655 milioni di euro pronti ma mai erogati ai giovani italiani meritevoli! Diamoglieli

di Stefania Crotti*

 

  • Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi,
  • Al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini,
  • Al Miur (Ministero Istruzione Università e Ricerca),
  • all’Onorevole Alessandro Di Battista del Movimento Cinque Stelle

 

lettera-aperta-governo-renziLa burocrazia italiana blocca dei finanziamenti per progetti di giovani del nostro Paese! Ci decidiamo a fare qualcosa? L’Europa ha messo a disposizione 655 milioni di euro di fondi per realizzare idee brillanti di giovani “under 30” per le smart cities! Si tratta cioè di ideare progetti per l’applicazione delle tecnologie per migliorare la vita nelle metropoli italiane.

La tipica storia “all’italiana”, si dirà. Sì ma basta! E’ ora di dire basta. Bisogna farsi sentire. Si parla tanto di giovani “bamboccioni”, “mammoni”, John Elkann dice che non abbiamo voglia di lavorare (che ne sa lui poi?)… ma storie come questa demoralizzano. Prendete questo Antonio Vetrò, 29 anni, ingegnere torinese che aveva vinto un finanziamento ministeriale con fondi europei (per la bellezza di 665 milioni di euro) per continuare il suo progetto brillante e renderlo parte della nascite delle prime smart cities italiane. Dopo più di un anno dei soldi nemmeno l’ombra. Il Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) non eroga i finanziamenti. E così Vetrò emigra a Monaco, dove ha vinto un post dottorato all’Università. Dev’essere uno veramente bravo. Ma va via. E come lui ce ne sono decine di italiani che avevano, anzi hanno, diritto ai fondi promessi! Sono 48 i progetti vincitori dedicati agli under 30 e 32 quelli che riguardano collaborazioni tra imprese, università e amministrazioni pubbliche.

Oltre il danno, la beffa assurdissima. Il regolamento del bando vieta ai giovani di avere un impiego se non per un numero esiguo di ore. Non hanno i fondi per lanciare i progetti e non possono lavorare ad altro, quindi restano nel limbo.

Alcuni ragazzi italiani hanno vinto! I loro progetti sono stati giudicati ottimi dall’Unione Europea che stanzia i fondi, li passa allo Stato Italiano e lì si fermano. Firmiamo per chiedere che questi soldi vengano finalmente dati concretamente ai giovani italiani meritevoli che se li erano conquistati!

Sull’Espresso potete leggere l’inchiesta a riguardo. Mancano “successivi e appositi decreti di finanziamento”, per far partire i progetti, a quanto si legge. E non ci sono solo ritardi. Adesso i fondi totali sono diventati 350 milioni, dai precedenti 665, «perché nel frattempo il ministero si è accorto che il Tesoro aveva fatto sparire 300 milioni dalla disponibilità», spiegano fonti governative vicine a chi ha organizzato il bando.

La burocrazia italiana, lenta, vecchia ed elefantiaca, sembra l’unica cosa che funziona sempre in questo Paese. Soldi bloccati.

Anche due consiglieri del Comune di Torino hanno denunciato lo scandalo della situazione in un’interpellanza. Ma è ora che tutti noi si faccia qualcosa! Firmiamo per dire basta alla burocrazia italiana e sbloccare questi fondi che giovani italiani, con le loro ottime idee, si sono conquistati! Ci sono tante storie simili, le potete leggere sull’Espresso, ma il punto è che è necessario che tutta la popolazione faccia fronte comune per far ripartire questo benedetto Paese! Da queste cose!

 

Firma!

 

* Fonte: Firmiamo.it. Per raggiungere Stefania Crotti: #ColFondoNonAffondo