Poco più di dieci anni fa, il 6 aprile 2009, il terremoto dell’Aquila. Si deve a un pluripremiato giornalista e scrittore torinese della Stampa, Carlo Grande, il ritorno in quelle terre ferite con il tentativo di provare empatia e “mettersi nei panni”, per ricordare chi non c’è più e chi è vivo e resiste e ha bisogno di attenzione. Nasce così Magnitudo, un video-documentario scritto e diretto da Grande, con la voce narrante di Linda Messerklinger, dedicato all’Aquila ma anche destinato a rimuovere tutto ciò che si oppone ai tanti che lottano per la dignitosa ricostruzione anche nelle terre che sono state scosse da terremoti più recenti, 2016 e 2017, in Centro Italia (Arquata e Pescara del Tronto, Accumoli, Amatrice, Norcia…).

Perché, come ci ammonisce il frammento finale del video,

dal 2009 il mostro ha colpito ancora e duramente. Ma ciò che sta decimando le persone e la nostra speranza sono l’indifferenza e l’incredibile incapacità di governanti passati e presenti di immaginare una vera prospettiva di ricostruzione.

(Nicoletta Tiliacos)

Il documento filmato si conclude con l’invito alla visita di tre siti sul web, tra i quali il nostro Amatrice e dintorni, due anni e mezzo dopo.

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Carlo Grande (Torino, 1957) è giornalista, scrittore e sceneggiatore. Collabora con La Stampa e altre testate, occupandosi con passione civile di cultura, ambiente ed ecologia. Già direttore della rivista di Italia Nostra. Pluripremiato autore di libri: con il romanzo storico La via dei Lupi (Ponte alle Grazie 2002, Tea 2006), storia vera di un ribelle del Trecento, ha vinto il premio Grinzane Civiltà della Montagna e il Premio San Vidal a Venezia. Nel 2004 è uscito il romanzo La cavalcata selvaggia, nel 2006 Padri. Avventure di maschi perplessi. Del 2008 è Terre alte. Il libro della montagna. Con Fredo Valla, regista e sceneggiatore candidato nel 2008 al David di Donatello, e con Barbara Allemand, ha scritto la sceneggiatura del suo primo romanzo, La via dei lupi su cui sta lavorando un gruppo di giovani produttori indipendenti. La Adler & Associates Entertainment (Los Angeles) distribuisce il suo primo docu-film “Last Angeles”.

A PROPOSITO/ UNA CANZONE PER UN ANNIVERSARIO

E da Cassina l’omaggio

di Laura all’Aquila

con il singolo “Macerie”

Un brano scritto dalla cantante Ciriaco, abruzzese trapiantata alle porte di Milano, per celebrare la forza degli aquilani che hanno saputo alzarsi e ricominciare dopo il sisma

Laura Ciriaco

Laura Ciriaco (Pescara, 1982). Si è laureata nell’Università dell’Aquila in Culture per la comunicazione. È direttrice artistica alla Scuola di Musica di Cassina de’ Pecchi (Milano).

Cassina de’ Pecchi (Milano) –

Molti conoscono Laura Ciriaco, in questa città alle porte di Milano, come direttrice della Scuola di musica, ma pochi sanno che lei è di origine abruzzese, meglio: pescarese con metà del cuore all’Aquila. È all’Aquila che si trasferisce e studia dopo il liceo. La sua carriera artistica l’ha poi portata a Milano (la ricordiamo con la sua voce grintosa tra i concorrenti dell’edizione 2018 di The Voice of Italy e di Sanremo Giovani) ma il suo Abruzzo l’ha sempre portato con sé. E oggi, in coincidenza con il decimo anniversario del terremoto aquilano, ha voluto rendere omaggio alle vittime del terremoto dell’Aquila, con un nuovo brano “Macerie”, disponibile in tutti gli store digitali e su YouTube.

Nel terremoto del 2009 ho perso una delle mie più care amiche e ho voluto parlarne in un brano che fosse di speranza. Ho voluto raccontare come ho vissuto io il terremoto, come lo hanno vissuto le persone intorno a me e come lo hanno vissuto tutti gli abruzzesi, senza mai abbattersi e piangersi addosso, senza mai arrendersi. Abbiamo scelto di farlo uscire il 6 aprile per rendere omaggio alle vittime del sisma. Il brano farà parte del mio primo disco di inediti in lavorazione. L’uscita è prevista per l’autunno. Nel video ci sono i luoghi più rappresentativi della città, come la Basilica di Collemaggio e la Fontana Luminosa, e i luoghi a me più cari.

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Da L’Italia al Centro: come andremo a ricominciare: