Maksim Berezovskij (1745-1777) è stato il primo studente russo in Italia venuto per studiare l’arte della musica. Nel 1771 diventa membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna, in via Guerrazzi. Nell’anno precedente ebbe questo onore Wolfgang Amadeus Mozart.
Grazie al riconoscimento accademico bolognese Berezovskij si trovò nel seguito del conte Aleksej Orlov di Cesme. Il suo titolo il conte lo doveva alla battaglia navale di Cesme, nel mar Egeo, vinta da lui nel 1770: il conte fece bruciare tutta la flotta turca e ottenne il favore dell’imperatrice Caterina II.
La Grande Caterina lo spedì in Italia per fare rifornimenti destinati alla flotta patria. Ma il conte pensò piuttosto a divertirsi a spese dello Stato russo e accrescere la sua fama: si comprò un bel palazzo a Bologna. Il conte commissionò una grande tela su olio sulla distruzione della flotta turca a un pittore italiano, mentre al russo Berezovskij ordinò la sinfonia dedicata all’avvenimento. Il pittore e il compositore non videro mai alcuna nave bruciare e fu così che il conte acquistò e fece bruciare a Rimini una nave per fare piacere ai due maestri.
Ma, visto il grande successo presso gli abitanti di Rimini, decise di fare il bis anche a Livorno. Si tratta di spettacoli memorabili, detti “Dei due mari”.
Il terzo spettacolo, già sperimentato a Rimini e a Livorno, ebbe luogo nel 1775 a bordo del lago della villa italiana a Kuskovo, nei pressi di Mosca, in onore dell’imperatrice Caterina la Grande. L’imperatrice venne a Kuskovo per elebrare la sconfitta dei Turchi accolta dalla sinfonia di Berezovskij.
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