Caro Salvatore,

provo a rispondere alla tua difficile richiesta di scegliere e raccontare alcune fra le esperienze virtuose più significative che sono state presentate al Festival EcoFuturo 2016 appena concluso a Rimini. Difficile perché sono state davvero tante le storie straordinarie che ci hanno raccontato gli oltre 150 relatori presenti! E qualunque scelta finirebbe per escludere inevitabilmente tutti gli altri.

Ma non volendo declinare il tuo invito, ho pensato di iniziare raccontandoti un’esperienza che mi ha colpito e che non conoscevo prima: quella degli “Hotel Rifiuti Zero”, un bellissimo progetto di sostenibilità ambientale rivolto al settore turistico ideato da Antonino Esposito nella penisola sorrentina e già adottati in sei alberghi di quel gettonatissimo tratto di eccellenza turistica (Conca Park, Hilton Sorrento Palace, Minerva, Belair, Aminta, President). Un progetto semplice e chiaro, che potrebbe essere facilmente replicato ovunque!

L’iniziativa nasce nel solco del movimento internazionale Zero Waste, il cui ideatore e fondatore è l’americano Paul Connett, professore emerito della Saint Lawrence University (New York), in Italia diffuso dalla meritoria attività di Rossano Ercolini e del Comune di Capannori (Lucca).

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I principali obiettivi del progetto sono:

  • rendere il settore ricettivo un modello di sostenibilità, una nuova forma di ospitalità che si apre alla responsabilità sociale e ambientale;
  • realizzare una gestione aziendale realmente efficace ed efficiente, non un semplice “bollino” di cui fregiarsi ma una serie di buone pratiche atte a ridurre concretamente i costi;
  • intercettare quella clientela, in crescita esponenziale, che sceglie la propria destinazione in base alla sensibilità ambientale della struttura.

L’Hotel Conca Park di Sorrento è stato il primo albergo in Italia ad abbracciare la strategia Hotel Rifiuti Zero e ad aver usufruito della riduzione tariffaria applicata dal Comune di Sorrento sui rifiuti.

Attraverso l’applicazione del progetto Hotel Rifiuti Zero nelle strutture alberghiere in due anni la quantità dei rifiuti prodotti può scendere del 65% (cioè da 1 tonnellata a 350 kg.), arrivando al contempo a raggiungere percentuali del 95% di raccolta differenziata.

Gli obiettivi della Strategia Hotel Rifiuti Zero possono essere raggiunti con l’applicazione di semplici buone pratiche:

  • verifica e analisi del modo di gestire i rifiuti e la rilevazione dei consumi;
  • coinvolgimento e formazione del personale;
  • raccolta differenziata “spinta”: introduzione di contenitori Zero Waste in tutte le aree dell’hotel;
  • eliminazione di confezioni monodose e monouso;
  • informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento della clientela;
  • riduzione dei consumi energetici;
  • riciclo e riutilizzo degli oggetti.

È interessante notare come tale attenzione ecologica stia raccogliendo il sostegno della clientela: nelle strutture dove è stato applicato e pubblicizzato il progetto si è registrato, infatti, un incremento delle presenze pari al 15%.
Un sondaggio sui clienti ha evidenziato che ben 65 persone su 100 ritengono “molto importante” che la struttura scelta per il proprio soggiorno abbia un basso impatto ambientale.

L’auspicio è quello che sempre più strutture abbraccino tale pratica, facendo tesoro dell’esperienza maturata dagli amici di Sorrento.

Questa è l’interessante slide presentata da Antonino Esposito durante il suo intervento. E questa l’intervista realizzata da Simone Canova a Esposito durante il Festival EcoFuturo:

A PROPOSITO

Il benvenuto a Sorrento

ora te lo dà un nuovo

magazine, bello e utile

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Sorrento Magazine (Spring / Summer 2016). In copertina la celebre Sophia Loren, nome d’arte di Sofia Villani Scicolone (Roma, 20 settembre 1934).

Fare le cose bene, farle conoscere bene sono le ali con le quali si può volare più in alto nel cielo del successo. E a Sorrento hanno pensato di rafforzare la seconda ala, varando una rivista bella e utile, SORRENTO MAGAZINE, che rende omaggio alla città e alla penisola sorrentina intera attraverso le immagini e le descrizioni dei luoghi, delle storie, delle tradizioni, delle attività e dei personaggi che hanno reso queste terre famose nel mondo. “Non una guida, ce ne sono già tante di valide a disposizione dei turisti, ma una rivista patinata, con testi d’autore, che vuole dare il benvenuto agli ospiti delle principali strutture ricettive di Sorrento e della penisola sorrentina”, si legge nell’editoriale d’esordio.

Il magazine è frutto della collaborazione tra Michele Guglielmo, già direttore di importanti strutture ricettive, fondazioni e organizzazioni della filiera turistica (ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarne la sua efficace umanità) e l’editore Mario Ziino, esperto in marketing e comunicazione. Per approfondimenti: sorrenthos.com

La storia di copertina del primo numero è dedicata a Sophia Loren, star da mezzo secolo e da 150 film. Tra gli altri servizi centrali, che occupano ben 124 pagine: Sorrento location da sogno per divi da Oscar; il Duomo, scrigno di bellezza; il Museo Correale di Terranova; l’impegno della Fondazione Sorrento; il MUTA, Museobottega della Tarsia Lignea; I gozzi sorrentini; Aprea, una famiglia di maestri d’ascia; storie di uomini che amano il mare; gli equipaggi sorrentini; a scuola per imparare gli antichi mestieri; la Settimana Santa; il Museo Mineralogico Campano; la storia delle canzoni legate alla città, da Torna a Surriento a Caruso di Lucio Dalla, che il cantautore bolognese ma cittadino onorario di Sorrento compose dopo il soggiorno nella suite Caruso dell’Hotel Excelsior Vittoria; le stelle della cucina; i locali storici; gli itinerari.

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Sophia Loren con Vittorio De Sica. Un forte sentimento ha sempre legato la Loren a Sorrento, dove ha girato tre film: il primo, fortunatissimo, “Pane, amore e…” con la regia di Dino Risi e la significativa presenza appunto di De Sica, che l’avrebbe poi diretta ne “La ciociara”, portandola, appena ventiseienne, alla vittoria del suo primo Premio Oscar.

Una curiosità supplementare: nelle pagine culturali l’articolo sul Premio Capo d’Orlando (riconoscimento prestigioso ideato nel 1999 da Umberto Celentano, direttore del Museo Mineralogico Campano) è arricchito dalle immagini dei 12 Nobel inclusi nell’albo d’oro (a partire da John Nash, il matematico che ispirò il film A beautiful mind, Riccardo Giacconi, James Watson co-scopritore del Dna). Insieme a quei prestigiosi nomi c’è anche quello di chi vi scrive: ricevetti il Premio per la sezione Giornalismo nel 2000, quando curavo le pagine di cultura e scienze del settimanale Oggi. Nella motivazione i giurati di Vico Equense racchiusero gran parte della mia vita professionale nel Novecento appena finito:

Salvatore Giannella nel 1985 diventa direttore del settimanale politico L’Europeo, dopo aver diretto per un anno Genius, il mensile culturale e scientifico dell’Espresso. Dal 1986 dirige Airone, il primo mensile di natura e civiltà. Nel 1989 vi fonda, come costola di Airone, Dodo, l’edizione per ragazzi ‘curiosi per natura’. Nell’ottobre ’94 crea l’Editoriale Delfi, una struttura specializzata in editoria turistica, culturale, ambientale. Tra i prestigiosi riconoscimenti ricevuti spicca il premio Zanotti Bianco (1978). Dal 1997 è tra i principali collaboratori del settimanale Oggi per i temi di scienza e natura, di arte e cultura.

Grazie a Sorrento Magazine per aver fatto affiorare questo frammento di felice memoria e auguri per crescenti soddisfazioni. (s.g.)

* Michele Dotti è scrittore ed educatore romagnolo. È motore creativo dell’iniziativa Ecofuturo. È sposato, ha due figli e si definisce “un sognatore instancabile”.