Ecologista, cacciatore di teste, marketing manager. La 76* Mostra del Cinema di Venezia si dedica anche a Giuseppe Mazzotti (per gli amici, Bepi). Il Premio Gambrinus “Mazzotti”, a lui dedicato, quest’anno si è proposto di valorizzare la carica preveggente dell’intellettuale trevigiano sviluppando con l’agenzia trevigiana Koiné Comunicazione il progetto video “Mazzotti Contemporaneo”. Si tratta di tre brevi film (che fanno parte di un progetto globale di nove), ognuno dedicato a un aspetto dell’attività di Mazzotti, e sono stati presentati allo Spazio della Regione Veneto da Roberto De Martin, presidente del premio; Salvatore Giannella, coordinatore del progetto Mazzotti Contemporaneo; e delle ideatrici del format-video Ilaria Tonetto e Alessandra Gobbo dell’agenzia Koiné Comunicazione.

Mostra Cinema Venezia - premio mazzotti 2019

Venezia: una fase della presentazione dei film dedicati a Bepi Mazzotti (foto in apertura) alla 76* Mostra del Cinema.
Da destra: la giornalista Elena Filini; Roberto De Martin, presidente del Premio Mazzotti;
e Salvatore Giannella, coordinatore del progetto Mazzotti Contemporaneo.

Il primo film, “L’ecologista”, esplora la non comune attrazione di Mazzotti per l’ambiente e il paesaggio. Nel filmato sono messi in relazione Mazzotti e l’amica viaggiatrice e scrittrice Freya Stark con Kuki Gallmann (con il contributo di Salvatore Giannella, storico direttore di Airone, a tessere le trame del racconto).

“Il Robinson delle ville venete” riprende la definizione che diede di lui Orio Vergani sul Corriere della Sera. Mazzotti intuì che Veneto e Friuli Venezia Giulia possedevano un patrimonio unico e inestimabile, le ville, che versava in un profondo degrado. Qui il contemporaneo commentatore è l’architetto vicentino Renato Cevese che si confronta idealmente con Mazzotti su due esempi di riscoperta e riqualificazione attuali, Villa Tiepolo Passi e Villa Lattes a Treviso (il ruolo introduttivo è affidato alla giornalista Elena Filini).

Villa Tiepolo Passi

Villa Tiepolo Passi è situata a Carbonera (provincia di Treviso). È un bene vincolato dalla soprintendenza ai Beni Culturali ed è aperta ai visitatori. Fu fatta edificare da Almorò Tiepolo, procuratore di San Marco e senatore della Repubblica di Venezia, nei primi anni del Seicento. Sorse come le altre ville venete come punto di riferimento economico per le attività agricole del territorio circostante. Oggi abitata dalla famiglia Passi, ospita visite culturali, eventi, ricevimenti e convegni.

Villa Lattes

Villa Lattes fu costruita intorno al 1715 nel comune di Istrana (Treviso) dall’architetto veneziano Giorgio Massari. Prende il nome dal suo ultimo proprietario, l’avvocato Bruno Lattes.

Villa Lattes - I carillons

Nel 2004 l’Amministrazione comunale di Istrana ha acquistato la villa e, nel 2013, ha avviato un’opera di restauro per accogliere un museo di giocattoli meccanici e carillons ereditati dal Lattes che, nel suo libro Memorie di un avvocato ottimista, espresse il desiderio di voler raccogliere quanto di gioioso avesse allietato la sua vita e di omettere quanto fosse stato doloroso e infausto.

Infine “Il tracciatore di vie” approfondisce la passione per la montagna. Negli anni Cinquanta gli scalatori affrontavano le alture in una logica di sfida, con l’ambizione di raggiungere la vetta a ogni costo, ma Mazzotti, che fu un abile alpinista prima e un acuto giornalista di montagna poi, già metteva in guardia esperti e turisti sul fatto che l’ambiente montano andava affrontato con responsabilità e rispetto.

Qui vengono affiancati a Mazzotti lo scrittore e alpinista Cino Boccazzi e lo scalatore e divulgatore aostano Hervé Barmasse, con la partecipazione di Michele Lanzinger, direttore del MUSE (Museo delle scienze di Trento).

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Cino Boccazzi (Aosta 1916 – Treviso 2009), soprannominato “il nomade delle rocce”, è stato un uomo di spicco del panorama culturale trevigiano. Di professione medico, era un uomo colto, amico di poeti e scrittori. Tra questi anche Goffredo Parise e Giovanni Comisso, al quale volle dedicare il premio letterario a lui intitolato.

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Hervé Barmasse (Aosta, 1977). Originario di Valtournenche e figlio dell’alpinista Marco Barmasse, Hervé è la quarta generazione di guide della sua famiglia. Maestro di sci dal 1996 e di snowboard dal 1997, guida alpina del Cervino dal 2000 e istruttore nazionale delle guide alpine dal 2007. Biografia, ascensioni e riconoscimenti a questo link.

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Michele Lanzinger (a sinistra), direttore del MUSE (Museo delle scienze di Trento) con il progettista, l’architetto Renzo Piano. Lanzinger è laureato in Scienze geologiche e dottore di ricerca in Scienze antropologiche.

Mazzotti ha saputo esprimere una modernità che ha spesso anticipato i tempi, sia negli scopi che nel linguaggio; proprio in virtù del suo dinamismo e della sua capacità di guardare incessantemente al futuro, la squadra del Mazzotti ha ritenuto fondamentale raccontare la sua figura in chiave contemporanea, con strumenti e narrazioni che ne sappiano valorizzare la grande attualità.

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* Fonte: adattamento dall’edizione di domenica 1° settembre 2019.

A PROPOSITO/ UN INVITO

Il prossimo weekend la squadra Mazzotti premia ad Asiago un poker d’assi: i primi quattro “lampadieri dell’ambiente”

Venerdì 20 e sabato 21, nel segno di due illustri paladini dell’ecologia che vissero sull’altopiano (Mario Rigoni Stern e Ermanno Olmi), un convegno sul futuro del pianeta e un nuovo premio ai primi quattro Mazzotti Contemporanei, i “lampadieri” che nel buio illuminano la difficile strada agli altri viaggiatori che li seguono nella giusta via

Luca Mercalli

Luca Mercalli (Torino, 1966), meteorologo e divulgatore scientifico. Principale tema: la sostenibilità ambientale, con gli occhi rivolti ai grandi problemi del mondo e soprattutto alle soluzioni. Nel 1993 ha fondato la rivista Nimbus (nimbus.it), di cui mantiene la direzione.

La due giorni, organizzata dal Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” al Teatro Millepini di Asiago (Vicenza), prevede venerdì 20, ore 17, un convegno su visioni e soluzioni del cambiamento climatico globale con il meteorologo Luca Mercalli, il glaciologo e climatologo, Claudio Smiraglia, il Premio Nobel 2007 per l’Ambiente Richard Samson Odingo, il già professore alla Pontificia Università Cattolica di Quito (Ecuador) Giovanni Onore, il Segretario Generale della Fondazione “Aurelio Peccei” – Club di Roma e Direttore scientifico del W.W.F. Italia, l’ambientalista Gianfranco Bologna, alcuni rappresentanti del “Gruppo Italiano Scrittori di Montagna” G.I.S.M. che con i loro scritti hanno approfondito tale problematica e infine Enrico De Mori, delegato F.A.I. per l’ambiente, impegnato sempre in tal senso nella comunità di Borgo Rolle nel Comune di Cison di Valmarino (TV): i relatori rappresenteranno tre continenti – Europa, Africa e America – per un dibattito globale sul futuro del pianeta.

Il convegno “Mai più l’ambiente preso in giro” (titolo che parafrasa l’opera di Mazzotti “La montagna presa in giro”, del 1931), in programma alle 17.00 al Teatro Millepini di Asiago, sarà introdotto dal sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern, dal presidente del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi Sergio Frigo, dal presidente del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” Roberto De Martin, dal coordinatore del progetto “Mazzotti Contemporaneo” Salvatore Giannella e dai rappresentanti del Fondo Ambiente Italiano, del Club Alpino Italiano e del Touring Club.

Sabato mattina 21 settembre, alle 9,30, si avrà l’assegnazione dei Premi Mazzotti Contemporaneo “Lampadiere dell’Ambiente”: i nomi saranno svelati nel corso della mattinata.

L’iniziativa è promossa in collaborazione con Fai – Fondo Ambiente Italiano, Cai – Club Alpino Italiano, Touring Club e Premio Rigoni Stern, con il patrocinio del Comune di Asiago e il sostegno di Stiga Spa, Valcucine Driade FontanaArte Toscoquattro.

Il Premio

Scriveva Dino Buzzati su Vie d’Italia nel 1958:

Basterebbero cento uomini come Mazzotti e il patrimonio artistico e le nostre bellezze naturali non avrebbero più niente da temere.

E oggi, a sessant’anni di distanza, in un momento storico in cui arte e natura invocano aiuto, il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” ha deciso di mettersi alla ricerca di quelli che potremmo definire i “Mazzotti contemporanei”.

È stato perciò perfezionato quest’anno il progetto “Mazzotti Contemporaneo”, coordinato dal giornalista e storico direttore di Airone Salvatore Giannella, per cui saranno identificate quattro personalità che, a vario titolo, si battono per la salvaguardia del clima e dell’ambiente. Quattro “lampadieri”, ovvero coloro che nel buio illuminano la strada agli altri viaggiatori che li seguono nella giusta via.

Il primo vincitore sarà svelato venerdì pomeriggio al Teatro Millepini ad Asiago dalle ore 17.00, mentre gli altri tre lo saranno nella mattinata del giorno seguente sabato 21 settembre sempre presso il Teatro Millepini di Asiago a partire dalle 9.30.

Per informazioni:

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