Come capita sempre più spesso, il recente invito di Papa Francesco ha colpito uomini e donne, credenti e non: “In questi giorni difficili possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine. Se viviamo questi giorni così, non saranno sprecati”. E a me ha fatto affiorare dal pozzo della memoria il colloquio avuto nel giugno 2014 con la popolare conduttrice del programma televisivo “Chi l’ha visto?”, Federica Sciarelli, per la rubrica “Il mio eroe” che curavo per Sette, lo storico magazine del Corriere della Sera, allora diretto da Pier Luigi Vercesi. Rieccolo.
“Scusa, Giannella, conosci i nomi dei tuoi vicini di casa?”
Si. Sono Ivana e Livio, Adriano e Anna, Luisa e Donato. Perché inverti i ruoli facendomi tu la domanda?
“È perché il mio eroe è proprio il vicino di casa, spesso ignoto come il ritratto di Antonello da Messina. Quando è nato il mio primo figlio, Giovanni, i vicini sono stati meravigliosi. Mi hanno fatto le lasagne, mi hanno aiutato in cucina perché mi stancavo… Quando Giovanni era piccoletto, avevo cambiato casa e avevo come vicino Giulio, un arzillo novantenne che faceva un ciambellone buonissimo che condivideva con mio figlio Sono tutte tenerezze di cui non ci rendiamo conto e invece se ne accorge a sue spese chi ha un vicino come bussola negativa…”.
Un classico le litigiose riunioni di condominio.
“Esatto. Quindi ecco perché io terrei d’occhio come riferimento ideale il vicino. Io, per esempio, vivo a Roma in un appartamento con al piano di sotto una signora di 101 anni. In occasione dell’ultimo compleanno, un giovane condomino si è inventato una festa nell’atrio del palazzo. L’ha chiamata, prendendo in prestito il titolo del famoso film, La carica dei 101. È stato bello, ogni famiglia ha portato una sua specialità, dai primi alla crostata… Gastronomia a parte, il vicino è importante per tanti altri motivi: come sentinella, come controllore che ti può avvisare se tuo figlio sta fumando… Approfitto per lanciare un Invito a tutti i vicini di casa: fate atti di solidarietà, gettate ponti con chi vi abita vicino. Un gesto solidale verso il vicino che magari è pieno di problemi può essere capace di rallegrare la giornata. O di risolvere problemi impensati”.
Per esempio?
“Per esempio, ci è capitato qualche giorno fa il caso di una signora scomparsa, da sola, e sono stati i vicini di casa ad avvisarci, a chiamare la redazione di Chi l’ha visto?, consentendo una positiva soluzione del caso. A volte i vicini si occupano e preoccupano più dei parenti. Ci sono delle persone anziane che sono abbandonate e tante volte è decisiva la chiamata dei vicini che ci segnalano ‘Non la vediamo più’ o può essere importante intervenire di persona o denunciare che la signora della porta accanto sta venendo picchiata da chi con lei divide la vita. Insomma, il vicino di casa ha un ruolo personale e sociale importantissimo e può essere una grande bussola. Convieni?”.
Convengo e condivido.
Dalla collana “Il mio eroe”:
- Giovanni Palatucci (1909-1945), scelto da Ennio Di Francesco, già commissario di Polizia e fautore del Movimento democratico della riforma della polizia
- Giuseppe Caronia (1884-1977), grande pediatra che salvò molti ebrei e antifascisti a rischio della sua vita, è l’eroe scelto da Italo Farnetani, il medico dei piccoli
- Roberto Baggio sceglie il maestro buddhista Daisaku Ikeda, che ha dedicato la vita a sradicare le cause della violenza
- E Gianni Boncompagni scelse Arturo Benedetti Michelangeli, il più grande pianista del mondo tifoso di Enzo Ferrari e Topolino
- Nerio Alessandri: quel giorno nella vita di mr. Technogym, il romagnolo che fa muovere il mondo: “Il mio eroe? Un altro innovatore che, come me, partì da un garage: Steve Jobs“
- Dario Fo elogia il Ruzzante: “Fu un vero rivoluzionario, l’unico che, in forma satirica, ha parlato del suo tempo”
- Urbano Cairo: “Se scalo le montagne lo devo a un filosofo-faro: Napoleone”
- Antonio Cederna, giornalista e battagliero difensore della città, del paesaggio, della bellezza italiana
- Brunello Cucinelli dona bonus culturale ai suoi 1.450 dipendenti e sceglie Marco Aurelio
- E don Ciotti mi indicò il suo eroe: Tonino Bello, vescovo degli ultimi
- Michael Collins: era italiano il gregario spaziale rimasto a orbitare intorno alla Luna. Ecco chi me lo raccontò
- Zorro, cent’anni fa nasceva la leggenda del giustiziere mascherato (l’eroe di Etro)
- Un eroe e un amore che, mi confidò, abitavano nella mente di Luciano De Crescenzo
- Rossana e Carlo Pedretti: le loro vite nel segno di quel genio di Leonardo
- E Roberto Bolle mi confidò: “Il mio eroe? Adam, bambino soldato d’Africa”
- Fabrizio Barca: “il mio uomo faro? Amartya Sen. Quell’economista e Nobel indiano ha dato una risposta alle paure e alla arida globalizzazione”
- Raffaella Carrà: “Felicità è aver avuto una nonna come Andreina mia maestra in una Romagna che era piena di note e di libertà”
- Lo spirito guida di Massimo Giletti? Toro Seduto, un leader lontano da potere e profitto
- E Mauro Corona mi confessò: “Devo a Mario Rigoni Stern la mia rinascita”
- Quando Maria Rita Parsi mi illuminò il suo spirito guida: Giovanni Bollea, esploratore delle menti bambine
- Giuseppe Masera: “per chi come me ha dedicato una vita nella battaglia alla leucemia infantile, la figura di Giovanni Verga assume i contorni di un gigante”
- Nel glossario di Andrea Camilleri inserite la voce: Mandrake, l’idolo che mi confessò
- Quando il grande giornalista Enzo Bettiza mi indicò il suo eroe vivente: Mario Draghi, italiano europeo che punta su competenza e controllo