, 18 marzo 2016. Lo storico magazine del Corriere della Sera era allora diretto da Pierluigi Vercesi.

Dalla collana “Il mio eroe”: