Quanti “poliziotti” sconosciuti fanno ogni giorno il proprio dovere, coadiuvando i propri dirigenti con silenziosa modestia, umiltà, coraggio pari a quello dimostrato recentemente dal poliziotto francese Arnaud Beltrame, che ha offerto la sua vita per salvare una donna che non ha mai conosciuto? Ne ho conosciuto diversi e da loro ho sempre appreso in umanità e dedizione al servizio. Ricordo con commozione, gratitudine e affetto a me stesso, con commozione, gratitudine e affetto, anche se hanno combattuto contro i criminali e nessuno ricorda più i loro nomi: come quello dell’appuntato Fiorenza, i marescialli Porfido, Oliva, Pozzuolo, gli agenti Cuccu, Cristella, Pardo… e sarebbe lungo per me enumerarli tutti. Ormai anziano di anni e pieno di lividi dentro, non mi stanco di dire agli altri esponenti delle forze di polizia, prefetti, questori, generali che mi capita di incontrare, che verosimilmente non sarebbero arrivati a quei livelli se non avessero avuto accanto a loro nel lavoro i loro umili e bravi collaboratori. Molti non ci sono più, ma sono certo che ci rincontreremo nel luogo cosmico dove sono i “Poliziotti di luce”.
Qui voglio ricordare (alla vigilia del Giorno della memoria a Milano, 9 maggio 2018, dedicato alle vittime del terrorismno e delle stragi di tale matrice*)Il Giorno della Memoria a Milano è organizzato dal Comune di Milano, dall’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e dell’Eversione contro l’ordinamento democratico dello Stato e dall’Associazione Familiari Vittime della Strage di Piazza Fontana. Per ulteriori info su questa iniziativa presa per ricordare le vittime di Milano e della Lombardia eroi della quotidianità: Antonio Iosa, mail: fondazione.perini@fastwebnet.it uno di loro, già forse dimenticato, ma che rimane nel cuore dei veri poliziotti e brilla immortale: l’agente della Polizia di Stato Calogero Zucchetto, per gli amici e colleghi “Lillo”. Nato a Sutera (Caltanissetta), il 3 febbraio 1955, è fiero della sua terra che vuole riscattare, entra in polizia all’età di 19 anni. Inizialmente viene assegnato alle scorte, tra cui quella di Giovanni Falcone. Poi corona il suo sogno: giunge alla sezione investigativa della squadra Mobile, diretta da Ninni Cassarà. Si distingue subito. È uno splendido ragazzo, socievole, pieno di vita che lavora sul terreno per determinazione, coraggio e passione, in mezzo alla gente, stimato da tutti. Gli manca un mese al matrimonio con la fidanzata Maria. Si muove nella Palermo dei misteri col suo “Vespone”, spesso pagando di sua tasca le spese di carburante, anche fuori dal servizio, per cercare, osservare e stanare gli uomini di “cosa nostra”. Coadiuva con passione il suo capo Ninni Cassarà, funzionario coraggioso e determinato. Con lui (altro “poliziotto di luce” assassinato a sua volta il 6 agosto 1985) collabora per la stesura del cosiddetto “rapporto Greco Michele + 161”, che traccia un quadro della guerra di mafia nel 1981 che sta portando al nuovo assetto delle cosche con l’ascesa del clan dei corleonesi di Leggio, Riina e Provenzano. All’inizio di novembre del 1982, dopo una settimana di appostamenti, tra gli agrumeti di Ciaculli “Lillo” individua il latitante Salvatore Montalto, boss di Villabate e partecipa alla successiva cattura il 7 novembre 1982 nel blitz guidato da Cassarà. A quel risultato, sopravvive pochi giorni. Era stato riconosciuto nel suo servizio di perlustrazione in moto da killer al servizio dei corleonesi, Pino Greco detto “scarpuzzedda” e Mario Prestifilippo. La sera di domenica 14 novembre, all’uscita dal bar Collica in via Notarbartolo, nel centro di Palermo, con cinque colpi di pistola alla testa mettono fine alla sua vita, a 27 anni. Come mandanti sarebbero stati poi condannati, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Raffaele Ganci e altri. Così rifulge la medaglia d’oro al valore civile di Calogero Zucchetto, dello Lillo, poliziotto di luce:
2. Continua. Link alla prima puntata.
* Il Giorno della Memoria a Milano è organizzato dal Comune di Milano, dall’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e dell’Eversione contro l’ordinamento democratico dello Stato e dall’Associazione Familiari Vittime della Strage di Piazza Fontana. Per ulteriori info su questa iniziativa presa per ricordare le vittime di Milano e della Lombardia eroi della quotidianità: Antonio Iosa, mail: fondazione.perini@fastwebnet.it
Dalla collana Poliziotti di Luce:
- Su Giannella Channel sbarcano le storie dei Poliziotti di luce
- Agostino Mastrodicasa, versi di un eroe normale
- In morte di un commissario in prima linea: Ninni Cassarà
- Roberto Mancini, morto per dovere nella Terra dei fuochi
- “Carabinieri per la democrazia”. Un libro che fa luce sulle vite dei carabinieri uccisi dai terroristi
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