È una domenica piena di sole, quasi primaverile. Entro per un caffè alla ristrutturata Galleria comunale “Leonardo da Vinci”, in via Anita Garibaldi a Cesenatico. Ambiente confortevole, pochi tavolini, una piccola e sorprendente Casa del libro con volumi da leggere in loco o da comprare, gestita dal gruppo editoriale Minerva di Bologna (creatura sempre più dinamica di Roberto Mugavero) e uno spazio espositivo per fotografie e grafiche d’autore di piccolo formato.
Breve il tempo di un caffè, più affascinante e impegnativa la mostra dell’affermato fotografo-geografo modenese Ghigo Roli (“Taccuini di Dio” e “D’amore e d’arte”), aperta fino a domenica 26 febbraio quando cederà il posto a una esposizione targata Dario Fo. Due i percorsi: il primo, un’esplorazione nel disegno superiore della natura fra concetti matematici e geometrici, sezioni auree, frattali, entropia e armonia; il secondo, dalle fotografie ad alta definizione di beni culturali, un’interpretazione personale, emotiva e quasi erotica, di un’opera d’arte, capace di svelare all’osservatore quello che davanti all’opera originale non avrebbe avuto il coraggio di esplicitare. Par di cogliere, dalle immagini delle figure raffigurate, il profumo della pelle calda e giovane.
Dopo l’incontro con l’estetica di forme e parole, coniugate con sapienza rinascimentale dall’artista-fotografo, mi trovo a camminare tra i segni che le onde lasciano ritmicamente sulla vicina spiaggia. In un gioco quasi magico, le immagini del riccio mediterraneo, del Nautilus, del dollaro della sabbia e del corallo lattuga cominciano in sovrapposizione a far parte di un unico paesaggio e di un unico tempo. Il mio tempo di bambina che cercava la meraviglia nelle forme delle conchiglie e le domande dei miei nipoti quando, nelle giornate estive, andiamo a vedere sulla spiaggia che cosa ci ha regalato il mare. È quello il momento in cui “la ricerca di ragione” (scandita dai tanti “Perché?”) genera nuova domanda.
La frase di William Blake (“Presagi d’innocenza”), che ho trovato all’interno della mostra di Ghigo Roli, mi sembra tenere il senso di questa esperienza:
Una mostra non solo da vedere, ma da condividere, una mostra generativa che ci farà guardare con occhi più consapevoli un fiore, una conchiglia, un’opera d’arte.
I taccuini di Dio / D’amore e d’arte
Fotografie di Ghigo Roli
Galleria comunale “Leonardo da Vinci”, dal 14 gennaio al 26 febbraio 2017. Apertura il sabato (orario 9-13 e 15-20) e la domenica (orario 9-20).
Per informazioni e contatti:
- tel. 349 1524290
- email info@ghigoroli.com
- web ghigoroli.com
- Bookshop “Galleria Leonardo”: gallerialeonardo.cesenatico@gmail.com
A PROPOSITO/ di DAVIDE GNOLA*
Come abbiamo ridato vita
alla Galleria
sul porto canale leonardesco
La riapertura della Galleria “Leonardo da Vinci” (prima con le fotografie di Arturo Zavattini, poi con Ghigo Roli e prossimamente con opere di Dario Fo – in alto, due foto dell’interno) costituisce una esperienza innovativa che ho provato a delineare lo scorso anno sulla scorta di esempi visto in altre città europee. Consente al Comune di Cesenatico di mantenere aperta la Galleria (che altrimenti avrebbe avuto l’alternativa di restare chiusa, come avvenuto durante la scorsa estate, oppure di dovere essere ceduta a terzi in toto), e al tempo stesso di continuare ad avere una sua più spiccata identità (individuata nella fotografia e nella grafica, ma anche in piccole mostre di qualità) e di diventare, grazie ai gestori, un luogo vivo e frequentato di proposta culturale, aperto a nuovi tipi di pubblico e nuove modalità di incontro culturale.
La Galleria è stata oggetto di un importante e pregevole restauro due anni fa che ha permesso di recuperare e valorizzare le sue caratteristiche di edificio storico (si tratta del primo mercato del pesce all’ingrosso di Cesenatico).
L’altra importante novità è quella della formula di gestione: poiché diventava sempre più difficile sostenere a carico del bilancio comunale la spesa per il personale di sorveglianza della Galleria, si è previsto al suo interno un bookshop con annessa caffetteria, il cui gestore – scelto attraverso un’apposita gara riservata a operatori del settore – garantirà oltre all’apertura al pubblico anche il sostegno alle spese di funzionamento, dando modo al contempo di sperimentare una maggiore dinamicità dello spazio culturale.
I dati delle prime settimane di apertura hanno già mostrato l’efficacia di questa nuova formula, con moltissime presenze ed una frequentazione estesa a fasce di pubblico che prima non erano solite visitare mostre. La futura programmazione espositiva, curata dal Servizio Beni e Attività Culturali del Comune di Cesenatico, avverrà soprattutto ricercando collaborazioni con altre gallerie, musei o fondazioni interessate a veicolare le mostre da loro prodotte in un contesto sicuramente molto vivace quale quello della costa romagnola.
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