Che cosa fare di una rampa autostradale in disuso? Due le alternative: demolirla o trasformarla in qualcosa d’altro. A Auckland, in nuova Zelanda, si sono presi del tempo per pensarci, poi hanno deciso che demolirla sarebbe costato di più che cambiarne la destinazione d’uso. È stato l’ingegnere Max Robitsch ad avere l’idea: la rampa sarebbe stata perfetta come pista ciclopedonale. L’ispirazione gli è venuta dalla celebre High Line di New York, ex linea sopraelevata della metropolitana oggi via esclusivamente pedonale, parco sospeso, galleria d’arte a cielo aperto, un must per chiunque visiti o viva nella grande mela.

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Inaugurata da poche settimane, la ciclabile è già un successo.

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La ciclabile di notte è illuminata a led.

LA VIE EN ROSE. Il bello di questa rampa (che è chiamata Nelson Street Cycleway), oltre a esserci e ad avere avuto fin da subito successo, è che è rosa. Un bel rosa acceso non si sa se ispirato alla maglia rosa del giro d’Italia oppure casuale, di certo molto evidente. In più, un sistema di luci led in costante cambiamento la rende facilmente utilizzabile anche col buio. Dalla Upper Queen Street si arriva pedalando, o camminando, fino al centro finanziario della città neozelandese e ancora fino alle ciclabili del lungomare con le quali si può andare in spiaggia senza mai incappare nel traffico automobilistico.

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La ciclabile è stata realizzata su una rampa autostradale dismessa.

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La Nelson Street Cycleway di Auckland ha ottenuto già numerosi riconoscimenti.

La straordinaria e tanto semplice quanto geniale trasformazione della Nelson Street Cycleway ha vinto tra il 2015 e il 2016 una serie di premi di architettura e innovazione, da Chicago a Singapore. Proprio il riutilizzo di infrastrutture abbandonate o inutilizzate è la vera sfida del prossimo decennio e a Auckland hanno cominciato bene questa rivoluzione. L’Italia e la Romagna in particolare, regina della civiltà delle due ruote (a partire dagli appuntamenti di maggio della Nove Colli a Cesenatico fino a quello settembrino della 2XBene: link) tengano conto di questo esempio virtuoso.

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Info: aucklandnz.com

* Fonte: dal sito web del Touring, il magazine del Touring Club Italiano diretto da Silvestro Serra, responsabile della Comunicazione e delle Relazioni istituzionali di quella libera associazione nazionale senza fini di lucro fondata nel 1894, con sede in Corso Italia 10, 20122 Milano. Presidente: Franco Iseppi. Telefono: 02.85261. Mail: lettere@touringclub.it. Siti web: touringclub.it / touringmagazine.it

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