Siamo tutti fatti della stessa materia: il codice genetico. Il DNA.

Piante, animali, uomini: rispondiamo tutti

allo stesso linguaggio e siamo interconnessi.

Oggi il mondo lo ha compreso in maniera profonda

e siamo tutti ancora più consapevoli che non esiste

un bene individuale separato dal bene comune.

(dal sito di Aboca)

Aboca Edizioni - Valentino MercatiErano gli anni ’70 quando un commerciante d’auto di nome Valentino Mercati (foto a destra, e in apertura) acquistò in Toscana, a Sansepolcro, un palazzo rinascimentale, il Bourbon del Monte, costruito da Lorenzo il Magnifico nel XVI secolo, in un luogo chiamato Aboca.
Valentino, allora, era padre di due bambini e per loro desiderava il meglio: davanti alla distesa verde che circondava la villa, con gli occhi puntati verso l’orizzonte, si chiese come utilizzare al meglio il terreno e produrre prodotti biologici senza fare uso di pesticidi.

Quel momento segnò l’inizio di una ricerca al centro della quale Mercati pose il rapporto tra l’uomo e la natura; in lui crebbero la passione per l’agricoltura biologica e la voglia di approfondire la tradizione legata alle piante medicinali. Una tradizione dimenticata che volle potenziare, conoscere e preservare.

L’imprenditore, durante i suoi viaggi di lavoro, cominciò a interrogarsi sulla tossicità dei prodotti in commercio e a studiare attivamente le piante medicinali; con questo spirito nel ‘75 fondò un’azienda di integratori naturali e iniziò il suo cammino contro il vento di una tendenza tutta moderna tesa a ricercare nella chimica la risposta ai propri interrogativi.

Valentino Mercati era invece sempre più convinto che in natura si potessero trovare tutte le risposte e fu così che nella biologia dei sistemi scoprì le proprietà delle piante.

Un’alternativa che seguì con fiducia, «altrimenti si rischia di diventare tutti dei Polifemi che tiranneggiano il Pianeta» era solito dire; con questo monito cristallizzò il suo impegno in un Museo delle Erbe che ancora oggi custodisce al suo interno un grande database in cui sono elencate le piante medicinali e nel quale si trovano anche le copie anastatiche.

Aboca Museum, palazzo rinascimentale Bourbon del Monte

L’Aboca Museum, con sede nel palazzo rinascimentale di Bourbon del Monte, costruito da Lorenzo il Magnifico nella frazione di Aboca, a Sansepolcro (Arezzo). Istituito nel 2002, nasce con lo scopo di recuperare e diffondere l’antica tradizione dell’uso delle piante medicinali. Il percorso “Erbe e salute nei secoli” racconta, attraverso le fonti del passato, come l’uomo da sempre faccia uso di piante medicinali per recuperare il suo benessere.

Un monumentale lavoro di ricerca esposto ancora oggi nella splendida cornice di Sansepolcro, un percorso interattivo arricchito da pannelli tattili, contributi sonori e animazioni digitali.

Insieme al Museo nasce l’idea di divulgare alcune pubblicazioni scientifiche per i clienti della casa farmaceutica. Mercati comprende che se vuole continuare a esistere nel proprio ideale deve investire sulla casa editrice, che affida così alla direzione di Antonio Riccardi un grande poeta, scrittore e critico letterario italiano. Da questo impegno nel 2012 nascono le Edizioni Aboca.

Tra i libri pubblicati Il mio peggior nemico, di Michael Osterholm e Mark Olshaker, risuona oggi come una profezia: già nel 2017 l’epidemiologo di fama mondiale spiegava come prepararsi alle epidemie e professava la necessità di un’informazione onesta. Il libro contiene anche un’interessante riflessione sulla pericolosa dipendenza degli Stati di tutto il mondo dalle industrie della Cina per la produzione dei farmaci salvavita.

Aboca Edizioni chiama infatti ogni giorno scienziati e filosofi a discutere del legame che unisce l’uomo alla natura dando così il via a una “catena di montaggio del sapere” in cui mentre si pubblica si fa ricerca e mentre si produce si studia il modo migliore e più ecologico per farlo.

Fritjof Capra, fisico e studioso della Teoria dei Sistemi, celebre in tutto il mondo per aver scritto il Tao della fisica (opera che ha messo in risalto le similitudini esistenti tra la fisica e la metafisica orientale), pubblica per Aboca Edizioni La botanica di Leonardo – Un discorso sulla scienza delle qualità (2018), Agricoltura e cambiamento climatico (2016) e Vita e natura. Una visione sistemica (2014).

Tra gli autori piace segnalare Rachel Carson, riconosciuta come la madre dell’ambientalismo americano: fu la prima a prevedere con forte anticipo gli effetti delle tecniche in agricoltura (come l’uso del DDT sulle coltivazioni, vietato anni dopo proprio grazie alla sua battaglia). È autrice del bestseller internazionale Primavera silenziosa (Feltrinelli, 1962, due anni prima della morte della biologa). Nel catalogo Aboca trovate Brevi lezioni di meraviglia. Elogio della natura per genitori e figli (2020).

Grazie a studiosi come Capra, negli ultimi trent’anni la visione che abbiamo dell’Universo sta mutando da una fredda macchina composta di pezzi scollegati a una rete di sistemi viventi che comunicano tra loro. L’evoluzione non è più vista come una lotta competitiva per la sopravvivenza ma come una danza cooperativa che vede la creatività come una grande forza motrice che spinge il progresso.

Lo scienziato riprende la “Teoria di Gaia” di James Lovelock, che teorizza la Terra come un pianeta vivente che si autoregola, e apre le porte a un’ “ecologia profonda” che non interferisce con l’abilità della natura di sostenere la vita. “Ecologia del desiderio”, la chiama con un felice titolo il giornalista e scrittore Antonio Cianciullo, presentato su Giannella Channel nel 2019.

Aboca Edizioni - Massimo Mercati

Massimo Mercati, amministratore di Aboca, impresa a conduzione familiare: fondata da Valentino Mercati, vede anche la figlia Valentina vicepresidente e la moglie Rosetta responsabile dell’amministrazione.

L’impresa come essere vivente di Massimo Mercati nasce invece dal dialogo tra l’imprenditore e lo scienziato-filosofo: la visione sistemica di Capra è un faro che con intelligenza Mercati riesce ad applicare alle aziende, partendo dalla scoperta di una rete che, proprio come uno schema, organizza e collega in relazioni tutti gli esseri viventi e la materia. Lo scambio tra i due autori è un monito ad aprire la nostra mente e ad applicare la teoria dei sistemi in qualsiasi àmbito della nostra esistenza.

«Una rete sociale si trasforma in comunità quando genera la propria cultura, cioè un sistema condiviso di valori e di credenze, in un contesto comune di significato», dice Capra in un’intervista per Aboca Talks, una serie di incontri online nata per approfondire temi che spaziano dalla natura al bene comune, dalla salute alla sostenibilità.

Aboca Talks ci offre una serie di spunti dai quali poter ripartire dopo la quarantena e ci insegna ad alimentarci con attenzione; punto di riferimento è il dottor Pier Luigi Rossi, autore del premio Taormina con Dalle calorie alle molecole. Il nuovo orizzonte nel controllo del peso (2014), e Alimentazione consapevole e biochimica della gioia (2018), in cui il corpo umano è visto come una rete di sistemi comunicanti che dipendono l’uno dall’altro.

Aboca Edizioni ci ricorda anche di respirare col naso e di prestare attenzione ai gesti più semplici, quelli che diamo per scontati, e lo fa pubblicando L’arte di respirare. La nuova scienza per rieducare un gesto naturale di James Nestor; l’autore ci mostra le tecniche di respiro studiate già in epoche remote e illustra i benefici che una corretta respirazione può avere sulla nostra salute. Il lavoro di Nestor fa da tramite tra la scienza e le antiche tradizioni; l’autore da malato cronico si trasforma in uno sperimentatore di antiche tradizioni come quella taoista o quella buddista e ci mostra come curare malattie autoimmuni, croniche, ansia e altri disagi.

Aboca - Sede aziendale

La sede della casa editrice Aboca, attiva dal 2012. La direzione editoriale è affidata ad Antonio Riccardi, noto poeta, scrittore e critico letterario.

Aboca non è quindi solo un’impresa a conduzione familiare fondata da Valentino Mercati, in cui la figlia Valentina è il vicepresidente, il figlio Massimo l’amministratore delegato e la moglie Rosetta la figura che cura la parte amministrativa, ma una rete che coinvolge 1600 collaboratori. «L’impresa è vista come un sistema vivente», ci spiega Massimo Mercati, «in cui il singolo è parte di un Tutto».

Un filo immateriale tende a crearsi nei progetti sociali, un dialogo continuo che serve ad allargare questa rete in un approfondimento che è l’essenza stessa del lavoro di Aboca, in un ciclo continuo che va dal prodotto al libro e viceversa.

«L’editoria è un modo di fare ricerca, editare un volume significa portare avanti non solo un messaggio imprenditoriale, ma anche e soprattutto un messaggio di tipo sociale» sostiene Massimo Mercati e ci parla del Bosco degli scrittori, una collana di romanzi ideata per creare storie intessute degli stessi valori dell’azienda, come quella raccontata da Gian Mario Villalta ne Il grande olmo.

Oggi Aboca Edizioni si propone di pubblicare trenta titoli all’anno, oltre a organizzare corsi di formazione e di specializzazione, collaborando con specialisti e scienziati italiani e internazionali. Aboca Edizioni continua a crescere, a fare ricerca e a proporre contenuti, a organizzare mostre come quella tenuta nel 2019 dal titolo La botanica di Leonardo, e diviene un punto di riferimento per ripartire, dopo la pandemia globale, dalle ceneri di una visione meccanicistica del mondo che forse non ha più niente da insegnarci.

Dopo questa crisi che ha colpito il mondo intero andremo a ripartire dalla coscienza di questa interconnessione tra uomo e natura e, proprio come fece negli anni’70 Valentino Mercati davanti ai campi del palazzo di Bourbon del Monte, cercheremo di guardare oltre l’orizzonte per vedere quello dei nostri figli e del pianeta; per dar vita a qualcosa di buono per noi stessi e per gli altri.

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Info e contatti

 

SUL COMODINO DI… Cinzia Lucchelli²

Ritroviamo il benessere a pieni polmoni

Il modo in cui respiriamo influenza ogni singolo momento della nostra vita. Niente ci sembra più scontato, niente è più essenziale. Prendiamo aria e la lasciamo uscire 25 mila volte al giorno. La nostra vita è scandita dal respiro, è respiro.

Eppure non sappiamo più compiere questo gesto così naturale in modo corretto e rischiamo di compromettere la nostra salute. Apnee notturne, bocche piccole, denti storti sono una conseguenza del modo in cui inspiriamo ed espiriamo.

Guidare il respiro ci aiuterebbe invece ad alleviare ansia e asma, a migliorare la concentrazione, persino a smussare disturbi cronici e a riscaldarci a temperature sotto lo zero.

James Nestor, giornalista scientifico, ha studiato per dieci anni l’arte del respirare, sottoponendosi a esperimenti pionieristici ed esplorando tecniche rigeneranti.

Un’arte perduta, ci avvisa, perché quello che sappiamo oggi era già noto in passato. Ciclicamente è stato dimenticato e poi riscoperto, non sempre grazie a scienziati, più spesso per via di quelli che lui definisce “polmonauti”: persone incappate nei poteri della respirazione poiché niente altro sembrava aiutarli a risolvere un problema. Allenatori di nuoto, direttori di coro, mistici indiani, chirurghi della Guerra civile americana. Le tecniche che per necessità mettevano a punto sono state negli ultimi anni riscoperte, testate e dimostrate.

Questo libro è un viaggio che unisce rigore scientifico e capacità divulgativa, evoluzione e storia della medicina. Un viaggio esplorativo ampio come l’umanità e intimo come un respiro che ci ricorda come l’aria che entra nei polmoni influenzi ogni momento della vita e ci svela come sfruttarne il potenziale per stare meglio. Usando il naso e non la bocca, masticando in modo vigoroso, mantenendo una postura corretta, a volte trattenere il fiato. Ci vogliono diecimila respiri per leggere il libro dall’inizio alla fine. Gli ultimi saranno più consapevoli dei primi.

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² Cinzia Lucchelli è una giornalista del Gruppo Gedi. È di Pavia, abita a Roma, ha legami speciali con la Sicilia. La recensione del libro di James Nestor è apparsa su Venerdì, lo storico magazine di Repubblica.

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L’albero dei gioielli

targato Aboca

Sette titoli forti della casa editrice toscana

* Aurora Adorno (Firenze, 1978) si laurea in Scienze della Comunicazione con tesi sul processo creativo, corso di specializzazione in Marketing; più tardi frequenta il corso per sceneggiatori della scuola Immagina di Firenze. Autrice di Francesco Adorno, un filosofo a Firenze (Diogene Multimedia), tema al quale ha dedicato anche la sceneggiatura di un docu-film su cui spera che si posino occhi curiosi di un produttore. Opere precedenti: Solo per ragazze (Zella Editore), la commedia Bubble (Herald Editore), autrice del racconto La donna che non si accontentava nella raccolta Amarsi (Rudis). Scrive per la rivista online Myrrha i doni del Sud. Ha firmato vari cortometraggi.

Leggi anche:

Le puntate:

  1. V come Il Vicolo di Cesena: se lo stampatore degli artisti si siede a tavola
  2. F come Felici Editore di Pisa: libri preziosi che raccolgono l’ingegno delle università
  3. A come Armando Editore di Roma: con i nostri libri insegniamo ai maestri che insegnano
  4. P come Progedit di Bari. Un calamaio che ha messo radici e germoglia, questo è un Dato
  5. K come Kurumuny. Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità
  6. A come AdArte: la bussola per entrare nelle città più intime e segrete, navigando nel mare delle arti
  7. C come CB Edizioni. Dalla Toscana educare nel segno di Leonardo e Michelangelo
  8. D come Edizioni Dedalo. La carica dei mille titoli: più qualità per vincere (non solo) nelle università
  9. DR come Di Renzo Editore. La signora delle stelle, Margherita Hack, fece da passaparola e fu subito un successo
  10. G come Guida Editori. In principio fu Benedetto Croce… e Napoli si fregiò di un altro vulcano, questo editoriale
  11. AE come Artistica Editrice: alla scoperta del Piemonte (e non solo)
  12. C come Cavinato Editore: nel nome del padre e di Ippocrate
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  14. L come Lupo Editore: dal Salento libri caldi per ragazzi ed esordienti
  15. E come Este Edition: a Ferrara una storia lunga 500 libri
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  17. O come Edizioni Dell’Orso: dal Piemonte libri candidati a “rimanere”
  18. G come Gattomerlino Edizioni: una bussola a colori tra poesia e scienza
  19. Editrice Rotas vivrai! A Barletta c’è una nuova Disfida
  20. P come Polistampa: la casa editrice sbocciata nel fango dell’Arno
  21. M come Minerva: nelle campagne bolognesi una bottega per libri d’autore e giovani talenti
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  23. C come Canneto: eravamo tre amici al bar che volevano raccontare il mondo (oltre Genova)
  24. GA come Grafiche Antiga: 8.000 lettere per conservare la storia dell’arte tipografica italiana
  25. MyM come Marcos y Marcos: la casa editrice alla ricerca di inaspettati punti di vista sul mondo, che presentò all’Italia John Fante