Tutelare la sicurezza degli oltre sei milioni di turisti che ogni anno visitano i Musei Vaticani attraverso la cardio-protezione dell’intero percorso museale e promuovere la cultura del primo soccorso riconoscendo una priorità assoluta alla salvaguardia della vita. Si ispira a queste esigenze e a questi valori il progetto ideato e realizzato dai Musei della Santa Sede e dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, promosso dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano nella sua Direzione di Sanità e Igiene e sotto l’egida scientifica del Centro di Formazione dell’American Heart Association che vede i Musei Vaticani diventare una delle più grandi aree museali al mondo interamente cardio-protetta.
22 mila visitatori al giorno
“Circa 22.000 persone al giorno visitano i Musei Vaticani”, spiega Alfredo Pontecorvi, direttore della Direzione sanità e igiene della Città del Vaticano, “e già oggi abbiamo infermieri e medici presenti giorno e notte per far fronte a ogni emergenza. Ma l’intervento per arresto cardiaco deve esser il più immediato possibile. Ogni minuto che passa può causare danni irreversibili. Di qui la decisione di compiere questo sforzo di rendere una delle aree museali più belle e grandi al mondo completamente cardio-protetta”. Diciotto i defibrillatori automatici che sono stati istallati sul percorso di visita e 300 i custodi formati per utilizzarli potranno permettere un intervento di stabilizzazione del paziente nei primi secondi dall’evento cardiaco. “L’intervento immediato in attesa dell’ambulanza”, sottolinea Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù, “è un vero salvavita. Quindi possiamo dire che questi musei custodiranno non solo opere d’arte ma il cuore delle persone. Il nostro compito non finisce qui, perché la formazione per esser valida deve esser continua, non solo per continuare a formare il nuovo personale che verrà assunto ma anche per ricordare a chi già si è formato”.
«Accoglienza sempre migliore»
“Sono convinto che tutto questo”, ha detto il cardinale Giuseppe Bertello, “rappresenti un passo in avanti per un’accoglienza sempre migliore di tutte le persone che qui arrivano da ogni parte del mondo e che potranno sentirsi veramente a tutti gli effetti ‘presi a cuore’ quando visiteranno queste collezioni”. “Chi entra qui”, ha concluso Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, “deve sentirsi sicuro da qualsiasi inconveniente e questo progetto ha portato una garanzia di sicurezza e vigilanza».
A PROPOSITO / I cuori di Tonino Guerra
I luminosi arazzi del cuore
creati da Tonino Guerra
con la Bottega Pascucci
Un ricordo personale affiorato a proposito di cuori: proprio al muscolo cardiaco furono dedicati, all’inizio del terzo millennio, una serie di arazzi luminosi, parte degli oggetti favolistici creati dalla fantasia del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra e nati dalla collaborazione con la storica Bottega Pascucci di Gambettola (link).
Gli arazzi, realizzati per la prima volta con la tecnica del collage su stoffa, furono un dono di Tonino all’ex sindaco di Forlì, Franco Rusticali (spentosi a 77 anni il 22 dicembre scorso). Oltre che primo cittadino della città romagnola dal 1995 al 2004, Rusticali era anche un cardiologo di fama internazionale. Inoltre era attivo sia con l’associazione Cardiologica Forlivese, di cui era l’ispiratore, sia con la Fondazione cardiologica Myriam Zito Sacco. Proprio per raccogliere fondi per questa Fondazione, Rusticali aveva chiesto un aiuto a Tonino, richiesta generosamente esaudita con l’aiuto di Riccardo Pascucci. (Nel 2011, anno precedente la morte, Tonino scriveva:
da “La valle del Kamasutra”, Bompiani, da me curato).
Qui di seguito la serie degli arazzi del cuore che furono esposti per la prima volta alle finestre del municipio di Forlì e che hanno portato nelle case di molti un pezzo di tradizione romagnola rinforzata dalla poesia. (s.g.)
A proposito di scienze e ricerca, leggi anche:
- Il modello Morgagni di Forlì, ospedale cablato e niente barelle
- In arrivo il collirio della Montalcini
- Diffusion Whole Body: è realtà la “scatola magica” che scova i piccoli tumori
- Alleati, battiamo le leucemie. Parla il “pioniere” Giuseppe Masera: più di 80 su 100 oggi ce la fanno
- Primo impianto di retina artificiale eseguito in Italia
- Gabriele D’Uva, il medico che ha scoperto come riparare un cuore infranto. Leccese laureato a Bologna e al lavoro in Israele, ha individuato il gene che può aggiustare il cuore dopo un infarto
- Il romagnolo Muller Fabbri, ricercatore e musicista, pendolare tra Stati Uniti e Appennino forlivese, scopre un linguaggio utilizzato dalle cellule tumorali per dialogare con le cellule immunitarie e cerca di modificarlo
- La pediatra e immunologa Chiara Azzari vara il test della meningite più veloce del mondo
- Irrigazione a goccia, desalinizzazione, riciclo e controllo della rete: così Israele nel deserto non resta senz’acqua. Appunti per Roma
- L’appello mondiale di Ilaria Capua per difendere la Scienza dalle fake news
- Dalle stelle alle terme: quando i russi atterravano a Cervia per riabilitarsi