I comuni italiani dovranno proteggerli dall’abbattimento, da possibili danneggiamenti, da cementificazioni. Sanzioni fino a 100mila euro. Via anche al loro primo censimento, uno strumento in più per difenderli e valorizzare i luoghi che li ospitano.

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Tutelare gli alberi monumentali è legge. Giganti silenziosi, con braccia nodose e contorte, immobili da secoli o da millenni. In Italia sono finalmente protetti per legge. Per chi li danneggia sono previste sanzioni fino a 100mila euro. I comuni dovranno trovarli, contarli, e tutelarli per far sì che tutti possano continuare ad ammirarli.

E’ appena entrata in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la legge 10/2013, proposta dai senatori Roberto Della Seta e Francesco Ferrante (Pd) secondo cui questa misura “consentirà di salvaguardare una grande ricchezza ambientale, paesaggistica e culturale”.

La legge nel contempo istituisce alcune misure complementari, con l’obbligo per i comuni di rispettare alcuni nuovi standard in materia di verde pubblico, favorire la creazione di cinture verdi intorno alle città e incentivare soluzioni architettoniche come i “tetti verdi” o altre forme di copertura delle facciate degli edifici. Nel testo viene confermata anche la data del 21 novembre come Giornata nazionale dell’albero.

Entro un anno regioni e comuni dovranno aver definito i criteri e completato il primo censimento nazionale degli alberi monumentali, quelli di importanza storica o collegati a eventi che richiamano la nostra identità territoriale o a leggende che risalgono a centinaia di anni fa. Come gli alberi legati alla vita dei santi, celebre quello dipinto da Giotto negli affreschi della basilica superiore di Assisi, dove viene ritratto S. Francesco che predica agli uccelli. Secondo le stime del Corpo Forestale dello Stato, in Italia ci sarebbero circa 22mila piante che potrebbero rientrare nella categoria protetta dalla legge.

da lifegate.it