Primo prelievo al mondo con la tecnologia Google Glass. Il prelievo di fegato è stato eseguito nei giorni scorsi nelle sale operatorie di Careggi (Firenze) dai chirurghi Emanuele Balzano e Davide Ghinolfi dell’Unità operativa di chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’azienda ospedaliero-universitaria (Aou) Pisana diretta da Franco Filipponi, utilizzando, appunto, i Google Glass.

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Google Glass è un programma di ricerca e sviluppo di Google Inc. con l’obiettivo di sviluppare un paio di occhiali dotati di realtà aumentata. Il prodotto è stato reso disponibile per gli sviluppatori, negli Stati Uniti, a inizio 2013. All’inizio del 2014, Google rende noto che gli occhiali verranno prodotti da Luxottica.

Il progetto “Google Glass a supporto della sicurezza e della qualità dei prelievi d’organo” è una vera e propria novità all’interno del mondo dei trapianti. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Ott (Organizzazione Toscana Trapianti) e Aido Toscana (Associazione Italiana Donatori d’Organo e Tessuti).

“Le nuove tecnologie sono di grande aiuto alla sanità, perché consentono di curare sempre meglio i nostri pazienti”, è il commento dell’assessore al Diritto alla Salute Luigi Marroni. “La sanità toscana si confronta con queste nuove tecnologie e ne valuta l’efficacia. Mi congratulo con i professionisti che hanno realizzato il prelievo, e mi auguro che l’uso di questa nuova tecnologia, che per ora è stata testata da Careggi e Aou Pisana, possa diffondersi presto in altre realtà della Toscana”.

“Le nuove tecnologie”, dice Franco Filipponi, “aumentano la sicurezza e la qualità della procedure chirurgiche, tra cui i prelievi d’organo e i trapianti. Tra queste sicuramente un ruolo fondamentale è rivestito dalla realtà aumentata e dai Google Glass”. Spiega Adriano Peris, responsabile Ott: “Il progetto, attraverso i Google Glass, ha permesso nel corso di un prelievo di organi di registrare le fasi salienti della procedura con la stessa visuale dell’operatore, allo scopo di trasmettere informazioni atte a migliorare la qualità e la sicurezza del percorso del trapianto”.

I Google Glass sono occhiali innovativi che si possono indossare, e che permettono di eseguire una serie di operazioni come scattare foto e fare video, navigare su internet, telefonare e mandare email. Il tutto può essere eseguito con comando vocale, permettendo quindi al chirurgo di avere le mani libere, senza mai toglierle dal campo operatorio sterile. Le informazioni sotto forma di testi, immagini, video o pagine htlm sono proiettate su un prisma posto sulla sommità della stanghetta destra.

Fonte: Dire.it, agenzia di stampa quotidiana, dal notiziario Sanità.

A PROPOSITO

Google Glass, gli sviluppatori stanno abbandonando la nuova tecnologia?

di Luca Tubiello*

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Glass è certamente uno dei progetti più innovativi di Google, che ha sempre scelto un approccio cauto per portarlo avanti: la periferica non è ancora disponibile sul mercato mondiale (è possibile acquistarla solo negli Stati Uniti, divenendo “Explorer”, e a prezzi proibitivi), ma secondo un report gli sviluppatori che avevano deciso di portarvi le proprie applicazioni starebbero riconsiderando le proprie scelte.

La mancanza di utenti e le limitazioni della periferica sarebbero le principali motivazioni che, secondo quanto riferisce Reuters, avrebbero spinto nove dei sedici sviluppatori al lavoro su un’app per Google Glass intervistati a gettare la spugna. Tra questi, Twitter, che ha preferito dedicarsi invece ai dispositivi Android Wear. Tom Frencel, CEO di Little Guy Games che ha sospeso lo sviluppo di un gioco per Google Glass, dichiara perentorio: “Se ci fossero 200 milioni di Google Glasse venduti, sarebbe un discorso diverso. In questo momento non c’è mercato”.

Gli analisti hanno modificato le proprie previsioni riguardo Google Glass, considerato da possibile grande successo mondiale a futuro dispositivo di nicchia. Non aiuta inoltre il continuo rinvio dell’esordio sul mercato, ora previsto per il 2015, e l’uscita da Google negli ultimi sei mesi di molte figure chiave per lo sviluppo di Glass, come Babak Parviz, Adrian Wong e Ossama Alami.

A Mountain View tuttavia si ribadisce che il progetto non verrà abbandonato; Chris O’Neill afferma che Google ha ancora intenzione di portare Glass sul mercato, ma non prima che il device sia “totalmente pronto”.