C’è una regola aurea per vivere bene la terza età, riassume e fa da corollario a tutte le raccomandazioni che troverete nel nostro vademecum: se svolgete un’attività che vi piace e vi appassiona il segreto è NON ANDATE IN PENSIONE, a meno che siate obbligati a farlo. Se invece avete accumulato decenni di lavoro usurante non solo e non tanto dal punto di vista fisico quanto mentale, compiti ripetitivi, alienanti, che non richiedono investimento personale, la pensione può offrirvi una seconda chance: trasformare interessi e hobby in un impegno serio, nel lavoro che non avete mai avuto. Amate la musica e magari strimpellate uno strumento? Iniziate ad applicarvi per suonarlo da professionisti. Avete capacità manuali e vi dilettate di bricolage? Specializzatevi in qualche attività artigianale. Fate volontariato nel tempo libero? Trasformatelo in tempo pieno. Avete sempre rimpianto di non aver studiato astronomia, storia dell’arte o paleontologia? È giunto il momento. Qualsiasi attività va bene, purché venga intrapresa con serietà e impegno costante, non con frequenza capricciosa ma proprio come un lavoro, un lavoro finalmente appagante.

Se poi non avete proprio nessuna idea, scriveteci. Potreste cominciare a collaborare con noi.

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Giulio Podda, 104 anni (San Sperate, 27 settembre 1913). Va ancora in bicicletta, è molto loquace, socievole e uomo di mondo, è orgoglioso di essere andato all’Expo di Milano a rappresentare i centenari della Sardegna.

Nel dettaglio, ecco i comportamenti che a nostro avviso garantiscono l’immunità, o per lo meno costituiscono un’efficace difesa dalla maggior parte dei problemi psicofisici che affliggono la terza (e la quarta) età.

  1. Alzarsi per tempo e iniziare la mattina con il rito della colazione accompagnata dalla lettura del giornale. Meglio se fuori casa.
  2. Mangiare e bere con moderazione, ma consumando cibi e bevande gustosi e graditi.
  3. Se abitanti in città, vendere l’auto, andare a piedi e usare i mezzi pubblici.
  4. Frequentare molti amici con i quali coltivare interessi diversi: culturali, sportivi, politici…
  5. Curare i rapporti con l’altro sesso. Vale anche per gli omosessuali.
  6. Buone letture, poca televisione.
  7. Volendo fare esercizio fisico, scegliere attività sportive piacevoli e divertenti, senza velleità agonistiche. No alla frequenza ossessiva della palestra.
  8. Frequentare cinema, teatri, concerti, mostre, conferenze, tutto quanto il luogo di residenza offre.
  9. Imparare finalmente bene una lingua: non solo inglese, ma anche giapponese, arabo, latino, greco antico, sanscrito…
  10. Curare la persona e l’abbigliamento.
  11. Periodicamente concedersi le terme e relativi trattamenti.
  12. Visitare città d’arte.
  13. Fare qualche bel viaggio in Italia e all’estero, meglio se per incontrare amici lontani.
  14. Dedicare del tempo ai nipoti, permettendosi di recuperare le parti infantili. Coccolare e farsi coccolare.
  15. Prima di dormire leggere qualche pagina di un classico.

Non necessariamente dovete osservare tutte e 15 le nostre indicazioni. 10 è già un buon traguardo. Con meno di 5 invecchiate male.

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* Fonte: www.fuoritestata.it, newsletter della Fondazione Lighea Onlus che si occupa della cura e del reinserimento sociale di persone con disagio psichico e fornisce assistenza psicologica ai pazienti e alle loro famiglie. Il modello di intervento è il risultato dell’esperienza maturata negli anni dal dott. Giampietro Savuto psicologo e psicoterapeuta, insieme alla sua équipe. Lo scopo è quello di portare i pazienti a compiere un percorso evolutivo attraverso un servizio che integri aspetti psicoterapici, riabilitativi e farmacologici. Sede: corso Garibaldi 18, 20121 Milano, tel. 02.72001549. Redazione: redazione.fuoritestata@gmail.com. Direttore responsabile: Paolo Occhipinti. Coordinamento scientifico: dott. Giampietro Savuto.

Paolo Occhipinti (Milano, 23 agosto 1939), giornalista, è stato direttore storico del settimanale Oggi (è stato alla sua guida per quasi trent’anni) e direttore editoriale dei periodici del Gruppo Rizzoli Corriere della Sera. Ha raccolto il meglio della sua rubrica di dialoghi con Indro Montanelli nel libro Caro Indro (2002). Con Serena Viviani ha pubblicato il Dizionario lei-lui (2008), breviario della vita di coppia. Da sempre coltiva l’hobby per la micologia. In gioventù è stato un cantante di successo con lo pseudonimo di John Foster. Il suo romanzo D’amore e di guerra (Cairo editore, 2012) prende le mosse da un fatto di cronaca realmente accaduto a Esino Lario, sulle montagne di Lecco, dove lui è di casa.