Caro Salvatore, la pandemia ha messo sotto gli occhi di tutti tante domande urgenti; ma la prima domanda per tutti noi operatori culturali, come recita il sottotitolo del blog, è non più solo: “Da dove andremo a ricominciare?” ma ora anche “Come faremo a continuare?”.

Per chi appartiene al mondo della cultura la domanda galleggia nell’aria e fatica a trovare una risposta. Se dovessi rispondere direi: continuiamo dando la parola al nostro patrimonio culturale, alla memoria, facendo parlare il nostro straordinario patrimonio storico artistico! E aggiungo anche che possiamo anche prendere spunto da Parma, perché il suo claim, come città italiana della Cultura 2020 + 2021, è “la cultura batte il tempo” e perché a Parma il progetto “Talking Teens – Le Statue Parlano!”, fa veramente parlare il patrimonio culturale: infatti fa parlare le 16 statue cittadine dei Grandi con una telefonata di tre minuti circa, che il passante può ricevere sul proprio cellulare mentre passeggia per le piazze cittadine. Un po’ come scriveva Calvino ne Le città invisibili:

Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo a un dialogo

Sembra di sentirlo il coro delle voci. Il progetto e i dialoghi sono stati messi a punto con 350 studenti delle scuole superiori di Parma e provincia, dall’istituto tecnico Leonardo da Vinci al liceo Toschi, in collaborazione con numerose associazioni cittadine tra cui il Fai (Fondo Ambiente italiano), e sotto la guida di un comitato scientifico.

“Talking Teens” con le sue telefonate fa vibrare le voci e accende i dialoghi dal passato anche tra le statue; Giuseppe Garibaldi, ad esempio, una delle 1.500 statue dedicate in Italia all’Eroe dei Due Mondi, invita l’ascoltatore ad andare a visitare il Correggio, la cui statua ha un destino di invisibilità: svelata di notte nel settembre del 1870 per paura di disordini, sebbene si trovi nella principale piazza Garibaldi, sfugge alla vista dei tanti, e perfino agli stessi parmigiani che spesso ne ignorano l’esistenza. Mentre Parmigianino intrattiene il suo ascoltatore raccontando la sua storia con il fiatone perché sta fuggendo dai monaci che lo stanno rincorrendo per non aver terminato gli affreschi della Chiesa della Steccata.

E così avviene per Giuseppe Verdi, o Ercole e Anteo… è stato un modo per connettere gli studenti con la storia che li circonda e condividerla con i passanti, ai quali basterà comporre il numero di telefono presente sul totem presso le statue oppure scansionare il codice QR (come capita da due anni a Cesenatico davanti alla tua seconda casa nel borgo marinaio di via Semprini, con i passanti capaci di ascoltare l’Inno alla gioia), oppure scaricare la APP Talking Teens.

Le voci sono di di attori legati alla città come Franco Nero che interpreta Arturo Toscanini, Lino Guanciale che dà voce al Partigiano che si trova in piazzale della Pace, Elisabetta Pozzi che presta la voce ad Arianna al Parco Ducale e tanti altri per un totale di ventidue attori contando anche gli attori inglesi e quelli del dialetto parmigiano. Questo singolare viaggio nel tempo, tra umanesimo e tecnologia, è accessibile a tutti con la telefonata nella Lingua dei Segni (LIS), le targhe in Braille e ora alcune telefonate sono state trasformate anche in fumetti adatti alla fruizione dei più piccoli e delle persone con disabilità intellettive e che si possono “sfogliare” sulla nuova APP Talking Teens disponibile sugli stores.

E inoltre Talking Teens è diventato un progetto per le scuole DidaTTica TT, scaricabile sul sito www.talkingteens.it: un percorso sulla figura dell’eroe per comprendere chi sono oggi i nostri eroi perché come una società guarda e sceglie i propri eroi è indice di come essa guarda a sé stessa.

Recentemente Giovanni C.F. Villa ha pubblicato Statue d’Italia, duemila schede di altrettante opere celebrative sparpagliate in tutta Italia, solo una frazione minuscola della realtà: («Fra strade, piazze e parchi solo per il conflitto del 1915-18 si contano oltre 150 mila pezzi»). Ecco, Talking Teens facendo parlare le statue è un po’ come se prestasse la voce alla nostra memoria, agli uomini che quelle statue le hanno volute od osteggiate, agli artisti che le hanno scolpite, ai politici che le hanno approvate, spostate o abbattute, e naturalmente agli uomini che nella materia sono pietrificati.

E se, come dice Irene Baldriga, “Valorizzare il patrimonio è educare alla cittadinanza” perché non immaginare che Talking Teens possa far parlare statue anche in altre città?

bussola-punto-fine-articolo

¹ Paola Greci (Parma, 1967), è laureata in storia dell’arte. Creativa, visual designer, esperta nella valorizzazione del patrimonio culturale con esperienze in Italia e negli Stati Uniti. Co-fondatrice dell’associazione culturale ECHO | Education Culture Human Oxygen, è ideatrice e curatrice del progetto Talking Teens- Le Statue Parlano inaugurato a Parma. Con 5.000 ascolti nei primi 5 mesi di vita e segnalazione sulla Lonely Planet Emilia Romagna. Contatto: pagreci@gmail.com

BUONO A SAPERSI: TALKING TEENS FUNZIONA COSÌ

Il viaggiatore che percorre le piazze di Parma, arrivato presso presso le statue, collegate tra loro dal circuito Talking Teens, riceve la telefonata, della durata di 3 minuti circa, da parte di ognuna delle statue sul proprio cellulare grazie alle nuove tecnologie;

  • Presso ogni statua si trova una targa segnaletica con le istruzioni anche per ipovedenti e per non vedenti (in braille) che spiega come collegarsi e ascoltare la telefonata;
  • Si può scegliere di ascoltare la telefonata in italiano o in inglese e per alcune statue anche in dialetto parmigiano. Si può anche ricevere una videochiamata in LIS, Lingua dei Segni Italiana.
  • Durata del percorso. COMPLETO: 16 statue, 5100 passi, 4,4 km, durata 3 ore a piedi (compreso l’ascolto delle telefonate); CENTRO STORICO: 9 statue, 1390 passi, 1 km, durata 1 ora a piedi (compreso l’ascolto delle telefonate)
  • Contatti. Web www.talkingteens.it, email team@talkingteens.it, facebook @talkingteensparma, instagram @talkingteens_parma (#talkingteens #lestatueparlano)

ANCORA UN MOMENTO, PREGO

Comics: le telefonate a fumetti sulla app Talking Teens

Le telefonate di Talking Teens sono diventate fumetti grazie alla collaborazione tra gli artisti di Artètipi (associazione che usa la ricerca artistica per promuovere l’inclusione socio-culturale di persone con fragilità mentale, disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo) e Talking Teens attraverso il progetto “Disegna la Dida (Draw the call)” vincitore del Bando Parma 2020+21.

I fumetti si possono sfogliare nella nuova voce Comics appena lanciata nella APP Talking Teens appena aggiornata.

L’inaugurazione della nuova APP è avvenuta il 27 ottobre con una mostra delle illustrazioni originali e una tavola rotonda sul tema: “Fumetto: Valorizzazione del patrimonio e Accessibilità” visibile al link con la partecipazione di Michele Guerra, Assessore alla Cultura Comune di Parma, Caterina Nizzoli, Artétipi, Paola Greci, Talking Teens, Mauro Vecchi, fumettista in dialogo con gli artisti Mattia Fiordispino, Tavit Mazkedian, Federico Rastelli, Stefano Schiavo.


Dal Comics album

statue-parlano-talking-teens
statue-parlano-talking-teens
statue-parlano-talking-teens
statue-parlano-talking-teens
statue-parlano-talking-teens

APP Talking Teens disponibile su AppStore e Playstore. Evento Inaugurazione a questo link.