Mi arriva una mail da Lugo di Romagna, a firma del dinamico imprenditore alberghiero Claudio Nostri:
Caro Salvatore, a proposito del testo su Fausto Coppi (link), suggerisco una foto e un’informazione supplementare che credo incuriosirà i lettori di Giannella Channel. La foto mostra Fausto Coppi che tiene in braccio mio fratello (Piero Nostri). Questa immagine è stata scattata nel 1956 in occasione del Giro di Romagna. Coppi era solito pernottare nel nostro albergo, l’Ala d’Oro (dal 1952 anno di apertura dell’albergo) in occasione della corsa che allora si disputava in maggio.
Coppi è stato l’unico ciclista che ha vinto il giro di Romagna per ben tre volte (1946-1947-1949 e si piazzò secondo nel 1951 e nel 1955) a testimonianza della considerazione che Fausto aveva di questa corsa che negli anni ‘40 e ’50 era considerata una classica e che fu per diversi anni prova di Campionato Italiano Professionisti.
Leggendaria la sua vittoria nel Giro della Romagna del 1949, quando staccò tutti sul Monte Trebbio, presentandosi a Lugo in perfetta solitudine.
Sempre in allegato trovi le foto della camera del nostro albergo dedicata proprio a lui, la Coppi. Grazie, Claudio.
A questo albergo e storico caffé letterario sono affezionato da molti anni. Proprio a queste stanze avevo dedicato, nel 2015, un testo sul Touring Magazine e su una mia idea (auspicabilmente adottabile in altri hotel) realizzata da Claudio Nostri in collaborazione con Massimo Berdondini della locale libreria Alfabeta. Ecco quel testo.
Fotogallery
Stanza che vai,
star che trovi
Hotel leggendari:
l’Ala d’Oro
della Romagna
In principio fu una bella contessa maestra nell’ospitalità e amante dei salotti letterari. Si chiamava Cornelia Rossi e fu «donna dalle maniere più amabili che abbia l’Italia» (Leopardi) e organizzava «feste più belle di quelle dei sovrani europei» (Stendhal). Nacque il 20 gennaio 1781 proprio nel palazzo che oggi ospita, nel centro storico di Lugo, l’albergo Ala d’Oro, 38 camere che dal 1952 hanno visto incontrarsi amori e commerci, attori di teatro e miti del cinema, leggende dello sport e viaggiatori attratti dalla Romagna. Tra le stanze, cinque sono d’autore, inaugurate a febbraio in coincidenza con il decimo anniversario del Caffè letterario: in esse il viaggiatore può incontrare i ricordi e i libri inclusi nel frigobook di scrittori che hanno avuto rapporti e contatti con la Romagna o con Lugo: Dante (che nella vicina Ravenna è sepolto); Leopardi, il cui unico ritratto in vita è stato eseguito da un pittore lughese, Luigi Lolli; Stendhal; Byron, amante della giovane contessa ravennate Teresa Gamba Guiccioli; e Tonino Guerra, che nel 2010 dormì per una notte nella stanza che oggi porta il suo nome.
La storia dell’Ala d’Oro è un libro in cui il primo capitolo è dedicato a lei, Cornelia, elogiata nella lapide posta all’ingresso:
non solo d’Italia ma d’Europa.
Ma la tradizione continua nel terzo millennio e oggi combina calda ospitalità con una intensa attività letteraria: qui si presentano libri, si incontrano autori e si tengono serate musicali.
L’avventura dell’albergo, gestito dalla famiglia Nostri, nasce nel 1952, a cura di papà Gino (stimato poeta, a questo link trovate alcune sue composizioni su RER Radio Emilia Romagna, la radio dell’IBC, Istituto dei beni culturali dell’Emilia Romagna) e di mamma Elvezia. L’unico documento di battesimo è una pubblicità su un periodico locale che annuncia «la prossima apertura del grande albergo Ala d’Oro, dotato di tutti i confort». In salotto uno dei primi televisori di Lugo, oggetto dei desideri degli sportivi che venivano a guardare le finali dei mondiali di calcio. Vi alloggiarono la famiglia De Sica, Fred Buscaglione e Donna Summer, attori di teatro e campioni sportivi, Coppi in testa. Oggi, con la nuova generazione, l’ospite può incrociare gli sguardi degli autori o dialogare con un poeta, o godersi il riposo e il silenzio in una camera unica e diversa dalle altre, dalla quale ripartire sentendosi parte di quella bella gente che c’è stata e ci sarà.