Tanta passione, un business plan giusto, saper fare rete e diventare un nodo di riferimento per network tra professionisti della comunicazione e con altri utenti del sistema, usare bene i social per costruirsi una buona reputazione e creare una propria linea editoriale, rifuggire dalla “sindrome del Palio di Siena”: sono contento di perdere purché tu perda.

Questi alcuni degli spunti emersi in occasione del corso di formazione “Dall’idea alla start up, storie di giornalismo imprenditoriale” organizzato a Milano, a Palazzo Lombardia, in collaborazione con Regione Lombardia dalla Cooperativa di giornalisti Primopiano. L’evento formativo ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti.

Nella cassetta degli attrezzi dei giornalisti che hanno scelto la strada dell’autoimprenditorialità ci devono essere anche altri “indispensabili”: “formarsi, studiare, aggiornarsi: chi non si forma, si ferma!”, “Ragionare a lungo termine: non soffermarsi sui 100 euro di oggi”, “avere un avvocato amico e un commercialista non amico”, “Leggi saggi, impara da quelli bravi” senza mai dimenticarsi che siamo giornalisti.

La modalità “barcamp” è stata molto apprezzata e ciascun relatore ha portato la sua esperienza descrivendo da dove è partito e quali passaggi ha fatto per dare vita a un’impresa di successo: dodici le best practice illustrate nel tempo stabilito di 10 minuti.

mediarestart-giornalismoHanno portato il loro contributo Eleonora Voltolina, coordinatrice del sito repubblicadeglistagisti.it; Roberto Bonzio, imprenditore esperto in storytelling (italianidifrontiera.com); Roberto Rasia dal Polo, responsabile dilloconunvideo.it; Andrea Tortelli, social media manager e coordinatore giornalistisocial.it; Gaia Fiertler, esperta di formazione; Luisella Nicosia, avvocato consulente Odg Lombardia; Lorenzo Bordoni, FPS Media; Daniela Abbondanza, Coppa + Landini; Gianfranco Salvatori, responsabile quotidiano on line newsageagro.it; Francesco Laera, addetto stampa Commissione europea; Daniela Larivei, danielalarivei.com, blogger e influencer per la Repubblica Dominicana. I saluti iniziali e le conclusioni sono state tratte da Roberto Fiorentini, direttore Lombardia Notizie, agenzia stampa della giunta regionale della Lombardia. L’introduzione ai lavori è stata curata da Filippo Tramelli, responsabile formazione Primopiano corsigiornalisti.it. Un corso di formazione di successo, come dimostra la diffusione dell’hashtag #mediarestart che dopo un’ora è diventato #TT, Trending Topics su Twitter e vi è rimasto per le successive due ore e mezza. La pioggia di tweet, proiettata su uno schermo della sala che ha ospitato il “tweetwall” curato da Barbara Reverberi, dimostra quanto sia l’enorme interesse per gli argomenti affrontati. Il seminario è stato moderato dal giornalista Fabio Benati.

Tra i temi trattati anche quello del ruolo del giornalista che, già oggi, deve sempre più sommare altre competenze rispetto a quelle tradizionali (a partire da alcune conoscenze tecnico informatiche), imparando anche ad essere anche editore di se stesso.

Quanto all’importanza dei social nella vita quotidiana di ciascuno di noi, sono illuminanti i dati presentati sulle modalità con cui ci si informa: Tg: 76,5%; Giornali Radio: 52%; Google: 51,4%; Tv All News: 50,9%; Facebook: 43,7%.

La fascia di età under 35 ha già capovolto il sistema: Facebook: 71,1%; Google: 68,7%; Tg: 68,5%; Youtube: 53,6%; Giornali Radio: 48,8%; App: 46,8. Fonte: Censis, 12esimo rapporto sulla comunicazione (marzo 2015) citato da Andrea Tortelli.

* Fonte: info@oginformazione.net, newsletter dell’Ordine dei Giornalisti.