Milano: le 50 migliori pasticcerie per golosi e curiosi

Le nuove entrate nella guida utile alle tappe imperdibili della città

MILANO 50

testo di Roberto Angelino* per Giannella Channel

Milano: le 50 migliori pasticcerie per golosi e curiosi

Le nuove entrate nella guida utile alle tappe imperdibili della città

MILANO 50

testo di Roberto Angelino* per Giannella Channel

 
(Ultimo aggiornamento: 01/2018)Salta la presentazione e vai alla classifica

 

Lo sosteneva George Bernard Shaw e a malincuore concordo: le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare. Specie nel periodo di Carnevale quando – lo ha appena rivelato la Camera di Commercio meneghina – torte e dolci vari si vendono il dieci per cento in più rispetto ai periodi normali dell’anno, il che per le pasticcerie di Milano e provincia equivale a un guadagno aggiuntivo di otto milioni di euro.

Detto questo, visto che qualcuno doveva pur aggiornare l’elenco delle cinquanta migliori pasticcerie di Milano, alla fine ho deciso – come al solito – di sacrificarmi io. D’altronde, come sosteneva uno dei massimi filosofi viventi del Novecento, lo spagnolo Tonino Carotone, questo è o non è un mondo difficile? Vita intensa, futuro incerto, felicità a momenti…

Beh, uno di questi momenti felici è stato compilare per Giannella Channel la lista di quelle che per me sono le cinquanta migliori pasticcerie della città nel 2016, lista che ha ben diciannove new entry rispetto alla precedente del novembre 2014. Un paio sono la filiale meneghina di due tra i più osannati maîtres chocolatier transalpini, salpati dalla Senna alla conquista dei Navigli cavalcando l’onda dell’Expo: Pascal Caffet (di Troyes, nello Champagne, nume tutelare dell’omonima boutique aperta nell’ottobre 2015 in via San Vittore) e Philippe Conticini (nato vicino a Parigi, dove ha tre boutiques della sua Pâtisserie des rêves, lo scorso dicembre inaugurata anche in corso Magenta).

Che la Milano più dolce parli ormai francese (e stia per diventare – almeno temporaneamente – la capitale mondiale del “cibo degli dei”) è confermato dal debutto in città (per la prima volta in ventidue anni) del parigino Salon Du Chocolat, ospitato dal 13 al 15 febbraio al The Mall, tra i grattacieli del nuovo Business District di Porta Nuova Varesine, in viale della Liberazione angolo via Galileo Galilei. Organizzato da Roberto Silva Coronel e Pietro Cerretani, propone degustazioni, sfilate di moda con abiti di cioccolato, laboratori per grandi e piccini, aree shopping, masterclass e showcooking con nomi di grido in arrivo da ogni parte del mondo e anche dall’Ampi, l’Accademia maestri pasticceri italiani, compresi i pastry chef Iginio Massari, Davide Comaschi e Gino Fabbri. E poi domenica 14, il giorno di San Valentino, iniziative a tema per tutti gli innamorati, che al Salone sono accolti da un Cupido di cioccolato alto tre metri. In più, Davide Comaschi ha creato per l’occasione un dolce ispirato a San Valentino, il Cuore Mio, ovviamente a forma di cuore, composto da pan di spagna e mousse alla fragola e cioccolato bianco, ricoperto di glassa alla fragola. A proposito di cioccolato, lo sapevate che il nostro Paese ne esporta per 665 milioni di euro l’anno (siamo i primi sul mercato cinese) e che ogni italiano mangia in dodici mesi ben quattro chili di cioccolato in tavolette?

Ma torniamo al nostro nuovo elenco delle top 50 pasticcerie di Milano. Altre tre new entry del 2016 sono il clone meneghino di altrettante storiche griffe dello Stivale: la partenopea Gay-Odin in via San Giovanni sul Muro (e da bravi napoletani l’hanno scaramanticamente inaugurata il 19 settembre, festa di San Gennaro), la fiorentina Tortapistocchi in via De Amicis (di Claudio Pistocchi, argento mondiale nel 2015 a Londra agli International Chocolate Awards) e la torinese Odilla Chocolat in corso Garibaldi (di Gabriele Maiolani, formatosi in Francia all’Ècole du Grand Chocolat).

Da rimarcare, infine, che quella che per noi è forse la migliore pasticceria di Milano, la Martesana di via Giovanni Cagliero alla Maggiolina (ovvero il regno del mitico Davide Comaschi, campione mondiale di cioccolateria 2013 e pasticcere dell’anno a Parigi nel 2014) dallo scorso novembre ha fatto il bis aprendo a Chinatown in via Paolo Sarpi un “gemello” su due piani, sotto il bancone e sopra la sala da thè.

Concludiamo segnalando un originalissimo locale, questa volta fuori lista: Grammo Milano (via Bessarione 9, tel. 02-39.97.00.86 o 347-01.32.135; chiuso lunedì), dolce novità creata da Marta Sangalli e Paolo Cappelletti, lei esperta di marketing e lui “filosofo” cresciuto nell’azienda dolciaria di famiglia. Il loro innovativo laboratorio dietro corso Lodi è una pasticceria specializzata nella produzione di artistici (e sempre freschi) biscotti personalizzati in cui vengono inserite fotografie, messaggi o loghi di qualsiasi tipo, anche graficamente complessi. A quando i biglietti da visita formato wafer? (r.a.)

max-paiella-manu-chao-elezione-presidente-repubblica La sezione Milano 50 si arricchisce, per gentile concessione di Renzo Arbore, di una colonna sonora d’eccezione: “A noi ci piace mangiare” (A nuje ce piace ‘e magna’) cantata dal popolarissimo showman con l’Orchestra Italiana. Grazie, Renzo, per queste note che avrebbero meritato di essere la colonna sonora di Expo. E auguri per il tuo seducente renzoarborechannel.tv (sg)

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Le 50 migliori pasticcerie di Milano

  • ANGELA
    Via Ruggero di Lauria 15, tel. 02-34.28.59 e 333-46.93.793

    Locale carino fondato nel 1979 dalla famiglia Di Clemente, con il mitico papà Luigi in laboratorio e il figlio Luca dietro al bancone con la signora Giuseppina che, per via dell’insegna, ormai tutti chiamano Angela. Affaccia su piazza Firenze ed è stato svecchiato a febbraio 2014: ora è un elegante Internet cafè tutto bianco dove servono anche l’aperitivo e qualche piatto. C’è una sala con quattro tavolini e un bel dehors con poltroncine in vimini e tanti fiori. La pasticceria sforna ricette storiche personalizzate e rielaborate, su tutte una Sacher da urlo e cestini di mandorle con fragoline di bosco. Altre specialità: colomba, chiacchiere (foto sopra, a sinistra; a destra cannoli ciliegia e nocciole), frittelle di mele, charlotte di pere, muffin, kranz, struffoli napoletani, cannoli siciliani, sospiri pugliesi, brioches pere e cioccolato (dal 2015 anche brioches vegane). La novità del 2016 è il succo di melagrana fresca spremuta al momento. Aperto dalle 7.30 alle 20 (tranne sabato e domenica a pranzo). Chiuso lunedì

 
  • BABÀ NAPOLI
    Via Prina 4, tel. 02-29.53.15.13

    A Chinatown dal 2008. Sofficissimi e poco alcolici, i babà arrivano ogni giorno (con altre prelibatezze campane) dall’omonima premiata pasticceria di via De Principati a Salerno. Specialità: Scazzetta del cardinale (a base di pastafrolla, pan di spagna, crema chantilly, fragoline di bosco e glassa di fragole), calzoncelli al miele, Caprese, Quasi-Sacher (rivisitazione con crema alla nocciola), castagnole alla crema, alla ricotta o alla nutella, pastiera, delizia al limone, torta ricotta di bufala e pere, torrone morbido ricoperto ai gusti limone, vaniglia e arancia. Ma soprattutto una marea di piccoli meravigliosi babà imbottiti, anche nelle varianti alla nutella e cioccolato bianco (si chiama Pinguino ed è il più richiesto), alla crema pasticcera e pistacchio, alla ricotta e pera, alla panna e fragolina, alla nocciola, al caffè,alla zuppa inglese, al cocco striato da gianduja, allo yogurt, ai frutti di bosco, alla crema e amarena, al melone e persino al limoncello. Chiuso lunedì

  • BIFFI
    Corso Magenta 87, tel. 02-48.00.67.02

    migliori-pasticcerie-milanoStorico (e un po’ spocchioso) locale fondato da Paolo Biffi nel 1847, e quell’anno tra i visitatori ci fu persino Giovanni Maria Mastai Ferretti, eletto Papa Pio IX l’anno precedente. Affaccia su piazzale Baracca, conserva intatti gli arredi dell’epoca e ha quaranta posti a sedere. Specialità: pralineria, panettone (foto a destra), oss de mort (si mangiano tra ottobre e novembre e sono rustici e morbidi biscottoni di forma oblunga, con ingredienti poveri: farina, mandorle, poco cacao, uvette, canditi, fichi secchi, cioccolato, pinoli e cannella), pan d’anes (pane all’anice), Sacher, charlotte di mele, Mimosa, cestini di frolla alla marmellata, Sinfonia d’estate (con crema e frutta), Scaglietta (torta Margherita con cioccolato). Sempre aperto

  • CLIVATI
    Viale Coni Zugna 57, tel. 02-89.40.33.38 e 339-19.97.022

    Dal 1969 a due passi dal parco Solari. Qualche anno fa la famiglia del fondatore ha passato la mano e ora il titolare è Stefano Giampietro, che (con il figlio Lorenzo, classe 1995) ha aperto la caffetteria (e un’attigua saletta da thè con quaranta posti a sedere) e mantenuto alta la qualità dei prodotti, tenendosi ben stretto il mastro pasticcere della vecchia gestione, Luca Biasioli, che per il suo celebre panettone, premiato nel novembre 2015 con il sesto posto da Gazza Golosa alla Fiera nazionale del panettone segue da trent’anni la ricetta originaria del 1156, oggi rivisitata (con le stecche di vaniglia di Tahiti che aggiungono una nota fruttata di anice e mandorla) anche in altre sei versioni: all’ananas, con marron glacés, al cioccolato, con noci e datteri, con amaretto e caffè o con mirtillo rosso americano e bacche di Goji. Tra le specialità anche sette magnifiche torte: Sweet Sandwich (pan di spagna al cioccolato farcito con crema chantilly, lamponi e decorazioni di cioccolato bianco), Otello (anima nera al cacao più crema con gocce di cioccolato fondente), Gran Gianduia (pan di spagna al cacao ammorbidito con curaçao e farcito con cremini al gianduia), Cheese Cake (frolla con mascarpone e marmellata di frutti di bosco), Tartufata (cioccolato bianco con farcitura di crema chantilly e fragole), Meringhetta (pan di spagna con crema pasticciera e frutti di bosco, rivestita con panna e gocce di meringa), Zurigo (sfoglia con mele in quantità ricoperta da crema cotta). E poi le ghiacciate (pan di spagna imbevuto nel liquore e glassato al pistacchio, vaniglia o cioccolato), le brioches al pistacchio di Bronte e tanto, tanto altro. Sempre aperto

  • COVA
    Via Montenapoleone 8, tel. 02-76.00.55.99 e 02-76.00.05.78

    Pasticceria-Cova-anni-50

    La storica pasticceria Cova di via Montenapoleone, negli anni ’50.

    Nel giugno 2013 il gruppo del lusso francese LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy) s’è aggiudicato per 32 milioni di euro l’80 per cento di questo prestigioso marchio della confetteria, la più antica pasticceria meneghina, fondata nel 1817 da Antonio Cova, soldato di Napoleone tornato a Milano tre anni prima, dopo l’esilio all’isola d’Elba dell’imperatore. La prima sede era accanto alla Scala (e si chiamava Caffè del Giardino, perché si trovava all’angolo tra via del Giardino e via San Giuseppe, oggi chiamate via Manzoni e via Verdi) e divenne luogo d’incontro per artisti, aristocratici e poi anche patrioti: tra i suoi tavolini nel marzo 1848 presero vita i moti delle Cinque Giornate. Nell’agosto 1943 il locale (che vanta persino una citazione in Addio alle armi di Ernest Hemingway) fu colpito, come la Scala, dalle bombe alleate e nel 1950 si trasferì nell’attuale sede, nel cuore del Quadrilatero della moda, dove ha un’elegante sala da the con cento posti a sedere. Il maestro pasticcere è Edoardo Gadda, 47 anni. Specialità: pasta frolla e pasta sfoglia, piccole mousse ai frutti di bosco, morceaux al cioccolato, gianduiotti, praline, panettone, pandoro, torta mimosa, Mont Blanc, meringhe, crostate e molto altro. Chiuso domenica

  • CREMERIA BUONARROTI
    Via Michelangelo Buonarroti 9, tel. 02-48.00.79.30

    Tante novità in arrivo per questo locale nato nel 1920 che ha un dehors sotto gli alberi con venti posti: dal 1° marzo 2016 il banco dei gelati sparisce, sostituito da un’isola per la preparazione di piatti freddi e caldi per pranzi di lavoro. Il vispo proprietario Giorgio Canelli, industriale milanese di 75 anni, possiede dal 2013 un caseificio modello in Ciociaria, la Anteo Società Agricola, a Castrocielo (Frosinone), che produce meravigliosi latticini di bufala campana dop e la nuova linea gastronomica della Cremeria proporrà i suoi prodotti. A fare gli onori di casa una new entry, Silvana Toscani, mentre dei dolci continua a occuparsi il pasticcere Massimiliano Negri. Specialità: crostata con cioccolato, pere e pistacchio, crema della nonna, torta berlinese o viareggina, panettone, semifreddi, gelati, cannoncini, cannoli siciliani, bignè, sfogliatelle alla ricotta, crostatine, diplomatiche, gemme (cestini di frolla o sfoglia con crema chantilly e fragoline di bosco). Ma il vero must sono le brioches, sfornate di continuo (con cioccolato, marmellate, crema di pistacchio, marron glacés, crema cotta e molto altro) e i caffè speciali, serviti solo ai tavolini, per esempio con marron glacés o gelato e granella di nocciole. È anche previsto l’arrivo in lista di qualche birra artigianale e, con la bella stagione, il rilancio della linea dei gelati, con nuovi gusti. Orario continuato dalle 7 alle 23. Sempre aperto

  • CUCCHI
    Corso Genova 1 angolo piazza Resistenza Partigiana, tel. 02-89.40.97.93

    Inaugurato nel 1936 come caffè-concerto (aperto sino alle due di notte) da Luigi Cucchi con la moglie Vittorina, il locale fu raso al suolo dalle bombe dell’estate 1943 e ricostruito due anni dopo, quando assunse la definitiva identità di pasticceria, con il laboratorio realizzato nella cantina fino a poco prima usata come rifugio antiaereo. Oggi alla guida c’è la terza generazione della famiglia, Cesare e le due figlie Vittoria e Laura, che con un restyling hanno spostato il bancone del bar e costruito una veranda sul marciapiede, mantenendo però lo stile retrò della sala da thè e di tutto l’ambiente. Tra gli storici clienti abituali c’era il poeta Giuseppe Ungaretti (che componeva i suoi versi sempre seduto al tavolo in fondo alla sala) e il regista Gabriele Salvatores, che nel film Happy Family del 2010 fa dire al protagonista Fabio De Luigi: «Assaggiate questo zuccotto di Zucchi, che è la cosa più buona del mondo!». Due anni dopo, nel 2012, il critico americano Matt Gross nella sua rubrica sul New York Times, ha piazzato la pasticceria milanese fra le tappe imperdibili in città. Dal laboratorio Pasquale Marino e Antonio Di Rosa sfornano le specialità della casa: Cecca (una veneziana classica o all’amarena), zuccotto Milli, coppa Cucchi (foto sopra: crema, panna e frutti di bosco), ambrogiotti (bicchierini di cioccolato con zabaione e piccoli frutti), Bignolata, torta ungherese, tarte Tatin, crostata di lamponi ripieni di crema, Sacher, crostata di crema e pinoli (o cioccolato e pere), brioches alla crema di mandorle, colomba al cioccolato, Pan meino (dolce lombardo con farina di mais da assaggiare solo o con un fondo di panna liquida). Prezzi eccessivi. Chiuso lunedì

  • DI VIOLE DI LIQUIRIZIA
    Via Madonnina 10, tel. 02-89.09.22.01

    migliori-pasticcerie-milanoUna minuscola bakery a conduzione familiare che pare una boutique, con laboratorio a vista e arredamento vintage, ideale per una pausa merenda golosa quando si è a Brera. Il personale è gentile e il posto carino, anche se piccolissimo, con qualche tavolo dentro e fuori. Buono il rapporto qualità/prezzo. Qui dal 2010 servono prelibatezze di ogni parte del mondo, ma la pastiera napoletana e la torta caprese sono in assoluto tra le migliori in città, sarà che le proprietarie, Lucia Cotugno e sua madre Pina Esposito, chef patissier allieva del maestro Leonardo di Carlo campione del mondo 2004 (tutti i dolci li crea lei), sono due napoletane veraci “adottate” da Milano. Il nome sull’insegna è ispirato all’omonimo romanzo del 2005 di Nico Orengo (che parla di amore per la vita e per il cibo), regalato da mamma Pina alla figlia. Altre specialità: dagli Stati Uniti i cheesecake al limone, i muffin (dolci simili ai plumcake, di forma rotonda, con la cima a calotta semisferica e non rivestiti di glassa), i cookies (croccanti biscotti arricchiti da gocce di cioccolato) ma soprattutto i cupcake (minitorte pan di spagna, glassate e farcite con crema di vaniglia, carota, cioccolato, pistacchio, limone o cannella); dalla Francia le mousse e i macarons (dolcetti dai colori sgargianti a base di mandorle e dall’aspetto simile ai baci di dama, ma più lisci e lucidi) e dall’Inghilterra gli scones (paninetti morbidi da farcire con marmellata e cioccolato). Chiuso lunedì mattina

  • FRATELLI FRENI
    Corso Venezia 43, tel. 02-84.21.59.54

    Aperta cent’anni fa e trasferita da dicembre 2013 in corso Venezia dalla storica sede di corso Vittorio Emanuele, la pasticceria della nobile casata dei Freni propone specialità e tentazioni della tradizione siciliana. La fondò a Milano nel 1914 il messinese Salvatore Freni, salvatosi a stento con la famiglia dal terribile terremoto che il 28 dicembre 1908 aveva distrutto la sua città sullo Stretto. Oggi la gestisce il pronipote Mario con il fratello Carlo. Specialità: cassate, cannoli, frutta martorana, marzapane, pignolata di Messina, buccellati, macarons (anche ai gusti cassata, cioccolato fondente e arancia, gelso, liquirizia o ricotta e pistacchio), cioccolato, brioches artigianali, pastiera napoletana, cheesecake, torta di cioccolato, marmellata di arance amare e cannella. In estate (nel gradevole nuovo dehors) granite in undici gusti differenti (tra cui limone, caffè, fragola di bosco, mandorle, gelsi neri e pistacchio di Bronte) e gelati con diciotto gusti (compresi gelsomino, macedonia, pompelmo rosa e ricotta con cannella in polvere). All’ora dell’aperitivo il barman-pittore Fabio Canizzaro, prepara cocktail per tutti i gusti, compreso lo Spritz Freni, con vermouth Martelletti, prosecco, soda, cannella e una fetta d’arancia. Fino alle 21 (sabato e domenica 19.30). Sempre aperto

  • GALDINA
    Via Terraggio 9, tel. 02-89.07.32.80

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    Galdina Della Seta.

    Dice il sito web di questa incredibile pasticceria aperta in zona Magenta dalla geniale Galdina Della Seta: «La mia è una casa-salotto protetta all’interno di un cortile pieno di atmosfera, dov’è possibile soffermarsi per chiacchierare di ingredienti e ricette, sfogliare libri di cucina e scoprire curiosità per il palato». Nel 1990 Galdina s’è diplomata in pasticceria al corso Le Cordon Bleu di Parigi e da allora rielabora l’esperienza francese con un percorso fra tradizione e originalità. Il suo osannato piccolo capolavoro di gusto ed estetica è la piramide di cioccolato, da lei stessa definita un po’ narcisisticamente “imperdibile, pluripremiata e misteriosa nel taglio”. Altre specialità: colomba, sette tipi di bavarese (per esempio con arance amare o alla cannella e mele renette), quattro charlotte (al cioccolato, lampone, frutti di bosco o cassis), crostate, melograno con crema chiboust, meringhe, mousse di gianduja o al frutto della passione, cheesecake, mont blanc, flan di pere e crumble di mele. Produzione limitata, meglio prenotare. Galdina organizza anche corsi di pasticceria ognuno della durata di tre sere (dalle 19.30 alle 22, 180 € a persona): i prossimi sono in programma il 16,17 e 18 febbraio e il 23,24 e 25 dello stesso mese. Orario: 10-13 e 15-19.30. Chiuso domenica

 
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  • GAY-ODIN
    Via San Giovanni sul Muro 19, tel. 02-39.66.35.09

    Fondata nel 1894 a Napoli dal giovane e geniale cioccolataio Isidoro Odin (piemontese di Alba, ma d’origine svizzera), che poi insegnò i suoi segreti a Giuseppe Maglietta (ancora oggi alla guida della azienda), nipote dei due ristoratori partenopei (i gemelli Giulio e Nino Castaldi, proprietari del bar Gambrinus e del ristorante Zi’ Teresa) a cui aveva venduto l’attività visto che a sua figlia la pasticceria non interessava. Oggi Gay-Odin ha nove punti vendita a Napoli, uno a Roma e dal 2008 (il 19 settembre, giorno di San Gennaro) anche a Milano, in questa boutique arredata in stile Ottocento e resa spettacolare nel 2014 grazie all’aggiunta di una Sala da Cioccolato con tavolini e poltroncine dove degustare un caffè cioccolatoso, un bicerìn in onore alla provenienza piemontese del fondatore o una cioccolata calda della casa. Sembra di entrare nella fabbrica di Willy Wonka (ricordate il film con Johnny Depp?). Specialità: ciocco-cuoppo da passeggio (un cartoccio già composto con una decina cioccolatini misti a sorpresa, un omaggio al cibo da strada partenopeo), torta Foresta (sfoglie sottili di cioccolato al latte lavorate a mano che ricordano rami e tronchi), i coni (dove il sapore delle miscele di cacao si fonde con la croccantezza della cialda), Vesuvio (modellino del vulcano in cioccolato con mandorle e crema gianduja) e i nudi (cioccolatini al liquore con vari ripieni, chiamati così a inizio Novecento per la mancanza dell’incarto). Tra l’altro, nel 2016 è possibile seguire di persona le fasi della lavorazione di questi paradisiaci prodotti prenotando con anticipo una visita guidata della fabbrica di Napoli, dal 1922 in vico Vetriera 12 a Chiaia, nel cuore della città (tel. 081-41.78.43 o mail a info@gayodin.it). Chiuso lunedì mattina e domenica

  • G. COVA & C
    Via Cusani 10, tel. 02-36.68.23.66

    Nel 1930 i pasticceri meneghini Agostino Panigada e Giovanni Cova (non imparentato con i Cova di via Montenapoleone) si misero in ditta aprendo in viale Monza 91 un laboratorio specializzato in panettoni. Nel maggio 2015 i proprietari del locale e dello storico marchio hanno aperto anche questo show room-bistrot in zona Brera (foto sopra), una pasticceria 2.0 che mixa sapori della tradizione e modernità. Altre specialità: colomba (classica o con gocce di cioccolato, ai frutti rossi, con amarena, senza canditi o con pere e cioccolato) e pandoro con farcitura golosa di panna, mascarpone e cioccolato a scaglie. E poi: marron glacés, praline di torrone, Cubo di torrone friabile con nocciole a vista. Il locale (un emporio di trecento metri quadri su tre livelli) stupisce col suo scenografico soffitto con appesi 330 panettoni veri ed è aperto dalle sette del mattino alla nove di sera per colazioni (il punto forte restano ovviamente dolci e pasticcini), pranzi e anche aperitivi: la specialità tra i cocktails è il G. Cova & C Shake, ideato dal re dei barman Oscar Quagliarini, ottenuto dalla macerazione nel Campari ghiacciato del panettone Classico Libbra Milano, poi torchiato, purificato con filtri da aromificio e messo a riposare in freezer. Ogni mese il venti per cento del ricavato della vendita dei caffè finisce in beneficenza. E c’è anche il gelato al panettone.

  • GIACOMO
    Via Pasquale Sottocorno 5, tel. 02-76.31.91.47

    migliori-pasticcerie-milanoDietro viale Premuda c’è da poco questa bomboniera ricreata ad arte da bravi architetti, con pareti e soffitti dipinti a fiori come nelle botteghe di lusso dell’Ottocento. In realtà Giacomo è la pasticceria di un noto (omonimo) ristorante di pesce, affidata alle sapienti mani delle sorelle Elena e Giulia Monti, 57 anni in due, che creano giornalmente piccoli capolavori. Il loro fiore all’occhiello è la Bomba (45 euro al chilo), un sublime panino di sfoglia alto quattro dita e farcito con crema al mascarpone e fragoline di bosco, che si prepara solo su ordinazione perché va mangiato freschissimo. Altre specialità: Sacher (foto a destra), cannoncini e bigné, torta al doppio cioccolato, crema cotta e amarene, millefoglie farcita al momento con crema chantilly e lamponi, tarte tatin, panettoni e colombe. Dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20. Chiuso il pomeriggio di domenica e lunedì

  • GIORGIA
    Piazza del Rosario 1, tel. 02-83.73.095

    Pasticceria di lunga tradizione dal 1990 in zona Solari, con qualche posto a sedere all’interno e uno spazio più ampio nella veranda che affaccia sul largo marciapiede ed è climatizzata estate e inverno. La torta Giorgia è simile alla Sacher ma imbevuta di zabaglione ed è il cavallo di battaglia della casa assieme al Mont Blanc. Altre specialità: chiacchiere, brioche al cioccolato, millefoglie, tronchetto di meringa e panna, con strati di crema al gianduja, semifreddo al cioccolato e tante preparazioni che variano in base alla stagione, come le paste mignon, panettone, maron glacés, timballo di ciliegie Vignola con crema pasticcera, profiteroles, crostata d’uva, kranz, mousse di frutta e mini bavarese ai frutti di bosco. Prodotti della Venchi. Orario continuato dalle 7 alle 20. Sempre aperto

  • GIOVANNI GALLI 1911
    Corso di Porta Romana 2, tel. 02-86.45.31.12 e (dal 1945) via Victor Hugo 2, tel. 02-86.46.48.33

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    Stresa. Concorso nazionale per l’elezione di Miss Italia. Il giornalista Lucio Ridenti controlla la dentatura della candidata Lucia Bosè.

    Il locale aperto da Giovanni Galli nel 1911 in corso di Porta Romana (all’epoca corso Roma 5) conserva ancora oggi il mobilio sopravvissuto ai bombardamenti dell’ultima guerra. Nell’aprile 1947, da Galli (alla cui guida è subentrato Ferruccio Galli, figlio del fondatore) fa la commessa una certa Lucia Borloni, sedicenne figlia di operai che abitano a Porta Vigentina, la cui presenza colpisce il regista Luchino Visconti, reduce dal successo del film Ossessione, entrato per acquistare delle praline alla menta. Per la ragazza, che presto sceglierà il nome d’arte di Lucia Bosè, le porte del cinema si apriranno cinque mesi più tardi, con la vittoria al concorso di Miss Italia a Stresa. I marron glacé (63 euro al chilo) di Galli, qui chiamati in modo un po’ snob marroni canditi, facevano impazzire Enzo Biagi, che abitava in una traversa di corso Italia. Oggi l’azienda è gestita dai figli di Ferruccio, Giovanni ed Edoardo. Altre specialità: praline con pasta di mandorla, liquore, crema alla menta o noci, gelatine, meringhe al cioccolato, pasticcini con dattero, mandorla o mela cotogna, boeri, frutta candita, alchechengi, violette candite. Chiuso domenica pomeriggio

  • GRECCHI
    Via Giuseppe Mussi 16 angolo via Piero della Francesca 7, tel. 02- 33.15.172

    Dal 1959 il laboratorio a vista (alle spalle del bancone) di questa bottega storica a due passi da corso Sempione sforna dolci da leccarsi i baffi. È il regno del maestro pasticcere Luigi Grecchi che sta ormai passando la mano al valido figlio Antonio. Specialità della casa: torta pere e cioccolato, Foresta nera, meringata, millefoglie, Saint Honorè, torta con crema cotta ricoperta di cioccolato, kranz (da prenotare), cannoncini, funghetti al rhum, frolle alla frutta, sfoglia con crema pasticcera, macarons, colomba, marron glacés. Prezzi “milanesi”. Anche dolci vegani e per celiaci. Orario continuato dalle 6.30 alle 20 (le 19.30 domenica). Chiuso lunedì

 
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  • I DOLCI NAMURA
    Via Castelvetro 16, tel. 02-34.53.41.76

    In zona Sempione nel 2010 il pasticcere Daniele Torresani e il barman Massimiliano Saghetto decidono di fondere un locale di grande tradizione dolciaria attivo dal 1958 (guarda caso in via Dolci) con un altro a vocazione bio, il Namura, creando questo tempio di naturali golosità dove regnano qualità e prodotti sani (foto sopra). Specialità: Sacher mediterranea (ganache di cioccolato e panna con strati di marmellata bio alle arance amare di Sicilia), tartelletta Sesto senso (al cioccolato e lampone, ricoperta da una mousse di cioccolato al latte), cannoncini magnum, panettone, torte per celiaci, frangipane allo zenzero o ai frutti di bosco, chiacchiere di Carnevale, mezzaluna di sfoglia con mele e tanti tipi di brioches, anche con noci, uvetta e cannella o integrali al miele. Al banco servono un cappuccino in versione vegana. Chiuso lunedì

  • LA PASTICCERIA DI TURI GIOVANNI
    Via Bonghi 16 angolo via Brioschi, tel. 02-84.66.648

    Aperta nel 1999 in zona viale Tibaldi, non lontano dall’Alzaia Naviglio Pavese, da Giovanni “Gianni” Turi, lui in laboratorio e i suoi familiari al bancone. Crea dolci della tradizione siciliana ma reinventati: da favola i cannoli, sempre freschi e riempiti al momento con ottima ricotta. Altre specialità: zuccotti con amarene, crostata pere e cioccolato, cannoncini. Fra le torte: Fantasia (con bignè e fragole), quella con frutti di bosco, granella di pistacchi, crema Chantilly e gocce di cioccolato. E poi la torta con le mele “nascoste”: si celano, a pezzetti, assieme a noci e uvette, sotto la buonissima copertura. Dalle 9 alle 19.30. Chiuso domenica pomeriggio e lunedì

  • LE DOLCI TRADIZIONI
    Via Ampère 122, tel. 02-28.20.612

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    Yves Thuries.

    Al Casoretto, in via Jommelli, nel 1987 la mantovana Gabriella Ceron apre una pasticceria che ha quasi subito successo nel quartiere. Il secondo dei tre figli, Marcello Martinangeli, deciderà di seguirne le orme: prima fa la gavetta dal maître chocolatier Yves Thuries poi si diploma alla prestigiosa scuola parigina di Gaston Lenôtre. Al rientro vuole sposare la tradizione della pasticceria francese con quella italiana e ci riesce alla grande, diventando anche pasticcere ufficiale della squadra azzurra alle Olimpiadi di Londra. Nel 2012 apre col fratello Sergio e con Maria Luisa Benzi questa pasticceria-boutique con caffetteria in via Ampère, sempre al Casoretto: l’arredo è moderno sui toni del verde e c’è il wifi free, ma la qualità è la stessa di mamma Gabriella e i dolci hanno un tocco di creatività in più. A fine 2015 Le dolci tradizioni ha aperto un secondo negozio a Cernusco sul Naviglio. Specialità: clafoutis (torta francese al forno con ciliegie nere intere e profumo di vaniglia, reinterpretata con frutta di stagione e crema di mandorle), sacher, mousse al lampone (con cuore di pistacchio e sottile strato gelèe di lampone, il tutto poggiato su una genoise al cioccolato), pensiero alla fragola e rabarbaro (mattonella quadrata con base di pasta frolla e impasto frangipane alla mandorla), muffin ai mirtilli, crema catalana al mango caramellato, tarte tatin, pastafrolla con pere caramellate e cardamomo, cupole di cioccolato fondente, bavaresi, mousse al cioccolato con strato di croccantino di mandorle, mousse all’arancia e nocciole. Martinangeli sforna anche deliziosi pasticcini di Parigi, les éclairs, bignè oblunghi pieni zeppi di crema a 2,50 € l’uno, in cinque varianti: mousse al lampone; crema al limone con meringa croccante; col ripieno di crema chantilly; cioccolato fondente; crema pasticcera. Da Natale 2015 ci sono i Tronchetti (le buches dei francesi) in tre versioni: marron glacés, cioccolato & lampone, frutto della passione. Chiuso domenica pomeriggio

  • LE OFFICINE DEL DOLCE
    Via Tullio Massarani 2, tel. 02-39.97.06.20

    Nell’ottobre 2014 il giovane imprenditore lucano Enrico Carretta ha lanciato una sfida ai milanesi più golosi, aprendo Le Officine del Dolce (foto sopra) in una traversa di corso Lodi, a pochi metri dalla fermata Brenta della linea gialla del metrò. Inizialmente l’anima del locale era Graziano Bistoletti (ex capo pasticcere nel ristorante dell’hotel di Giorgio Armani in via Manzoni) con la collega Chiara Mariani, che poi lo ha seguito nel Bisto Pasticceria e Caffè da lui aperto il 1° agosto 2015 a Busto Arsizio. È quindi stato avvicendato alle Officine prima da Daniele De Angelis e ora da altri due grandi, Paolo Pompetti e Ttai Capri. Che preparano una spaziale millefoglie a tre piani con trionfo di lamponi e crema. Altre specialità: mousse ai tre cioccolati, muffin di vaniglia, pastiera napoletana, cassata, cheesecake, torta al caffè, Caprese al cioccolato, tiramisù, torta di pere e fondente. Una pasticceria d’élite a prezzi accessibili. C’è anche la possibilità di fare colazione o merenda. In più, i due attuali pastry chef tengono lezioni di pasticceria aperta a tutti, ogni giorno dopo le 17.30 (orari da concordare). Quattro i corsi (che loro chiamano “moduli”): Le basi della pasticceria (pasta frolla, crostata di frutta, pasta sfoglia, crema pasticcera), Le torte (Pan di Spagna, torta St. Honoré, farcitura, coperture), Mousse e cioccolato e Dessert d’autore. Il pacchetto con i quattro i moduli costa 250 €, ma si può anche acquistarli singolarmente a 80 €. Per info consultare il sito ufficiale di Officine del Dolce. Sempre aperto

  • LIZZY
    Piazza Giorgio Ambrosoli 1 angolo via Paolo Giovio, tel. 02-48.00.54.98

    migliori-pasticcerie-milanoA due passi da corso Vercelli c’è dal 1981 questa classica pasticceria artigianale, senza posti a sedere. Il fiore all’occhiello è, ovviamente, la torta Lizzy, cialda croccante con bignè e panna e scaglie di cioccolata o con crema pasticciera, cioccolato, frutti di bosco, panna e meringa. Altre specialità: torte agrumella, Giada, Cecca, Monia e alla crema di limone, dolci a più piani per matrimoni, Monte Bianco “alla romana” con spaghetti di marroni, panettone con pere, noci e cioccolato, zuccotto, Saint Honoré, Pavlova rivisitata, torta ananas e lamponi, meringa con marroni e cannella, profitterol, kranz, charlotte di mele, pralineria, cannoncini, bignè, bavaresi, babà, semifreddi (anche al triplo cioccolato), tartufini al rhum, cialdine ai marron glacés, cannoli siciliani (solo nel weekend) e cupcake con base di amorpolenta, vellutata di cioccolato bianco e pistacchio intero e in granella. Specialità natalizia è il panettone decorato: realizzato con la ricetta classica, è poi immerso nel cioccolato fondente e successivamente ricoperto con una finissima pasta di zucchero e con decorazioni realizzate a mano, caramelle e cioccolatini. La novità più recente è il pane al mais con crema di cioccolato spalmabile, un mix di cioccolato fondente e nocciola reso vellutato dall’olio extravergine d’oliva. Ah, è di Lizzy la megatorta a due piani con cui Aldo, Giovanni e Giacomo (clienti abituali) hanno da poco festeggiato le loro nozze d’argento con la comicità (foto a destra). Chiuso lunedì

  • LUCA
    Via Bergognone 3, tel. 02-46.92.585

    Dietro il Parco Solari, ha all’interno solo cinque posti a sedere ma fuori spicca una verandina riscaldata nella stagione più rigida. Nata come De Luca, oggi dall’insegna è ora sparita la De. L’ambiente è giovane e moderno: il nuovo proprietario Gianpietro Senno è subentrato dopo trent’anni di gestione dei coniugi Meroni. Nel laboratorio tengono anche corsi di pasticceria. Specialità: pasticceria mignon, cannoli siciliani, cassatine, babà, budini di riso, barchette pere e cioccolato, torta Seduzione agli Agrumi, Delizia al pistacchio, Sacher mousse, tiramisù (gianduia o lampone), meringata, Fragolina, brioches doppio impasto, panettone ai frutti di bosco, semifreddi, torta crema catalana e amarene, Zuccotto moka, torta al cioccolato con mango o peperoncino. Orario continuato dalle 7-alle 20 (domenica fino alle 19). Sempre aperto

  • MARCHESI 1824
    Via Santa Maria alla Porta 11/A, tel. 02-86.27.70 e 02-87.67.30

    Fondata 192 anni fa da Angelo Marchesi, si trova tra piazza Affari e via Meravigli ed è una delle più nobili pasticcerie milanesi. Nel marzo 2014 Prada ne ha acquistato l’80 per cento per 7,7 milioni di euro. Il locale, che conserva atmosfera e arredi originali, non ha purtroppo posti a sedere. La gestione quotidiana è sempre curata dalla famiglia Marchesi, dal nipote del fondatore (che si chiama Angelo come il nonno) con la moglie e i due figli. Specialità: panettone, pasticceria mignon, torta sfoglia con crema e mele, budini di riso, fondant di zucchero, truffen (base di cioccolato, chantilly al cioccolato e cacao spolverizzato) e gelée. L’ultima creazione è la crostata Mondrian, ispirata al pittore astratto olandese che dipingeva combinazioni di linee con losanghe, rettangoli e quadrati colorati: lo schema è identico, ricreato con marmellate e materie prime di accesa tonalità. Orario continuato dalle 7.30 alle 20. Chiuso domenica pomeriggio e lunedì. Il 9 settembre 2015 i neoproprietari Miuccia Prada e Patrizio Bertelli hanno fatto il bis aprendo sempre in collaborazione con Angelo Marchesi una pasticceria di haute couture nel cuore del quadrilatero della moda, in via Monte Napoleone 9 (tel. 02-76.00.82.38), proprio di fronte allo storico rivale Cova: 120 metri quadrati ad alto tasso di eleganza disegnati dall’architetto Roberto Baciocchi, un bar-pasticceria con in più un bistrot-cucina che per ora in funzione solo a pranzo. Dalle 7.30 alle 21. Sempre aperto

 
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  • MAROTIN
    Via Archimede 59, tel. 02-73.95.77.90

    In zona Risorgimento. Fiore all’occhiello di questo fascinoso barettino-bomboniera con soppalco, un bancone lungo lungo e solo tre tavolini è la coppa Sant’Ambroeus (crema pasticcera, frutti di bosco e chantilly): la titolare Mariangela Del Favero non ha problemi a confessare di aver fatto sua la ricetta di questo dolce ideato da Luciano Vismara della pasticceria Sant’Ambroeus, a cui la coppa deve il nome. Quello della pasticceria, invece, è il vezzeggiativo con cui lei da piccola veniva chiamata in famiglia in Veneto: marotin, cioè piccolo maruth, ovvero “covone di fieno”. Altre specialità (foto sopra): bavarese, sabbiosa al limone, crema e cioccolata; torta pere e cioccolata; pan di spagna, alle noci e miele o alla crema cotta e lamponi. Non c’è servizio al tavolo, si ordina al banco e poi ci si serve. Fino alle 19 (sabato le 18). Chiuso domenica pomeriggio

  • MARTESANA
    Via Giovanni Cagliero 14, tel. 02-66.98.66.34

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    Davide Comaschi.

    Per esortare qualcuno a occuparsi solo delle cose di cui è competente, a Milano c’è un modo tutto speciale: Ofelè, fa el to mestè, cioè pasticciere, fa il tuo mestiere. Ecco, qui il pasticcere lo sanno fare davvero bene. Tra via Melchiorre Gioia e la Maggiolina, con qualche tavolino dentro e qualcuno all’aperto (in un terrazzino riscaldato durante la brutta stagione) questa bottega artigianale fu fondata nel 1966, quando ancora la Martesana scorreva a vista. La maison, di proprietà di Vincenzo Santoro, è il regno del grande Davide Comaschi, classe 1980, campione mondiale di cioccolateria nel 2013 e pasticcere dell’anno a Parigi nell’ottobre 2014. Specialità: Martesana (torta paradiso e crema pasticcera), Dolce sinfonia (cioccolato e savoiardi), Cremino (cinque colate di cioccolati di diverse gradazioni), Evolution (torta a otto strati: 1°: pan di spagna al cioccolato, 2°: bavarese con nocciole e caramello, 3°: salsa di lampone, 4°: mousse al mandarino con profumo di mandorle, 5°: ancora salsa di lampone, 6°: pan di spagna al cioccolato, 7°: mousse al cioccolato al 75% di cacao monofava, 8°: copertura finale di salsa al gianduia). E poi: mignon con mousse di marron glacés e cioccolato, uova pasquali, colomba, panettone, veneziana, chiacchiere, tortelli, crumiri, crostatine, bicchierini di cioccolato ripieni di mousse, cannoli siciliani, babà, sfogliatelle, crostatine alla frutta, Cubotti (bocconcini a strati di pasta e creme varie), gelatine di frutta. L’ultima creazione di Cremaschi è la Pralina mondiale Galaxy of the Triangle (camicia di cioccolato fondente con farcitura di ganache al frutto della passione e pralinato all’ancienne). Dal 28 novembre 2015 Martesana ha fatto bis aprendo a Chinatown (via Paolo Sarpi 62, tel. 02-66.98.66.34) una nuova boutique su due piani, con un piccolo laboratorio sul retro: sotto c’è il bancone dei prodotti e sopra la sala da thè. Sempre aperto

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  • MASSIMO 1970
    Via Ripamonti 5, tel. 02-58.32.11.88

    Pasticceria aperta nel settembre 1970 (con la moglie Luigina Vella) dal maestro siciliano Antonino Crinò, classe 1940 e oro ai Mondiali di Pasticceria a Tokyo nel 1992, che dà al locale il nome del primo dei suoi tre figli: l’ “allievo” Massimo a tre anni fa i suoi primi cannoncini e poi nel 1995 è bronzo ai Mondiali di Lione con il team azzurro di cui è l’elemento più giovane. Da leccarsi le dita la sua mousse Francesca. Altre specialità (foto sopra): torta cioccolato e lamponi, la Duomo, Sacher, zuccotto, Foresta Nera, Bohème di cioccolato, Amor Polenta, torta di carote, charlotte di mele, torta con zucca e cioccolato, la Jolanda, lingue di gatto, coccole al cioccolato, sparnazzi all’albicocca o al pistacchio. Dopo un restyling c’è ora un fornito angolo-bar per aperitivi (7-10 €) che è il regno di Lukino, la terza generazione dei Crinò. Sempre aperto

  • migliori-pasticcerie-milanoMIGLIERINA
    Via Felice Casati 22, tel. 02-29.52.47.98

    In una traversa di viale Tunisia, è gestita da più di una dozzina d’anni dal napoletano Giacinto Franchini (foto a destra). Imperdibili la sua millefoglie, la torta Emily con pan di Spagna, fragoline di bosco e crema pasticcera e una grandiosa torta di pere e cioccolato ricoperta da una ganache di cioccolato al gianduja. Altre specialità: budini di riso in frolla, torta di chantilly di gianduia con riccioli di cioccolato e fragole, Monte Bianco, mousse e meringate ai frutti di bosco, Sacher alle fragole, torta Linz con fiori di garofano, cannella, marmellata di lamponi e mandorle. Dalle 8 alle 20. Sempre aperto

 
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  • NUOVA BRIANZA
    Viale Brianza 14/A, tel. 02-28.27.529 e 335-58.04.306

    Secondo il sito Agrodolce il loro laboratorio a vista sforna il miglior panettone di Milano. In effetti, dopo l’acquisto nel 2011 e la ristrutturazione di questo storico locale in zona Loreto, la famiglia Travaini-Ferrari (Giuseppe Travaini, milanesone doc, è l’ex proprietario della Gelateria Rossi di viale Romagna 23) è riuscita a mantenere invariata la qualità dei dolci della Pasticceria Brianza gestita per trentacinque anni dai Brasca. Tra le specialità: Sacher e Charlotte anche in monoporzione, Delizia al profumo di arancia, torta Rossana allo zabaione, chantilly con fragole e riccioli di cioccolato fondente. Ottimi i gelati (tra i gusti: fiocco di panna, tiramisù, crema al caramello mandorlato e sacher gelato). Orario continuato 7.30-20. Chiuso lunedì

  • ODILLA CHOCOLAT
    Corso Garibaldi 38, tel. 02-72.09.57.19

    migliori-pasticcerie-milanoAlla fine dell’anno dell’Expo è approdata a Brera una delle migliori cioccolaterie artigianali torinesi (dal 2004 sta in via Fratelli Carle 40) con le creazioni di Gabriele Maiolani, compresi – ovviamente – i suoi paradisiaci gianduiotti (90 € al chilo) e le 96 varietà di praline. Il nome della maison è un omaggio del pasticcere a sua madre, Odilla Bastoni. Dopo un accordo di partership con la Centrale del latte di Torino, il 4 novembre 2015 Maiolani ha inaugurato lo store milanese col lancio dell’incredibile Godò Fruit de la Passion, una boule di cioccolato croccante al cui interno c’è una cremina al frutto della passione (foto a destra), ricetta che il maître chocolatier torinese (formatosi in Francia, all’Ècole du Grand Chocolat di Valrhona a Tain l’Hermitage) ha creato ispirandosi alla madrina della serata, l’attrice Valeria Golino. Sempre aperto

  • PANARELLO
    Piazza San Nazaro in Brolo 15 angolo corso di Porta Romana, tel. 02-97.37.82.55 e anche in via Tolstoj 1 (portici di via Savona),tel. 02-37.07.20.33; via Speronari 3, tel. 02-86.46.22.64; piazza Santa Francesca Romana 1, tel. 02-29.53.10.93 e via della Moscova 52 angolo largo La Foppa, tel. 02-87.14.14.81

    Nel 1885, a 17 anni, il giovane Francesco Panarello rileva il forno in cui lavora in via Porta d’Archi a Genova e inconsapevolmente dà inizio a una dolce storia lunga più di un secolo. È il primo in città ad acquistare un forno elettrico: la clientela apprezza molto i suoi prodotti e il forno si caratterizza sempre più come pasticceria e oggi vanta un’importante presenza a Milano, dove ha ben cinque punti vendita, il primo aperto nel 1930. Specialità: cannoncino (il laboratorio ne sforna circa trentamila alla settimana), kranz, torta Panarello (una specie di Paradiso aromatizzata alle mandorle; anche in versione monodose: la Panarellina), Negrita (simile alla Sacher, ricoperta interamente di cioccolato extrafondente con dentro marmellata di albicocche), Lagaccio (biscotto tradizionale genovese), torta Kamut, crostatina griglia e le novità Jolly e mini bavaresi con fragoline o al cioccolato. Dolci gluten free e linea Granò per celiaci. Sempre aperto

  • PARADISO
    Corso di Porta Vigentina 10, tel. 02-58.31.46.68

    Paradiso di nome e di fatto, si chiama così perché sta di fianco alla chiesa di Santa Maria al Paradiso, a due passi dalla Crocetta. Bottega storica con due vetrine aperta nel 1949 da Emilio e Angela Bombana, trent’anni dopo è passata agli attuali proprietari, i coniugi Claudio e Flavia Consonni, che hanno aumentato offerta e prestigio dei loro prodotti anche grazie alla ristrutturazione del 1987. Tra i clienti storici i compianti Enzo Bearzot ed Enzo Biagi, e poi Fabio Fazio e – fin da bambino – anche l’umile compilatore di queste note che ha fatto le elementari a due passi, in via Quadronno. Qui si producono irreprensibili dolci classici, con una torta Giapponese da urlo, con meringhe al cioccolato e crema di gianduia. Altre specialità: torta di pere e cioccolato, crostata al limone, charlotte di mele, torta Argentina, brioches, scodellini di cioccolato con crema e lampone, gelato artigianale, pasticcini e altre prelibatezze formato mignon. Sempre aperto

  • PASCAL CAFFET
    Via San Vittore 3, tel. 02-36.56.39.99

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    Pascal Caffet.

    A due passi da Sant’Ambrogio, da ottobre 2015 è la succursale meneghina della celebre pasticceria francese del grande maître chocolatier Pascal Caffet (eletto Meilleur ouvrier de France pâtissier nel 1989 a 27 anni e Campione del mondo di pasticceria, cioccolateria e gelateria nel 1995 a Lione) che, oltre a tanti locali nel suo Paese, ha aperto nel 2009 una dolce boutique anche a Torino, in piazza Castello 51. Del nuovo locale milanese si occupa Olivier Gallo, parigino di origini piemontesi, amico di Caffet e già suo referente a Torino. Prodotto di punta dietro al lungo bancone meneghino i macarons in venti gusti diversi (imperdibili quelli alla vanilla, marroni e cassis) e poi éclair e cioccolatini, bon bon, caramelle e praline. E le torte Caffet Gourmands cremose (pistacchio e cioccolato, foresta nera o cocco esotico). Tutto arriva dalla sede-laboratorio di Caffet a Troyes, nella regione della Champagne-Ardenne. Sempre aperto

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  • PASTICCERIA CASTELNUOVO
    Via dei Tulipani 18, tel. 02-48.95.01.68

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    1945. Enrico Castelnuovo e Maria Locatelli fondano la Pasticceria Castelnuovo.

    Locale old fashion al Lorenteggio, fondato nel 1945 da Enrico Castelnuovo con la consorte Maria Locatelli; poi passato nel 1977 nelle mani del figlio Francesco (con la moglie Augusta e l’amico Serafino Iudice), successivamente affiancati dal fratello Maurizio e dal figlio Niccolò. A dispetto della posizione parecchio decentrata è un’eccezionale pasticceria mignon, con preparazioni d’alto livello. I due storici fiori all’occhiello sono la torta Enrico (in onore del capostipite) con cioccolato extrafondente e pere williams e la torta Fior di Pesco (pastafrolla con minuscoli pezzetti di frutto disseminati in una paradisiaca crema di pesca) chiamata così per ricordare Lucio Battisti, cliente quando non era ancora famoso e abitava di fronte alla pasticceria: nonno Enrico era solito ripetergli sorridendo:«Tel chi il bala Linda, dulsa la vita!». Altre specialità: Saint Honorè, Ananasso (pasta lievitata lavorata a sfoglia con cubetti di ananas), un mega cannoncino con crema chantilly e fragoline, crostata con ganache di cioccolata al latte, pistacchi e nocciole; cheesecake con ricotta, crema pasticciera e cannella; millefoglie al cioccolato e torta di farro, fichi e noci. A inizio 2016 Castelnuovo ha chiesto su Facebook di suggerire un nuovo nome per due suoi dolci, la Crostata di mirtilli al naturale e la torta Zurigo, pastafrolla di mele biologiche e crema pasticcera: le tre proposte con più “mi piace” andranno poi alla votazione finale. Per ricompensare amici del Web e clienti per questo sforzo la pasticceria deciderà un giorno in cui mettere in vendita le due torte a un prezzo scontatissimo. Fino alle ore 20. Chiuso lunedì

  • PASTICCERIA ERNST KNAM
    Via Anfossi 10, tel. 02-55.19.44.48

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    Ernst Knam.

    A due passi dalla Palazzina Liberty c’è dal 1992 l’atelier dello chef pasticcere forse più noto di Milano, Ernst Knam, classe 1963, tedesco di nascita ma ormai italiano d’adozione (da noi iniziò nell’89, nella cucina di Gualtiero Marchesi, tre stelle Michelin), il cui locale ha riaperto il 15 ottobre 2015 dopo un restyling di tre mesi dell’architetto Lorenzo Palmieri e un trasloco temporaneo in via Sciesa 15. Famoso per le sue creazioni a base di cioccolato, il maître chocolatier ha ora lanciato la nuovissima collezione autunno-inverno 2015-2016 di dieci torte mini Extreme (di nome e di fatto) con colori fluo e gusti estremi, un mix di dolce e salato a 49 € al chilo, tra cui Blu (con cioccolato Perù 70%, colatura di alici, cioccolato al latte croccante, crue di cacao e zucchero di canna), Arancione (fondente Equador 74%, arancia e cumino nero selvatico), Bianco (cioccolato bianco, cocco, capperi di Pantelleria e limone), Rosso (fondente 72% Sao Tomè, melanzana, coriandolo, lampone, pomodoro e parmigiano reggiano da vacche rosse), Rosa (cioccolato al latte, arancia, pompelmo rosa e pepe Timut del Nepal) e Verde smeraldo (cioccolato Uganda 78%, patè di mele al limone con assenzio, cioccolato bianco e gorgonzola forte). Altre specialità: la copiatissima mousse ai tre cioccolati, la Carlos (doppio fondente), la Singapore (ai frutti tropicali) e quella con cioccolato, melanzane e coriandolo. E poi: torta Afrikana (al cioccolato fondente), Christstollen di Dresda (dolce natalizio tedesco) e panettone Knamouflage. Chiuso domenica pomeriggio e lunedì mattina

 
  • PÂTISSERIE DES RÊVES
    Corso Magenta 7, tel. 02-72.09.52.97

    È l’ultima griffe della grande pasticceria francese calata alla conquista di Milano (già iniziata nel 2010 con l’apertura in via Spadari 6, dirimpetto a Peck, della filiale meneghina di Ladurée, pasticceria parigina fondata nel 1862 al 16 di rue Royale e specializzata in macarons, morbidi e colorati dischetti di pasta di mandorle che racchiudono una farcitura di crema ganache). Il nuovo salone da thè Pâtisserie des rêves affaccia su un cortile del Seicento ed è stato inaugurato il 3 dicembre 2015 da sei soci (Paola Patrone, Francesca Gaspardo, Gaia Bulgari, Sabrina Rosati, Gianfranco Ponti ed Eric Joselzon, unico francese del gruppo). La loro boutique dei dolci sogni (novanta metri quadri di laboratorio più altrettanti di negozio) ha quaranta posti a sedere e sei tavolini in terrazza. Sotto le campane in vetro piazzate sul tavolone centrale spiccano i grandi classici della tradizione francese, sempre rivisitati in base alle materie prime di stagione. È la prima filiale italiana dell’omonima maison con tre negozi a Parigi (e sedi a Londra, Kyoto, Osaka e negli Emirati Arabi) creata nel 2009 da Philippe Conticini, classe 1963, stella della pasticceria mondiale, con Thierry Teyssier, un ristoratore che viene dal mondo del teatro. Il laboratorio milanese è gestito dalla ventiquattrenne aretina Erika Galantini, ex allieva di Conticini a Parigi. Consulente per la parte “salata” è invece l’olandese Brendan Becht, chef di Bulgari, Tra le specialità: grandi classici come la Saint-Honoré e la Paris-Brest (torta a forma di ruota, che s’ispira a una vecchia gara ciclistica, composta da una serie di bignè legati tra loro e con un cuore liquido di cioccolato fondente) ma anche sfiziosità d’ispirazione orientale come gli origami, dolciumi a base di caramello. E poi pasticcini, tarte tatin, bûche pralinata al limone, vaniglia o cioccolato, le proustiane madeleines, flan alla vaniglia, pain au chocolat, il kouign-amann (dolce tradizionale bretone di pasta sfoglia ricoperta di zucchero), il Fruitier (croccante biscotto, morbida ganache e cuore avvolgente al mango) e una stupenda tarte au citron. La pasticceria presta molta attenzione ai piccoli clienti, organizzando per loro laboratori a tema, eventi e merende. Orario continuato dalle 7.30 alle 20. Sempre aperto

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  • PAVÉ
    Via Felice Casati 27, tel. 02-94.39.22.59

    In zona viale Tunisia. Una caffè-salotto con laboratorio a vista specializzato in prodotti da forno e proposte mai banali, eletto già nel 2013 “miglior bar-pasticceria di Milano” dal Gambero Rosso. Un luogo d’incontro hipster style, con mobili vintage, condotto dai tre amici trentenni Diego Bamberghi, Giovanni Giberti (chef e pasticcere enfant prodige, già da Aimo e Nadia) e Luca Scanni, ai quali si è aggiunta Maria Sole Massa. Specialità: Brioche 160 (si chiama così perché per produrre 100 grammi della paradisiaca marmellata di albicocche racchiusa nella pasta alveolata di lievito naturale e lievito di birra servono 160 grammi di albicocche: i 60 in più evaporano durante la cottura), La Brambilla (torta a base di Biancosarti), Sbrisolona, crostata vegana (alla marmellata di albicocche, priva di burro e uova), Morbidosi al cioccolato o alla fragola, frolla monoporzione con crema di limone e meringa bruciata, Biscotti in barattolo (vegani al cioccolato, fondente e nocciola, arachidi e pistacchi, riso e nocciola, fave di cacao o thè verde). E poi: millefoglie croccante con crema pasticcera (foto sopra, a sinistra), bicchierino con tiramisù rivisitato, frolla al cacao con cremoso al cioccolato fondente 70 per cento e pepite di biscotto croccante al cioccolato, Tonka (foto sopra, a destra: frolla con frangipane al pistacchio, lamponi e mousse al cioccolato bianco aromatizzato alle fave di tonka) e Germano (un morbidissimo lievitato al germe di grano). Dalle 8 alle 20 (sabato e domenica fino alle 19). Chiuso lunedì

  • PRALINERIA ELLI
    Piazza Piemonte 8, tel. 02-48.00.47.88

    Il locale, accanto al teatro Nazionale, è minuscolo e racchiuso dietro una vetrinetta piuttosto anonima, ma i due proprietari di questa storica pasticceria aperta quasi mezzo secolo fa, Caterina Elli e Giuseppe Lupo, sfornano delizie che rallegrano gola e anima. Specialità: millefoglie farcita al momento, marron glacés, meringata, torta Elli (soffice, ripiena di panna), charlotte di pere e mele, cannonata con fragoline cinta di cannoncini, cestini di croccante ripieni di crema chantilly e frutti di bosco, torta greca, mousse di cioccolato o fiordilatte o frutta, fiammette, tortelli e chiacchiere (tradizionali o più biscottate, con farina di soia e senza zucchero) Dalle 7.30 alle 19.30. Chiuso lunedì

  • RANIERI
    Via della Moscova 7, tel. 02-65.95.308

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    Katia Ricciarelli.

    Piccolissima ma accogliente bottega con laboratorio a vista, fondata nel 1967 da tre soci: William Parenti e i due maestri pasticceri Giovanni Rovelli e Francesco Rana. Quest’ultimo gestisce ancora oggi il locale con il figlio Maurizio e altri due pasticceri, Mauro e Michele. Il locale è da sempre il dolce punto di riferimento per i vip della zona. Qualche nome storico: Umberto Veronesi (da decenni innamorato della Zuppa di frutta, trionfo di crema pasticcera e frutta incastonate in una corolla di croccante), Ornella Vanoni (patita delle torte superfarcite) e Katia Ricciarelli (a cui trent’anni fa hanno addirittura dedicato la torta Do di petto, pastafrolla traboccante di crema o mousse al cioccolato, decorata con pinoli tostati). Per non parlare della cliente più celebre, la cantante Mina, che oggi abita a Lugano ma che fino a pochi anni fa andava nella pasticceria di via della Moscova, sempre “a orari strani”, per mangiare l’amata brioche chiara e scegliere di persona i dolci da portare a casa (il preferito era quello che hanno ribattezzato in suo onore Panettone Mina, ricoperto di meringa bianca e frutta candita).

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    Di Ranieri è la torta che Mina ha in testa sulla cover del suo album Ridi pagliaccio del 1988 e anche i cannoncini che le fanno da boccoli sulla copertina-biscotto dell’ellepì Pappa di latte del 1995 (foto sopra). Altre specialità: Caprese, Sacher, torta pere e cioccolato, Fiordibosco (cupola di meringa con cuore di lamponi e crema pasticcera), charlotte di frutti rossi, panettone all’ananas (inventato qui), tortelli, chiacchiere (prima fritte e poi passate al forno), bignè alla crema di limone. Chiuso domenica pomeriggio e lunedì

 
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  • REINA
    Via Francesco Reina 31, tel. 02-70.10.28.77

    Pasticceria dal 1949 a Porta Vittoria, in una parallela di viale Argonne (e da febbraio 2015 anche a Cernusco sul Naviglio). Nel 1989 l’ha rilevata Francesco Alicino, all’epoca direttore di produzione ai forni, oggi affiancato dal figlio, il nuovo boss, conosciuto da tutti come Marco Reina. Specialità: Tunnel (un cannoncino gigante fatto di pasta sfoglia piena di crema chantilly, gocce di cioccolato e pezzetti di marron glacés), millefoglie al cioccolato, Duomo e bosco (base di sfoglia arricchita da panna montata e chantilly con frutti di bosco e cannoncini), torta Monia (versione della Monte Bianco senza marroni ma farcita con fragole), Toscanella (una Saint Honorè di sfoglia), Lilia (torta con crema al cioccolato e marron glacés con riccioli di gianduia), ciambella noci e pere, trancio all’ananas e dolci monoporzione (di Monte Bianco, Sacher, torta Primavera e profiteroles, normale o bianco).

  • RIGOBELLO
    Piazzale Francesco Bacone 12, tel. 02-29.51.24.51

    Pasticceria di qualità, tradizionale e senza fronzoli, gestita da anni da Luciano Rigobello a due passi da viale Abruzzi. Specialità: Saint Honorè, cannoli siciliani, meringata ai marron glacées, crostata con panna e fragoline di bosco. Le meringhe vengono riempite di crema chantilly al momento. Chiuso domenica pomeriggio e lunedì

  • SANT AMBROEUS
    Corso Matteotti 7, tel. 02-76.00.05.40

    Aristotle_Onassis-pasticceria-sant-ambroeus

    Aristotle Onassis.

    Locale fondato nel 1936 dietro San Babila da Mimma Cattaneo, che girava l’Europa alla ricerca di ninnoli e scatoline per arricchire le sue proposte dolciarie, e che affidò il laboratorio a due pasticceri già con esperienze a Milano e Parigi. Da sempre è una vera istituzione della città, di cui porta il nome del santo patrono. Di fuori, sotto i portici, ci sono due bei dehors aperti in estate e chiusi da una struttura di vetro e riscaldati d’inverno, mentre l’interno è più raffinato, con lampadari in cristallo fine Ottocento di Murano, boiserie in radica e il bancone in marmo nero. Sant Ambroeus è un salotto esclusivo: tra i suoi ospiti anche Onassis e lo Scià di Persia, che qui spendeva un “patrimonio” per accontentare la golosissima Soraya. In effetti i prezzi sono da gioielleria (ai tavoli il doppio di quelli al bancone); del resto ogni dolce è presentato come se fosse un gemma rara, basti pensare alle foglie d’oro alimentare che ricoprono molti dolci preparati dallo staff dello storico capo pasticcere e maestro decoratore Luciano Vismara. Specialità: Barbugliata (cioccolata calda con aroma di vaniglia), paste mignon, torte-scultura personalizzate, minisacher per due, tarte tatin, crostata di cioccolato ai lamponi, uova pasquali cesellate come opere di Fabergè, panettoni, torte multipiano, dolci al cioccolato, ambrogiotti, tartufi, biscotti a forma di cuore, cartellette, fragole rivestite di cioccolato bianco e fondente. Orario continuato dalle 7.45 alle 20.45. Sempre aperto

  • SISSI
    Piazza Risorgimento 6, tel. 02-76.01.46.64

    Sta dietro piazza Tricolore, è caro, un po’ snob e sempre affollato, ma vale la pena farci una capatina. È uno dei pochi caffè della città che non fa pagare prima di consumare, l’ambiente è un po’ frou-frou (il colore dominante è il rosa, divise dei camerieri comprese) e ci sono cinque tavolini interni e altrettanti nel gazebo all’aperto con pergola, molto godibile in estate (ma se vi sedete dentro o fuori il prezzo triplica). Da oltre vent’anni i proprietari sono Sissi e suo marito Zik Faye Iamiadali, originari del Senegal (come tutto il personale) ma ormai milanesissimi di adozione. Che dal laboratorio a vista, di fianco all’ingresso, sfornano principeschi croissant di sfoglia da farcire al momento con crema pasticcera (c’è anche la versione salata). Altre specialità: praline,chiacchiere, tortelli, Babacar (mousse di cioccolato bianco e al caffè con pistacchio), Maleye (mousse di cioccolato al caffè), Sacher, babà, gelati, fagottino con mele e uvetta, chiocciolina in pasta di nocciole, pasticcini di riso, krapfen, crêpes salate, mini veneziana, cannoloni di pasta brioche ripieni, spremuta di melograno, caffè senegalese (con cannella e cioccolata, servito in un bicchierino di vetro). Chiuso lunedì pomeriggio e martedì

  • SOMMARIVA
    Via Crema 25, tel. 02-55.19.44.14

    migliori-pasticcerie-milanoIl nome della via non poteva essere più azzeccato per una pasticceria. Questa bottega storica venne fondata nel 1919 a Porta Romana dalla mitica Gina Grandi che l’ha gestita per quasi sessant’anni. Nel 1976 le è subentrato Giorgio Sommariva (foto a destra) con la moglie Teresa e insieme hanno lanciato con successo un’antica ricetta di famiglia, quella degli amaretti morbidi al penetrante gusto di mandorla (classici o ricoperti di cioccolato), specialità indiscussa della casa. Oggi le redini del laboratorio sono nelle solide mani dei loro due figli, Gianluca e Ivan. Che realizzano praline e pasticcini mignon di qualità, oltre a un’ottima crostata pere e cioccolato e a ogni altro tipo di torta, anche senza glutine, come la Melinda, creata anni fa per una piccola cliente con quel nome. Chiuso lunedì pomeriggio

migliori-pasticcerie-milano
migliori-pasticcerie-milano
  • SPLENDINI & CO. (chiuso definitivamente)
    Via Pietro Custodi 1, tel. 02-87.06.6449

    Nel 2012 quattro soci (il giornalista economico Roberto Ceredi e l’esperta di comunicazione Cinzia Del Manso più le pasticcere-imprenditrici Elisabetta Torossi e Simonetta Mortarini) hanno aperto in un’angusta stradina di Porta Ticinese, vicino ai Navigli, una botteguccia che è un raffinato laboratorio di dolci senza glutine e quindi senza colesterolo. Il paradiso dei celiaci. Splendini non è un cognome, ma una ricetta di famiglia: così si chiamavano infatti i delicatissimi pasticcini color pastello che Lisa, architetto e madre di Elisabetta, sfornava per amici e parenti a Roma negli anni Sessanta, e che adesso la fanno da padrone in questa pasticceria gluten free: sono delle piccole palline di pasta di mandorle coronate da due mezze noci; la pasta può essere naturale o aromatizzata alla menta, cannella, lavanda, arancio, zenzero, pistacchio e persino ginger. Altre specialità: crostatine no sugar, torta di farina di mandorle e arancia (ricetta ebraica), torta panna e fragole, semifreddi e charlotte (foto sopra, a sinistra), torta alla farina di castagne, tiramisù con savoiardi, delizia di mele, torta Frangipane (morbida frolla ripiena di crema alle mandorle e frutti di bosco), colomba, crostata al gianduja o con crema e fragoline di bosco, tortino di cocco con gocce di cioccolato, torta alle noci, Sacher, panettone, meringata ai frutti di bosco e meringhe mignon, bottoncini, cantucci, profiteroles, biscotti alla lavanda di Pitigliano, brownies (foto sopra, a destra), baci di dama, bignè, macarons al cioccolato, cannoncini, muffin salati con zucchine e carote, semifreddi alla fragola o al limone, focaccine con olive o pomodorini, panettone gastronomico mignon. È meglio ordinare le torte con due settimane di anticipo. Dalle 10 alle 17, le 18.30 sabato. Chiuso domenica e lunedì

  • SUGAR
    Via Vincenzo Monti 26, tel. 02-48.15.376

    migliori-pasticcerie-milanoIl maître chocolatier Roberto Malin mette a frutto da anni la sua arte in questa piccola boutique di squisitezze, elegante e total white, a pochi passi da Cadorna. La pasticceria ha doppia vetrina, il laboratorio a vista e venti comodi tavolini all’aperto, in una via di palazzi signorili ombreggiata da alberi altissimi. La caffetteria è sostenuta dalla Lavazza con il Progetto Kafa (il primo caffè monorigine del gruppo, etiope e cento per cento arabica, proveniente dalle foreste dove la pianta nasce spontaneamente). Specialità: un dolce a base di panettone classico arricchito dalla sua mousse aromatizzata all’arancia candita, riccioli di cioccolato e panna montata e decorazione di ribes. E poi: la nuova mousse di cioccolato brasiliano Macaè, Minnie nera ai lamponi, Crema cotta e more in immersione, charlotte di mele senza zucchero, ciotola croccante colma di crema chantilly e frutta fresca, millefoglie di pan di spagna con panna montata, fragole e scaglie di cioccolato bianco; chiacchiere, tortelli, Sacher monoporzione, crostatina di frutta fresca e crema pasticcera, Pan d’Oro, torroncini bagnati nel cioccolato, marron glacés, cheesecake ai frutti di bosco, minibrioches (foto a destra) con pere e cioccolato, alla marmellata di lampone o ai mirtilli. Orario continuato dalle 8 alle 20 (la domenica fino alle 18). Sempre aperto

  • SUPINO
    Via Cesare da Sesto 1, tel. 02-89.40.40.58

    Dietro corso Genova c’è una piccola pasticceria che avrebbe intrigato Sigmund Freud. Il suo proprietario,il siciliano Vincenzo Supino, da quarant’anni a Milano, ha un segreto: sa fare i cannoncini più buoni del mondo. C’è chi dice sappia fare solo quelli, però che cannoncini ragazzi! Sono sottilissimi, con la sfoglia croccante e dorata al punto giusto, ripieni d’una sublime crema pasticcera. L’unico problema è (e qui entra in ballo Freud) che se non sei un avventore abituale i cannoncini non riesci a comprarli neppure se il bancone ne è pieno: l’irascibile Vincenzo e l’altrettanto fumina consorte ti respingono, magari a male parole, per poi concederli unicamente (a prezzi da gioielleria) alla ristretta cerchia della clientela più affezionata. C’è chi sospetta che il loro sia solo un modo un po’ rozzo per combattere l’alienazione di veder entrare da mattina a sera frotte di clienti sconosciuti, anche giapponesi, con l’immancabile richiesta di quell’unico dolce che a loro viene così bene. Altre specialità: tranquilli, in realtà i burberi Supino sanno fare come dio comanda praticamente ogni tipo di dolce (torta con base di frolla, farcitura di crema, mandorle e ananas poi ricoperta da cioccolato, un’ottima colomba, crostate alle more, lamponi o mirtilli, torte al limone arricchite con violette di zucchero, panettone, pandoro, zeppole, baci di dama e molto altro). Il problema è convincerli a vendervelo. Chiuso lunedì

  • TAVEGGIA MILANO 1909
    Via Visconti di Modrone 2, tel. 02-76.28.08.56

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    Maria Callas (a destra) e Renata Tebaldi, insieme all’impresario Rudolf Bing.

    Questo locale old style ha una storia lunga più di un secolo, da quando nel 1909 il fondatore Fermo Taveggia trasformò il piccolo forno nei caselli di Porta Venezia in una pasticceria di lusso. Nel 1930 il locale si trasferì negli spazi attuali, tra largo Augusto e il Tribunale. Poi ristrutturato e riarredato da Gaetano Moretti, l’architetto del cinema Odeon. Qui veniva spesso Maria Callas, sempre attenta a evitare incontri con la rivale Renata Tebaldi, pure lei cliente assidua (La soprano d’origine greca adorava i dolci, vizio che la condusse ai limiti all’obesità, ma poi reagì e tra il 1952 e il 1957 si sottopose a una dieta rigorosa: perse 38 chili, passando da 92 a 54, e per i critici la sua voce migliorò). Coinvolgente l’atmosfera ovattata della saletta da thè in radica, in stile decò, intatta dal 1954 a oggi, con scenografici lampadari di cristallo. Passata nel 1997 dalla famiglia Carnelli (che l’ha egregiamente condotta per trent’anni) ai fratelli libanesi Hokayem la cui gestione è terminata col fallimento e la chiusura nel 2006. Taveggia ha poi rialzato la cler nel novembre 2007, rilanciata dal gruppo Caffè Ambrosiano. Da allora il pasticcere capo è Massimo Melotto, ex di Bastianello. Specialità: budino di riso; cestino di frolla ripieno di crema pasticcera con riso, vaniglia, zucchero e latte; torta al limone, millefoglie, crostate di frutta, gelo gianduia, colomba, panettone. E poi: venticinque tipi diversi di brioches, anche alla crema di pistacchio di Bronte, cioccolatini, marron glacés, caramelle, macarons, pasticceria mignon, praline, kranz. Orario continuato dalle 7 alle 21 (fino alle 20 la domenica). Sempre aperto

 
  • TORTAPISTOCCHI
    Via Edmondo De Amicis 7, tel. 02-49.53.65.96

    Aperto a fine maggio 2015 vicino alla Colonne di San Lorenzo dal maestro fiorentino Claudio Pistocchi (foto sopra, sulla sinistra), che nel 1990 realizzò la sua prima torta fondente di cioccolato, oggi un must mondiale, fatta senza farine né burro, uova o zucchero, bensì miscelando fino a sette pregiati fondenti, polvere purissima di cacao amaro e una goccia di crema di latte, il tutto poi arricchito con frutti profumati e spezie. Nel 2003 Pistocchi ha aperto con la sorella Claudia un laboratorio a Firenze, in via del Ponte di Mezzo, nel quartiere di Novoli, dove ancora oggi producono le torte a mano, una a una, e subito le confezioniamo sottovuoto per mantenerne fragranza e bontà (nel freezer si conserva per quattro mesi). La torta ha quattro “taglie”: la monoporzione da 40 g e i formati da 250, 400 e 750 g. Nel corso degli anni, a quella classica (anche in versione vegana lactosio free) se ne sono affiancate altre: al peperoncino, alle amarene, agli agrumi di Sicilia, al caffè arabico etiope, alle pere di Montevarchi, alle fragole, cioccolato bianco e scorze di arancia e l’ultima nata, Elisa, dedicata all’omonima figlia di Claudio, avuta dalla moglie thailandese Kritya, con cioccolato bianco, il frutto aromatico giapponese yuzu, ananas, arancio, pera, lemongrass, ginger e nove diverse spezie (con l’acqua di sorgente che ha sostituito la crema di latte). Pistocchi è celebre in mezzo mondo anche per i dragée di alta qualità: quelli al cioccolato bianco, polvere di arancio amaro e sale marino gli hanno fatto vincere nell’ottobre 2015 a Londra l’Argento mondiale agli International Chocolate Awards. Pistocchi li fa arrivare da Firenze nel nuovo negozio meneghino assieme ai suoi cantucci e ricciarelli, sette gusti di tartufi, biscotti di riso e mais, una linea di crostate, graffioni al gianduja, barattoli e tavolette di cioccolato. Direttamente a Milano, invece, produce nove gusti di gelato, di cui cinque al cioccolato (classico, amarissimo, al rum, bianco o al latte con frutta). Orario continuato dalle 10 alle 20. Chiuso domenica

  • VECCHIA MILANO
    Via Reina 14, tel. 02-70.12.65.36

    Con 45 anni di esperienza, il pasticcere Orazio Parisi è il gran sacerdote di questo tempio del panettone, sfornato tutto l’anno. Sta a Città Studi, all’interno ha qualche tavolino e sembra un locale dei bei tempi andati, quando le famiglie prendevano le pasterelle la domenica mattina dopo la messa. Altre specialità: una bassa veneziana all’ananas, Sacher, Primavera (pan di spagna, panna, crema e frutta), charlotte di mele, colombe, meringhe con la panna, chiacchiere, tortelli e panettone gastronomico. C’è anche un’ottima cioccolata calda preparata con l’antica ricetta segreta della casa. Sempre aperto

  • VISCONTEA
    Via De Amicis 39, tel. 02-39.43.00.81

    Pasticceria con bar aperta ormai da decenni dal mitico Michele Mastrorilli, garzone di fornaio a undici anni e poi sempre più su, fino a diventare capo pasticcere di Sant Ambroeus e di Biffi. Oggi regna tra forni e impastatrici del suo locale, mentre la moglie Nina Cordisco e la figlia Valentina si occupano del servizio al banco e nella tranquilla sala da thè affacciata sulla strada e sul rigoglioso giardino interno. Specialità: la nuova brioche con crema di pistacchio, Pasticciotto, bavarese al limone di Sicilia, selva al cioccolato, meringata ai frutti di bosco, tarte di pere e cioccolato, charlotte di mele, Sinfonia d’estate (pan di spagna, crema pasticcera e frutti di bosco), gocciole di rosolio alla frutta, dolci al cucchiaio protetti in cupole di plexiglas come quello con panna e more. E poi: pan polenta, piccole mousse con un fondo di cioccolato croccante, panettone (disponibile tutto l’anno), veneziana, tartufini, cannoncini e bignè con varie farciture (anche pistacchio, nocciola e caffè), fiamme, babà, cestini di cioccolato con crema e frutti di bosco. Sempre aperto

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Roberto Angelino, giornalista milanese, ha lavorato per 25 anni al settimanale Oggi; dal 2004 al 2007 è stato vicedirettore di Gente, poi è tornato a Oggi per curare gli Speciali e il bimestrale Oggi Foto. Nel 2015 ha pubblicato con Salvatore Giannella presso l’editore BookTime il volume Milano 50, con le schede dei 350 locali imperdibili della città sede dell’Expo, anticipate e poi sviluppate con successo su Giannella Channel. Sempre per i tipi di BookTime, la casa editrice di Gerardo Mastrullo, ha pubblicato altri due volumi: nel maggio 2016 Milano, mettiamoci una pietra sopra e, due mesi dopo, Milano al verde - Guida agli agriturismi di Milano e Provincia. L'ultima sua fatica libraria è Cover Story (Vololibero Ed., 2018) che racconta storie, segreti ed emozioni di 150 copertine dei più bei dischi italiani.

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