Con un accordo firmato a Parigi il 22 marzo scorso sarà l’italiana Best Union a occuparsi dei servizi di biglietteria e controllo accessi del Louvre parigino. Con i suoi 9 milioni di visitatori l’anno il Louvre è il re dei botteghini di tutto il mondo. Alla faccia dei nostri servizi aggiuntivi…
Con un accordo firmato a Parigi il 22 marzo scorso, è ormai ufficiale che sarà l’italiana Best Union a occuparsi dei servizi di biglietteria e controllo accessi del Louvre parigino nonché dell’Auditorium e del Museo de La Croix.
La società, guidata da Luca Montebugnoli attiva dal 1999 e quotata in Borsa dal 2008, si è infatti aggiudicata il bando internazionale battendo, grazie alla sua proposta di piattaforma tecnologica (che da sola valeva nel bando ben 70 punti), le altre quattro concorrenti in gara.
Da settembre 2013 e per cinque anni, la Best Union Company spa gestirà dunque 70 postazioni fisiche di biglietteria oltre a quelle online, la cui vendita sarà veicolata attraverso il sito Vivaticket.
Già concessionaria di servizi aggiuntivi per la Scala di Milano, Expo 2015, Stadio di Genova nonché numerosi parchi a tema come Walt Disney World, Universal Studios e il nostrano Gardaland, la società bolognese ha da diversi anni aperto il suo core business all’estero incassando successi grazie anche alle recenti acquisizioni di società parallele come OmniTicket (per 11 milioni di dollari) e accordi strategici come quello con AlmavivA Finance S.p.A., azienda leader in Italia nell’erogazione di servizi professionali di Information Technology.
“In Italia – ha di recente sostenuto il portavoce dell’azienda – c’è poco da acquistare a meno che TicketOne non decida di vendere”. E così via libera verso i mercati internazionali che, accanto alle attività già portate avanti da Best Union in territorio nazionale, hanno permesso la chiusura in attivo del bilancio. Nel 2012 il ricavo è stato infatti di 32,8 milioni di euro, cifra destinata a raddoppiare nel 2014 quando i servizi del Louvre entreranno in funzione a pieno regime.
Con i suoi 8,8 milioni di visitatori all’anno, il Louvre è infatti il re indiscusso dei botteghini di tutto il mondo. Più del Met di New York (che si ferma a quota 6 milioni) e del British Museum (5,8 milioni di visitatori annui) e decisamente più avanti anche del più popolare museo italiano (Musei Vaticani con 5 milioni).
Il gruppo ora punta ad accaparrarsi anche i servizi dei collegati Louvre Lens, appena aperto, e del futuro Louvre Abu Dhabi che significherebbe un bel salto in avanti sia in termini di ricavi che di autorevolezza.
E mentre i luoghi della cultura in Italia boccheggiano cercando di superare il blocco delle gare sui servizi museali, tra scioperi, proteste e rinvii, il sistema di gestione dei servizi aggiuntivi francese conferma nuovamente la sua supremazia. Dovuta in parte a un collaudatissimo apparato che dal 1895 affida la gestione dei servizi merceologici alla statale RMN (Réunion des Musées Nationaux), in parte a lungimiranti scelte politiche in materia culturale.