Un piccolo centro di 70 abitanti nel nord-ovest della Sardegna, ex borgo minerario, che da poche ore si è rianimato grazie all’arte e alle nuove tecnologie. Il 27 luglio è stato inaugurato, all’Argentiera, MAR – Miniera Argentiera, a 40 chilometri da Sassari, il primo museo minerario a cielo aperto in realtà aumentata: un progetto che rigenera e valorizza una ex area produttiva abbandonata e immersa nella natura, trasformandola in polo di attrazione per giovani e turisti e di sperimentazione per ricercatori, studenti e artisti.
MAR – Miniera Argentiera nasce da un’idea di LandWorks, associazione culturale che ha sviluppato l’intero progetto in collaborazione con l’organizzazione non profit Bepart, con il sostegno del Comune di Sassari e il contributo del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, del bando “culturability” promosso da Fondazione Unipolis e della Fondazione di Sardegna.
Una squadra vincente di architetti
“LandWorks nasce nel 2011, siamo un’associazione culturale formata per la maggior parte di architetti che organizza workshop operativi in siti abbandonati della Sardegna, con l’obiettivo di generare progetti di valorizzazione permanente”, racconta ad Artribune Paola Serrittu, Project Manager di MAR – Miniera Argentiera. “Dopo diverse esperienze in altri siti minerari, nel 2015 arriviamo all’Argentiera, e ce ne innamoriamo. Ai nostri workshop – ai quali solitamente partecipano docenti e studenti di tutto il mondo – l’amministrazione e gli abitanti dell’Argentiera hanno risposto con grande entusiasmo, spingendoci così a sviluppare un progetto più strutturato e a lungo termine che rimanga alla comunità”, continua Serrittu. “Decidiamo di chiamare il progetto LandWorks Plus, con l’idea di utilizzare il paesaggio come un campo sperimentale, mantenendo così la vocazione produttiva del sito e di trasformarlo allo stesso tempo in luogo di produzione culturale”.
Hanno vinto un bando
La realizzazione del progetto è stata possibile grazie alla vittoria del bando “culturability” promosso da Fondazione Unipolis. Del programma di LandWorks Plus rientrava inoltre l’apertura di MAR – Miniera Argentiera, museo a cielo aperto esperibile grazie alla realtà aumentata realizzato con la collaborazione di Bepart, start up che promuove progetti artistici e creativi nelle città grazie alla realtà aumentata. “Il nostro obiettivo è trasformare l’Argentiera in un sito in cui artisti, studenti e ricercatori possano sperimentare l’arte, l’architettura e il paesaggio”, sottolinea Serrittu.
In occasione dell’inaugurazione del museo, sono stati sono stati coinvolti, attraverso una call nazionale, gli artisti e professionisti della creatività digitale Francesco Clerici, Adolfo Di Molfetta, Milena Tipaldo e Andrea Zucchetti. Lo scorso maggio, durante due settimane di residenza artistica all’Argentiera, gli artisti hanno avuto la possibilità di conoscere la storia del luogo di realizzare, grazie al coinvolgimento della comunità locale, quattro opere fisiche in paste up art e quattro opere di animazione digitale, che sono diventate parte integrante del percorso del MAR – Miniera Argentiera.
Per visitare il museo e fruire le opere in realtà aumentata, è necessario con un tablet o uno smartphone consultare la mappa delle quattro installazioni posizionate lungo l’Argentiera e poi inquadrare su ciascun edificio il poster con l’app Bepart per vederlo animarsi e dare vita all’opera digitale. L’app Bepart è scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play.
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