Compie 25 anni il concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati; come pure la selezione italiana curata dalla Fast, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, tramite l’iniziativa “I giovani e le scienze”.
Il 1° marzo 2013 è il termine per presentare i progetti. L’esposizione italiana dei finalisti si svolge dal 3 al 6 maggio; quella europea a Praga dal 20 al 25 settembre.
Migliaia di ragazze e ragazzi si sono confrontati nelle edizioni precedenti.
Per molti l’esperienza ha cambiato la vita
Partito nel 1989, il Concorso dell’Unione europea per giovani scienziati (Eucys – European Union Contest for young Scientists) festeggia nel 2013 il 25° compleanno. Celebra il quarto di secolo anche I giovani e le scienze, selezione italiana non solo per il suddetto appuntamento comunitario, che nel 2013 ha luogo a Praga dal 20 al 25 settembre; ma pure per i più prestigiosi eventi internazionali riservati agli studenti eccellenti, in programma in Inghilterra, Svezia, Stati Uniti, Brasile, Russia, Abu Dhabi, Taiwan e in molti altri Paesi.
“E’ il caso di sottolineare”, dice il presidente della Fast, Roberto Negrini, “come poche manifestazioni possano vantare un’esperienza così consolidata, arricchitasi nel tempo con valori e contenuti particolarmente significativi”. In effetti l’evento esprime molti concetti di sicuro impatto, quali a titolo puramente indicativo: scienza, ricerca e innovazione con tutte le loro applicazioni; discipline tecniche del tipo: chimica, materiali, matematica, fisica, biologia, scienze della terra; ma pure settori trasversali come: ambiente, energia, tecnologie dell’informazione; Europa e internazionalizzazione; giovani e futuro; creatività e inventiva; comunicazione; studio ed eccellenze. Nessun campo viene escluso, accontentando in tal modo tutte le competenze e le esigenze.
Si tratta della più rilevante iniziativa europea per gli allievi delle scuole superiori di 2° grado e/o del primo anno di università con più di 14 anni e meno di 21 a settembre. Possono partecipare individualmente o in gruppi di non più di tre. E’ fortemente voluta da tutte le istituzioni comunitarie (Commissione, Parlamento e Consiglio) e condivisa dai Governi degli Stati membri. La sua base giuridica è il Programma quadro ricerca dell’Unione europea, dove è inserita nella tematica Scienza e società.
In Italia la selezione dei migliori progetti da inviare alla finale di Praga, o alle fiere scientifiche mondiali, è fatta dalla Fast, scelta fin dal 1989 dalla Commissione di Bruxelles come National organizer. E nel corso del quarto di secolo i numeri sono diventati significativi. Dopo la scelta operata già all’interno dei vari istituti scolastici, alla Federazione sono arrivati complessivamente, fino al 2012, 1.476 lavori realizzati da 3.362 ragazze e ragazzi. Sono 514 i progetti individuati per la finale di Milano, opera di 1.184 studenti.
Perché partecipare? Risponde Alberto Pieri, segretario generale della Fast e coordinatore della manifestazione. “Perché trasforma i giovani; apre loro il futuro. Non è una mia battuta ma lo affermano in coro quanti hanno vissuto tale esperienza e ora sono direttori di ricerca, dirigenti d’azienda, responsabili di laboratori, docenti in università straniere da Chicago a Ulm, da Zurigo a Houston, tecnologi alla Nasa …”.
Tutte le informazioni (bando, modulistica, sintesi delle precedenti edizioni, aggiornamenti, sono sul sito fast.mi.it. E vincano i migliori!
Contatto utile
UFFICIO STAMPA E. C. PARTNERS,
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tel. 338.9282504
(via mail)
Caro Giannella Channel,
mi piacerebbe sapere qualcosa di più sui vincitori delle edizioni precedenti di questo concorso.
Ne avevamo parlato in passato su questo stesso blog (Qui Bratislava: l’eccellenza della scuola italiana premiata al concorso dell’Unione europea per giovani scienziati, link).
Comunque, ricordiamoli: il primo premio 2012 è stato assegnato a tre progetti che hanno rappresentato l’Italia alla finale europea che si è tenuta a Bratislava, in Slovacchia, dal 21 al 26 settembre 2012. Sono:
Qualche altro esempio di progetti premiati? Tra le invenzioni, HuFriend, un robot realizzato per il paesaggio urbano e che può fornire a persone differenti per età, cultura e competenze tecnologiche informazioni di vario tipo, dalle vie stradali, agli itinerari turistici o enogastronomici personalizzati, oltre alla visualizzazione in tempo reale di dati ambientali e meteorologici. Tra gli studi, uno su come ottenere energia piezoelettrica in modo sostenibile e un progetto sullo sviluppo di un modello scientifico sperimentale che differenzia i cereali biologici da quelli che non lo sono e che può risultare utile alle aziende di produzioni biologiche, agli enti controllori e ai consumatori. Floruri nelle acque potabili? Due studentesse di Verbania propongono, ad esempio, nuovi metodi a basso costo per la loro rimozione, usando materiali facilmente reperibili in quelle zone e che siano diversi da quelli attualmente impiegati. Poi ci sono progetti e ricerche nel settore agroalimentare: uno studente siciliano illustra un metodo per ridurre le frodi relative al latte d’asina ed evitare i rischi per i consumatori con allergie a quello bovino. Vi piace il verde urbano? Tre allievi di Voghera hanno studiato come usare dei residui della manutenzione di tali aree verdi, a tutt’oggi smaltiti alla stregua di rifiuti, per valorizzarli come fonte di energia rinnovabile da impiegare in impianti di digestione anaerobica per la produzione di calore ed elettricità.
(s. gian.)