Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.

(Jack Kerouac)

 

La visione è l’arte di vedere cose invisibili

(Jonathan Swift)

Ho sempre pensato che viaggiare non fosse coprire distanze chilometriche, ma bastasse cambiare punto di vista. In fondo quante volte ci si è trovati a essere turisti nella propria città nel bel mezzo di una settimana qualunque?

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La giovane artista milanese Raffaella Scarpetti. I suoi lavori sono quasi tutti matite su carta cm 30×20.

Lo stato del viaggiatore è basato sull’attenzione. È come se non si volesse perdere nulla di ciò che sta accadendo perché tutto viene percepito come nuovo e irripetibile.

Raffaella ha dovuto passare molto tempo a casa e ha deciso di compiere un viaggio tra le pareti domestiche. Un viaggio obbligato di qualche mese e, anche se non si è portata vestiti, il suo bagaglio era davvero pesante.

Durante questo periodo ha deciso di fare ciò che facevano i viaggiatori durante il Grand Tour: ha preso appunti e disegnato i luoghi visitati. Il disegno è una pratica che richiede attenzione e concentrazione e la pone come una della discipline atte a conoscere. Si riesce a disegnare non solo ciò che abbiamo visto, ma ciò che è passato attraverso i nostri sensi.

Raffaella ha disegnato e dipinto frutta, bicchieri, libri, ombre sui muri e piccoli oggetti, ma queste rappresentazioni non sono delle nature morte perché sono forme private del loro apparato simbolico. Quindi sono riconducibili più a degli elementi che contraddistinguono un paesaggio come alberi, prati, colline e tramonti.

L’uso del colore poi è enfatizzato, quasi lisergico, come se Raffaella avesse avuto voglia di caricare questi oggetti di energia. Un’energia lirica, leggera e allegra.

Ecco allora, l’invito è quello di guardare questa mostra con gli occhi dei personaggi di Jonathan Swift, abitanti del paese di Lilliput che vedrebbero una casa di cento metri quadri come una landa sconfinata, piena di sorprese e meraviglie, albe e tramonti.

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INFO UTILI

Raffaella Scarpetti: Le praterie di Lilliput

a cura di Vanni Cuoghi.

  • Opening: lunedì 27 giugno, h 19, via Jacini 4 Milano presso la casa dell’artista.
  • Contatti: mobile 348.3362347 oppure raffaellascarpetti@icloud.com

Le praterie di Lilliput sostiene la Fondazione Veronesi.

Si ringrazia per l’allestimento Systa Bjornsdottir, Mach2azione per le riprese e il sostegno di Saatchi & Saatchi e Scarpettimobili.

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Vanni Cuoghi nasce a Genova nel 1966, si diploma in scenografia all’Accademia di Brera nel 1989. Realizza grandi cicli pittorici per hotel, chiese, edifici fino al 2012, quando Costa Crociere gli commissiona otto grandi dipinti per la nave Costa Fascinosa. Ha partecipato a mostre e fiere in Italia e all’estero, tra queste: “Arte italiana 1968-2007 pittura” a Palazzo Reale, la “54a Biennale di Venezia” alle Corderie dell’Arsenale, la “Biennale di S. Pietroburgo”, la “Biennale di Praga” e la “Biennale Italia-Cina” alla Villa Reale di Monza. Espone a Frieze Art Fair a Londra, Scope Art Fair a New York, a Pechino nel 2008 in occasione dei Giochi Olimpici, a Shangai presso il Liu Haisu Museum e a Permm, in Russia, presso il Museo d’Arte Contemporanea. Nel 2012 partecipa alla collettiva “Homo Faber” presso la Sala della Balla al Castello Sforzesco di Milano. La sua pittura rappresenta personaggi che paiono usciti da un libro di illustrazioni per l’infanzia, a cui, però, sembrano aver levato il lieto fine.