È stata messa in ginocchio da una tromba marina la millenaria pineta di Milano Marittima: 2.200 alberi, “ombrelli verdi” che regalavano ai frequentatori ombra, frescura e salutari terpeni sono stati abbattuti come birilli e, nonostante la ammirevole bravura dei romagnoli, ci vorrà tempo per ripiantare e far tornare nella sua primigenia bellezza un tratto del polmone verde tra Rimini e Ravenna con le pregiate piante che un tempo furono decantate da poeti e scrittori. In questo periodo il mare di turisti che arrivano nella Riviera adriatica sgraneranno gli occhi davanti alle immagini che a quello scrigno naturale ha dedicato da una vita lui, Guerrino Gori, fotografo naturalista e appassionato etologo, presidente dell’ANFOR (Associazione Nazionale Forestali, sezione di Ravenna e Ferrara), autore di 12 libri che contengono le principali delle sue 50 mila diapositive, straordinarie immagini degli ambienti naturali costieri e delle saline di Cervia (vedere in basso la fotogallery con lo scaffale di Guerrino).
Lo avevo incontrato più volte, nei 900 ettari di saline e nella pineta che aveva il compito di salvaguardare, quando comandava la stazione forestale di Cervia, la porta sud del Delta del Po, e mi aveva conquistato con quella combinazione formidabile di lavoro e passione, di dovere e gioia di comunicare all’insegna di uno dei suoi motti: L’alfabeto della natura che è splendido senza misura. Oggi ha messo nell’armadio la divisa da forestale ma, pur burocraticamente in pensione, si è rimesso in moto spinto dalle sue costanti passioni. E così sono riprese le periodiche passeggiate ecologiche alla scoperta dell’ambiente e della storia della pineta e delle saline (consigliate alle famiglie curiose per natura, io ho ancora in memoria gli occhi spalancati di mio nipote Giulio al seguito di Guerrino e dello storico locale, suo partner nelle passeggiate, Renato Lombardi). Passeggiate che si concludono con lo spettacolo della liberazione di rapaci a cura dall’Associazione Amici degli Animali di Ravenna. Alla fine di ogni passeggiata, Guerrino estrae a sorta e dona a uno dei partecipanti uno dei suoi densi volumi fotografici e alcuni cataloghi di opere pittoriche di Alteo Missiroli ispirate a tematiche ecologiche.
Al cronista che nel 1992 lo aveva presentato ai lettori di Airone (titolo: “Il maresciallo innamorato”) ricorda le tappe principali della sua vita da forestale con la modestia tipica di chi unisce umanità e talento.
Sono romagnolo doc, nato a Predappio nel 1942. Dopo un breve periodo alla stazione forestale di Monterenzio (Bologna) sono stato assegnato, su mia richiesta, a quella di Cervia dove ho lavorato per 30 anni, prima in qualità di addetto poi come responsabile.
Ho avuto così la fortuna di proteggere ambienti naturali di incalcolabile valore e straordinaria bellezza quali: la Riserva naturale Pineta di Ravenna con le sezioni Tagliata e Savio, parte della Riserva naturale orientata duna costiera ravennate e parte della foce Bevano, la secolare pineta di Cervia-Milano Marittima e la Riserva naturale di popolamento animale Salina di Cervia.
Innamorato della natura e del lavoro di Guardia Forestale ho dedicato la mia vita alla tutela di queste zone e mi sono impegnato a portare avanti un’assidua azione di educazione ambientale nelle scuole, nelle sedi di varie associazioni, in circoli pubblici e privati, nelle piazze delle località affollate di turisti nel periodo estivo, all’insegna del motto Conoscere la natura per amarla, proteggerla e conservarla, perché non si ama e non si apprezza ciò che non si conosce.
Per proteggere la natura e aiutarla bisogna anche sapersi “rimboccare le maniche”, così da solo e insieme ai miei collaboratori abbiamo collocato nelle pinete e negli alberi dei parchi delle scuole assieme agli alunni, delle casettine-covatoi per la riproduzione degli uccelli.
Nella Riserva naturale di popolamento animale Salina di Cervia ho contribuito manualmente alla costruzione di tantissimi cumuli argillosi per aiutare e invitare la fauna acquatica a nidificare e utilizzando tronchi cavi di grossi platani abbattuti, perché ritenuti pericolosi, ho creato delle comode e confortevoli abitazioni per i nostri amici alati, oggi molto frequentate dall’Upupa definita da Montale primaverile nunzio incantato e dal raro Torcicollo.
È così per me motivo di orgoglio e soddisfazione osservare che nelle casettine-covatoio di legno appese agli alberi, nidifica la bellissima Cinciallegra, la Ballerina, la Cutrettola e, dove sembrava che il vento avesse fatto un danno irreparabile nel distruggere alcuni tetti di quelle nursery, ha nidificato l’Assiolo decantato dal Pascoli … e veniva una voce dai campi… chiù.
In Salina ogni anno gli “atolli” in miniatura costruiti manualmente con tanta fatica, sono presi d’assalto per proliferare da: Avocette, Cavalieri d’Italia, Rondini di mare, Pettegole, Fraticelli, Fratini, Corrieri piccoli e grossi, Gabbiani comuni, corallini e rosei, Sterne maggiori…. così spesso si osserva che specie diverse covano a contatto di piume sullo stesso cumulo.
Da alcuni anni sono arrivati anche i Fenicotteri, bellissime nuvole rosa, in numero sempre maggiore, spero che anche loro si decidano a riprodursi in quel meraviglioso Grand’Hotel che è la Salina di Cervia.
Grazia Deledda, cittadina onoraria di Cervia, di questi ambienti diceva: “Gli stagni parevano i frantumi di uno specchio buttati qua e là dall’alto e i Fenicotteri rosa passavano in lunghe file sul cielo così splendente che non si poteva guardare… Tanto è la bellezza e il gioco dei riflessi sull’acqua del volo rosa dei Fenicotteri, quando i fondali delle saline e delle lagune, osservati sotto il sole in controluce, sembrano ‘frantumi di vetro e luccicano come diamanti’.
Non è la prima volta che il patrimonio naturale della riviera di Cervia subisce gravi ferite.
Un incendio nella pineta Ramazzotti del 2011 fa aveva scosso la comunità, ricorda Guerrino,
ponendo tutti noi di fronte a una realtà drammatica locale e nazionale e ora, come allora, appare indispensabile difendere e restaurare uno degli ambienti naturali italiani protetti.
In questi anni abbiamo fatto nostro il detto Italia giardino d’Europa, ci siamo interfacciati con le associazioni che sostengono quei monumenti vivi che sono i giardini storici e che numerosi rischiano di scomparire. Anche questi ambienti naturali sono monumenti vivi e nonostante le gravi difficoltà economiche bisogna rimboccarsi le maniche e ripristinare la piena funzionalità del polmone verde che, ricchezza per la rinomata riviera di Cervia, lega due capitali del turismo come Rimini e Ravenna.
Avanti Guerrino, simbolo vivente della natura pregiata della riviera, maresciallo senza più divisa ma sempre più innamorato: aiutaci ad agire per non perdere un patrimonio, che è di tutti.
Fotogallery
Gli amici alati di Guerrino
ANCORA UN MOMENTO, PREGO/ Un omaggio a Guerrino che ama la poesia
L’airone rosso
Oh Airone gioiello rosso!
Sei affascinante tra le canne del fosso,
quando allunghi il collo infinito
e sbuchi tra le foglie con il becco appuntito.
Di Giobbe metti in pratica la proverbiale virtù
per poterti sfamare di pesci, rettili, lucertole e ranocchi,
che sorprendi con i tuoi acuti occhi.
La grossa Carpa erbivora dorata
non ti sfugge dopo che l’hai catturata
e la ingerisci solo dopo esserti allontanato
dal fosso dove l’hai prelevata,
perché nell’ingoiarla non abbia a scivolare
nel corso d’acqua che con pazienza
sei stato a osservare.
Poi torni in mezzo alle canne perché non sei mai sazio.
Alcune prede ti sfuggono, ma tante pagano il dazio.
Airone dai riflessi rossi, per diverso tempo
non ti ho visto nei fossi,
poi mi sei apparso all’improvviso
un giorno di primavera, e ho sorriso
nel vederti sempre bello, anzi stupendo;
ci siamo ammirati, t’ho pregato, non sei scappato
e una raffica di click ho scattato,
ancora una volta mi sono rallegrato
di quel potente obiettivo di cui mi son dotato,
che sembra un’arma da guerra
e non un apparecchio per fotografare la natura
stando a distanza per non farle paura.
Quella tua stupenda immagine è stata scelta
per il programma ecologico dell’estate.
E ora sei ammirato anche da tanti
turisti nelle loro case.
Con te e i tuoi simili
ho trascorso la primavera e l’estate;
vi ho ripresi intenti alla minuziosa toilette,
quando vi stiravate gli arti indolenziti dall’immobilità.
Le azioni vincenti per procurarvi il cibo,
gli insuccessi, a volte sono più veloci
le prede e non si fanno catturare,
oppure riescono a svincolare
dai nostri becchi a pugnale.
Grazie Aironi, stupendi gioielli rossi
Per le giornate assolate trascorse insieme lungo i fossi,
per le emozioni e le immagini che mi avete regalato,
lo assicuro, vi sarò sempre grato!
Guerrino Gori
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La pineta in ginocchio dopo il passaggio della tromba marina: le immagini riprese dal drone (Comune di Cervia).