Da qualche parte era scritto che Brunello Cucinelli, “re del cachemire”, laurea ad honorem in filosofia, sovrano del suo feudo di Solomeo, antico borgo umbro, nel perugino, che ha restaurato insediandovi l’azienda quotata in Borsa, lo avrebbe fatto: et voilĂ “bonus cultura” sia! I 1.450 dipendenti di Cucinelli alla vigilia della Pasqua hanno avuto il benefit che prevede un fondo di 500 euro per i single e mille euro per chi ha famiglia, da spendere in attivitĂ culturali. Per usufruirne basterĂ portare in azienda gli scontrini delle spese e le attivitĂ culturali verranno rimborsate. Un’iniziativa coerente con lo spirito umanista che anima da sempre l’imprenditore umbro.
“La cultura per me è una necessitĂ ”, spiega Cucinelli al telefono con l’Ansa, “io stesso sono stato ispirato da certe opere letterarie e architettoniche e considero fondamentale conoscerle, perchĂŠ sono eterne, dunque sacre. Io mi sento il custode pro-tempore di Solomeo. Ma considero opere immortali, da conoscere, il Colosseo, l’Arco Etrusco di Perugia, la Divina Commedia di Dante Alighieri. Il bonus dovrebbe contribuire a incentivare la riscoperta dell’immenso patrimonio culturale e artistico italiano, affinchĂŠ fiorisca la cultura”.
Cucinelli con questa iniziativa si fa dunque pioniere di un cambio di mentalitĂ nel nostro Paese, dove gli incentivi graditi dai lavoratori non sembrano piĂš essere solo quelli di tipo economico, considerati in base alla produttivitĂ , ma anche quelli legati alla qualitĂ della vita e alla crescita personale. “L’obiettivo della mia vita è diventato ridare dignitĂ al lavoro”, ha detto in varie occasioni Cucinelli, figlio di un operaio, infanzia e adolescenza trascorsa tra i campi a giocare a calcio e al bar con gli amici, “a scherzare” rivela. “Ma oggi siamo nell’era di Internet e io non demonizzo nulla. Voltaire dice di accettare i cambiamenti. CosĂŹ ho valutato anche il fatto che l’etĂ media dei miei dipendenti è 28 anni. Le mansioni dell’artigiano e dell’operaio sono dure e ripetitive. E se ti faccio lavorare oltre l’orario ti rubo l’anima. Inoltre, la creatività è solo dove c’è la bellezza”.
A PROPOSITO
E alla famiglia Cucinelli va il Premio Rotondi ai salvatori dell’arte, sezione Mecenatismo
La cerimonia di consegna andata in scena a Sassocorvaro, nel Montefeltro marchigiano
La famiglia Brunello e Federica Cucinelli ha ritirato il premio Rotondi ai salvatori dell’arte, sezione speciale Mecenatismo, sabato pomeriggio 7 maggio 2016 a Sassocorvaro, nel Montefeltro marchigiano. Questa la motivazione della giuria presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello e coordinata da Salvatore Giannella: “Per il Progetto Bellezza che ha portato al restauro, al posto di sei capannoni industriali, di tre parchi nella valle (foto in apertura) ai piedi dellâantico borgo medioevale di Solomeo che lâimprenditore umbro restaurò nel 1985 per farne la sede della sua azienda pensata con biblioteca, mensa per i dipendenti, scuola dâartigianato. E che ha dato vita anche alla costruzione di un teatro Palladiano”.
Comâè noto, il premio prende il nome dallâex Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi (Arpino 1909 – Roma 1991), che coordinò l’Operazione Salvataggio dei principali capolavori dell’arte italiana nel Montefeltro marchigiano (Sassocorvaro, Carpegna e Urbino). Approfondimenti: arcadellarte.it.
I tre premi centrali (per la sezione Mondo, Europa e Italia) saranno ritirati da Alessandro Bruschettini, “per essersi da sempre dedicato allo studio e alla promozione dell’Arte islamica e asiatica attraverso la sua Fondazione”; dallâarchitetto Mihai Antoniu “per aver favorito la rinascita degli storici khan rumeni a Bucarest, una delle meraviglie dellâarchitettura mondiale”; da Mario Micheli, docente allâUniversitĂ di Roma 3, “per il progetto di restauro Italia â Cina, che ha avuto in lui un autorevole motore creativo”.
Alle sezioni canoniche si aggiungono i premi speciali per la Protezione civile (allâammiraglio Vincenzo Melone, Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto – Guardia Costiera, lâorganismo che coordina tutti i soccorritori operanti in mare); per le Marche (a Silvano Tiberi, Antonio Fontanoni, Flavio Fabbri, Giancarlo Ugolini e al gruppo âLâarca di carta. Un paese vuole conoscersiâ, che da anni ha intrapreso la strada editoriale (e non solo) per far affiorare dal pozzo della memoria la storia di Sassocorvaro; per la Comunicazione da Raffaella Turatti, per il suo coraggioso lavoro di ricerca per la tesi di laurea allâUniversitĂ di Milano sul Museo Savitsky, chiamato il âLouvre nel desertoâ, con lâarte proibita in unâarea remota del Karakalpastan, repubblica autonoma nel cuore dellâAsia centrale, dove finirono esiliate le opere degli artisti dissidenti dellâUrss. (* Info per notizie supplementari e foto: Comune di Sassocorvaro (PU) 0722. 769015; e-mail a.ugolini@comune.sassocorvaro.pu.it)
LE PAROLE RITROVATE DI BRUNELLO CUCINELLI
“I miei eroi sono I maestri dell’anima. Su tutti, l’imperatore Marco Aurelio”
intervista di Salvatore Giannella per Sette*
Caro Cucinelli, allâinaugurazione dellâultimo tuo negozio a Roma hai donato un libro: âI pensieri di Marco Aurelioâ. Una sorpresa: vuoi un capitalismo contemporaneo, dove il profitto si ottenga senza danno od offesa per alcuno, e consegni le parole di un imperatore dellâantica Roma.
“Come imprenditore che vuole dare dignitĂ morale ed economica allâuomo che lavora, privilegio i maestri dellâanima: Socrate, Seneca, Aristotele e poi San Benedetto, Francesco dâAssisi ma anche Olivetti. Le mie giornate, gioiose o tristi, sono scandite dalle parole di Marco Aurelio. Lui fu per Roma ciò che Platone aveva immaginato nella sua Repubblica: un filosofo posto a governo di uno stato. Nei suoi scritti, e con la sua azione, questo stoico e forte imperatore dimostrò quelle qualitĂ che sono senza tempo: la Pietas romana, l’equanimitĂ , la fermezza, il riconoscimento della dignitĂ del lavoratore”.
Per esempio?
“Quanta nobiltĂ dimostra quando, nellâesortare i suoi soldati alla vigilia di una battaglia decisiva, non usa toni retorici, ma poche, semplici e immense parole: ‘O miei stimati uomini dellâimpero romano, domani Roma ha bisogno di noi’. Quale migliore modo per significare la dignitĂ dellâuomo?”.
Di filosofi ne conosco pochi nei palazzi del potereâŚ
“Invece è la figura chiave che auspico in politica, nel giornalismo, nella famiglia, nellâimpresa. Uno che reintroduca il coraggio di ascoltare. La moralizzazione cresce in parallelo alla crescita della comunicazione: oggi devi essere una persona per bene perchĂŠ tutti possono conoscere tutto di te e la trasparenza preme sullâanimo in modo da farti comportare bene. Io stesso ho deciso che un giovane assunto da noi sappia tutto di me e della mia vita. Ho voluto avere un rapporto impostato su basi di fiducia e collaborazione. Mi è servita da guida unâaltra bella espressione di Marco Aurelio, quando, dopo aver ammonito un giovane con le parole ‘Datti pace, potrebbe essere forse lâultimo giorno della tua vita’, subito dopo gli ricorda di progettare come se fosse destinato a vivere per lâeternitĂ ”.
Oltre che dare lavoro, molti giovani fortunati apprenderanno da maestri artigiani i segreti della sartoria nella nuova Scuola dei mestieri che hai voluto creare qui a Solomeo, nella cornice di bellezza di questo borgo umbro da te valorizzato.
“Voglio formare giovani sarti di genio che siano garanzia per il futuro del made in Italy e che sappiano parlare con i grandi maestri del teatro. Io sono ottimista sul futuro: scorgo lâaurora di un mondo migliore. A tutti auguro di poter condividere il desiderio di Erasmo da Rotterdam: ‘O mio Signore, fammi vivere ancora una ventina di anni perchĂŠ sta arrivando il secolo dâoro’ “.
Dalla collana âIl mio eroeâ:
- Giovanni Palatucci (1909-1945), questore eroe “Giusto tra le Nazioni” che salvò molti ebrei dai lager nazisti. Scelto dal “commissario scomodo” Ennio Di Francesco
- Giuseppe Caronia (1884-1977), grande pediatra che salvò molti ebrei e antifascisti a rischio della sua vita, è l’eroe scelto da Italo Farnetani, il medico dei piccoli
- Roberto Baggio sceglie il maestro buddhista Daisaku Ikeda, che ha dedicato la vita a sradicare le cause della violenza
- E Gianni Boncompagni scelse Arturo Benedetti Michelangeli, il piĂš grande pianista del mondo tifoso di Enzo Ferrari e Topolino
- Nerio Alessandri: quel giorno nella vita di mr. Technogym, il romagnolo che fa muovere il mondo: “Il mio eroe? Un altro innovatore che, come me, partĂŹ da un garage: Steve Jobs“
- Dario Fo elogia il Ruzzante: âFu un vero rivoluzionario, lâunico che, in forma satirica, ha parlato del suo tempoâ
- Urbano Cairo: âSe scalo le montagne lo devo a un filosofo-faro: Napoleoneâ
- Antonio Cederna, giornalista e battagliero difensore della cittĂ , del paesaggio, della bellezza italiana
- E don Ciotti mi indicò il suo eroe: Tonino Bello, vescovo degli ultimi
- Michael Collins: era italiano il gregario spaziale rimasto a orbitare intorno alla Luna. Ecco chi me lo raccontò
- Zorro, centâanni fa nasceva la leggenda del giustiziere mascherato (lâeroe di Etro)
- Un eroe e un amore che, mi confidò, abitavano nella mente di Luciano De Crescenzo
- Rossana e Carlo Pedretti: le loro vite nel segno di quel genio di Leonardo
- E Roberto Bolle mi confidò: âIl mio eroe? Adam, bambino soldato dâAfricaâ
- Fabrizio Barca: âil mio uomo faro? Amartya Sen. Quellâeconomista e Nobel indiano ha dato una risposta alle paure e alla arida globalizzazioneâ
- Raffaella CarrĂ : âFelicità è aver avuto una nonna come Andreina mia maestra in una Romagna che era piena di note e di libertĂ â
- Lo spirito guida di Massimo Giletti? Toro Seduto, un leader lontano da potere e profitto
- E Mauro Corona mi confessò: âDevo a Mario Rigoni Stern la mia rinascitaâ
- Quando Maria Rita Parsi mi illuminò il suo spirito guida: Giovanni Bollea, esploratore delle menti bambine
- Giuseppe Masera: âper chi come me ha dedicato una vita nella battaglia alla leucemia infantile, la figura di Giovanni Verga assume i contorni di un giganteâ
- Nel glossario di Andrea Camilleri inserite la voce: Mandrake, lâidolo che mi confessò
- Quando il grande giornalista Enzo Bettiza mi indicò il suo eroe vivente: Mario Draghi, italiano europeo che punta su competenza e controllo