IL “MAGO” CALABRESE DELLA CHIRURGIA ROBOTICA LASCIA GLI USA, DOVE GUADAGNAVA IL DOPPIO, PER L’ITALIA: “CREDO NELLA SANITA’ PUBBLICA”
Testo di Salvatore Giannella
A Bologna il dottor Gangemi (una laurea all’università “Magna Graecia” di Catanzaro, una specializzazione a Padova, un periodo da ufficiale medico delle forze Nato, poi partenza per gli Stati Uniti, in direzione Università dell’Illinois, Chicago dove in 18 anni è diventato uno dei massimi esperti in chirurgia robotica) ha portato il robot Hugo, in dotazione in soli cinque centri nella nostra penisola, con un investimento di 4 milioni di euro. Oggi coordina la piattaforma delle tecniche chirurgiche e interventistiche innovative all’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna e docente di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna. “Qui”, sottolinea il medico, “c’è totale sinergia tra la dirigenza del Policlinico e l’Università di Bologna, una leadership illuminata: per me è un privilegio e un onore poter collaborare con colleghi di altissimo profilo professionale”
E ancora: “Mi auguro che il mio sia il primo rientro di molti altri, che si riesca a riportare queste risorse nel nostro Paese perché ne abbiamo bisogno. Però bisogna incentivarli, questi cervelli che sono andati all’estero. Il trattamento economico che viene riservato, per esempio, negli Stati Uniti è ben diverso da quello che si trova in Italia”.
“Negli Stati Uniti la salute non è un diritto”. E allora, che cosa lo ha spinto a varcare l’Atlantico per tornare nella nativa Italia? Una visione della sanità: “In America non esiste il diritto alla salute, il trattamento medico è considerato un privilegio, non un diritto. Inaccettabile per chi, come me, è nato in Italia. Non credo che molti italiani sappiano bene in cosa consiste davvero questa differenza. Negli Stati Uniti la causa principale di bancarotta per l’americano medio è la spesa medica. Noi italiani dovremmo riflettere su questo. Io credo moltissimo nel potenziale dei nostri giovani medici. E poi l’assistenza sanitaria in Italia è tra le più amichevoli nei confronti del cittadino: va protetta e rinforzata”.