Mina mercoledì 25 marzo ha festeggiato un compleanno speciale: 80 anni e le giornate si sono meritatamente riempite di servizi speciali in tv e sui giornali per la “regina della canzone” che non compare in pubblico, per sua scelta, dal lontano 1978. E a me, che curo la manutenzione della memoria, ha fatto affiorare dal pozzo della memoria il colloquio che ebbi con Benedetta, figlia di Mina, nel febbraio 2015 per la rubrica “Il mio eroe” che curavo per Sette, lo storico magazine del Corriere della Sera, allora diretto da Pier Luigi Vercesi. Riecco quel dialogo.
Cara Benedetta, la so di ritorno da un safari nell’Africa più profonda: il Botswana, dove c’è il fiume Savuti che ogni tanto scompare. Ha messo da parte le ambizioni da attrice?
“Sì, ho fatto diventare lavoro una mia passione. Ho creato due agenzie di viaggi. E in Africa ho visto il Savuti sia nel suo scorrere vitale, sia quando è scomparso. Vedere l’equilibrio della vita animale sconvolto nel letto asciutto, e vedere poi la vitatornare normale con il ritorno delle piogge, è stata un’emozione rara”
Quel fiume insegna qualcosa all’uomo: una risorsa, l’acqua, scarseggia e l’aggressività aumenta. Lì avviene per un fenomeno naturale. La scarsità di risorse nella società degli uomini è invece quasi sempre un fenomeno innestato dal malgoverno: sono le guerre, la corruzione, la tirannide che privano le società civili delle risorse che consentirebbero loro di avere un comportamento ‘umano’. Torniamo a lei: ha cambiato pagina nella sua vita, anche il suo personaggio di riferimento?
“No, quello è sempre lo stesso: mia madre Mina. In realtà di eroiche Mina ne conosco due: una è mia madre, l’altra è la cantante. Tutte e due mi insegnano qualcosa giorno dopo giorno, tutte e due sono unite da valori che continuano a sorprendermi: oltre a serietà e discrezione, la coerenza. Oggi la coerenza costa tanto, a lei no. Lei è una che quando dice che una cosa è quella, quella rimane. Sulle sue decisioni è coerente. Non parlo della decisione di non apparire in pubblico. Lei l’ha fatto solo perché stava meglio così. È una mamma che ha messo prima di se stessa, la famiglia e i figli”.
‘Mina ha paura dell’aereo, non vola più’, ‘Mina non va più in tournée’, dicevano.
“Mina in realtà non vola più perché mio padre, Virgilio, è morto investito da un’auto negli Stati Uniti quando io avevo due anni. Lei poi con Corrado Pani non era sposata, se le succedeva qualcosa rimanevamo da soli. Questa è la verità. E Mina non esce solo perché aveva voglia di stare con la sua famiglia. Con me, con mio fratello Massimiliano e anche con Axel (oggi, 2015, ha 25 anni, lavora a Parigi) ed Edoardo, 10 anni, due suoi nipoti che sono copia di Corrado. È impressionante la sua velocità di pensiero e di azione. Come madre e come professionista ha fatto valere i suoi valori personali, pagando il prezzo che c’era da pagare. È l’unica al mondo alla quale chiedo consiglio, e faccio anche attenzione perché so che poi le parole che mi dirà pesano molto. È l’unica persona di cui mi fido. È una persona speciale, rara, a me sembra che venga da un altro pianeta. Auguro a tutti di avere una madre così”.
Grazie, Benedetta, per averci fatto conoscere un’altra faccia di Mina.
A PROPOSITO
Parole di Mina che sono
vitamine per la mente
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