Su LinkedIn hanno chiesto a persone intorno alla sua età di condividere le “lezioni” che avrebbero voluto sapere quando avevano 22 anni. Prendendo spunto da questa iniziativa, l’autore del popolare blog Italiansinfuga.com ha scritto un articolo. Questo.

  1. Continua a imparare.

    Anche dopo aver concluso l’istruzione ufficiale, continua a imparare. A parte il piacere dell’apprendimento in sé e del fatto che si diventa una persona migliore, si tratta di una forma di assicurazione contro la disoccupazione.
    Non sempre funzionerà ma perché diminuire le probabilità se si può evitarlo? Molte persone smettono di imparare quando terminano la scuola superiore oppure l’università. Più vanno avanti senza migliorare la propria istruzione, più alto sarà il rischio di diventare meno appetibili per il mercato del lavoro. Piuttosto che passare le serate davanti alla televisione guardando i reality, impara una nuova competenza, un nuovo sport oppure un nuovo mestiere. Chissà mai dove ti porterà.

  2. Le qualità che ti hanno reso un buono studente non necessariamente saranno altrettanto valide nella vita “vera”.

    Essere un bravo studente non è garanzia di una carriera di successo. Con il passare del tempo vedrai amici che non erano bravi studenti ma raggiungono più di te nella loro vita professionale. Per raggiungere il successo avrai bisogno di qualità che probabilmente non sono molto richieste durante gli studi. In particolare le capacità di negoziazione, di persuasione, di socializzazione e di gestione delle persone faranno la differenza. E non si imparano sui libri.

  3. Non lasciare che gli altri definiscano il tuo successo.

    La società è bravissima a definire il successo delle persone. Dopo la fine degli studi, la persona di successo ottiene un lavoro presso la ditta X. La sua carriera progredirà, secondo un percorso ben definito sia in termini di promozioni che di tempistiche…
    Se lasci definire il tuo successo dagli altri, probabilmente inseguirai il sogno sbagliato.
    È probabile che starai inseguendo il loro sogno piuttosto che il tuo.
    Decidi presto cosa ti rende felice e che cosa ti renderà orgoglioso di te stesso dopodiché insegui quel sogno.

  4. La piramide non ti fa felice.

    Molte aziende sono ancora organizzate secondo una struttura piramidale e molte persone non troveranno la felicità professionale in queste aziende.
    Diciamolo pure: le probabilità di scalare la piramide sono basse per la maggior parte delle persone.
    Perché prendere parte a un gioco dove, alla fine, non vincerai?
    Se il tuo carattere e le tue capacità personali non sono adatte a questo gioco, giocane un altro.

  5. La vita è ingiusta.

    Dato di fatto. Fattene una ragione. Smettila di lamentarti.
    La scuola è relativamente meritocratica. Più ti impegni, più vai bene.
    La vita dopo la scuola può essere molto diversa. A volte la ricompensa non è proporzionata allo sforzo.
    Altri fattori iniziano a influenzare l’esito.
    Puoi arrabbiarti ma farlo non aiuta. Neanche un po’.
    Le altre persone magari hanno più soldi, migliori connessioni, più fortuna o sono più belle.
    Tutti questi sono fattori al di fuori del suo controllo e quindi è inutile preoccuparsene.
    Agisci solo su ciò che puoi cambiare.

  6. Sei meglio del responso del mercato del lavoro.

    Quando fai fatica a trovare lavoro, non prenderla personalmente. Durante i periodi di difficile congiuntura economica le opportunità di lavoro non riflettono il tuo vero valore.
    Persevera durante i periodi difficili sapendo che tempi migliori sono dietro l’angolo. È difficile da credere quando tutto quello che ricevi è uno tsunami di rifiuti.

  7. Non sei così bravo come pensi di essere.

    Una volta che riesci a entrare nel mercato del lavoro renditi conto che, ancor di più che a scuola, incontrerai tante persone che saranno molto migliori di te per certi aspetti della vita lavorativa.
    Va bene così. Non confrontarti di continuo con queste persone. Utilizzale come modelli da emulare e dai quali imparare.
    Misura il successo in termini di miglioramento di te stesso piuttosto che misurare il divario tra te e loro.

  8. Non preoccuparti se non sai cosa fare della sua vita.

    Moltissime persone non sanno cosa fare della loro vita fino a un’età relativamente avanzata.
    La cosa importante è continuare a esplorare alternative.
    In particolare grazie all’avanzamento della tecnologia, il lavoro/carriera/passione che ti consumerà tra cinque o dieci anni magari non esiste ancora!

  9. Tratta il tuo primo lavoro come una grandissima esperienza di apprendimento.

    Appena finita la scuola probabilmente non saprai fare granché all’interno del mondo del lavoro. Va bene così.
    Tratta il primo lavoro (magari anche quelli successivi) principalmente come un’opportunità di imparare a lavorare e imparare a interagire con gli altri.
    Il tuo obiettivo primario dovrebbe essere imparare piuttosto che preoccuparsi dei soldi.

  10. Le persone sono stupende (la maggior parte).

    Cerca di interagire con le persone il più possibile. La maggior parte di quelle che incontrerai sono stupende e dovresti cercare di apprezzare la loro compagnia e amicizia.
    Alcune persone invece non lo sono ma costituiscono la minoranza. Non sprecare tempo e energia su di loro. Impara dall’esperienza e vai avanti.

  11. Lavora duramente.

    I risultati sono influenzati da molti fattori ma il duro lavoro è il principale.
    È particolarmente importante perché, a differenza di altri, è un fattore totalmente sotto il suo controllo.
    Quando i tuoi “concorrenti” vanno a far festa, lavora il più duramente possibile.
    Decidi quanto sei disposto a fare fatica sapendo che quello che riceverai alla fine sarà altamente correlato.

  12. Divertiti.

    Non esagerare nel mettere enfasi sulla sfera professionale della sua vita. Nutri anche altri aspetti della tua vita altrimenti la carriera ne soffrirà di conseguenza.

  13. Apprezza l’energia che hai oggi.

    Perché tra ventidue anni non ce l’avrai!

Voi avete altre lezioni da aggiungere?

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* Fonte: Aldo Mencaraglia è il creatore e curatore del blog Italiansinfuga.com (in fuga verso un futuro migliore). Vive e lavora a Melbourne, in Australia.