È la prima volta che il più importante premio europeo per “outsider art” va ad un italiano. Anzi, a un’italiana: Giulia Zini, 18 anni, originaria di Novellara (Reggio Emilia) sabato 22 novembre, infatti, a Monaco di Baviera, ha ricevuto l’Euward, un riconoscimento che viene assegnato ogni quattro anni a disabili dall’Heilpädagosches Centrum Augustinum di Monaco di Baviera.

giulia-zini-outsider-art

Giulia Zini, nata nel 1996 a Novellara (Reggio Emilia).

Giulia Zini è l’artista di punta dell’Atelier, un’esperienza avviata nel 2003 a Reggio Emilia e poi anche a Bergamo, da Luca Santiago Mora, fotografo e videomaker. Ormai sono decine e decine i bambini e i ragazzini che hanno preso parte ai lavori in tutti questi anni, sperimentando la bontà di un percorso capace di liberare straordinarie energie creative. Giulia Zini è certamente la bandiera dell’Atelier, capace di creare opere di grande impatto pubblico, come quella recentemente realizzata per il bar dell’Humanitas Gavazzeni a Bergamo: un disegno di tre metri per tre, che rappresenta un grande, elegantissimo uccello, ribattezzato “Quelzacuater dell’Errore”. «È uno degli animali più eleganti e affettuosi che ci siano», aveva spiegato Luca Santiago Mora in occasione dell’inaugurazione dell’estate scorsa. «Ci voleva una dolcezza rassicurante in un bar di un luogo come quello; un abbraccio immenso di conforto, compassione, per le tante faticose storie e battaglie che si affacciano al suo bancone».

giulia-zini-opere-euward

Dipinti di Giulia Zini presentati a Monaco di Baviera.

Giulia Zini sapeva già di essere nella terna dei candidati alla vittoria, ed era stata invitata ad essere presente a Monaco per la proclamazione. I suoi disegni – sempre immagini di animali – sono creature meravigliose, realizzate con una abilità e una energia affascinanti, frutto di una fantasia delicata e potente allo stesso tempo. «In atelier, con i ragazzini, da sempre raccontiamo solo di animali. Animali rari, paleontologia a mani nude, solo carta, parole, matite e colori», racconta Luca Santiago Mora. «In atelier il contrario di normale è speciale, quello di guardare è vedere». Il metodo dell’Atelier ha una sola regola ferrea: nessuna retromarcia consentita, ed è vietatissima la gomma. «Andare avanti piuttosto, proseguire sempre da quel che c’è, per quel che si è», spiega sempre Santiago Mora. «Che è poi un po’ quello che si capisce della vita, da grandi».

Quanto a Giulia, il maestro la descrive così: «Giulia, se la incontri per strada fai fatica a guardarla negli occhi, un po’ per la timidezza assoluta, un po’ per lo strabismo che ti disorienta. In atelier, come l’albatro di Baudelaire, dispiega ali regali e ti lascia piccolo piccolo in basso, piedi a terra. Ormai disegna su fogli che sono fondali da scenografia, bestie da lasciar d’incanto, con una passione e una tenacia quasi maniacali». Una passione e una tenacia che hanno conquistato i giurati di Monaco.

bussola-punto-fine-articolo

Fonte: Vita.it. Vita S.p.A. è la società editrice del magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit.

A PROPOSITO

Vedi alla voce Euward e Atelier dell’Errore

  • giulia-zini-outsider-artL’EUWARD è un premio europeo di pittura e grafica che viene assegnato ad artisti con disabilità. È stato creato nel 2000 dall’Heilpädagosches Centrum Augustinum di Monaco per offrire agli artisti disabili un forum professionale per il loro lavoro creativo.
  • L’Atelier dell’Errore è un laboratorio di arti visive dedicato da Luca Santiago Mora alla neuropsichiatria infantile dove gli errori nei disegni non si cancellano e sono punti di ripartenza, di nuova vita. Dal 2002 il Laboratorio collabora con l’Ausl di Reggio Emilia e dal 2012 anche con l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Dal 2011 è stata costituita ufficialmente l’Associazione Atelier dell’Errore onlus; come opera d’Arte relazionale o Scultura sociale, ha partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero. Per Humanitas Gavazzeni e Fondazione Humanitas l’atelier dell’Errore ha realizzato già nel 2010 un’installazione apposita, tutt’oggi visitabile, dedicata al reparto di Radioterapia e Medicina Nucleare intitolata “Energia della bellezza” a cura di Bianca Tosatti.