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Slavonski Brod (Croazia). Klepetan e Malena, un amore lungo oltre vent’anni. (© Sipa/LaPresse)

(2014)

Ogni anno per me l’inizio della primavera coincide non solo con la giornata mondiale della poesia ma anche con il rinnovarsi di una vera storia d’amore che sembra una favola: nei primi giorni di primavera arriva infatti dal Sudafrica in Croazia, dopo un volo di 13 mila chilometri, Klepetan, un maschio di cicogna, per raggiungere Malena, che non può volare da quando i cacciatori l’hanno ferita. Una love story senza confini lunga 12 anni, che si è ripetuta anche quest’anno (“È arrivato con dodici ore di anticipo rispetto al solito, e anticipando di cinque-sei giorni le altre cicogne”, ha detto il “badante” di Malena al giornale Jutarnji list). Una storia che ho avuto il piacere di ricostruire, per Oggi, nella primavera del 2010.

Qual è la più grande storia romantica del mondo? Se siete ancora tra quelli che, a questa domanda, rispondono con «Giulietta e Romeo» o con la Love story interpretata al cinema da Ali MacGraw e Ryan O’Neal, siete su una strada sbagliata. Ascoltate la più straordinaria storia romantica dei giorni nostri. Un amore senza confini, intriso di aspetti scientifici, che ha come protagonisti due cicogne. Sì, due di quegli uccelli che tutti i popoli ritengono propiziatori delle nascite, e che amano nidificare con grande frequenza al centro dei villaggi e delle città, un’abitudine che ha inevitabilmente tributato grande popolarità a questi volatili. Lui, il maschio, l’hanno ribattezzato Klepetan: ogni anno, quando arrivai era già il quinto, percorre, spinto dall’amore, più di 13 mila chilometri per raggiungere la compagna, Malena («piccola»), una cicogna femmina che, a causa di una vecchia ferita all’ala, ha smesso da anni di affrontare lunghe traversate e sta ferma nel nido, in eterna attesa.

È una storia d’amore e fedeltà in tempi caratterizzati, tra gli esseri umani, da amori spesso rapidi.

In principio fu una fucilata. Il ferimento di Malena avviene nella primavera del 1993: nelle campagne che circondano Slavonski Brod, una città di 60 mila abitanti che è anche un porto sul fiume Sava, in Croazia, un cacciatore mira a una femmina di cicogna. Non la uccide. La rosa di pallini, però, la ferisce a un’ala e l’uccello riesce a raggiungere il nido costruito sul camino di uno dei tetti della città uscita semidistrutta dalla guerra che ha insanguinato i Balcani negli anni Novanta. Da allora Malena viene presa in cura da un bidello in pensione trasformatosi in biologo-badante, Stjepan Vokic, che riuscirà a salvarle la vita ma non a restituirle la possibilità di tornare a compiere grandi voli. La ferita all’ala, infatti, le impedirà di tornare a volare per le lunghe peregrinazioni tipiche della loro specie. Qualche piccola escursione, sì, ma poi il rientro nel proprio nido, destinato a diventare la sua eterna casa.

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Slavonski Brod (Croazia). Il “badante” Stjepan Vokic, che ha preso in cura Malena ferita nel 1993. Provvede ancora oggi a sfamarla. (© Sipa/LaPresse)

Lui insegna ai piccoli a volare. Dodici anni fa Malena incontra Klepetan ed è subito amore. Lui arriva in Croazia reduce da un lunghissimo volo che l’ha portato dal Sudafrica (habitat preferito per lo svernamento) prima a sorvolare la valle del Nilo, poi lo Stretto del Bosforo e infine la Croazia, la regione preferita degli accoppiamenti suoi e di tanti altri maschi di cicogne. Tredicimila chilometri di distanza ricoperti da un uccello migratore possono sembrare una distanza infinita, ma per gli zoologi non è così: il percorso compiuto in un anno dalla Cicogna bianca (Ciconia ciconia) può arrivare a 20 mila km, quello della Rondine di mare artica, che è l’uccello che supera la distanza maggiore, è compreso tra i 35 mila e i 40 mila chilometri (per i più curiosi, il primato di resistenza senza scalo è della Pluvialis dominica, sottospecie che migra dall’Alaska alle Hawaii solcando gli oceani).

Klepetan e Malena si accoppiano e lei depone quattro uova. I genitori covano entrambi la nidiata per circa 33 giorni. Poi, in questa moderna famiglia con i doveri condivisi, tocca al padre insegnare ai piccoli a volare. La cura del dinamico Klepetan e della stanziale Malena sarà estesa fino ai giorni in cui i piccoli possono nutrirsi da soli, scovando minuscole prede nelle zone acquitrinose vicine al nido (prediletti sono lombrichi e lucertole).

L’attesa della partner. Poi i giovanotti prendono la loro strada, chi scegliendo di seguire le orme del padre, chi di diventare libero in Europa. Klepetan saluta alla sua maniera (battendo il becco, come fa questa specie) la compagna Malena prima di ripartire dalla regione degli amori verso il suo habitat di svernamento, il Sudafrica. L’amata Malena resterà ad attendere, speranzosa, l’arrivo della primavera e del suo fugace compagno di una stagione. Lei non lo sa, ma gli etologi indicano che la fedeltà tra le cicogne può essere monogama per una sola stagione; dopo la migrazione, si cambia pagina e partner. Invece stavolta è amore vero. Il miracolo dell’arrivo di Klepetan presso la paziente Malena si ripropone, puntuale a ogni inizio di primavera, per tutti gli anni successivi.

Il tifo degli abitanti. Siamo nel mese di marzo 2010. Una piccola folla si raduna da qualche giorno sotto la casa eterna di Malena. Il badante Vokic ha deciso di rendere nota la vicenda delle due cicogne, fino ad allora di sua esclusiva conoscenza, e sono in molti a voler assistere all’ottavo ritorno di Klepetan dalla sua amata. Il gruppetto scruta il cielo già da una settimana, ma a vuoto. «Vedrai che quest’anno non arriva», si comincia a vociferare. «In genere, Klepetan è puntuale, ma nell’ultima settimana ci sono stati furiosi temporali e le cicogne sono uccelli meteoropatici», fa notare un ornitologo. «Non a caso tarda ad arrivare Klepetan, ma anche le altre cicogne».

Malena se ne sta lì: batte il becco in un richiamo lungo. In un’attesa piena di sofferenza. Anche l’equinozio di primavera, il 21 marzo, è passato a vuoto nonostante l’atmosfera sia già colma dei profumi degli alberi fioriti. Il 24 marzo, quando lo scetticismo va ormai impadronendosi dei presenti, ecco l’urlo di Stjepan: «Eccolo! Sì: è Klepetan!». Il profilo del maschio di cicogna, innamorato, stremato dai 13 mila chilometri ma felice per il ritorno a casa, si fa sempre più distinto. Anche lei, Malena, che manifestava segni d’impazienza, si solleva dal nido di sterpi e scruta l’orizzonte. Vorrebbe alzarsi in volo, ma l’istinto le consiglia d’aspettare lì, nel caldo del suo nido, destinata a diventare di nuovo alcova d’amore. Il cronista si ferma qui, sulla soglia, potremmo dire, della camera da letto… Ma, con l’aiuto dell’esperto Marco Gustin, responsabile Ricerca per la Lipu (la Lega italiana protezione uccelli), è facile prevedere che cosa succederà: «Per l’ennesimo anno tornerà a sbocciare l’amore. Klepetan e Malena si accoppieranno e, in un paio di mesi, nel nido ci saranno 4 o 5 baby-cicogne alle quali Klepetan insegnerà a volare, dato che Malena non è in grado di farlo».

I piccoli se ne andranno con lui in Africa, all’inizio dell’inverno. Malena resterà in Croazia ad attendere la prossima primavera e il ritorno dell’amato. E noi umani aspetteremo con lei, con gli occhi e il cuore pieni di questo amore sconfinato.

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A PROPOSITO

Dove ammirare le coppie d’Italia

Nei centri di riproduzione e nelle stazioni d’ambientamento

  • Racconigi (Cuneo) – Centro cicogne e anatidi, federato alla Lipu (la Lega italiana protezione uccelli: tel. 0521-27.30.43).
  • Castiglione d’Adda (Lodi) – Parco Adda Sud.
  • Zibido San Giacomo (Milano) – Parco Agricolo Sud Milano.
  • Zerbolò (Pavia) – Cascina Venara. Il Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino ha attivato un Centro di riproduzione della Cicogna bianca.
  • Sant’Elena di Silea (Treviso) – Centro cicogne della Lipu.

Nelle oasi naturali

  • Lago di Varese – A cura della Lipu Varese.
  • Biella – Vercelli – A cura della Lipu Vercelli. Dodici-tredici coppie tra le province di Biella e Vercelli. Vengono utilizzate piattaforme installate dall’Enel con la Lipu tra le risaie di Lombardia e Piemonte.
  • Rende (Cosenza) – A cura Lipu Rende. Molte coppie si sono riprodotte con successo. Il progetto «Cicogna bianca» per favorire il ritorno di questa specie in Calabria usa piattaforme circolari in legno su tralicci, realizzate con Enel. Grazie a queste strutture, la Calabria rappresenta, dopo la Sicilia, la regione centro-meridionale col maggior numero di coppie nidificanti.

 



 

(2016)

Anche quest’anno Klepetan, per il 14mo anno consecutivo, è tornato con l’inizio della primavera dalla sua Malena. Un raro amore fra due cicogne, che scovai come cronista di Oggi nel 2010 e ripresi su Giannella Channel (vedi testo precedente).

Lui ogni anno compie lo stesso viaggio lungo 12 mila chilometri solo per tornare in Croazia dove vive la sua compagna che non può andare in Africa con lui perché resa praticamente paralizzata dal fucile di un cacciatore. Ma nonostante la sua disabilità, Malena non è mai stata abbandonata dal suo maschio.

Quest’anno gli abitanti di Slvaonski Brod iniziavano a temere che l’amore si fosse interrotto per l’arrivo in ritardo di sei giorni di Klepetan, ma Malena ha avuto fiducia in lui e ha respinto le attenzioni di altri pretendenti. E questo villaggio croato continua a essere la cornice della love story più bella del mondo.

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Quando Malena fu ferita, iniziò a prendersi cura di lei un uomo di nome Stjepan Vokić, che conosceva la coppia di uccelli fin dalla loro prima nidificazione.

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Sopraggiunto l’inverno però, Malena non poté seguire il suo compagno nella migrazione annuale verso il Sudafrica e rimase nel villaggio.

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Quando arrivò la primavera, avvenne l’impossibile: Klepetan tornò dalla sua compagna, si diedero il benvenuto con emozionanti cerimoniali, e covarono una nuova nidiata.

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Da quell’anno, e per i successivi 15, Malena attende che arrivi la primavera per riabbracciare il suo compagno, che torna fedelmente da lei dopo una migrazione di oltre 12.000 km.

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Quando Klepetan torna, Stjepan lo accoglie con un secchio di pesce fresco per aiutarlo a riprendersi dal lungo viaggio.

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Nel corso degli anni, l’inseparabile coppia ha cresciuto oltre 40 nidiacei.

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Oggi Klepetan e Malena sono diventati il simbolo di come l’amore possa superare – letteralmente – ogni distanza.

Salvatore Giannella, giornalista che ha ideato e cura con passione questo blog che vuole essere una bussola verso nuovi orizzonti per il futuro, ha diretto il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso Genius, il settimanale L’Europeo, il primo mensile di natura e civiltà Airone (1986-1994), BBC History Italia e ha curato le pagine di cultura e scienza del settimanale Oggi (2000-2007). Ha scritto libri (“Un’Italia da salvare”, “L’Arca dell’arte”, “I Nicola”, “Voglia di cambiare”, “Operazione Salvataggio: gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”, “Guida ai paesi dipinti di Lombardia”, “In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo” e, a quattro mani con Maria Rita Parsi, “Manifesto contro il potere distruttivo”, Chiarelettere, 2019), curato volumi di Tonino Guerra ed Enzo Biagi e sceneggiato docu-film per il programma Rai “La storia siamo noi” (clicca qui per approfondire).