L’energia eolica piace a tutti, meno a quelli che abitano vicino alle turbine, accusate di deturpare il paesaggio e, soprattutto, di essere rumorose.Dopo tre anni di sviluppo, una soluzione che potrebbe cancellare queste obiezioni arriva dalla Francia, dove la New Wind ha ideato l’Arbre à Vent (l’Albero a Vento), ossia «l’eolico 2.0», come l’azienda stessa sostiene.
Si tratta di una struttura alta circa 11 metri e larga 8 e realizzata per somigliare a un albero; le 72 “foglie” sono in realtà delle piccole turbine che ruotano intorno a una asse verticale, molto silenziose, poste in maniera tale da raccogliere anche il più piccolo refolo di vento, indipendentemente dalla direzione in cui spira.
Jérôme Michaud-Larivière, il fondatore di New Wind, spiega: «L’idea mi è venuta in una piazza, dove ho visto le foglie tremolare quando non si sentiva nemmeno un filo d’aria». L’energia – ha ipotizzato a quel punto l’inventore – «doveva venire da qualche parte, e doveva poter essere tradotta in Watt».
È così che è nato l’albero a vento, che unisce la funzionalità a una forma che non disturba troppo, dato che è pensata per confondersi nel panorama cittadino. New Wind sostiene che l’albero può produrre energia per oltre 280 giorni l’anno, essendo in grado di sfruttare anche le brezze che alitano ad appena 2 metri al secondo; si stima che possa produrre una potenza di 3,1 kW.
La prima dimostrazione pubblica avverrà dal 12 marzo al 12 maggio, quando a Parigi, in Place de la Concorde, verrà installato il primo esemplare dell’arbre à vent.
New Wind conta di riuscire a vendere gli “alberi”, soprattutto se la dimostrazione dei prossimi mesi riuscirà a convincere della loro bontà, e ha già indicato un prezzo indicativo: ciascuno di essi dovrebbe costare un minimo di 29.500 euro.
Fonte: notiziario ZEUS News.
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È l’albero del vento, della luce e dell’energia ma anche della creatività e dell’immaginazione. Lo vedo alternarsi alle grandi piante lungo i viali, a mascherare tra i suoi rami anche una luce e concedersi di notte come un lampione. Insomma, stimola la fantasia in un modo eccezionale. La sua figura quasi totemica può essere posta al centro di rotonde disadorne, può abitare nei giardini di una casa o in ogni luogo dove un albero vive. E, come l’albero che dà ossigeno, restituisce energia alla vita dell’uomo.
PS: E se il fruscìo delle sue piccole pale dovesse ricordare il soffio del vento tra le foglie, più che un disturbo potrebbe essere una compagnia.