Nel gennaio del 1788 giunse in Australia una flotta di undici navi al comando del capitano Arthur Phillip (che sarà il primo Governatore del Nuovo Galles del Sud e il fondatore dell’insediamento che sarebbe poi divenuto la città di Sydney). Le navi trasportavano i primi deportati inglesi: 600 maschi e 180 donne. Su una di queste, la Alexander, c’erano Henry Kable e Susannah Holmes.
A morte per due cucchiaini rubati
Susannah era stata condannata a morte all’età di 13 anni per aver sottratto due cucchiaini d’argento nella casa presso la quale lavorava come domestica. Erano condanne usuali all’epoca e si inserivano in una vasta opera di repressione verso le masse di poveri e vagabondi privati della terra e di mezzi di sussistenza dalle enclosures, l’opera di privatizzazione di terreni e boschi in precedenza comuni.
La sentenza fu poi commutata in 14 anni di carcere con deportazione nelle colonie americane. La deportazione fu però sospesa perché proprio in quel periodo le colonie americane stavano conquistando la loro indipendenza.
Incontra Henry, ladro di un coniglio
Mentre era detenuta nel carcere di Norwich in attesa di conoscere la sua sorte, Susannah conobbe un altro prigioniero, Henry Kable, di poco più anziano, detenuto anch’egli per furto: insieme al padre aveva rubato un coniglio a un allevatore. Anche Henry era stato condannato inizialmente all’impiccagione, come il padre, ma ebbe poi la condanna commutata nei consueti 14 anni di carcere in considerazione della sua tenera età: aveva poco più di 14 anni.
La sentenza di Henry non prevedeva la deportazione.
Henry e Susannah si innamorarono ed ebbero un figlio, Henry junior. Ai detenuti non era permesso sposarsi.
Divenuti definitivamente inutilizzabili i territori americani, fu prescelto come luogo per la deportazione l’Australia e lì furono reindirizzati tutti i condannati in attesa. Susannah fu separata da Henry (la cui richiesta di essere deportato insieme a Susannah fu rigettata) e inviata all’imbarco con il figlio. Il capitano si rifiutò però di imbarcare il piccolo Henry e ordinò che fosse riportato in prigione. Il vetturino che aveva trasportato i prigionieri, scandalizzato dalla decisione, si recò invece, con il figlio di Susannah in braccio, a Londra da Lord Sydney, che ricopriva allora importanti incarichi di governo. Lord Sydney si commosse e decise di prendersi cura della vicenda che presto divenne nota anche presso l’opinione pubblica. In poco tempo si organizzò un movimento con lo scopo di ottenere la riunione di Susannah a Henry e al figlio. Il movimento, sostenuto da Lord Sydney, era finanziato da un’anziana nobildonna, Lady Cadogan.
Una colletta
Le autorità si arresero e consentirono a Henry e Henry junior di essere deportati con Susannah. Lady Cadogan organizzò una colletta per raccogliere vestiti e altri generi di prima necessità e aggiunse una somma di 20 sterline, somma all’epoca ragguardevole, da utilizzare una volta sbarcati in Australia. La somma fu consegnata al capitano della nave, Duncan Sinclair.
Qui la storia potrebbe finire. E direbbe molto sia sulla severità della giustizia nell’Inghilterra della fine del XVIII secolo (non particolarmente diversa da altri Paesi dell’Europa) sia, e soprattutto, sul potere raggiunto già in quel periodo dalla pubblica opinione inglese, agevolato dai numerosi quotidiani diffusi nelle principali città.
La storia invece prosegue.
Con il Governatore in spalla
Dopo otto mesi di navigazione, Susannah e Henry giunsero a destinazione. E si racconta che il capitano Phillip, vestito in grande uniforme per l’occasione, per non sporcare le scarpe di raso chiese proprio a Henry di essere portato in spalla dalla nave alla sede del governo poco distante. Henry fu così il primo civile inglese a mettere piede in Australia. Qui però Henry e Susannah scoprirono che soldi e vestiti erano spariti: così almeno affermò il capitano Sinclair, che probabilmente si era intascato la somma, ben sapendo che secondo il diritto inglese dell’epoca, i condannati al carcere e alla deportazione non avevano diritti, non potevano essere proprietari di beni e non potevano agire in giudizio contro un uomo libero. Ma il capitano Sinclair non aveva considerato che l’Australia era popolata da prigionieri, sicché le regole della madrepatria dovevano adattarsi alla situazione locale, se non altro per preservare la pace e la sicurezza. Susannah e Henry (nel frattempo sposatisi) riuscirono a far accettare il loro ricorso: era la prima causa civile proposta in Australia. La giuria decise che le disposizioni vigenti in Inghilterra non si applicavano a coloro che erano deportati in Australia una volta che giungevano a destinazione. Il comandante Sinclair fu condannato a risarcire i Kable e versare la somma scomparsa.
I coniugi Kable vissero per molti anni a Sydney e non tornarono mai in patria: Henry morì a 82 anni, Susannah qualche anno prima di lui.
Leggi anche:
- Dalla Repubblica di Venezia una Serenissima lezione di ecologia. Secoli prima dei disastri odierni, i dogi avevano idee chiare sulla difesa della laguna, di monti e di boschi. Lo provano i documenti raccolti in una mostra organizzata a Venezia nell’Archivio di Stato e curata da una discendente di dogi, dalla quale raccolsi personalmente questo testo per Airone che ripropongo, data la sua attualità
- Caterina Sforza e le mille virtù del cardo e del vino. La “Leonessa” di Imola e Forlì, superiore per fama a ogni donna del suo tempo, svela come preservare la bellezza e mantenersi giovani. Comincia da Riolo Terme un viaggio tra rocche e fortezze con uno sguardo panoramico di un grande fotografo: Ferdinando Cimatti
- Seduce ancora la Puglia che stupì Federico II. “La vera vacanza è cambiare orizzonte storico”, diceva Cesare Zavattini. E la terra intorno a Castel del Monte che vide le soste dell’imperatore svevo, “puer Apuliae”, con i borghi ideali che portano ancora le sue tracce, dalla Daunia antica alla Murgia fino al Salento, in una delle aree castellane più vaste d’Europa, è uno dei libri migliori per viaggiare nella storia, imparare la storia, insegnare la storia, vivere e assaporare a tavola la storia
- L’altra faccia di Garibaldi, eroe del mondo agricolo che sognava un Risorgimento per l’Italia negli Stati Uniti d’Europa
- L’infanzia dei grandi. Quando Napoleone giocava (e menava le mani) con i soldatini. Il 2021 non è solo l’anno di Dante, è anche quello dell’Imperatore dei francesi che da adulto rovescerà l’Europa come un calzino
- Il sito archeologico dell’antica Salapia piace agli americani. E a noi piacciono gli archeologi che la stanno riportando alla luce in Puglia
- Italiani che hanno fatto la storia, famosi nel mondo: i pugliesi in Francia. Alberto Toscano ci guida sui sentieri del genio italico: partendo da un libro del “più francese dei giornalisti italiani”, illuminiamo le storie di nostri connazionali, famosi e non, che hanno contribuito alla crescita delle terre dove sono emigrati. In questa prima puntata raccontiamo, nel segno della Torre Eiffel tricolore, le storie di musicisti (Piccinni e Paisiello), pittori (De Nittis), stilisti (Ungaro) e altri italici arrivati dalla Puglia a Parigi
- Cercatori di tesori in Italia. Quei tesori d’Italia che intrigano gli Indiana Jones. Armati di metal detector, i predatori di antiche ricchezze scandagliano terreni ed esplorano fortezze dal Piemonte alla Sardegna. Per vivere il brivido del ritrovamento
Nasce l'Australia, nel modo migliore possibile. Nel nuovo mondo la giustizia è uguale per tutti, ciò che non succede nemmeno ai giorni nostri. Evviva l'Australia!!!