Pochi giorni fa, in un’intervista al preside della Facoltà di Arti e Turismo alla IULM Vincenzo Trione, affrontavamo il tema delle professioni dell’arte contemporanea, un ambito dinamico e sfaccettato, sempre più contraddistinto dalla fusione di ambiti disciplinari apparentemente distanti tra loro come storia dell’arte, economia e management, eppure oggi fondamentali per lavorare nel mondo dell’arte. L’attualizzazione delle conoscenze e delle competenze storico-artistiche nel contemporaneo rappresenta quindi un passaggio obbligato per tutti coloro che vogliono lavorare nel mondo dell’arte oggi; mondo che, oramai, non vede protagonisti solo artisti, galleristi e curatori, ma tutta una serie di professionalità nate dalle odierne esigenze di mercato e non solo. Per comprendere e approfondire i temi legati al sistema dell’arte contemporanea, la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, organizza la prima Summer School dal titolo Le nuove professioni nell’arte contemporanea, che si terrà al Madre dal 22 al 27 luglio 2019, con la direzione del già citato Vincenzo Trione, coordinatore del dipartimento di ricerca del museo.
MUSEI COME CENTRALI ELETTRICHE, MAI FERME
“Oggi i musei non hanno alcuna possibilità se non si pensano come luoghi mai fermi, come ‘centrali elettriche’, e la Summer School va proprio in questa direzione. È nata da qualcosa che qui non esiste, il tentativo di intuire e ascoltare nuove istanze che il mondo dell’arte avverte ma spesso quello della formazione non immagina, andando al di là dei recinti della formazione, che deve essere di carattere orizzontale e non verticale”, spiega Vincenzo Trione. “Tra le caratteristiche della Summer School, oltre alla gratuità, la definizione dei candidati, presi in considerazione sulla base del merito e del curriculum. Si intende comporre un’aula plurale e mobile esattamente come oggi un luogo di lavoro esige”. La Summer School al Madre si presenta quindi come un percorso di approfondimento che consentirà a 20 giovani laureati under 35 e di diversa formazione di assistere, gratuitamente, a conferenze e lezioni tenute da direttori di musei, responsabili di fondazioni, artisti, esperti e professionisti del settore. Ai partecipanti, verrà chiesto di lavorare a Project work: per un festival delle arti a Napoli: ovvero la progettazione di un festival per le arti che verrà realizzato al Madre e in città nell’ambito delle programmazioni della primavera-estate 2020.

Il Museo d’arte contemporanea Donnaregina (Madre) è ubicato nello storico Palazzo Donnaregina, in via Luigi Settembrini a Napoli. Il museo ha una superficie complessiva di 7.200 m2 di cui 2660 m2 sono destinati alle aree espositive, è dotato di una libreria dedicata, una biblioteca, di laboratori didattici, un auditorium, un ristorante e una caffetteria. (fonte: Wikipedia)
LEZIONI E DOCENTI
Ma come si svolgeranno le giornate della Summer School? “Le giornate della Summer School si svolgeranno in due step, delle Lecture, alcune aperte e altre chiuse, solo per gli studenti, e dei laboratori, in cui i partecipanti saranno trattati come professionisti”, risponde Trione. “Il tema è la costruzione di un festival delle arti da tenersi a Napoli e in Campania il prossimo anno, un’idea e un progetto da condividere con le istituzioni per poi renderlo entità concreta. Tra i relatori sono anche Pistoletto e Vezzoli, che faranno prima un incontro con gli studenti a porte chiuse e poi una conferenza aperta”. Oltre ai già citati Michelangelo Pistoletto e Francesco Vezzoli – e naturalmente Vincenzo Trione –, gli altri docenti e professionisti dell’arte invitati alla Summer School sono Francesco De Cristofaro (Università di Napoli Federico II), Gianfranco Maraniello (direttore MART, Rovereto – presidente Amaci), Giovanna Melandri (presidente Maxxi, Roma), Pierluigi Sacco (Università IULM, Milano), Elisabetta Sgarbi (direttore editoriale La Nave di Teseo e direttore de La Milanesiana), Andrea Viliani (direttore del Madre, Napoli), Giuseppe Ariano (direttore comunicazione Scabec), Margherità Alverà (editor Johan&Levi), Lara Facco (ufficio stampa), Massimiliano Tonelli (Direttore di Artribune).
COME PARTECIPARE ALLA SUMMER SCHOOL
Possono partecipare alla Summer School i laureati in Lettere, Archeologia, Scienze Sociali, Architettura, Design, Comunicazione, Economia o discipline affini con età inferiore ai 35 anni. Per presentare la propria candidatura sarà necessario inviare, entro e non oltre il 5 luglio 2019, un’email con oggetto “Summer School ‘Le nuove professioni nell’arte contemporanea’. Domanda di partecipazione” all’indirizzo formazione@madrenapoli.it, allegando il proprio curriculum vitae. Un’apposita Commissione valuterà le domande pervenute e selezionerà i 20 partecipanti. L’elenco degli ammessi sarà pubblicato sul sito web del museo Madre (www.madrenapoli.it) e sul sito dell’Ateneo Federico II (www.unina.it) entro il 12 luglio 2019.
Leggi anche:
- Incantata da un Cristo velato nella cappella Sansevero, nel cuore antico di Napoli
- La cultura? Nella Ruhr tedesca ha un cuore d’acciaio: il parco di Duisburg
- A Santarcangelo di Romagna la Storia te la raccontano dodicimila bottoni testimoni
- A Cassina, alle porte di Milano, ha aperto il MAIO, il Museo dell’Arte in Ostaggio
- Dalla Romagna fino in Nuova Zelanda: a Jovanotti partito per un viaggio in bici di 3.000 chilometri consigliamo la visita dei piccoli musei che hanno molto da insegnarci
- Eco-museo dell’Adriatico: le più grandi (e piccole) creature del mare ci svelano i segreti della vita
- Marche intatte, nel museo dove il tempo è sospeso: Museo delle Arti monastiche di Serra de’ Conti
- Minore sarà lei! La riscossa dei piccoli musei nell’anno dei Borghi e del Micro Millennium. La Giornata nazionale dei piccoli musei italiani
- Serra Guarneri, in Sicilia: il borgo abbandonato diventa un Centro di Educazione ambientale
- Palermo, l’arte al tempo della guerra. E il Caravaggio rubato che (già) non c’era
- Restaurano due quadri invece di bomboniere: l’ammirevole gesto di due sposi in Romagna (che premiamo con un weekend in un hotel-museo a Pesaro)
- Quei tesori d’Italia che intrigano gli Indiana Jones
- Scoprire Van Gogh nella sua terra, la provincia olandese del Brabante