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M è diventata la nuova capitale mondiale di coni, coppette & sorbetti. Anche grazie a Expo 2015, all’ombra della Madonnina stanno infatti approdando i più grandi gelatai artigiani del Belpaese, intenzionati a sbalordire la clientela meneghina e i turisti con i loro prodotti griffati e d’altissima qualità. Due nomi su tutti: il torinese Alberto Marchetti, considerato l’astro nascente del settore, che ha da pochissimi giorni preso possesso dei locali di viale Montenero 73 già dolcemente occupati da L’Arte del Cioccolato.

E poi c’è Stefano Guizzetti, una laurea in Scienze alimentari a Parma, la sua città, e una stupefacente rassomiglianza fisica con Carlo Cracco resa ancora più incredibile dal nome e dalla location del suo nuovo locale milanese, la Gelateria Ciacco, aperta il 19 giugno in via Spadari, casualmente a solo una cinquantina di metri da via Victor Hugo, dove sorge il ristorante del carismatico e inflessibile chef “televisivo”. Tra l’altro, per le sue golose creazioni Guizzetti si serve soltanto del cacao selezionato da un altro giovane e geniale artigiano italiano, il comasco Marco Colzani, che nel 2013 ha vinto la Tavoletta d’oro come miglior cioccolatiere emergente, per aver messo a punto una nuova tecnica di lavorazione delle fave di cacao, che libera al meglio le loro qualità aromatiche.

Altra novità dell’estate 2014 è che tre fra quelle che per noi sono le migliori gelaterie artigianali di Milano raddoppiano la loro presenza in città, sdoppiandosi. Da segnalare la nuova apertura del locale che guida alla grande la nostra classifica, La Gelateria della Musica, che – in aggiunta al decentrato e angusto negozio sui Navigli di via Pestalozzi – il 20 giugno ha lanciato un suo clone più in centro, in via Abamonti angolo via Castel Morrone, proprio a due passi dalla nuovissima birra-enoteca Bibendum Baladin.

(Ultim’ora: ha appena aperto i battenti e merita una nostra segnalazione di apprezzamento Souvenir d’Italie, in via della Moscova 39. Il nome è stato dato prendendo spunto da una canzone scritta nel 1954 da due sceneggiatori fiorentini, Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi, con le musiche di Lelio Luttazzi. La canzone utilizzata nella commedia musicale “Tutte donne meno io”, sempre di Scarnicci e Tarabusi, è stata interpretata nel tempo da artisti di tutte le nazionalità: tra questi, Fausto Cigliano, Nilla Pizzi, Teddy Reno, Perry Como, Connie Francis e Xavier Cugat, più recentemente da Renzo Arbore e Christian de Sica). E voi lettori di Milano e dintorni, quali gelaterie artigianali segnalate alla nostra mail salvatoregiannella@yahoo.it per arricchire la geografia dei sapori gustosi? Ndr).

  1. La Gelateria della Musica (via Pestalozzi 4 e via Giuseppe Abamonti 2 [nuova apertura])
  2. Il Massimo del Gelato (via Castelvetro 18 e piazza Risorgimento angolo via Pisacane [nuova apertura])
  3. Gelato Giusto (via San Gregorio 17)
  4. Da Cardelli – La Bottega del gelato (via Pergolesi 3)
  5. Le botteghe di Leonardo (via Solari 43 e via Borsieri 11)
  6. Cioccolati Italiani (via De Amicis 25, via San Raffaele 6 e via Torino angolo piazzetta San Giorgio [nuova apertura])
  7. Paganelli (via Adda 3)
  8. Gelateria Artigianale di Alberto Marchetti (viale Montenero 73 [nuova apertura])
  9. Misciolgo (via Benedetto Varchi 4)
  10. Gelateria Ciacco (via Spadari 13 [nuova apertura])
  11. I gelati di Naninà (via Foppa 56)
  12. Il Negozietto del Gelato (alzaia Naviglio Pavese 6)
  13. Shockolat (via Boccaccio 9)
  14. Sartori (piazza Luigi di Savoia 1)
  15. Pasticceria L’Antica di Ernst Knam (via Anfossi 10)
  16. Biancolatte (via Turati 30)
  17. Attimi di Gusto (via Cesare Correnti 5)
  18. Artico (via Porro Lambertenghi 15)
  19. Elio Bigoni (via Bazzini 3)
  20. Gelaterie Milanesi (via Cadore 45)
  21. Una leccata e via (via Solari 6)
  22. Gelateria Vulci (largo Vulci 7)
  23. Umberto (piazza V Giornate, 4)
  24. Grom (via Alberto da Giussano 1, via S. Margherita 16, corso di P.ta Ticinese 51, corso Buenos Aires 13, corso XXII marzo 5, piazza Argentina e piazza Gae Aulenti)
  25. Pasticceria San Carlo (via Matteo Bandello 1)
  26. Ciuri Ciuri (via San Prospero 1 e viale Gorizia 3)
  27. Aloha (via Teodosio 46)
  28. Officine del Gelato (viale Montenero 46)
  29. Baci Sottozero (piazzale Siena 18)
  30. Toldo (via Ponte Vetero 9/A)
  31. Vasa Vasa (via Spartaco 38 e via Canonica angolo via Moscati)
  32. Gelato Ecologico (via Ravizza 5)
  33. Helados (viale Montenero 50)
  34. Gelateria 54 (via Canonica 81)
  35. Lulù Gelato Più (viale Brenta 39)
  36. Garden Solari (via Montevideo 25)
  37. Souvenir d’Italie (via Moscova 39 [nuova apertura])
  38. Viel (viale Abruzzi 23 e corso Buenos Aires 15)
  39. Gelateria Porta Romana (corso di Porta Romana 126 e corso di Porta Romana 52 [nuova apertura])
  40. Oasi (via dei Fabbri 26)
  41. Rivareno (via Mercato 20)
  42. Il Gelatiere (Corso Lodi 2)
  43. Gelateria Scarlatti 5 (via Scarlatti 5)
  44. Gelateria K2 (viale Montenero 63)
  45. Gelateria Giova (corso Indipendenza 20)
  46. Prossima Fermata (via Melchiorre Gioia 131)
  47. La Sorbetteria Castiglione (via Madonnina 17)
  48. Wally (piazzale Lavater)
  49. Gelateria Marghera (via Marghera 33)
  50. Pozzi 1895 (piazza Agrippa 4)

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A PROPOSITO

Come capire se il gelato è buono

Sette consigli di un critico gastronomico, Davide Ottolini

  1. Il corpo: il gelato non deve scomparire immediatamente una volta portato alla bocca.
  2. La cremosità: non deve essere troppa. Se i grassi impiegati sono eccessivi, lasciano sulla lingua una patina percepibile per diversi secondi. Non va bene.
  3. La dolcezza: dovrebbe essere sempre moderata e, comunque, non particolarmente avvertibile.
  4. L’untuosità, ovvero la percezione di una certa scivolosità sulla superficie della lingua, è da considerarsi, senza dubbio, come caratteristica negativa.
  5. Durante l’assaggio di gelati alla frutta o allo yogurt, serve porre attenzione alla acidità: non deve apparire particolarmente marcata o aggressiva.
  6. Il banco vetrina: i gelati che presentano un’altezza maggiore a quella del bordo delle vaschette che li contengono, ovvero superano la cosiddetta linea del freddo senza tuttavia presentare alcun indizio di scioglimento, potrebbero contenere preparati che si discostano dalla filosofia artigianale del prodotto.
  7. La pastosità, peculiarità dovuta all’aria inglobata durante la fase di mescolamento mantecazione, ndr) o, per quanto riguarda le preparazioni industriali, insufflata meccanicamente. La quantità di questo elemento, in un prodotto di qualità, non dovrebbe mai essere eccessiva.
* Roberto Angelino, giornalista milanese, ha lavorato per 25 anni al settimanale Oggi; dal 2004 al 2007 è stato vicedirettore di Gente, poi è tornato a Oggi per curare gli Speciali e il bimestrale Oggi Foto. Nel 2015 ha pubblicato con Salvatore Giannella presso l’editore BookTime il volume Milano 50, con le schede dei 350 locali imperdibili della città sede dell’Expo, anticipate e poi sviluppate con successo su Giannella Channel. Sempre per i tipi di BookTime, la casa editrice di Gerardo Mastrullo, ha pubblicato altri due volumi: nel maggio 2016 Milano, mettiamoci una pietra sopra e, due mesi dopo, Milano al verde – Guida agli agriturismi di Milano e Provincia. Deve alla figlia Camilla l’amore per la capitale spagnola, dove un paio di volte all’anno si rilassa dedicandosi alla certosina ricerca dei “posticini giusti” per aggiornare la sua guida ai migliori locali di Madrid.

Le guide ai locali imperdibili di Milano nelle 8 classifiche dei “50 migliori”:

A cura di Roberto Angelino per Giannella Channel