Per definire che cos’è la vera cultura, un giorno Leopold Senghor, il primo poeta diventato presidente di uno Stato africano, il Senegal, sentenziò:
L’immagine dell’albero bi-direzionale di Senghor può adattarsi bene a illustrare la multiforme identità della Johan & Levi, casa editrice del libro biografico Quando Marina Abramovic morirà scritto da James Westcott sull’artista serba Marina Abramovic, classe 1946, alla quale è stata dedicata la recente mostra al Pac (Padiglione d’arte contemporanea) d Milano.
La Johan & Levi è stata fondata nel 2005 a Monza ed è attiva principalmente nel settore delle arti visive, cui affianca la presenza nell’editoria scientifica. Perché all’impegno generoso sul proprio territorio lombardo si affianca l’attività sul fronte internazionale, frutto di collaborazioni con artisti e curatori d’oltreconfine.
Grazie Alfredo
L’orizzonte planetario è sempre stato presente nella mente della fondatrice, la monzese Giovanna Forlanelli. Laureata a pieni voti in medicina e chirurgia, lei ha preferito imboccare la strada imprenditoriale a quella ambulatoriale. Nel 1985, a 25 anni, è entrata nell’azienda di famiglia (la Rottapharm, distributrice di prodotti per il benessere e la salute della donna, un nome su tutti la Saugella) per occuparsi di marketing e comunicazione. Racconta:
Azienda tutta in rosa
Prima curiosità, il nome esotico: “È un nome che ho preso in prestito da un vecchio libro trovato in Irlanda, era edito da un’antica casa editrice di lì e quel Johan iniziale, che ricorda il mio nome Giovanna, catturò subito la mia attenzione”. Secondo interrogativo, è vero che l’azienda è tutta rosa? “Sì, preferisco circondarmi di donne. L’organico è molto snello: una coordinatrice editoriale, la multilingue Micaela Acquistapace; una segretaria di redazione, una grafica e un’editor che si occupa anche della selezione dei titoli esteri”. Intorno alla casa editrice si è creato poi un network di collaboratori con cui osserviamo attentamente il mercato dell’arte italiano e internazionale. Nascono così, nella città di Teodolinda, materiali inediti, documenti, opere e vite d’artisti viste sotto una nuova luce: libri nuovi, dal linguaggio volutamente semplice, ricercati ma molto fruibili. All’interno di questa mission editoriale, Johan & Levi pone particolare attenzione a illuminare la storia dei protagonisti e movimenti dell’arte moderna e a portare in Italia saggi d’arte ormai di culto mai tradotti prima, come Inside the White Cube o l’antologia dedicata al critico Clement Greenberg. Il tutto “tenendo d’occhio, insieme alla qualità delle opere, anche la profittabilità, nel senso che mi ritengo un’imprenditrice con un’anima molto idealista”, precisa Giovanna.
Biografie e fotografie
“A quasi sette anni di distanza dalla fondazione, e con circa cinquanta titoli, siamo molti soddisfatti dei risultati raggiunti in Italia e anche nei mercati esteri. La nostra collana dedicata alle biografie vanta titoli come il mio preferito De Kooning. L’uomo, l’artista, che nell’edizione americana ha vinto il Premio Pulitzer. È un libro che sposa molto bene la filosofia della casa editrice: lasciare volumi che avranno una vita lunga, un seguito. È anche per questo motivo che abbiamo avuto il coraggio di tradurre 800 pagine dall’inglese all’italiano, considerando anche che, per una biografia d’artista, il mercato italiano è di fatto di nicchia. Credo, inoltre, che uno dei modi migliori per capire la storia dell’arte sia studiare la vita degli artisti per poter così conoscere la persona e appassionarsi alle sue vicende che, tuttavia, devono essere scritte seguendo riferimenti esatti. Altri titoli forti delle biografie sono quelli dedicati a Rauschenberg, a Marcel Duchamp, a Edward Hopper, a Georgia O’Keeffe, al gallerista Leo Castelli fino alla più recente biografia su Mario Schifano“.
Con le biografie, pilastro della casa editrice è la collana della fotografia, in cui compaiono nuovi progetti e riedizioni di volumi di grandi fotografi. “Qui le maggiori soddisfazioni ci sono arrivate dal volume Biblioteche, di Candida Hofer, affascinante panoramica di prestigiosi luoghi di lettura antichi e moderni”. Ma hanno avuto ottima accoglienza anche il libro della pittrice dei fiori Georgia O’Keefe con gli scatti del fotografo John Loengard, collaboratore di Life Magazine, vincitore dell’Ansel Adams Award, premio dedicato ai migliori autori di libri fotografici; Roma di Mimmo Jodice, un volume per godere delle mille facce della città attraverso i suoi magnifici edifici, e La scuola di Düsseldorf, la prima pubblicazione che presenta in maniera approfondita gli 11 fotografi protagonisti dell’avanguardia fotografica.
I bambini nei musei
Imprenditrice, editore ma anche madre: Giovanna ha una figlia e proprio ai più giovani, e alla didattica, è dedicato un altro ramo della sua multiforme attività.
Dalla collana Storie di Donne non comuni,
- Lo sguardo negato di Věra Caslavska, ginnasta di Praga in dissenso contro l’Urss
- Onore ad Anna Kuliscioff, signora del socialismo che migliorò l’Italia
- Franca Viola, la donna che tutte le donne italiane dovrebbero ringraziare
- Grazie a Tina Anselmi, madre del Servizio Sanitario che il mondo ci invidia
- Riscopriamo Laura Conti, partigiana e pioniera dell’ambientalismo scientifico
- Quella ribelle Alfonsina Strada, prima e unica Lei a correre il Giro d’Italia
- Invito alla visione: Felicia Impastato, una serata in Tv con la madre coraggio dell’eroico Peppino
- Renata Fonte, vita e morte di una eroina ambientalista che difendeva il Salento
- Ridiamo l’onore a Eleonora Fonseca Pimentel, eroina di Napoli contro i Borbone
- Angela Casella, madre coraggio che vive nei cuori di tutti gli italiani
- Riannodiamo il filo nel nome di Maria Lai, artista sarda, bambina antichissima
- Per la medicina del territorio ispiriamoci alla romagnola Isotta Gervasi, prima donna medico condotto, angelo in bici
- Cari sindaci lucani, intitolate una via a Teresa De Luca Petrone che ha portato il figlio Rocco dai sassi di Matera ai sassi della Luna
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