Salvatore, come forse già sai, oltre a occuparmi di ospitalità con gli alberghi diffusi, la mia associazione Sextantio onlus segue un progetto efficace, semplice e trasparente in Rwanda. Da dieci anni ci impegniamo al pagamento dell’assicurazione sanitaria per la popolazione indigente del Rwanda che non può permettersela e quindi, troppo spesso, muore per malattie facilmente curabili a costi irrisori. Con 4 dollari a persona, la Mutuelle permette ai cittadini di accedere all’assistenza medica in tutti i centri di salute pubblica. Nel tempo, abbiamo visto migliorare le condizioni di molte persone. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di avviare un progetto di crowdfunding, di raccolta fondi.
L’obiettivo che ci siamo posti è quello di raccogliere 26.500 dollari entro il 15 giugno, data di scadenza dell’anno assicurativo per i ruandesi. Con questa cifra potremo coprire i costi di assicurazione per 6.847 persone, abitanti indigenti dell’Isola di Nkombo. Ho davvero bisogno dell’aiuto di tutti!
Ecco il link alla piattaforma attraverso cui è possibile effettuare le donazioni. Dona e condividilo con i tuoi contatti. Anche una piccola donazione può fare la differenza. Grazie di cuore,
Daniele Kihlgren
Leggi anche:
- Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila), borgo recuperato e reso modello di attrattività turistica, commerciale e culturale. Ci è riuscito l’imprenditore visionario italo-svedese Daniele Kihlgren che, dopo un recupero conservativo, ha “rimesso a vecchio” un paese dell’Appennino abruzzese indicato dall’inglese The Telegraph come tra i 19 “più belli d’Italia”
- Floribert Bwana Chui: un eroe d’Africa e la corruzione che uccide. La storia del doganiere congolese di Goma, assassinato per non aver ceduto ai corruttori, aiuta a capire le nuove forme di martirio: si tratta di un sacrificio silenzioso e lontano dagli interessi dei media, che però scuote la vita sociale e politica di quegli Stati in cui la corruzione è ormai diventata consuetudine
- E Roberto Bolle mi confidò: “Il mio eroe? Adam, bambino soldato d’Africa”
- La poesia che Nelson Mandela lesse ogni giorno nella sua cella. Ciao Nelson Mandela, il mondo perde un suo eroe. E noi illuminiamo le parole poetiche che tu leggesti ogni giorno dei tuoi 27 anni di prigionia a Robben Island.
- I casi Regeni e Zaki: in un nuovo mondo verità e giustizia non sono parole sovversive. Le storie dei due giovani cittadini del mondo, il primo ucciso e il secondo in prigione al Cairo, sono un segno dei nostri tempi in cui il virus della sopraffazione, dell’affarismo senza scrupoli dilaga più del Covid. Parola di un cronista di lungo corso che al Caso Regeni ha dedicato un documentato libro: Ricatto di Stato
- Nel Sudafrica dopo Mandela: il lungo addio senza lacrime. Con Mandela se ne è andato per sempre il ricordo dei tempi più bui per il Sudafrica, quelli dell’odio razziale e della segregazione. Ma resta, incisa nella terra e nella mente di ogni cittadino del Sudafrica, la speranza (testo di Letizia Magnani)
- Sandra Kavira (Kyatenga, Congo, 1981), l’agronoma che ha sestuplicato i raccolti di riso nella sua Africa. “Un’eroina che ha sconfitto lo spettro della fame, col coraggio che è solo degli eroi, e l’intelligenza che (lo dimostrano le mie storie) non tutti gli eroi, purtroppo, hanno” (testo di Antonio Saltini, storico dell’agricoltura)