Sono passati più di due anni dal terremoto che ha distrutto il Centro Italia e per le popolazioni colpite il ritorno a una vita normale sembra ancora un miraggio.
Ad Accumoli, Arquata del Tronto, Amatrice e in molti altri comuni del Lazio, delle Marche e dell’Umbria, si contano oltre 200 mila immobili lesionati. A che punto è la ricostruzione? Quanto tempo ci vorrà per riportare le persone nelle loro case? E soprattutto: si può realisticamente pensare che un giorno, nei borghi devastati, la vita possa tornare come prima del sisma?
Nelle testimonianze raccolte dal programma Falò nelle zone colpite torna, tragica, amara e insistente una parola che descrive l’amarezza della popolazione: abbandonati. A sentirsi traditi, dallo Stato e dalla burocrazia che rende ancora più tortuosa la possibilità di una ricostruzione non sono solo le famiglie che vivono nelle case prefabbricate, ma anche i sindaci, veri e propri alfieri di una battaglia civile che è anche una battaglia per la sopravvivenza.
Il reportage illustra la devastazione, raccoglie la protesta composta della gente e lancia un monito: se la situazione non si sblocca la popolazione se ne andrà e questa parte del Centro Italia diventerà un deserto.
Da L’Italia al Centro: come andremo a ricominciare:
- La paura e la speranza: da Amatrice la voce di Arianna (di Arianna Ambrogi per Giannella Channel, prefazione della psicoterapeuta Maria Rita Parsi). Arianna ha 18 anni, vive a Roma e frequenta il liceo scientifico. Quella notte del 24 agosto era a passare le vacanze a Collalto, frazione di Amatrice, quando la terra ha ruggito. Ecco un condensato del suo racconto per Giannella Channel, diviso in tre parti (prima, durante e dopo il terremoto) preceduto da una riflessione della nota psicoterapeuta Maria Rita Parsi sul valore terapeutico dello scrivere un diario (e sulla necessità che alla ricostruzione edilizia si aggiunga quella umana).
- Renzo Piano: «La terra trema, ecco il mio progetto generazionale». L’architetto e senatore a vita pensa alla figura dell’architetto condotto, una sorta di medico che si preoccupa di curare non le persone malate ma gli edifici malandati e che sono a rischio di crollo in caso di terremoto
- L’identità futura delle Marche, museo diffuso, è nella memoria (introduzione di Salvatore Giannella, testo di Fernando Ferroni per Giannella Channel). Le riflessioni di salvatori dell’arte e studiosi di Futura Festival perché il futuro non crolli in quelle care terre
- Per l’identità futura di Marche e Umbria ci saranno d’aiuto lo stupore e il pudore (di Italo Moscati per Giannella Channel). Un noto regista e scrittore ci invita a tornare a innamorarci dell’Italia centrale ferita dal sisma e della penisola tutta, dalla Sicilia alle Alpi, che si presenta nello spettacolare fascino nel suo film “1200 km di bellezza”, grazie agli archivi Luce
- Mettiamo in una banca-dati gli archivi ecclesiastici, fonte di continuità per la storia delle Marche e dell’Umbria (di Giovanna Rotondi Terminiello per Giannella Channel)
- Marche e Umbria intatte aspettano i turisti solidali (di Vittorio Sgarbi per Giannella Channel). Il noto critico d’arte rivolge un appello, specie ai tanti che, dopo aver prenotato una vacanza, hanno mandato disdetta: “Tornate, fuori dal cratere sismico le due regioni hanno luoghi santi all’arte e alla religione, e borghi profumati di tartufo”
- Tiriamo fuori tutti i talenti d’Italia e riscopriamo come bussola l’articolo 9 della Costituzione (illustrazioni di Ro Marcenaro per Giannella Channel)
- Un cantiere di idee per una società sismica (di Roland Guenter per Giannella Channel). Un architetto tedesco invita a ripartire da un cantiere dove i nomi delle vittime, le storie delle persone e i pensieri più alti di letterati, creativi e filosofi potranno disegnare una grande opera collettiva e al tempo stesso individuale
- Umbria: mettiamo in tavola i saporiti gioielli del Centro Italia. Per aiutare i produttori e gli allevatori dell’Umbria, ferita con le Marche dal sisma, acquistiamo i loro prodotti tipici
- E adesso mettiamo in tavola i saporiti gioielli delle Marche. Possiamo aiutare agricoltori, produttori e allevatori delle Marche ferite dal sisma acquistando i loro prodotti tipici
- Per favore, marchigiani, continuate a conquistarci con il vostro carattere (di Filippo La Porta per Giannella Channel). ll sisma mette a durissima prova, insieme al dolce paesaggio, quel profilo umano degli abitanti delle Marche che Guido Piovene negli anni Cinquanta identificava in una intelligenza ironica, che si accontenta del poco, in laboriosità e mitezza, in uno “scetticismo sottile che è come l’altra faccia della bontà”
- Quando le Marche e dintorni fecero da Silicon Valley del Medio Evo. L’Italia centrale ferita dal sisma è stata la culla linguistica del nostro Paese, ci ricorda un noto critico letterario. Qui, di abbazia in abbazia, è stato trasmesso dagli amanuensi un patrimonio immenso di conoscenze umanistiche e scientifiche. In nome di quella rete di ieri, torniamo a stringerci a loro solidalmente
- Dall’Umbria un’esperienza e un’indicazione: semplifichiamo la nostra vita (di Enrica Antonioni per Giannella Channel). Enrica, moglie del regista Michelangelo Antonioni, narra com’è cambiata la sua vita dopo i giorni della paura in Umbria, nel borgo medievale dove abita. E descrive i luoghi del suo cuore dove riscoprire la bellezza, la poesia e l’arte di vivere con semplicità
- Preghiera per l’Appennino: il prossimo festival di Sanremo facciamolo all’Aquila. E il Consiglio dei ministri? In Calabria (di Franco Arminio). Passerà la neve, passeranno le scosse e tutto tornerà come prima. Il governo deve cambiare completamente passo. E ci vogliono segnali clamorosi, anche di tipo mediatico, per far decollare l’intero cantiere Appennino
- I monumenti di Arquata del Tronto, nelle Marche, prima delle scosse, nel censimento fatto dal futuro “salvatore dell’arte”, Pasquale Rotondi (testo di Pasquale Rotondi, introduzione di Salvatore Giannella)
- Museo delle Arti monastiche di Serra de’ Conti, Marche intatte: nel museo dove il tempo è sospeso (di Riccardo Pascucci con Antonio Perticarini per Giannella Channel). Invito alla visita nel Museo di Serra de’ Conti che ti permette un immaginario e coinvolgente viaggio nelle stanze dove vivere la cultura del silenzio
- Un gesto nobile per salvare le opere d’arte rovinate dal terremoto dell’Aquila. La famiglia di restauratori piemontesi Nicola di Aramengo (Asti) ha promosso un’iniziativa di solidarietà, una campagna per restaurare le opere d’arte.
- Sisma in Umbria: 260 opere messe in sicurezza da 10 giovani restauratori fiorentini
- Monsampolo del Tronto, Marche intatte: benvenuti nella cripta che conserva i segreti delle mummie (di Sonia Orlandi per Giannella Channel). Nei sotterranei della cripta di una chiesa di Monsampolo del Tronto è affiorata una delle testimonianze più interessanti di costume contadino di fine Settecento
- Toccherà ai poeti ridisegnare con la forza delle parole gli orizzonti sbriciolati dalla forza della natura (di Grazia Stella Elia per Giannella Channel). Una poetessa pugliese sogna che nella desolazione dell’Italia centrale potrebbe arrivare la Poesia grazie a volenterosi narratori disposti a portare in piazza e nei teatri la voce dei poeti, capace di giungere al cuore e toccarlo benevolmente, tacitamente, soavemente. In più, i versi riscoperti di Salvatore Quasimodo a suo padre, fiero capostazione a Messina devastata dal sisma del 1908