È stato inaugurato il 1* gennaio 2020 a Berlino l’Help Desk, un ufficio e centro informazioni istituito dalla German Lost Art Foundation e rivolto a tutti coloro i cui beni artistici sono stati sequestrati durante il regime nazista. Finanziato dal Commissario del Governo Federale per la Cultura e i Media, l’Help Desk è diretto dalla storica dell’arte Susanne Meyer-Abich, ed è gestito cinque giorni alla settimana, con disponibilità telefonica e su appuntamento e sempre attivo via email. Scopo dell’Help Desk è infatti guidare e aiutare le persone nella ricerca e nel recupero dei propri beni artistici andati perduti durante il nazismo.
STORIE DI COLLEZIONI E NON SOLO
Capita spesso, sulle nostre colonne, di raccontarvi storie di restituzioni di opere d’arte trafugate durante la guerra, storie di rivendicazioni anche controverse che coinvolgono famiglie, musei e governi. Per fare qualche esempio, eclatante è stata la vicenda accaduta un paio di anni fa che ha visto protagonista Max Stern, famoso mercante d’arte ebreo costretto a liquidare la sua galleria e la collezione e a fuggire dalla Germania dopo l’ascesa del Nazismo. Alla fondazione che oggi porta il suo nome sono stati restituiti, non dopo turbolente dinamiche, due dipinti di epoca fiamminga che erano stati messi in vendita da alcune case d’asta tedesche, segnalati però per la provenienza incerta. Il “lieto fine” è avvenuto grazie all’impegno degli eredi di Stern, le Concordia e McGill di Montreal e la Hebrew University di Gerusalemme che, nel 2002, avevano lanciato una campagna per recuperare la collezione del mercante con il progetto Max Stern – Restitution Project.
CONSULENZA STORICA E LEGALE
Fondata nel 2015 dal Governo Federale tedesco e dai rappresentanti delle principali associazioni municipali tedesche, la German Lost Art Foundation è il principale punto di contatto a livello nazionale e internazionale in Germania per tutti i casi e le richieste di sequestri illegali di beni culturali avvenute nel XIX e XX secolo. L’obiettivo principale della Fondazione sono i beni culturali sequestrati a causa della persecuzione nell’era nazista. Con l’apertura dell’Help Desk berlinese, la Germania si impegna ulteriormente nel portare avanti gli obiettivi della German Lost Art Foundation, venendo incontro a tutti coloro – soprattutto non di lingua tedesca – che hanno bisogno di consulenza storica e legale per la ricerca dei beni di famiglia.
Deutsches Zentrum Kulturgutverluste
Dr. Susanne Meyer-Abich – Direttore “Help Desk”
Bertha-Benz-Straße 5, 10117 Berlino
- Telefono : +49 (0) 30 34 65 542 49
- Fax : +49 (0) 391727763 6
- e-mail : susanne.meyer-abich@kulturgutverluste.de
- sito web : www.kulturgutverluste.de
L’Help Desk è aperto cinque giorni alla settimana, con disponibilità telefonica offerta dal lunedì al giovedì dalle ore 14 alle 18 (ora di Berlino) e su appuntamento, via e-mail in qualsiasi momento.
Dalla sezione “I salvatori dell’arte”:
- A Cassina, alle porte di Milano, ha aperto il MAIO, il Museo dell’Arte in Ostaggio (testo di Tina Lepri per il Giornale dell’Arte online, fotocronaca inaugurazione di Vittorio Giannella
- Quei 1.653 tesori rubati da Hitler e ancora prigionieri di guerra (testo di Salvatore Giannella)
- Pur sfigurata dalla guerra, ai soldati “aggiustaveneri” l’Italia sembrò bellissima (testo di Ilaria Dagnini Brey per Giannella Channel)
- “La Tempesta” nella tempesta della guerra e altre storie di eroici salvatori dell’arte (testo di Mirella Serri per Sette – Corriere della Sera)
- Fu trafugata dai nazisti nel 1943, la “Carica dei bersaglieri” torna alla Garibaldi
- Roberto Malini, l’italiano che ha salvato l’arte dell’Olocausto. E i dipinti condannati alla damnatio memoriae. La storia straordinaria di un italiano, Roberto Malini, che viaggiando in mezzo mondo e con l’aiuto della rete, ha recuperato e donato al Museo della Shoah 240 opere di artisti vittime dell’Olocausto (testo di Salvatore Giannella per Conoscere la storia)
- La Venere di San Giovanni in Perareto torna a Rimini dopo mezzo secolo (testo di Sabrina Urbinati per Giannella Channel)
- Sergio Romano elogia Giuseppe Bottai, paladino della cultura: “Era convinto che il nostro patrimonio fosse la prova dell’esistenza di una nazione italiana” (testo di Salvatore Giannella per Sette – Corriere della Sera, elaborazioni artistiche di Giacomo Giannella)
- Chi li ha visti? I tesori di Piemonte e Lombardia, della Toscana e di Firenze ancora prigionieri di guerra
- Quei tesori d’Italia che intrigano gli Indiana Jones. Armati di metal detector, i predatori di antiche ricchezze scandagliano terreni ed esplorano fortezze dal Piemonte alla Sardegna. Per vivere il brivido del ritrovamento (testo di Salvatore Giannella per Sette – Corriere della Sera)
- Gli 007 dei Carabinieri riportano in Italia da Ginevra 45 casse di reperti romani ed etruschi trafugati. Erano in depositi di proprietà dell’antiquario inglese Robin Symes, arrestato
- I monumenti di Arquata del Tronto, nelle Marche, prima delle scosse, nel censimento fatto dal futuro “salvatore dell’arte”, Pasquale Rotondi (testo di Pasquale Rotondi, introduzione di Salvatore Giannella)
- Monza, recuperate dai carabinieri tre importanti opere trafugate dai nazisti. I dipinti sono di Cima da Conegliano, Alessio Baldovinetti, Girolamo dai Libri (testo di Tina Lepri, il Giornale dell’arte online)
- L’uomo che ha combattuto nella ex Jugoslavia per salvare i suoi tesori d’arte. Un nuovo libro illumina la figura e le azioni di Francesco Papafava, una figura a metà tra Sindbad, l’Ulisse d’Oriente e Gino Strada, il medico fondatore di Emergency. Ha fatto fino all’ultimo il pendolare tra la sua casa sulle rive dell’Arno e il Kosovo, per invocare un aiuto (concesso) affinché possano rinascere 1.800 monasteri e affreschi stupendi (testo di Salvatore Giannella)
- E Sgarbi annotò: onore a Pasquale Rotondi, salvò l’arte dalla furia nazista. Il Montefeltro in festa per la settimana ad arte dedicata al premio nato vent’anni fa per illuminare chi pratica l’arte di salvare l’arte (testo di Vittorio Sgarbi per QN, foto di Filippo Biagianti)
- La dichiariamo dottoressa in legge grazie alla sua tesi su guardie e ladri d’arte. Una studentessa in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano assiste a una serata condotta da uno 007 dei Carabinieri (il capitano Francesco Provenza) impegnato nel recupero delle opere d’arte. S’innamora dell’argomento e s’impegna per un anno in una documentata tesi di laurea che Giannella Channel, dato il grande interesse, presenta condensata in più puntate (testo di Camilla Angelino dalla tesi “Crimini contro il patrimonio culturale”)
- Ritrovato dopo 70 anni il Cristo rubato a Lucca dai nazisti. Gli 007 dell’arte dei Carabinieri, sezione Toscana, guidati dal maggiore Lanfranco Disibio, hanno recuperato una scultura in terracotta di Matteo Civitali del valore di oltre un milione di euro: era stato trafugato dalle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale.
- Finalmente esposto a Bonn e Berna il tesoro di Hitler custodito da Gurlitt. Due mostre per fare chiarezza ed esortare altri eredi a richiedere la restituzione di opere trafugate in Italia e nel resto dell’Europa.
- L’Italia ringrazia l’avvocato cacciatore di tesori perduti. Un ritratto del mantovano Maurizio Fiorilli, l’inflessibile avvocato di Stato che dal 1965 ha rappresentato l’Italia in vari tribunali del mondo. Grazie alla sua diplomazia culturale ha riportato a casa tanti capolavori, soprattutto tesori archeologici, saccheggiati in anni recenti, meritandosi l’appellativo di “flagello dei predatori di tombe”.