Pietro Mennea e Ralph De Palma, i pugliesi più veloci del mondo, salutano l’alta velocità (finalmente) in arrivo da Napoli e sulla linea adriatica
Un muro d’autore a Trinitapoli con la Freccia del Sud vincente. Il più grande pilota automobilistico dai Monti Dauni a Indianapolis. Due giganti della Puglia d’oro salutano l’arrivo delle nuove infrastrutture previste a breve da parte delle Ferrovie dello Stato per collegare comunità ed economie a rischio
ARTI & CULTURE | IL TEMPO DELLA STORIA
testo di Salvatore Giannella, foto di Giuseppe Beltotto
Pietro Mennea e Ralph De Palma, i pugliesi più veloci del mondo, salutano l’alta velocità (finalmente) in arrivo da Napoli e sulla linea adriatica
Un muro d’autore a Trinitapoli con la Freccia del Sud vincente. Il più grande pilota automobilistico dai Monti Dauni a Indianapolis. Due giganti della Puglia d’oro salutano l’arrivo delle nuove infrastrutture previste a breve da parte delle Ferrovie dello Stato per collegare comunità ed economie a rischio
ARTI & CULTURE | IL TEMPO DELLA STORIA
testo di Salvatore Giannella, foto di Giuseppe Beltotto
Per singolare connessione mentale, mi viene da collegare questa buona notizia ad altre due arrivatemi da quelle amate terre: riguarda i pugliesi più veloci del mondo, il velocista Pietro Mennea e, nel riquadro a seguire, il pilota automobilistico Ralph De Palma.
Il primo, originario di Barletta, è stato campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980, primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19”72 che costituisce tuttora il primato europeo e presto sarà immortalato in un murale sul muro esterno del nuovo Palasport in via San Pietro a Trinitapoli, che sarà inaugurato entro fine febbraio 2022 e dedicato proprio a lui, la Freccia del Sud.
“Io ho avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo durante gli anni del Liceo Scientifico di Barletta. Il mio professore di educazione fisica, Francesco Pistone, tutti gli anni organizzava presso quel liceo i campionati di istituto per poi formare la squadra titolare della scuola. Partecipai alla gara degli 80 metri piani in una pista allestita nello stadio Lello Simeone. Dopo aver vinto tutte le batterie e classificatomi terzo nella finale, dietro a Martucci e a Lorenzo di Fidio, fui contattato dal professore Francesco Mascolo, allenatore dell’Avis Barletta (è stato mio docente di educazione fisica al Liceo Classico Casardi di Barletta, Ndr), che fissò subito un appuntamento con mio padre a Barletta presso la sede avisina nel vecchio Ospedale Umberto I. Il giorno dopo ero un atleta iscritto all’Avis dove da tesserato ho fatto parte della staffetta 4×100 con Pietro, Salvatore Pallamolla e Francesco Gambatesa stabilendo nella 4×100 allievi quel tempo di 44″1 che abbiamo conservato come record pugliese per più di venti anni”.
Pietro Mennea (a destra) con il professor Giuseppe Acquafredda in uno degli ultimi incontri a Barletta.
Caro Giuseppe, purtroppo ora non sono in grado di poter fissare date per incontri. Naturalmente appena mi sarà possibile e con un certo anticipo te lo farò sapere. Pietro.
PS. Mi hanno informato che presenteranno il film-documentario al festival del cinema di Bari, per quanto riguarda invece la messa in onda televisiva, ancora non è stata fissata la data esatta.
Questo messaggio mi è stato inviato esattamente un mese prima che lui morisse. Dalla sua attenta lettura si comprende ancora di più la grandezza morale del nostro caro Pietro Mennea che io porto sempre nel mio cuore. Desidererei tanto che gli amministratori di Barletta contribuissero con un’opera grandiosa ad onorare l’atleta che ha portato, con le sue gesta, la città alla ribalta nazionale e mondiale. A tutt’oggi non si è fatto ancora niente di grande per onorare la memoria di Pietro. Io so aspettare ed ho la speranza che ciò possa avvenire”.
Al velocista di Barletta è dedicata una delle ultime composizioni della "poetessa degli ulivi", Grazia Stella Elia di Trinitapoli (appena arrivato in libreria e nei principali ecommerce il nuovo libro presentato da Daniele Maria Pegorari, Le parole degli antenati, editore FaLvision). Vi compare, con il nome amichevole di Pinuccio, anche il professor Acquafredda. Questi i versi:
«Grande Pietro di Barletta / come Pietro il Grande russo. / Grande nella corsa / per vincere te stesso / prima che la gara. / Grande per la semplice umiltà / per la fraterna umanità, / per la straordinaria disponibilità. / Vanto, onore, gloria / per la tua città, / per la Puglia, per l'Italia / e per il mondo dello Sport. / Mai sarai dimenticato. / Nel cuore rimani di chi ti ammira / e un posto speciale / occupi nel cuore / di Pinuccio del Casale, / che tanto ti ama / e diffonde la tua fama.»
Lo scultore Paolo Alessandro Fanizza (Trinitapoli, 5 febbraio 1948). L’artista è ripreso sulla terrazza del suo studio all’ombra del cupolone della Cattedrale del suo, e mio, paese natale, dedicata a Santo Stefano, patrono della città pugliese. Fanizza, specializzato nella lavorazione della ceramica, della terracotta e del marmo, ha studiato e lavorato in alcune delle più rinomate botteghe fiorentine prima di tornare nella città natale. Le sue opere sono esposte in molte città italiane ed europee.
FOTOGALLERY
Dalla Puglia a Firenze
e ritorno: la lunga marcia
di un testardo autodidatta
LA MEMORIA DIMENTICATA / UN LIBRO E UN FILM
Ralph De Palma, dai monti Dauni
a Indianapolis la storia
del pilota più veloce del mondo
De Palma è considerato uno dei più grandi piloti automobilistici di tutti i tempi. Nacque a Biccari (Foggia) nel 1882, da dove Raffaele emigrò a dieci anni, e morì in California nel 1956.
A oltre mezzo secolo dalla scomparsa, questa prima, avvincente biografia in italiano, frutto di anni di ricerca, ne riassume la vita e la lunga carriera, fatta di incredibili record come le 2.557 vittorie su 2.889 gare cui partecipò, come il record mondiale di velocità (241 km. nel 1919), come la vittoria a Indianapolis nel 1915 e l’epica partecipazione a quella del 1912.
Ralph, che ispirò Enzo Ferrari, fu per due volte campione nazionale degli Stati Uniti e una volta campione del Canada. Ed ebbe anche un nipote – Peter De Paolo – che divenne altrettanto bravo come lo zio e come Ralph aveva anche lui nelle vene sangue biccarese, dauno.
Mi dice il lodevole autore del libro, De Tullio: “De Palma è stato per milioni di emigranti italiani il primo eroe dello sport”. Il libro ha ispirato anche un film di Antonio Silvestre: L’uomo più veloce del mondo (2020). Su Internet trovate l’approfondimento.
Grazie, Maurizio, per questa luce che con cui illumini un pugliese d’esportazione, che merita di entrare nella preziosa documentazione storica Nuova Puglia d’Oro, libro e portale che prende forma dall’idea originale e rivoluzionaria di Renato Angiolillo, il quale raccolse in un volume le biografie delle centinaia di famiglie pugliesi che hanno segnato la storia del Novecento: iniziativa ripresa e integrata oggi dalla Fondazione Valente e dal suo tenace fondatore, l’ex direttore della Banca d’Italia Aurelio Valente (info: nuovapugliadoro.it e anche aureliovalente.it).