I buoni maestri seminano, per dirla con Morin, “teste ben fatte”. È per questo che dedico a loro da sempre studiosa attenzione, dal biologo Giuseppe Levi (che a Torino ebbe tra i suoi allievi tre destinati a ricevere il premio Nobel: Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco e Salvador Luria) ai maestri/e che mi hanno arricchito di giuste domande fin da piccolo. Per una di esse, Grazia Stella Elia, la poetessa degli ulivi del Tavoliere pugliese che i più attenti viaggiatori di Giannella Channel hanno incontrato tempo fa (link) ho voluto ideare un dono speciale: un libretto (La poetessa degli ulivi, ed. Baiardi. San Mauro Pascoli) con 85 pensieri augurali in occasione dei suoi primi 85 anni di vita. Qui di seguito la mia prefazione arricchita da due pensieri: geograficamente il più lontano, il poeta apulo-americano di fama internazionale Joseph Tusiani da New York, e il più vicino a Grazia: la sua ex allieva Anna Grazia di Biase, di Trinitapoli. (s.g.)
Grazie, cara Grazia, cara amica e donna dalle radici profonde. 85 volte grazie, come te lo ripetono con penziere spatrejote, “pensieri sparsi”, illustri docenti, sinceri amici ed estimatori in questo volumetto sgorgato dal cuore che vuole essere un riconoscimento per l’importante, 85mo compleanno di una delle lodevoli colonne della poesia in un’Italia avara di poetesse (eppure mi dicono che la poesia nasce con una donna, Saffo; il romanzo pure, la giapponese Murasaki Shikibu; mentre gli uomini facevano cose più pesanti come menar le mani, accumulare denaro o darsi agli sport o al teatro).
Se è vero che il mondo non rimane mai lo stesso dopo che si è aggiunta una buona poesia, il piccolo mondo in comune di Trinitapoli e del Tavoliere pugliese, dalle saline che costeggiano l’Adriatico al muto Castel del Monte, che tu canti e descrivi con gli ulivi e gli uomini in primo piano, e che mi ha visto crescere con le giuste domande, ne risulta abbellito. E di molto. Continua, e con libertà racconta. Perché, come ci ricordava Leone Tolstoi: “Se racconti un villaggio, diventi universale”. (Salvatore Giannella)
QUI NEW YORK: QUEL CAPOLAVORO IN DIALETTO
Caro dr. Giannella, vorrei essere il primo a contribuire con un “pensiero” per gli 85 anni di Grazia Stella Elia. Le dico, però, che, da quando ho avuto la fortuna di conoscerla personalmente, io non la vedo più soggetta agli anni come ordinaria creatura umana. Per me ella è, più che mai, la poetessa degli ulivi, che degli ulivi canta la forza, e agli ulivi affida i destini della nostra terra. Quando poi penso a Grazia scrittrice, resto, dirò, folgorato dalle centinaia di recensioni, articoli, saggi, scritti per poeti e personaggi minori e maggiori, per occasioni e ricorrenze solenni e semplici: la prova, questa, del suo attaccamento alla sua terra e alle sue profondissime radici. Ed ecco il capolavoro della studiosa, l’insuperabile e intramontabile Vocabolario del dialetto natio. A Grazia auguri, auguri per i prossimi 85! (Joseph Tusiani)
QUI TRINITAPOLI: IL PESO DELLE PAROLE
Tanti ricordi, ordinati e chiari, affollano la mia memoria nel tornare indietro negli anni. Eravamo le bambine della scuola del Sessantotto. Una scuola che, grazie alla nostra maestra, spalancava le porte al mondo, consentendo “ingressi e uscite”, scambi di esperienze virtuali e reali e riflessioni su di esse. Viaggi, gemellaggi, interviste, scritture creative, poesia e tanto altro ancora… Una scuola nuova, con una maestra speciale, modernissima, ma pur sempre rassicurante, con i suoi twin set color pastello e le gonne a tweed. Un bel gruppo classe, il nostro, di cui la maestra andava fiera, e io (ora finalmente posso dirlo) mi sentivo particolarmente in empatia con lei!
Perché? Per tante ragioni, una su tutte: la passione per le parole! Il suo linguaggio mi ha affascinata, la sua eleganza nella recitazione mi ha incuriosita, la sua grafia mi ha rassicurata! Un giorno mi ha detto:
Certamente non avrà parlato così a una bambina, ma questo è quanto io ho appreso da lei. Le parole, scritte o parlate, danno suoni e vita ai tuoi sentimenti, alle tue idee, alla tua anima! Ascoltati, per conoscerti! Esprimiti, per farti riconoscere! Usa bene le tue parole e apriti alla vita degli altri!
Grazie per averci insegnato a maturare la consapevolezza del nostro valore e della nostra unicità! Grazie, signora maestra, e mille parole ancora! (Anna Grazia di Biase)
A PROPOSITO/ UNA NUOVA POESIA DI GRAZIA
Contare gli ulivi
È difficile contare le stelle?
Certamente non più difficile
di contare gli ulivi
della Puglia.
Meravigliosa la nostra terra
ospita da sempre
la feconda pianta
scelta per l’adorata Atene
dall’intelligenza di Pallade.
Buonasera, desidero conoscere eventuali altre pubblicazioni riguardanti il dialetto di trinitapoli, oltre il dizionario della dott.a Elia che acquisterò. Sarei interessata ai proverbi o modi di dire per scoprire le mie radici essendo nata a Trinitapoli nel 1953. Vi ringrazio anticipatamente e invio cordiali saluti.
Alla signora Sapienza che, lontana dal paese natio nel Tavoliere pugliese, ne sente l’attaccamento e la nostalgia, risponde la “poetessa degli ulivi”, Grazia Stella Elia, che ha appena varato il suo nuovo, godibile libro (qui una presentazione di Michele Cristallo sulla Gazzetta del Mezzogiorno):