Matteo Salvini ignora volutamente i dati del «suo» Viminale. Il ministro dell’Interno ha voluto con forza la legge che consente agli italiani di armarsi con più facilità, anche se gli omicidi volontari continuano a diminuire. Siamo scesi a 343 nel 2017 dai 1.300 di non molti anni fa con un incredibile calo, mentre i residenti stranieri (coi quali spesso si mette in relazione la peggiore criminalità) sono aumentati del 580 per cento.
L’ultima strumentalizzazione Salvini l’ha tentata a San Lorenzo, un quartiere che ha certo bisogno di interventi di controllo e di prevenzione (da decenni) contro lo spaccio di droga, contro una movida che esaspera e caccia gli abitanti snaturando ancor più lo storico rione «rosso» dei marmorari. Il delitto, atroce, di San Lorenzo viene usato cinicamente per criminalizzare e per dipingere tutta Roma a tinte fosche. Come ha fatto l’incredibile telefilm Suburra (appena 4% di ascolti su Rai 3, servizio pubblico) con decine e decine di sparati, sbudellati, sgozzati fra Ostia e Roma.
Ecco i dati reali sui quali ragionare:
Omicidi volontari in Provincia di Roma (4,2 milioni di abitanti) | |
---|---|
2014 | 35 |
2015 | 20 |
2016 | 17 |
2017 | 14 |
(a Napoli, 77 omicidi, 5 volte tanto per una popolazione inferiore di oltre 1 milione) |
Variazione | |
---|---|
2014 -> 2017 | -60% |
2016 -> 2017 | -17,65% |
Indice omicidi per 100.000 abitanti | |
---|---|
Italia | 0,68 |
Roma | 0,41 |
Omicidi per 100.000 abitanti |
---|
Milano |
Napoli |
Rimini |
Bologna |
Firenze |
Torino |
Prato |
Roma (8° posto) |
Rapine in Provincia di Roma | |
---|---|
2014 | 3.585 |
2015 | 3.068 |
2016 | 2.832 |
2017 | 2.584 |
Variazione | |
---|---|
2014 -> 2017 | -27,9% |
2016 -> 2017 | -8,76% |
Confronto fra le capitali europee (2006), omicidi ogni 100.000 abitanti | |
---|---|
Londra | 2,3* |
Berlino | 1,8 |
Parigi | 1,6 |
Roma | 0,9 |
* A Londra la situazione è peggiorata da allora. |
Ciò significa che l’attività di contrasto delle forze di polizia funziona e che non c’è alcun bisogno di armare i cittadini o di creare ronde private. È invece indispensabile aumentare e razionalizzare la spesa per dotare le forze di polizia di automobili, armi, strumenti scientifici, sedi adeguate e presidii rassicuranti (come indica da tempo, anche su questo blog, l’ex commissario di polizia Ennio Di Francesco, Ndr).
Mentre Comune e Municipi romani devono intensificare l’azione di regolamentazione dei pubblici esercizi (spesso abusivi o illegali), dei loro orari, dei rumori molesti, della somministrazione di alcolici e altro.
Bisogna assolutamente evitare di «desertificare» ulteriormente i rioni romani, di espellere altri residenti dal centro e dal semi-centro.
Altro che “tolleranza zero”, ruspe e altre balle demagogiche.
A PROPOSITO/ di Martina Pennisi
Denigra, denigra. E se ti beccano
per la balla trasmessa sui social
chiedi scusa e passa tutto. O no?
Una storia esemplare di fake news contro la Laura Boldrini
e del suo autore, l’attuale ministro Centinaio (foto).
Che se la cava: “Le persone dovrebbero essere meno credulone”
Anteprima, la personale rassegna stampa di Giorgio Dell’Arti riporta nella stessa giornata di martedì 30 ottobre un ritratto di Gian Marco Centinaio (Pavia, 1971), politico (Lega), ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali (dal 1° giugno 2018) e del Turismo (dal 12 luglio 2018) che, in un brano centrale, aiuta a comprendere come e perché si diffondono, anche da fonti insospettabili, le fake news sui social, questione che ci sta a cuore e ci allarma. Vi si legge: “Qualche polemica, nel settembre 2017, quando pubblicò sul suo profilo Facebook ‘la fotografia di un uomo con un flûte corredata dalla dicitura “Lui è Andrea Boldrini, fratello di Laura Boldrini. La sorella l’ha fatto nominare direttore generale del Centro coordinamento delle regioni. Prende 47 mila euro al mese. Nessun tg ne parla!”. […] Poco importa se l’uomo della foto non ha nulla a che fare con i tre fratelli di Boldrini, Andrea, Enrico e Ugo. Come ricostruito dal blogger David Puente, si tratta di Andrea Spallarossa, sostenitore di Forza Italia. […] Centinaio ha pubblicato il post, si è scatenata una cieca indignazione e in molti ci hanno creduto. “Era uno scherzo fra amici, una goliardata”, dichiara il senatore al Corriere della Sera. “Ho chiarito più volte che si trattava di uno scherzo”, prosegue. Poi allarga le braccia: “Online viene preso tutto per oro colato: io che ci posso fare? Le persone dovrebbero essere meno credulone”. […] Centinaio, in rete, non sente il peso del suo ruolo: “Un politico sui social deve essere per forza serio e serioso?”, si chiede. Assicura poi di non aver voluto in alcun modo colpire Boldrini in quanto avversaria politica: “Mi scuso se l’ho offesa”.
Martina Pennisi
** Anteprima è la spremuta di giornali curata dal giornalista Giorgio Dell’Arti (Catania, 1945). Non una semplice rassegna stampa, ma un vero e proprio quotidiano, tutto scritto da Dell’Arti (foto), che a partire dalle 4 del mattino legge i giornali che stanno per andare in edicola e li consegna via mail alle sette e trenta in punto: il modo giusto per uscire di casa alle otto sapendo tutto quello che c’è da sapere. Per ricevere Anteprima gratis per un mese: anteprima.news
- Gli intellettuali che si oppongono ci sono. Ma non hanno più giornali né tribune televisive
- I mille abusi contro il territorio. Smantellati i grandi Servizi nazionali, svuotata dai particolarismi comunali e regionali l’ottima legge n. 183 dell’89, nessun piano organico, ci vuole un Salva Italia. I tecnici dei Lincei: “Manca un disegno unitario”.
- In Romagna una misteriosa comunità seduce con le sue mani sapienti. Un monastero a Verucchio, sulla collina di Rimini, raccoglie monili, arredi e corredi del popolo villanoviano e invita alla visita con una serie di iniziative. La sua ombra raggiunge un patriarca arboreo piantato da San Francesco in terra di Romagna
- Primo Grassi, pioniere che sognava di mettere al turismo in Romagna il turbo dell’ambiente
- Più speculazione, meno vincoli: minacciati i Parchi nazionali
- Beni culturali e paesaggistici: un Ministero da ricostruire
- Antonio Cederna, giornalista e battagliero difensore della città, del paesaggio, della bellezza italiana