(Ultimo aggiornamento: 02/2018)

Un giorno capitai a Cabras, sulla costa occidentale della Sardegna, e scoprii a sorpresa che la principale meta del mercato ittico locale era la lontana Milano. La stessa sorpresa l’ho avuta quando, per altri motivi, sono arrivato a Mazara del Vallo o a Sanremo, a San Benedetto del Tronto o a Cesenatico, sulla costa francese o irlandese. Così ho scoperto che quello di Milano è fra i mercati ittici più grandi e importanti d’Italia, con arrivi giornalieri da tutta la penisola. Fra materie prime di qualità e chef dal curriculum prestigioso, mangiare pesce a Milano è un’esperienza che un buongustaio non dovrebbe lasciarsi sfuggire. E per agevolare questa esperienza, ecco qui di seguito i 50 migliori ristoranti di pesce a Milano (i prezzi sono indicativi e non comprendono il bere), quinto capitolo della preziosa guida di Roberto Angelino Milano 50. E voi lettori quali commenti o suggerimenti avete? Li aspettiamo. (s.g.)

I 50 migliori ristoranti di pesce a Milano

  • 13GIUGNO
    Via Goldoni 44, tel. 02-71.96.54

    Aperto nel 1988 dietro corso Indipendenza dal palermitano Saverio Dolcimascolo, che lo chiamò così in omaggio alla data di nascita del papà Antonio: 13 giugno 1913. La cucina è ovviamente siciliana: imperdibili i maccheroncini alla Norma, la pasta con le sarde e i bocconcini di tonno con macco di ceci. E poi: bavette coi ricci di mare, couscous di pesce, gamberoni rossi imperiali arrostiti al mattone, rombo pescato all’amo e cotto al forno con crema di pistacchi, carpaccio di baccalà naturale di Bilbao con filetti di acciughe nardin. Più abbordabile l’attiguo e omonimo Bistrot 13giugno (tel. 02-70.10.03.11, prezzo 25/30 €.), dove tutti i piatti in lista sono disponibili per l’asporto e vengono anche consegnati a domicilio (per prenotazioni: 02-87.07.10.60). Prezzo 50/60 €. Sempre aperto.

  • 5 TERRE
    Via Appiani 9, tel. 02-65.75.177

    Locale di successo a due passi da piazza Repubblica dal lontano 1968, ha di recente subito una rinfrescata: ora è più luminoso, ma il timone in legno e ottone troneggia sempre all’ingresso. Dal ’74 il ristorante è gestito da Stefano Galligani, ristoratore pistoiese di Ponte Buggianese. La sua cucina è tradizionale, con ricette un po’ toscane e un po’ liguri. Da segnalare le imperdibili focacce e poi carpacci marinati, pansotti con le noci, ravioli di branzino, tris di tartare e baccalà alla ligure. Prezzo: 30/40 €. Chiuso sabato a pranzo

  • AI SABBIONI
    Viale Gabriele D’Annunzio 7, tel. 02-89.42.02.52 e 349-24.20.280

    Questa “osteria mare” fronte Darsena è un ambiente elegante, con 60 coperti in 3 sale su 3 livelli, vetrate colorate e mura bianche zeppe di riferimenti marinari. In cucina lo chef Beppe lavora solo prodotti di qualità. Da segnalare: mezzepenne con scampi, zucca e curry, linguine con carciofi, orata al forno, gamberi viola di Sanremo, aragosta alla catalana, ricci di mare e bottarga, piovra alla griglia con patate e cipolle di Tropea, branzino steccato al forno, filetto di tonno all’aceto balsamico. Per i clienti garage gratis in piazzale Cantore, sotto Coin, aperto fino a mezzanotte. Prezzo: 40/50 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

  • AL GRISSINO
    Via Giambattista Tiepolo 54, tel. 02-73.03.92

    Storico locale di pesce a Città Studi fin dal 1952, si trasforma in Al Grissino nel ’70, quando il nuovo patron Mauro Matteoni sceglie di chiamarlo come il suo soprannome. Nel 2005, dopo una lunga gestione, titolari diventano i fratelli Mauro e Pasquale Caggianelli, che nel 2014 aprono con Daniele Bindi in zona Sempione il gemello L’altro Grissino (via Procaccini 37, tel. 02-31.48.71 e 02-33.10.55.87, wifi gratuito, menù degustazione da 45 €, chiuso martedì a pranzo e lunedì). In via Tiepolo, dove c’è anche una bella verandina interna aperta d’inverno, lo chef Cosimo Santobuono sforna ricette mediterranee con un tocco di creatività. Da provare: spaghetti al Grissino (con scampi, calamaretti, cannolicchi e lupini di mare), linguine pesto e vongole, tartare di cernia, rombo con asparagi, fritto misto, gallinella all’acqua pazza, tonno bardato al barolo, zuppetta di lenticchie e zottoline (fragoline di mare). Prezzo 60/70 € (menu degustazione a 55 €). Chiuso lunedì a pranzo e domenica.

  • ALICE
    Piazza XXV Aprile 19, tel. 02-49.49.73.40

    Il ristorante gourmet della chef stellata Viviana Varese e di Sandra Ciciriello, ex pescivendola oggi celebre maître e sommelier (insieme protagoniste della serie tv La chef e la boss su Realtime), ha da poco riaperto nella nuova location di Eataly Smeraldo, al secondo piano del megastore di Oscar Farinetti con vista su corso Como. Arredamento di design e richiami alle atmosfere calde del sud del mondo, abbinati a proposte gastronomiche d’eccellenza. Il locale ospita 70 persone in un ambiente di design con piante e oggetti naturali e di artigianato. I prezzi sono stratosferici. Qualche chicca ittica dal menu: Passion (ostrica, tartufi di mare e cannolicchi con mela verde, panna acida e frutto della passione ghiacciati con centrifugato di cetriolo, 30 €), Stracciatellami (gambero rosso di Sicilia marinato al lime, acqua di pomodoro, stracciatella, pane tostato all’aglio e bottarga, 30 €), Raviolo aperto (omaggio a Gualtiero Marchesi: sfoglia di seppia cruda, molluschi, frutti di mare, gamberi scottati, julienne di zucchine e salsa agli agrumi, 29 €), Super (superspaghettino con brodo affumicato, julienne di calamaro, vongole, polvere di tarallo e limone, 29 €), Razza (ali di razza con scaloppa di foie gras, crema di finocchi e salsa al passito, 30 €), Baciami (gallinella in zuppa con pan bagnato, 35 €), Orange submarin (polpo arrosto con crema di carota, zucca alla griglia, spuma di kefir di capra e caramello all’aceto, 28 €). Chiuso domenica.

  • ALLA MANIERA DI CARLO
    Via Calvi 2, tel. 02-76.02.42.61

    Dietro piazza Tricolore c’è una cucina creativa di livello proposta in un paio di sale soft con un cortiletto che d’estate accoglie una decina di clienti. Dal 2009 il giovane patron Francesco Germani (il nome del locale è un omaggio al padre scomparso e alle sue “buone maniere”) propone piatti mai banali, molti a base di pesce. In lista: risotto al Martini dry con dadolata di salmone marinato, tartare di seppia alla vodka e basilico con salsina di wasabi e soia, guazzetto di mare con crostini al burro di acciughe e olive taggiasche. Prezzo 50/60 €. Chiuso domenica e sempre a pranzo.

  • AL PORTO
    Piazzale Antonio Cantore, tel. 02-89.40.74.25

    Aperto nel 1967 in uno dei due ex caselli daziari di Porta Genova da Pier Domenico Buonamici, che ancora oggi lo dirige con la figlia Barbara e (da 30 anni) con lo chef Emilio Mola. A pochi metri dalla Darsena, il vecchio porto di Milano, il locale è arredato in stile marinaro e ha qualche ambitissimo tavolo nella verandina: quelli nel soppalco, invece, sono troppo vicini uno all’altro. C’è anche una sala fumatori per 40 persone. La cucina ha radici versiliesi. In menu vanno forte i risotti, presenti con 5 varianti, ma anche le paste e le zuppe, come quella di sampietro. Tra i secondi: rombo all’acqua pazza, triglie alla livornese, gamberoni al rafano fresco, orata al limone, branzino al vino bianco, fritto misto. Prezzo 55/70 €. Chiuso lunedì a pranzo e domenica.

  • AL SALE GROSSO
    Via Ippolito Nievo 33, tel. 02-34.12.90

    Svoltando a destra in fondo a via Vincenzo Monti ci si imbatte dal 2010 in questo elegante e moderno locale, interni con legni bianchi e tessuti naturali dai toni caldi e tenui, in terra il parquet. Ogni giorno c’è un menu nuovo, da scegliere tra 2 antipasti, 2 primi, 2 secondi e un piatto unico. Fra le ultime proposte: frisella con insalatina di baccalà tiepida, patate, olive taggiasche e cipolla di Tropea, trofiette alla pescatrice e pesto di mentuccia, ravioli con spigola e gamberi al sughetto di cicale, tagliatelle con gamberi rossi di Sicilia e porcini, spaghettini riccio e capesanta, selezione di crudi all’olio extra vergine e scaglie di sale maldon, insalata di crostacei alla catalana. Prezzo: 45/50 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

  • AL SORRISO
    Viale Merzario 7, tel. 02-23.64.166

    Di fianco alla stazione di Lambrate. È poco più di un’anonima saletta, dove però la pasta fresca è fatta in casa e il pesce è squisito. L’allegro Raffaele Coppola (suo il sorriso a cui allude l’insegna) propone ai clienti i piatti sfiziosi del socio in cucina, Aurelio: sformatino di scarola con cernia, tagliatelle nere con gamberi e curry, paccheri al profumo di mare, risotto con salmone fresco e arancia, filetto di cernia con patate e olive nere, scaloppa di salmone al dragoncello, branzino al sale grosso, gamberoni con lardo, orata con cipolla di Tropea. Prezzo: 35/40 € (a pranzo piatto unico a 15 €; menu degustazione a 27 e 32 €). Chiuso domenica e lunedì e sabato a pranzo.

  • A’MARE RESTAURANT
    Via Santa Tecla 3, tel. 02-36.50.30.24

    Organizzazione manageriale per questo angolo di mare in Centro, creato nel 2013 da Michela Dicanosa col fratello Matteo e il marito Maurizio, tre giovani professionisti della finanza immobiliare. Gli spazi al piano terra (dal soffitto scendono nasse, reti e vele) sono rivolti alla cucina a vista, mentre il piano di sotto ruota intorno alla zona della preparazione del pesce crudo. A pranzo sfiziose proposte fast tra cui 4 tipi di hamburger di mare serviti con verdure e chips croccanti: i primi 3 (di tonno con pane ai semi di sesamo, di salmone con pane ai semi di papavero e di gamberi con pane arabo di farina kamut) a 12 €, il 4° (di aragosta, con pane ai semi di sesamo, misticanza e salsa al tuorlo d’uovo) a 25 €. A cena, invece, piatti ricercati: millefoglie di baccalà mantecato con polenta, gran frittura di paranza, battuta di scampo con riduzione di champagne, carpaccio di tonno pinna gialla con emulsione di olive taggiasche, insalatina di misticanza con granseola tiepida, carbonara a’mare (tuorlo d’uovo, pecorino romano, panna fresca e trota essiccata), tagliolini con gamberi e pesto di pistacchio di Bronte, gran frittura di paranza, turbante di pesce spada con salmoriglio, gamberoni in crosta di sesamo e lardo di Colonnata. Prezzo 40/45 €. Chiuso domenica a cena.

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  • A’RICCIONE
    Via Torquato Taramelli 70, tel. 02-68.38.07

    Monumento della ristorazione milanese a un tiro di schioppo da viale Marche. Già dal 1926 a quest’indirizzo i tre fratelli romagnoli Metalli avevano La vecchia Riccione, dove la signora Lucia deliziava con fiumi di lasagne i clienti, quasi tutti camionisti del vicino scalo Farini che ogni tanto, di ritorno dall’Adriatico, le portavano orate e sogliole da cucinare in trattoria. Allora a Milano nessuno mangiava pesce al ristorante, ma con gli anni il locale si… diede all’ittica ed ebbe così tanto successo che nel ’55 nacque a’Riccione, il primo in città solo con piatti di mare. Tra i clienti molti giornalisti (al tavolo n. 14 nel ’56 Gianni Brera fondò il Club del Giovedì) e vip italiani e stranieri (Charlie Chaplin festeggiò qui nel ’59 i suoi 70 anni). Da un po’ il timone è passato nelle mani dei fratelli Dante e Giuseppe Di Paolo e il fascino del ristorante si è un po’ offuscato anche se offre sempre prodotti di altissima qualità. Fra i cavalli di battaglia il fritto “la nuvola” e il branzino alla romagnola. E poi: tagliolini con melanzane e spada o con gamberi rossi, risotto al caviale, ravioli di aragosta, triglia con couscous e fiori di zucchina, catalana di crostacei, vellutata di broccoli con scampetti flambati, tartare di mare al coltello. C’è un’area per fumatori. Prezzo 55/65 €. Chiuso lunedì e sabato a pranzo.

    Per i più parsimoniosi dal 2008 c’è anche a’Riccione Bistrot (via Procaccini 8, in zona Sempione, tel. 02-34.51.323), rinnovato dai fratelli Di Paolo nel 2014 e con all’entrata uno spettacolare banco dei crostacei. Dalla cucina: fritto con salsa tartara, tagliolini con canocchie, branzino in crosta di patate, spaghetti con telline e bottarga di muggine o con acciuga e finocchietto. Prezzo 45/50 €. Chiuso domenica.

  • ARROW’S
    Via Mantegna 17/19, tel. 02-34.15.33

    In zona Sempione. Ambiente accogliente, classico e un po’ old fashion, con luci diffuse e dominato dal noce, avviato 33 anni fa dal siciliano Pietro Contino, che da un po’ ha passato la mano ai figli Piero e Massimo. Ma sua moglie Emilia, marchigiana, continua a guidare l’eccellente cucina, che offre una scelta vastissima. Qualche esempio: zuppetta rosa di cozze, gran misto di carpaccio crudo, tagliolini allo scorfano, tagliatelle al ragù di totani, risotto calamaretti e radicchio, coda di rospo alla livornese, orata al pepe verde, frittura di triglie. Eccellente il servizio in sala. Prezzo 45/60 €. Chiuso lunedì a pranzo e domenica.

  • CARBONAIA MARE
    Via San Vittore 3, tel. 02-48.00.46.38

    Ristorante in attività dal ’79 a pochi metri da Sant’Ambrogio, con due minuscole sale “barocche” e un collaudato menu di pesce. Dall’ottobre 2013 lo gestisce Beppe Lamantea, che affonda le radici nella già affermata esperienza familiare del Controvento di via Fauché. Uniche note dolenti: conto troppo sostenuto e tavolini troppo piccoli. Dalla lista dello chef Francesco: ravioli di pesce al pesto, ravioli giganti ripieni di astice e ricotta romana su porri croccanti e salsa corallo, tagliolini di farro con ragout di crostacei e fiori di zucca, tartare di branzino al piccante e ratatouille di zucchine, tortino di polenta e baccalà mantecato alla veneziana, filetto di branzino avvolto al lemon grass scottato al forno, millefoglie di rombo al vino bianco con zucchine, fiore di cappero e scampi in pastella, fregola sarda con arselle, orata al vino bianco, branzino steccato. Prezzo: 50/60 €. Chiuso domenica a cena.

  • CENTRO ITTICO – RAW FISH CAFÉ (chiuso)
    Corso di Porta Romana 132, tel. 02-28.04.03.96

    È la nuova sede di uno storico locale di mare. La location è un ampio loft molto elegante su due livelli (il ristorante si trova nella parte inferiore) con appesa al soffitto una rete da pesca. Su due banconi gli arrivi giornalieri pronti per essere scelti e cucinati. Il menu è tutto di pesce, fresco e di qualità: crudi, linguine all’astice, fritto misto, grigliate, tartare col pescato appena arrivato. In estate una ventina di coperti nel terrazzo protetto da piante e ombrelloni. C’è una zona fumatori. Prezzo: 50/60 €. Chiuso domenica sera.

  • DA CLAUDIO (chiuso)
    Via Cusani 1 tel. 02-86.91.57.41

    Sarà perché sta nel cuore di Brera o perché tutto è tirato a lustro col vetril ma più che una premiata pescheria nata alla fine dell’800 pare una boutique di moda dove si respira iodio. Se si ha fretta si fa una sosta al volo al bancone, fra trespoli e tavolini: bastano 12-15 € per tre ostriche e 14 € (compreso un calice di prosecco) per un plateau di crudo, un pesce marinato, una polpo alla catalana o un’insalata di mare. Per chi non si accontenta c’è comunque al piano di sopra il ristorante vero e proprio, con cucina a vista, che propone freschissime specialità di mare (con garanzia di provenienza) rivisitate in veste creativa. Come ravioli al branzino con emulsione di crostacei e crema di fave, risotto con scampi, arancia e cointreau, tagliolini con “lingotto” di caviale nero o trancio di branzino con topinambur e liquirizia, maltagliati con scampi, bottarga e lime, tempura di pesce e verdure, salsa agrodolce all’arancia e semi di coriandolo. Prezzo: 55/75 €. Aperto dalle 11.30 alle 22. Chiuso domenica.

  • DA GIULIA
    Piazza Antonio Gramsci 3, tel. 02-36.51.21.77

    Ai confini di Chinatown c’è dal 2008 un trionfo mediterraneo dovuto alla tradizione culinaria pugliese incrociata con quella siciliana. Tutto nasce dalla sapienza tra i fornelli della chef Giulia Grande (molti dicono di nome e di fatto), di Bisceglie, moglie del patron del ristorante Gianni Galantino, pugliese con ascendenze sicule. Recenti lavori di ristrutturazione hanno reso elegante l’ambiente (con l’eccezione di alcune finte palme bianche davvero kitsch), che gode anche di un dehors in piazza da 100 coperti. In cucina due piatti su tutti: i ricci di mare (poco facili da trovare a Milano) e la parmigianina di tonno con crema di zucchine e porri saltati. La magia prosegue con orecchiette con filetti di orata e pomodorini, busiati trapanesi di farina nera con pesto di pistacchio e bottarga di tonno, risotto ai gamberi rossi al profumo di finocchietto selvatico, sarde a beccafico, gallinella alla palermitana, filetti di san pietro in crosta di pistacchio di Bronte. Ricchissima la proposta di crudi. Per i clienti un’ora gratis nel posteggio sotto la piazza, con entrata da via Canonica. Prezzo 45/50 €. Chiuso lunedì.

  • DELIGHT (chiuso)
    Via Ponte Vetero 13, tel. 02-89.09.39.31

    Locale modaiolo e colorato con 36 coperti, a Brera dal 2011, dove pesce è sinonimo di gusto ma anche di leggerezza. Qui non aggiungono grassi a quelli naturali degli ingredienti, né olio né burro, e questa è la filosofia delle due donne in cucina, Roberta Antonioli e Vania Ghedini (se chiedete di mettere un filo d’olio a crudo sul piatto, in tavola un bricco ve lo portano, ma storcendo il naso). Tra le seducenti proposte: ravioli di borragine con pinoli e polvere di latte, polpo al vapore con crema di topinambur e taccole, salmone con spinaci e caramello alla birra. C’è anche un menu degustazione (6 assaggi) a 30 €. Prezzo 35 €. Chiuso domenica a cena e lunedì.

  • FIORENZA
    Piazzale dello Sport 20 (ingresso con parcheggio da via Pegaso 14), tel. 02-33.20.06.59

    Beppe fa gli onori di casa, ma è sua moglie Cinzia, in cucina, la vera anima di questo locale-salotto trasferitosi nel 2009 in una palazzina liberty all’interno dell’ippodromo di San Siro. Dentro ha due sale (una con camino e l’altra con una preziosa stufa di maiolica) e nel dehors divanetti e tavoli apparecchiati all’ombra di tendoni e di ulivi che sbucano da enormi vasi lilla. Specialità: coppetta di alici fritte da intingere in una composta di cipolle di Tropea, gazpacho con gamberi al vapore, spaghetti mantecati con la bottarga, grand plateau di crudi, catalana di ricciola, fritto misto con patate e zucchine in pastella, orata con scarola e capperi. Prezzo 45/55 €. Chiuso martedì a pranzo e lunedì.

  • FISH DANCER
    Via Vincenzo Viviani 2, tel. 02-66.98.96.95

    Lì davanti, nelle Ex Varesine, c’è il grattacielo “Diamantone”, dove al 38° piano Flavio Briatore elimina i concorrenti nel suo reality The apprentice e dove, a piano terra, Matteo Renzi ha fatto pagare mille euro a 800 vip per una cena di autofinanziamento del Pd. Gente più felice e prezzi assai più contenuti, invece, in questo piccolo ristorantino di pesce (ma presto si allargherà di una vetrina) avviato da poco e con vista garantita sulla nuova futuristica skyline meneghina. In menu: carpaccio di ricciola al profumo di lime e menta, tartare di tonno del Mediterraneo agli agrumi (a richiesta con un “tetto” di gianchetti), paccheri con pesce spada, melanzane, olive taggiasche e spolverata di bottarga di muggine, spigola con funghi porcini e olive, orata al cartoccio coi frutti di mare. Prezzo 30/35 €. Chiuso lunedì sera e domenica.

  • GENTE DI MARE
    Bastioni di Porta Volta 5, tel. 02-29.00.58.23

    Chi direbbe che questo locale dal 2009 a due passi da Brera con pareti color lilla-pervinca, qua e là enormi timoni da vascello, poltroncine grigio perla imbottite, lampadari di Murano con gocce di cristallo violetto e tendaggi damascati è in realtà il paradiso del pesce crudo, ostriche e coquillage, un angolo di Costa Azzurra nel cuore della metropoli? E c’è anche un po’ di Hollywood, visto che fuori staziona un valletto che posteggia l’auto al clienti. A fare gli onori di casa c’è il direttore Valerio Stumpo, ai fornelli lo chef Francesco Mammone. Che propone: quattro diversi tipi di plateaux con frutti di mare e crudo, insalatina di bottarga di muggine e sedano, tartare di avocado con gamberi e paprika, tagliolini di pasta fresca con aragosta o granchio reale, ravioli di branzino al sugo d’astice, pinzimonio di crostacei, scaloppa di salmone al vino e olive taggiasche, reale catalana di crostacei (per 2 persone). Due i menu degustazione: Poseidone da 40 € e Nettuno da 55 €. Tavolini anche all’aperto. Prezzo 60/65 €. Chiuso domenica.

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  • GIACOMO
    Via Sottocorno 6, tel. 02-76.02.33.13

    Sta dietro viale Premuda, dove il cuoco Giacomo Bulleri, classe 1925, toscanaccio di Collodi, si trasferì nel ’90 dal suo primo ristorante aperto nella vicina via Donizetti appena giunto a Milano, nel ’58. In città è ormai un luogo cult per il pesce e ci hanno cenato anche nomi altisonanti di ieri e di oggi, da Kennedy a Rihanna, da Madonna a Putin. Progettato dagli architetti-scenografi Renzo Mongiardino e Roberto Peregalli, ha boiserie verde acqua, stucchi, lampadari d’antan e a terra graniglia disegnata. Purtroppo i tavoli sono troppo attaccati uno all’altro e il rumore di sottofondo impedisce di conversare in santa pace. In compenso, in una zona dove è quasi impossibile parcheggiare, all’entrata c’è il servizio di car vallet. La cucina propone ricette semplici e tradizionali, come guazzetto di scampi e calamaretti, insalata di mare, spaghetti allo scoglio, fritto scampi e calamari, sampietro o rombo al forno. Tra i dolci spicca la bomba di Giacomo, pasta sfoglia con crema chantilly e fragoline di bosco, una delizia che ha fatto la storia. Prezzo 65/80 €. Sempre aperto

    Il ristorante è il pezzo più pregiato di un piccolo impero che, nel giro di poche decine di metri, conta una tabaccheria specializzata in sigari, una pasticceria e Giacomo Bistrot (Via Sottocorno 6, tel. 02-76.02.26.53), anch’esso aperto 7 giorni su 7, dalle 12 a mezzanotte. Arredato con poltrone imbottite e pareti di libri antichi sembra un vecchio club londinese. In menu: ostriche, tagliolini neri con finferli e scampi, risotto ai porri e zafferano con cuore di gorgonzola, ricciola con tartare di pomodoro al timo e cipolla croccante, rombo alla livornese. Prezzo 50/65 €.

  • GRANSEOLA
    Via Tortona 20, tel. 02-58.10.93.81

    Il pugliese Rocco Nisi inaugurò nell’84 questo ristorante intimo e romantico, poi l’ha venduto, ora c’è ritornato e lo gestisce con la stessa filosofia dei tempi d’oro: far cenare con ottimo pesce a un costo fisso (bevande escluse). Al cliente la scelta di due antipasti, un primo, un secondo e un dolce fatto in casa in una lista raccontata a voce e che comprende tra l’altro granseola condita, piatto di crudi, tortino di acciughe al forno con patate, spaghetti con le sarde, cavatelli con le cozze, ditalini con carciofi e gamberi freschi, gnocchi con filetti di triglia e pomodoro fresco, pesci al forno o alla griglia o all’acqua pazza, fritto di paranza. Prezzo fisso 55 €. Chiuso domenica e sempre a pranzo.

  • ISOLA DEI SAPORI
    Via Augusto Anfossi 10, tel. 02-54.10.07.08

    Ristorante di pesce di riferimento per il dopo cinema (la cucina resta aperta sin quasi a mezzanotte), con arredo da poco rinnovato, 120 coperti, tavoli ben distanziati e servizio rapido, aperto dietro piazza Cinque Giornate nel ’99 dai fratelli sardi Pisu, Heros in sala e Corrado in cucina. I piatti sono quelle classici dei locali isolani a Milano: ottime materie prime e ricette semplici messe a punto nel tempo. Tra le proposte (molte per 2 persone): antipasti in 5-6 portate, crudo di pesce del giorno, souté di cozze e vongole, scampi alla catalana, tagliatelle fatte a mano con scampi, calamari e zucchine o con calamari, vongole e bottarga, un eccellente fritto misto, rombo steccato, orata alla siciliana. Prezzo: 40/45 €. Chiuso lunedì a pranzo e domenica.

  • LACERBA
    Via Orti 4, tel. 02-54.55.475

    A Porta Romana, 60 coperti oltre a una saletta da 10 posti, più intima. Il nome strizza l’occhio alla celebre rivista futurista Lacerba fondata nel 1913 e lo spirito del movimento artistico riecheggia in stampe, foto e manifesti appesi alle pareti. Da segnalare dalla cucina: gamberi croccanti in pasta kadaifi con riduzione di aceto di mele, millefoglie di capesante, provola affumicata e melanzane, tagliolini agli scampi con spolverata di tartufo nero, gnocchi di melanzane con pesto e calamari, astice alla catalana, filetto di rombo in crosta di mandorle con asparagi profumati allo zenzero, gamberi marinati e zucchine serviti con salsa al basilico, filetto di tonno in manto di pistacchi con crema acida al limone. C’è un’area fumatori. Prezzo 40/45 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

  • LA COZZERIA
    Via Ludovico Muratori 7, tel. 02-54.10.71.64

    Dietro piazzale Medaglie D’Oro c’è questo localino allegro e alla mano che propone a Milano un piatto tanto di moda a Bruxelles: le moules frites, cioè cozze con le patate fritte. I peoci (con impepata o alla marinara ma anche in accostamenti più osé, come alla crema di pastis, al cognac e zenzero o alla senape di Digione) vengono serviti in porzioni da un chilo, dentro pentoloni smaltati coloratissimi e accompagnati da un piattino di patatine fritte fatte in casa. In alternativa: pasta e fagioli con cozze e polpo, sei tipi diversi di ostriche, linguine al nero di seppia, astice alla bretone, polpo alla greca o con patate, fagiolini e pesto genovese. Prezzo 30/35 €. Chiuso lunedì e sempre a pranzo.

  • LA LISCA PESCIERIA (chiuso)
    Via Marghera 29, tel. 02-39.40.00.36

    Vivace ristorantino gestito dal master chef Luca Leardi, dove anche i cani sono benvenuti. È una filiazione della Lisca Fishouse (chiuso) specializzata in pesce crudo sfilettato a mano (via Friuli 7, tel. 02-55.19.65.30 – Prezzo 45/50 €. Chiuso domenica). Se non si vuole strafare (il plateau royal con 58 pezzi costa 135 €!), ecco qualche consiglio dalla lista: tartare di gambero di Mazara con sedano e mela verde, carpaccio di branzino marinato al limone con cipolla di Tropea e pepe rosa, zuppa di zucca, capesante e crostini, linguine alle vongole con asparagi di mare, gnocchi con bisque di gamberi e scampi, coda di rospo con panatura di pistacchi e salsa guacamole, cozze alla birra, hamburger di salmone e seppia croccante, polpo con bacon e cipolla di Tropea caramellata. Prezzo 40/50 € (sconto del 15% per il take away della cena). Chiuso lunedì.

  • LANGOSTERIA 10
    Via Savona 10, tel. 02.58.11.16.49

    Attivo dal marzo 2007. Il motto del patron Enrico Buonocore dice già tutto di questo ristorante: «Togliamo la cravatta al pesce». È un locale elegante e trendy, ma senza essere finto. Imperdibili: tartare di scampi con foie gras e riduzione di sauternes, capunti con scorfano, datterini confit e basilico, sautè di calamaretti spillo in salsa di acciughe, king crab saltato in padella con pak choi e peperoncini, pezzogna con zuppetta di pomodoro e julienne di verdure. In più, per chi vuole metter mano al portafoglio ma senza svenarsi troppo, a pochi passi dalla casa madre c’è Langosteria Bistrot (via privata Bobbio 2, tel. 02-58.10.78.02. Prezzo 50/55 €. Chiuso lunedì e la domenica a pranzo), una micro dépendance dove la qualità delle materie prime è la stessa, ma l’esecuzione dei piatti meno elaborata. Eccellente la lista dei crudi, con ostriche in evidenza). Prezzo 60/70 €. Chiuso domenica e sempre a mezzogiorno.

  • LA ROSA DEI VENTI
    Via Piero della Francesca 34, tel. 02-34.73.38

    Nasce nel 2001 in zona Sempione da un gruppo di amici amanti del mare tra cui lo chef Matteo Preda. Ambiente piccolo, ma di grande charme, perfetto per le coppie, con 40 coperti, tavoli ben distanziati e cucina a vista. Specialità: ravioli di castagna e zucca con salsa di gamberi, risotto con capesante sfumato al sauvignon, filetto di san pietro alla milanese, pagello mediterraneo con arance e rosmarino, rombo al forno con delicata ai fiori di zucca, gran misto di crostacei alla catalana, università del fritto misto. C’è un menu degustazione a 40 €. Prezzo 40/55 €. Chiuso sabato a pranzo, domenica a cena e lunedì.

  • LA SCAMPERIA (chiuso)
    Via G. F. Piermarini 2, Milano, tel. 02-84.21.33.44

    Scampi a go go (ma anche pesce crudo, fritto o grigliato) in questo locale inaugurato a metà novembre 2014 all’Arco della Pace e affidato alle mani esperte dello chef perugino Andrea Ciribifera, classe 1973. Perfetto anche solo per l’aperitivo o il dopocena (scampi con calice di vino o cocktail a 10-12 €), Qui i crostacei si mangiano con le mani, ma a chi non vuole sporcarsi, danno dei guanti. I menu sono digitali: su ogni tavolo c’è un tablet per consultare le proposte, navigare sul Web o scegliere le canzoni dalla playlist Music Scamp e poi ascoltarle in filodiffusione. Chi vuole, può acquistare i piatti crudi di pesce da portare a casa oppure farseli recapitare direttamente a domicilio in tutta la città grazie al servizio Scamp Away (telefonare dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 23; consegne gratis per ordini sopra i 28 €, sotto si pagano 5 €). Chiuso lunedì sera.

  • LA SIRENELLA
    Via Scipio Slataper 17, tel. 02-66.80.07.61

    Fondato nel 2006 dietro viale Zara, all’altezza di piazzale Istria, ha un gradevole dehors riscaldato d’inverno e una sala un po’ troppo stretta, con i tavoli a 30 centimetri uno dall’altro. Chef e proprietario è Pasquale Arceri (sua moglie Dora si occupa dei dolci), specializzato in un’onesta cucina di mare adriatico-pugliese: un’interminabile serie di antipasti seguita da cavatelli con sugo di razza, pasta fagioli e cozze, paccheri all’astice, al granchio o con il sugo di gallinella, branzino ai funghi, gamberoni alla catalana, involtini di pesce spada al gratin. Prezzo 50/55 €. Chiuso mercoledì.

 



 

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  • L’ISOLOTTO
    Via Gustavo Fara 10, tel. 02-67.05.802

    A due passi dai nuovi grattacieli vicino al Pirellone, con atmosfera da galeone, 50 coperti, e tavolini piccoli e troppo vicini. Il patron ha il codino e lo sguardo vispo: è il sardo Ilario Faedda e infatti l’ottimo pesce proposto in una sala sempre piena viene cucinato secondo le ricette tradizionali isolane. In lista: bottarga di muggine con sedano, antipasto caldo all’Isolotto, linguine all’astice, risotto scampi e fiori di zucca, pesce al sale, rombo al forno con patate e carciofi. Il pane carasau non manca mai su ogni tavolo. Prezzo 55/65 €. Chiuso martedì a pranzo e lunedì.

  • L’OFFICINA DEL PESCE
    Via Varese 14, tel. 02-62.06.43.25

    Angela Schifano, che l’ha avviata nel 2007 col suo compagno Antonio Zizza e poi trasformata in “quasi ristorante” nell’aprile 2014, la definisce “pescheria con somministrazione di prodotti ittici”. In realtà è un nuovo locale trendy di Brera, il primo a seguire la moda della pescheria-ristorante lanciata da Claudio: con un bancone-vetrina e un po’ di tavoli (28 coperti) è il luogo perfetto per aperitivi (dalle 17, piattino da 8/9 € compreso un calice di vino), pranzi e cene a base di pesce crudo, condito o marinato. Ricette semplici ma d’effetto, come tonno allo zenzero, salmone pistacchi e soia, spada al pepe rosa, merluzzo pinoli e capperi, branzino miele e melograno, tartare al coltello, alici marinate, scampi, gamberi. Prezzo: pranzo 15 €, cena 30/40€. Chiuso domenica e lunedì.

  • MANNA
    Piazzale Governo provvisorio 6, tel. 02-26.80.91.53

    A Turro, vicino a viale Monza. Dal 2009 è il tempio della cucina creativa dello chef e proprietario Matteo Fronduti (un cuocone milanese baffuto classe 1977, con esperienze all’Armani, al Trussardi e al D’O). Che nell’ottobre 2014 ha affidato all’architetto Alberto Barbieri un restyling discreto per creare un ambiente più adatto alle sue mai sciocche proposte di cucina contemporanea. Nella variegata carta del Manna, a prezzi tutt’altro che impossibili, Fronduti ama ideare incursioni ittiche che cambia in continuazione. Tra le più recenti: riso mantecato con crostacei e molluschi, zuppa di piselli, baccalà e menta, ravioli tostati di erbe di campo, ragout crudo di capesante e scorza di limone, battuta di nasello, coriandolo, lime e peperoncino fresco, trancio di storione, funghi e salsa cacciatora, battuta di ombrina, mandarino, sedano e pepe di Sarawak. Superbi anche i dolci, tra cui la Ficata (fichi cotti, crema alla cannella, pistacchi e vino rosso), che tiene fede in tutti i sensi al nome. Prezzo 45/55 €. Chiuso domenica.

  • MARINA DI NISIDA
    Viale Sarca 73, tel. 02-36.52.40.99

    Alla Bicocca, accogliente ristorante con tre salette total white dove il pesce è protagonista assoluto. Lasciatevi guidare dal giovane chef Antonio Castellano, i cui piatti affondano le radici nelle tradizioni culinarie della sua Napoli rivisitate in chiave moderna. In lista: percorso di antipasti Marina di Nisida, tartare di pesce misto, sautè di lupini, pasta e patate con provola e baccalà, spaghetti con vongole, friarielli e limone, orata o spigola fritta, gamberoni al limoncello di Sorrento, frittura di gamberi, calamari e tocchetti di baccalà, grigliata mista, tonno burro acciughe e capperi, baccalà agli agrumi, pesce spada gratinato con zenzero e limone. Prezzo 40/45 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

  • MELAVERDE
    Via Monviso 36, tel. 02-33.60.09.71

    Nascosto tra le viuzze dietro al Monumentale c’è da anni questo tipico ristorante pugliese, 80 coperti in un’enorme sala gremita di piante, gestito con sapienza da Pina e Mimmo Lamanuzzi. Dal menu, raccontato a voce dai camerieri: crudité di mare (ostriche, tartufi, ricci, scampetti e cozze pelose), alici fritte, tagliolini al riccio di mare, orecchiette alla tarantina (con cozze, vongole e pomodoro), linguine all’astice, cavatelli con la gallinella, orata alla biscegliese (con i frutti di mare in guazzetto), grigliate e fritti misti. Prezzo: 35/40 €. Chiuso giovedì a pranzo e mercoledì.

  • MONTECRISTO
    Via Prina 17, tel. 02-34.95.049 e 02-31.27.60

    All’angolo con corso Sempione, era il locale preferito da Mike Bongiorno e famiglia, che abitavano lì vicino. L’ha creato nel ’76 Franco Cavozza ispirandosi alla sua passione per il mare e la pittura: all’interno domina il bianco e il blu (blu sono persino le luci) e – proprio dietro al bancone a forma di gozzo dove espongono il pesce – una parete è stata affrescata dallo stesso Cavozza, che s’è dipinto al mare, in giacca, foulard e pochette. C’è una sala fumatori con 35 posti. Dalla lista infinita: gran misto di crostacei, scampini con trevisana e grana al forno o in guazzetto allo zenzero, bolliti con ovoli o porcini, triglie salvia e rosmarino al forno, soglioline adriatiche all’erba cipollina, spiedino di crostacei con porro all’aceto balsamico o di scampi con lardo di colonnata, zuppa di scorfano o di gamberi di fiume, tortelli di granchio con punte di asparagi e menta, gnocchetti all’aragosta o al branzino, risotto con scampi e carciofi, scamponi al sale, al limone o al cognac, nasello bollito, coda di pescatrice alla livornese, sanpietro o rombo steccati al forno con patate, alle mele o allo champagne, scorfano scampi e carciofi, aragosta alla catalana. Prezzo: 55/70 €. Chiuso sabato a pranzo e martedì.

  • NASSA OSTERIA DI MARE (chiuso)
    Via Donatello 22, tel. 02-26.68.48.10 e 342-87.79.999

    Inaugurato a Città Studi all’inizio del 2014, questo locale con 30 coperti ha già un discreto numero di habitué. In sala sta Gabriele Tasinato per più di vent’anni grossista al mercato ittico, mentre la cucina è il regno dello chef Maurizio Di Prima, arrivato dal ristorante di Claudio Sadler, che sforna solo piatti leggeri, puliti e innovativi, rinnovati in continuazione. Tra le ultime proposte: dorso di pesce cobia in crosta di arachidi, spaghetti chitarra leggermente piccanti con orata, lenticchie e coste novelle, bavette con ragout di brodetto di cefalo, gamberi saltati in padella con broccoli e ricotta di bufala, cefalo in guazzetto con patata mantecata al limone, storione glassato al vino rosso e crema di topinambour, orata gratinata al forno con cavolo cinese e provola affumicata, carpaccio di salmone con emulsione di yogurt e wasabi, uova di salmone e riso venere soffiato. Geniale l’idea di poter ordinare anche mezze porzioni. Menu degustazione a 49 €. Prezzo 45/60 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

  • NUOVO MERCATO DEL PESCE
    Via Cesare Lombroso 54, tel. 02- 55.19.55.40

    In zona Forlanini, vicino al mercato ittico. Si può scegliere il pesce fresco direttamente dal bancone, pesarlo, decidere la quantità, farselo cuocere e mangiarlo. Portate generose preparate dallo chef Egidio con ricette originali, tra cui carciofi con anelli di calamaro, filetto di tonno coi fiori di zucca, polpo con carciofi e olive, orata all’acqua pazza, fritto misto di paranza e una pregevole zuppa di pesce. Prezzo 35/40 €. Chiuso lunedì a cena, sabato a pranzo e domenica.

  • NUOVO YACHT
    Via Raffaello Sanzio 4 angolo via San Siro, tel. 02-48.00.99.50

    Di primo acchito si resta stupiti dall’arredamento di questo ristorante di pesce a conduzione familiare: c’è l’atmosfera old style delle vecchie navi, con oblò e applique ai muri, un forziere con bottiglie pregiate e vasche di pesci tropicali. Ma poi la qualità dei piatti dei due chef Tommaso e Roby riconciliano con la vita. Il menu si adatta agli arrivi giornalieri: cocktail di gamberi rossi al moijto, frittella di bianchetti, una selezione di ostriche, bulots, mandorle di mare, scampi e gamberi rossi crudi, zuppa di pesce, linguine con astice blu, risotto al nero di seppia, tartare di gamberi rosa scottati con mango e menta, gran fritto misto, rombo in crosta di verdure. Prezzo 40/45 €. Chiuso sabato a pranzo e lunedì.

  • OSTERIA ALLA CONCA
    Via Gaetano Ronzoni 2, tel. 02-58.11.50.75

    Posticino a conduzione familiare, tranquillo e intimo, con due sale illuminate da candele, in mezzo al verde e davanti a un fresco cortile a due passi dalla Darsena. Ha un giardinetto e propone piatti di mare regionali, accurati e mai banali, come maccarrones di semola con moscardini, mezzelune ripiene di gallinella e bottarga, paccheri ai frutti di mare, tonno alla carlofortina, agghiotta di spada, cassoeula di pesce, involtini di salmone affumicato e asparagi, baccalà mantecato, tagliata di dentice. Prezzi: 40 €. Chiuso domenica sera.

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  • OSTRICHE & VINO
    Viale Col di Lana 5, tel. 02-58.10.02.59

    Un bistrot con ostriche e crudi a go go, come nei bar à huitres parigini, aperto nel 2004 dal creativo ed ex avvocato Francesco Zanoletti con l’esperto di ristorazione Vittorio Fenoglio. C’è un menu di coquillage praticamente perfetto in questo localino di gusto vicino ai Navigli, racchiuso in una piccola sala con lampade enormi e tavoli piccini assiepati uno sull’altro. La scelta delle ostriche (a volte fino a 48 varietà diverse!) e dei frutti di mare è infinita, tutta roba freschissima, in arrivo ogni giorno da Francia e Irlanda. Per chi cerca qualcosa di più tradizionale ci sono 8 varianti di cozze (anche con pesto alla genovese o alla provenzale con vino bianco, sempre servite nel classico pentolino e accompagnate da pommes frites) e poco altro, come zuppa di pesce con crostini, fritturina di crevettes gris e pesciolini o squaletto bretone in padella con pomodorini di Pachino. Interessante la scelta dei vini, anche francesi. Prezzo sui 35/40 €. Chiuso domenica.

  • PESCETTO
    Via Volta 9, tel. 02-36.75.41.84

    Aperto da tre giovani amici nell’ottobre 2013 in zona Moscova sul modello di un celebre locale di Barcellona. È un ambiente carino in stile marinaro che piace molto ai ragazzi perché non è un ristorante di pesce tradizionale, né una pescheria, né un fast food e neppure un self service, ma tutto questo assieme. Ogni cliente sceglie il proprio pesce al bancone (spiedini di gamberi, filetti di merluzzo, salmone, orata, tonno, pesce spada, gamberoni, calamari, seppie, polpo, sarde, tartare) e decide la quantità (si paga in base al peso) e il tipo di cottura (alla piastra, fritto, in padella con olio e prezzemolo), se vuole abbinandoci un contorno. A questo punto va alla cassa, dove gli consegnano un numeretto e il vassoio, poi sceglie un tavolo libero, si siede, aspetta la chiamata con l’altoparlante e va a ritirare i piatti dalla finestrella della cucina. Non ci sono camerieri, né servizio al tavolo (e questo giustifica la leggerezza del conto) e alla fine ognuno sparecchia. Lunghe attese negli orari e nelle giornate di punta. Prezzo 15/30 €. Chiuso domenica e lunedì.

  • PICCOLO SOGNO
    Via Cesare Lombroso 54, tel. 02-54.63.080

    Dopo 5 anni di inattività “per stanchezza”, i proprietari Pia e Renato Berton hanno riaperto nel 2012 questo elegantissimo locale nella zona dei Mercati Generali, dietro piazzale Martini, che ha, secondo i critici del Corriere “il parcheggio più facile di Milano”. E poi tavoli ampi e ben distanziati, poltrone comode e alle pareti affreschi con riferimenti conviviali. Dalla cucina (non solo di mare): gamberi dorati in padella e carciofi, filetti di triglia in citronette e cipollina, linguine datterini e baccalà, risotto scampi e asparagina, maccheroni triglia e cipollotto, troccoli alla carbonara di mare, baccalà fritto o in umido con polenta, scorfano in guazzetto e cous cous, branzino al fumetto pomodorini e patate, brodetto, scamponi imperiali alla griglia. Prezzo 50/55 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica.

  • RISACCA 6
    Via Marcona 6 angolo via B. Cellini, tel. 02-55.18.16.58 e 02 54.68.041

    Storico locale con 160 coperti, in zona Tribunale dal 1982. Il recente restyling ha aggiunto un bar di fianco all’ingresso, ma ha mantenuto in sala la mezza gondola un po’ kitsch piena di ghiaccio e pesce. Cucina basata sulle più diverse tradizioni regionali: crudi, misto gratinato, zuppetta di pesce, paccheri alle triglie o con tonno e melanzane, riso al nero di seppia, tagliolini al riccio, scampi al curry con riso pilaff, ricciola palermitana, fritto misto, pezzonia all’acqua pazza, aragosta all’algherese, parmigiana di pesce spada, branzino al sale, rombo con patate, carciofi e olive. C’è anche un giardino d’inverno e un’ampia area fumatori. Prezzo 55/60 €. Chiuso lunedì a pranzo.

  • RISACCA BLU
    Via Tadino 13/A angolo viale Tunisia, tel. 02-20.48.09.64

    Aperto nel 2000 a Porta Venezia dai fratelli Guaglianone (il maggiore, Giovanni, cura la sala mentre l’estroso Carmelo si dà da fare nella cucina a vista), ha una gestione autonoma rispetto alle altre Risacche di Milano. L’arredo è in stile marinaro: sembra di stare dentro una nave, con finestre a forma di oblò, ancore, timoni e pareti in legno. Il locale ha 50 coperti ed è spesso affollato e con continui appelli dei camerieri ai potenziali possessori delle auto parcheggiate in doppia fila (anche se il proprietario regala la prima ora di posteggio nel vicino garage). Il menu di pesce è tradizionale, ma solido e di qualità: crudi di mare, zuppa di molluschi, risotto al nero di seppia, spaghetti all’astice, reginelle alla bottarga, zuppetta di cozze, grigliata di pesce, cotture al sale. Prezzo: 50/65€. Chiuso martedì a pranzo e lunedì.

  • SAN GLICERIO
    Via San Glicerio 6, tel. 02-64.24.710 e 339-19.33.184

    Alla Bicocca, con 80 coperti e 15 posti all’aperto d’estate. Delizia i clienti con pesce fresco e pizze dal 1972, quando Mauro Arceri venne a Milano da Bisceglie e aprì questo locale divenuto il capostipite di una vera e propria gemmazione gourmet basata sulla cucina pugliese. In tutto sono sette: a 100 metri c’è per esempio il San Glicerio 2 (viale Fulvio Testi 177, tel. 02-64.24.732, gestito dall’87 dai fratelli Antonio, Franco e Mauro Arcieri e specializzato in frutti di mare crudi. Con zona fumatori. Prezzo 50/70 €. Chiuso martedì.

    Il San Glicerio 1 è nelle sapienti mani di Giovanni, aiutato dalle belle figlie Cristina e Daniela. Fra le proposte: paccheri al ragù del pescatore, ziti con pecorino e cozze, pasta ai frutti di mare in crosta, tiella pugliese con riso, patate, cozze e pezzettini di astice, moscardini con favette e cicale saltate con aglio e peperoncino. E poi il plateau dei crudi con ostriche, tartufi, scampi, gamberi e ricci. Prezzo 30/50 €. Sempre aperto.

  • TRATTORIA DEL PESCATORE
    Via Atto Vannucci 3, tel. 02-58.32.04.52

    Da più di un decennio buon pesce alla sarda e atmosfera vivacissima in questa trattoria a conduzione familiare a Porta Vigentina dove, quasi senza accorgersene, sono riusciti a mixare ambiente casereccio e tocchi glamour. È sempre così pieno che bisogna prenotare con almeno una settimana d’anticipo. Dalla cucina: una lunga serie di antipasti, poi moscardini con polenta, seppioline in guazzetto, grigliate, fritti misti e un imperdibile astice alla catalana (ma molti su Internet lamentano che col tempo questo mitico piatto abbia visto aumentare i pomodori e diminuire sempre più la quantità di astice). Finale con offerta di pecorino sardo da scavare col cucchiaio nella forma e un bicchierino di mirto. Prezzo: 45/50 €. Chiuso domenica.

  • TWEED (chiuso)
    Via Conca del Naviglio 7, tel. 02-89.41.58.06

    Ristorante dalle linee morbide e moderne, con 40 coperti, fondato da Alex Seveso, che si aggiunge al Caffè Vespucci da lui gestito in estate a Ispra, sul lago Maggiore. Alex è uno chef che al pesce dà del tu: lo sa scegliere e lo cucina in modo classico come pochi, provare per credere i suoi spaghettoni al sugo di moscardini, i paccheri al ragù di orata o il fritto di paranza. Però ama anche sperimentare, soprattutto con il pesce crudo, convinto che in cucina ci sia spazio per ghiotte novità diverse dalle solite banale proposte nipponiche. Nascono così il suo salmone servito con formaggio, il club sandwich di tonno con patate, la tartare di tonno Alex con riso basmati e purea di avocado e i fantasiosi e creativi tweed sushi rolls. Prezzo 50/55 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica a cena.

  • VENTO DI SARDEGNA
    Via De Amicis 44, tel. 02-89.09.37.10

    A inizio settembre 2014, a due passi da Sant’Ambrogio un team di soci e amici, già creatori dell’omonimo ristorante di Sesto San Giovanni, ha aperto questo locale dedicato alla cucina sarda di pesce, condotto con bravura e allegria dall’esperto Paolo Bassu: due piani di eleganza moderna ed essenziale, con pareti bianche e ocra, parquet in terra e tavoli ben distanziati. Punto forte sono i crudi (tolte le ostriche bretoni, tutti di provenienza nostrana) per carpacci e tartare. Queste ultime, a base di branzino, tonno, ricciola e salmone, disponibili sia nella versione extralarge da 200 grammi che come antipasto in un plateau degustazione. E poi: tagliolini con gamberi rossi e tartufo nero, pasta allo scorfano, fregola ai frutti di mare, fritto misto, rombo alla vernaccia, scottata di branzino con gli asparagi. Parcheggio gratis sul tetto del supermarket Pam di via Olona. Prezzo: 35/45 €. Chiuso lunedì.

  • ZIO PESCE – OFFICINA DI MARE
    Via Andrea Maffei 12, tel. 02-49.79.49.67

    Rispetto all’altro Zio Pesce (via Cicco Simonetta 8 a Porta Genova, tel. 02-58.10.91.45) questo, a due passi dalla Rotonda di via Besana, ha anche qualche tavolino sul marciapiede. Il rapporto qualità-prezzo è in entrambi buono e le porzioni abbondanti. Arredo allegro di legni chiari, con cianfrusaglie marine appese alle pareti. Chi a casa ha un amico fedele, alla fine può chiedere la cat bag con gli avanzi del pasto. Dalla lista: tartare di gamberi rossi di Mazara del Vallo, carpaccio di tonno pinna gialla, crocchette di spada e melanzane, risotto ai frutti di mare, spaghetti alla chitarra con astice, calamari nazionali grigliati con pesto di rucola, branzino spadellato con verdure, dadolata di tonno al timo con pesto di peperoni, fritto gamberi calamari e alici. Tutti i piatti sono anche da asporto col servizio Take Away. Prezzo: 30/35 €. Chiuso domenica e sempre a pranzo.

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Roberto Angelino, giornalista milanese, ha lavorato per 25 anni al settimanale Oggi; dal 2004 al 2007 è stato vicedirettore di Gente, poi è tornato a Oggi per curare gli Speciali e il bimestrale Oggi Foto. Nel 2015 ha pubblicato con Salvatore Giannella presso l’editore BookTime il volume Milano 50, con le schede dei 350 locali imperdibili della città sede dell’Expo, anticipate e poi sviluppate con successo su Giannella Channel. Sempre per i tipi di BookTime, la casa editrice di Gerardo Mastrullo, ha pubblicato altri due volumi: nel maggio 2016 Milano, mettiamoci una pietra sopra e, due mesi dopo, Milano al verde – Guida agli agriturismi di Milano e Provincia. L’ultima sua fatica libraria è Cover Story (Vololibero Ed., 2018) che racconta storie, segreti ed emozioni di 150 copertine dei più bei dischi italiani.

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